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“Jack-Jack” il piccolino con strani poteri: un simpatico corto animato della Pixar

Il corto, diretto da Brad Bird, prodotto dalla Pixar Animation Studios e pubblicato nel 2005, nasce come spin-off de Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi. Nella parte finale del film, la baby-sitter, Kari, di Jack-Jack (il piccolo figlioletto dei coniugi Parr), telefona preoccupata alla signora Parr dal momento che il piccolo della famiglia sembra avere strani poteri. Della scena si capisce soltanto che Kari ha avuto dei seri problemi con il piccolo e che è grata che Helen abbia chiamato il sostituto per Jack-Jack, ma nei contenuti speciali del DVD è presente il cortometraggio Jack-Jack Attack, che amplia la parte in questione.
Il corto sarebbe dovuto apparire nel film, ma è stato tagliato dal montaggio e il regista, Brad Bird, ha scelto di ampliarlo e di trasformarlo in un cortometraggio.
Trama
In un ambiente buio, l’agente Rick Dicker sta interrogando la baby-sitter Kari, riguardo alla presunta manifestazione dei poteri di un bebè di nome Jack-Jack. La ragazza racconta di essere stata assunta all’improvviso e di non sapere le eventuali esigenze del neonato.

Un flashback mostra come il piccolo volando si siede sul soffitto rovesciando il biberon in testa alla malcapitata baby-sitter e fluttua nell’aria attraversando le pareti. La baby-sitter decide quindi di legare il neonato ad un peso, in modo che non scappi. Comincia a giocare con lui, mostrandogli delle figure, che il bambino imita con le mani o con dei gesti. Quando però Kari gli mostra un focolare, il piccolo prende fuoco, incendiando gli oggetti. La ragazza si vede costretta a “spegnere” il figlioletto dei Parr, mettendolo nella vasca del bagno. La mattina successiva il soggiorno della casa è distrutto e Kari, stremata ed esausta, è seduta con un estintore, pronta a “spegnere” Jack-Jack o a riflettere i raggi che emana dagli occhi. Tutti poteri che si manifestano, quasi a singhiozzo.

Quando la babysitter sembra non sapere più che pesci pigliare, ecco che alla porta si presenta il nuovo babysitter, Sindrome.

Dopo la fine del racconto, Dicker domanda se abbia raccontato il fatto a qualcuno. La ragazza risponde che, sì, l’ha raccontato alla famiglia, ma non le hanno creduto. Dopo una breve pausa, la baby-sitter, sospirando, dice che vorrebbe desiderare di dimenticare l’accaduto. Dicker, attivando un dispositivo che colpisce in fronte Kari, risponde che dimenticherà presto l’accaduto.
Citazioni e riferimenti

Durante la manifestazione dei poteri di Jack Jack, si può sentire la Messa da requiem di Mozart.
Tra i giochi di Jack-Jack si può notare anche una palla di gomma. La stessa con la quale gioca Luxo Jr., protagonista del primo corto della Pixar.
Jack-Jack ha dei poteri molto simili a quelli degli eroi dei fumetti:

La capacità di infiammarsi deriva dalla Torcia Umana.
La capacità di diventare d’acciaio come Colosso (visibile nelle sequenze finali del lungometraggio, non nel corto).
La capacità di diventare una bestia feroce come Lizard e Hulk (visibile nelle sequenze finali del lungometraggio, non nel corto).
Il potere di attraversare i muri da Kitty Pryde.
Il teletrasporto lo accomuna con Nightcrawler.
La vista a raggi X e la capacità di volare sono la stessa di Superman.
Come l’Uomo Ragno, anche lui aderisce alle pareti.

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PIPER, il bellissimo corto della Pixar che ci insegna a guardare le cose da un’altra prospettiva

Piper racconta la storia di un piccolo adorabile Piovanello alle prese con le prime difficoltà della vita. Invitato da sua mamma ad avvicinarsi all’oceano, Piper non ha alcun timore e si incammina tranquillo verso la riva incurante della potenza dirompente di quelle onde che da lì a poco lo avrebbero travolto e spaventato. A chi non è capitato da bambino di essere spaventati dalla forza del mare? Per Piper la questione si chiude lì: impossibile per lui pensare anche solo all’ipotesi di provare a riavvicinarsi al mare.

