
SYBERIA – la migliore avventura grafica di sempre. Un mondo incantato con una storia meravigliosa.
Dimenticatevi gli sparatutto, il mondo dei videogiochi è più variegato. Esiste una tipologia di giochi adatti a un pubblico esigente, colto, che non ama la violenza, che dedica volentieri il suo tempo libero alla lettura o a film d’autore, che non ama affatto gli orribili giochi veloci e aggressivi con la pistola sempre in mano, amati dai ragazzini, ahimè.
Questi giochi di cui vi parliamo sono definiti “avventure grafiche” basati sulla modalità “punta e clicca“, vere e proprie storie interattive che mettono alla prova l’intelligenza del giocatore, più che l’abilità di movimento. Per questo sono molto amati da un pubblico adulto.
Le storie di questi giochi poi sono particolarmente affascinanti e intriganti, e richiedono la soluzione di enigmi a volte molto complessi.
Syberia è un gioco che tutti dovrebbero provare e consigliare ai loro figli. Le scuole dovrebbero incentivare l’uso di questi giochi, strumenti capaci di allenare i ragazzi al ragionamento, facendoli giocare durante il tempo libero in modo intelligente e istruttivo .
Il gioco al primo posto fra tutti che racchiude in sè tutte queste caratteristiche meravigliose: disegni spettacolari, musiche, storia avvincente, enigmi di giusta complessità, è SYBERIA.
Syberia, l’avventura di Kate Walker, è un videogioco di tipo avventura grafica di grande successo internazionale prodotto dalla Microids e realizzato da Benoit Sokal, pubblicato nel 2002.
Ha avuto un grande successo di pubblico e di critica, vincendo diversi premi tra cui quello di miglior gioco dell’anno secondo la rivista GameSpy.
Trama
Kate Walker è una giovane e promettente avvocatessa di New York, la sua professione le consente di fare una bella vita agiata, inoltre è fidanzata seriamente con un ragazzo di nome Dan e la sua vita sembra scorrere come quella di tante altre donne in carriera fin quando il capo dello studio legale in cui lavora la manda in un paesino delle Alpi francesi di nome Valadilène per concludere una trattativa d’affari. Kate si reca senza fare storie sul posto, convinta che l’affare da sbrigare sia una cosa di breve durata. Infatti lei rappresenta una grande azienda produttrice di giocattoli che intende acquistare la Fabbrica Voralberg, una piccola impresa locale travolta dai debiti da sempre specializzata nella fabbricazione di automi ad orologeria di altissima qualità, l’accordo sul prezzo e su tutti i dettagli del contratto c’è già, quindi in sostanza Kate Walker deve solo far firmare l’accordo ad Anna Voralberg, la proprietaria della fabbrica.
Il giorno prima dell’arrivo di Kate a Valadilène, Anna Voralberg muore a 86 anni senza eredi, la cosa non sembra preoccupare più di tanto Kate perché è convinta che il notaio di Anna possa provvedere alla cessione della fabbrica, in quanto non sembrano esistere eredi legittimi, ma improvvisamente si viene a sapere da una lettera di Anna indirizzata al notaio e scritta negli ultimi giorni di vita che il fratello minore della defunta proprietaria, Hans Voralberg, 79enne creduto da tutti morto da più di 60 anni è invece vivo e vegeto in qualche parte nel mondo, e la sua morte è stata inscenata dal padre dei due fratelli perché non sopportava l’idea di avere un figlio che preferiva viaggiare studiando storia e paleontologia piuttosto che occuparsi della fabbrica di famiglia. Di conseguenza Hans Voralberg è il legittimo erede universale di tutti i beni di Anna Voralberg e quindi il notaio non può provvedere alla vendita della fabbrica senza l’esplicito permesso di Hans.
Kate è dunque costretta a prolungare a tempo indeterminato la sua permanenza in Francia. Nel tentativo di rintracciare Hans Voralberg e di raggiungerlo, Kate Walker attraverserà tutta l’Europa fino alle remote regioni della Siberia, durante questo tragitto sarà aiutata dai ricordi di Anna e Hans e da un simpatico automa di nome Oscar che ha giaciuto per anni in stato di totale abbandono nella fabbrica in attesa di essere completato, e che la stessa Kate ha provveduto a terminare.
Con l’aiuto di Oscar, Kate parte alla ricerca di Hans a bordo di un treno che la porterà in ognuno dei luoghi del gioco.
Durante il viaggio Kate parla con molte persone che hanno conosciuto Hans, e da questi dialoghi la ragazza comincia ad essere sempre più incuriosita dal ritratto che emerge dell’idiot savant che pur essendo considerato da tutti uno stupido non mancava mai, quando era piccolo, di stupire tutta Valadilène con le sue creazioni meccaniche, lo stesso uomo che all’università dimostrava di essere un genio di paleontologia senza riuscire mai a superare neanche l’esame più semplice.
Sonoro
L’audio del gioco è sincronizzato con i movimenti dei personaggi (anche i passi) e con gli avvenimenti grafici. I rumori ambientali e di sottofondo, così come la colonna sonora, non sono standardizzati ma variano a seconda del luogo e rappresentano ciò che realmente si trova in scena (un esempio di questo è il rumore degli uccelli, diverso per ogni tipo).