Ma, come spesso accade, arriva un momento in cui la vita ti pone di fronte a una scelta con sfide e paure che vanno inevitabilmente affrontate. E se al pressante richiamo della fame si aggiunge anche la curiosità e il desiderio di scoperta, ecco arrivato per Piper il momento di mettere da parte qualsiasi timore per provare a superare quelli gli apparenti ostacoli insormontabili. È così la paura si fa da parte e la scoperta si fa magica.

Curato nei minimi dettagli, Piper non ha bisogno di inutili frasi o dialoghi per comunicare la bellezza di una storia in grado di parlare sono attraverso il potere di immagini spettacolari. Basta fermarsi a guardare con attenzione a come gli autori siano riusciti a delineare le differenti sfumature di colore della sabbia, con tonalità che variano dall’arancione al marrone e al bianco, o quelle del mare che appare talmente reale da suscitare stupore.

C’è sempre qualcosa di magico nei cortometraggi della Pixar. Non solo la cura nei dettagli, la delicatezza dei disegni e i colori, ma soprattutto la potenza di storie in grado di emozionare grandi e piccini. Un’animazione splendida creato da Alan Barillaro con le meravigliose musiche di Adrian Belew, storico membro dei King Crimson.

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Quando il Giorno Incontra La Notte – stupendo corto della Pixar.

Quando il giorno incontra la notte (Day & Night) è un cortometraggio animato statunitense del 2010 in CGI, diretto da Teddy Newton.
Prodotto dagli Pixar Animation Studios in co-produzione con Walt Disney Pictures, Quando il giorno incontra la notte, a differenza dei precedenti cortometraggi Pixar, unisce elementi disegni a mano con animazione al computer. Il designer Don Shank ha affermato che è «diverso da tutto ciò che Pixar ha prodotto fino ad ora».

«ECCO LA GENIALITA’ : INSEGNARE CON UNA FORMA DI INTRATTENIMENTO UNO DEI PIU GRANDI PROBLEMI DI SEMPRE: QUELLO DELL’ INTEGRAZIONE E DEL RISPETTO DELL ‘ ALTRO ESSENDO DIVERSO. ECCO COME IL MONDO PUO’ CAMBIARE CON PICCOLE E APPARENTEMENTE COSE BANALI   (COME QUESTA).» Carlo Marrubini

«Bellissimo insegnare ai bambini di non aver paura dell’ignoto perché solo così saranno incuriositi a scoprire ogni cosa e di non aver paura della diversità in tutte le sue forme…» Virgy Migliaro

Giorno e Notte sono due personalità diametralmente opposte, non si fidano una dell’altra, ma sono allo stesso tempo complementari.

Come due buchi della serratura, attraverso i loro corpi è possibile osservare lo svolgersi della vita, nei due momenti della giornata che i protagonisti rappresentano: Giorno mostra una ragazza in bikini che sta prendendo il sole, mentre Notte, nello stesso luogo, ha solo un lupo che ulula alla luna; la Las Vegas Strip con Giorno è un insieme di palazzi ed edifici privi di attrattiva, mentre con Notte la città si illumina di mille luci e fuochi d’artificio esplodono in cielo.

Un prato pieno di insetti ronzanti diventa, di notte, una distesa di lucciole; una piscina all’aperto, di giorno, pullula di vita e di notte, al contrario, viene chiusa.

Iniziando a scoprire i loro aspetti positivi e le differenze, Giorno e Notte fanno amicizia, litigano e ballano al ritmo della musica di Las Vegas finché Giorno non capita su una stazione radio, in cui viene trasmesso un messaggio di Wayne Walter Dyer, che invita gli ascoltatori a essere interessati alle cose diverse da loro e a quelle che non conoscono, perché sono proprio le cose misteriose a essere quelle più interessanti.
I due allora si abbracciano e, nei loro corpi, vedono il sole tramontare da una parte e albeggiare dall’altra nello stesso istante.

Giorno e Notte si rallegrano nello scoprire di aver invertito i ruoli.

Giorno può ora godersi i fuochi d’artificio, i cinema all’aperto e le luci di Las Vegas, mentre Notte può divertirsi con le spiagge popolate, gli arcobaleni e i giochi dei bambini.

 

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Inside Out | Trailer ufficiale | Disney•Pixar | agosto 2015

Da un suggestivo volo in mongolfiera sopra le nuvole a una metropoli popolata da mostri, il regista premio Oscar® Pete Docter (Monsters & Co., Up) ha condotto il grande pubblico nei luoghi più strani e fantasiosi.
Ma ora, nel nuovo film Disney•Pixar Inside Out, ci porterà nel posto più straordinario di tutti: la mente umana.
Crescere può essere faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.