Le musiche sono di Nick Varley e Dimitri Bodiansky.
Personaggi principali
Kate Walker: è la protagonista del gioco e il personaggio comandato dal giocatore, tramite lei il giocatore esplora le location del gioco ed apprende la vita e le avventure di Hans Voralberg. Durante il viaggio Kate cambia profondamente e questo la porta a litigare telefonicamente con il fidanzato (un collega di nome Dan), e la sua amica del cuore Olivia, la quale ne approfitta per fare breccia nel cuore del ragazzo solo e vulnerabile. Questo contribuisce a plasmare il carattere di questo personaggio, il suo cambiamento si completa nel finale quando decide di abbandonare una promettente carriera di avvocato per seguire ed aiutare Hans Voralberg nel viaggio verso “Syberia”.
Oscar: è l’automa macchinista completato da Kate che l’assiste e la conduce con il suo treno nel suo viaggio, il personaggio è caratterizzato da un modo di ragionare estremamente “meccanico”, durante il gioco è più volte fonte di importanti suggerimenti e aiuti, ma l’ossessione che ha per la preservazione dei suoi delicati ingranaggi lo confina sempre nella locomotiva del treno, in cui ha l’ambiente ideale, e per questo fornisce raramente un aiuto materiale alla protagonista.
Hans Voralberg: è il Deus ex machina della vicenda, compare dal vivo solo negli ultimi minuti del gioco, ma è presente nel corso di tutta l’avventura nei ricordi e nei cilindri che Kate ascolta durante il gioco, è lui che incuriosisce Kate a tal punto da convincerla a proseguire un viaggio inverosimile nel tentativo di rintracciarlo, e alla fine la colpisce a tal punto da indurla a mollare le sue certezze di New York per inseguire un’avventura come una bambina sognatrice.
Helena Romanski: cantante d’opera in pensione, vive nel complesso termale di Aralbad, Kate è costretta ad andare a prenderla per convincerla ad esibirsi per Börodine, suo grande ammiratore, in seguito alla fuga rocambolesca da Komkolzgrad viene riportata in treno da Kate e Oscar al suo centro termale.
Luoghi
Valadilène: è il paese da cui prende il via l’avventura, un piccolo paese delle Alpi francesi caratterizzato da un’architettura molto rustica, in stile art nouveau. Valadilène è il classico piccolo paese di periferia, dove tutti si conoscono, la maggior parte della popolazione lavora per la Fabbrica Voralberg, che traina tutta l’economia cittadina, in seguito alla crisi dell’azienda anche la città risente di un calo economico.
Barrockstadt: è la prima tappa del viaggio di Kate e Oscar. La città, situata in Germania, è famosa per la sua prestigiosissima università e per la stazione-voliera di cui tutti sono molto fieri; inoltre i rettori dell’università coltivano segretamente in combutta con il capostazione delle rarissime piante che producono un vino pregiato. Per poter proseguire oltre questa città è necessario oltrepassare un muro di cinta (somigliante al Vallo di Adriano) sorvegliato dal capitano Malatesta.
Komkolzgrad: è una città industriale tra i Monti Urali, abbandonata dopo il crollo dell’Unione Sovietica, in cui era presente una grande industria di estrazione mineraria ed un cosmodromo, l’intero complesso è in mano a Sergey Börodine e Boris Charov, che guidarono le attività di essa negli anni di maggior successo, ora degradati al semplice rango di custodi. In realtà la miniera e il cosmodromo sono le uniche parti di Komkolzgrad che vediamo nel gioco, mentre il resto del paese non si vede. La miniera viene distrutta quando Kate Walker, con della dinamite, fa cadere uno degli automi giganti della stazione sopra il complesso minerario, uccidendo probabilmente Börodine.
Aralbad: è l’albergo-centro termale in cui riposa Helena Romansky, è situato vicino ad una costa russa, ispirata al lago d’Aral, battuta da venti che trascinano sabbia, sale e ghiaccio. È il luogo dove si ritira nei suoi ultimi giorni la cantante russa Helena Romansky.
Syberia II
Nel 2004 è stato pubblicato un seguito dal titolo Syberia II che ha riscosso altrettanto successo di critica e pubblico, le due avventure grafiche sono considerate dagli esperti non come due giochi della stessa saga ma piuttosto come due capitoli dello stesso gioco (nonostante prima dell’uscita di Syberia la Microids non avesse idea che ne avrebbe prodotto un seguito); questo perché Syberia II riprende l’avventura esattamente nel punto in cui si era interrotta nel gioco precedente, continuandone la storia e approfondendo tutto ciò che era presente nel primo capitolo. I due giochi sono completamente indipendenti dal punto di vista della risoluzione, si può giocare a Syberia II senza aver mai visto Syberia ma per comprendere appieno la trama e i risvolti metaforici e psicologici del gioco è fermamente consigliato giocarle entrambe.
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Syberia III
Quattordici anni dopo l’uscita di Syberia, e dodici anni dopo l’uscita di Syberia II, viene annunciata l’uscita del terzo capitolo della serie, Syberia III.