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La Notte di Natale (1933)

La notte di Natale (The Night Before Christmas) è un cartone animato del 1933, incluso nella collana Sinfonie allegre, creato apposta per il periodo natalizio da Walt Disney, con protagonista Babbo Natale.
Il film è il seguito di Papà Natale, uscito un anno prima.

In una casetta stanno dormendo tanti piccoli bambini in un solo lettone aspettando il suono della slitta. Babbo Natale si cala dal camino e vuota tutto il sacco ordinando ai balocchi di preparare un bell’albero di Natale, visto che la famiglia è molto povera, e di decorarlo nel migliore dei modi. Tutto ciò avviene sotto lo sfondo di un’altra allegra musichetta suonata dal vecchio uomo da un pianoforte in miniatura.
Ma all’improvviso i bambini si svegliano e Babbo Natale è costretto ad andarsene per le altre case, ma ormai tutto è stato predisposto in tempo e i bambini possono giocare con i loro regali.

 

La notte di Natale
Titolo originale The Night Before Christmas
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d’America
Anno 1933
Durata 8 minuti

Colore Technicolor
Audio sonoro
Genere animazione
Regia Wilfred Jackson
Produttore Walt Disney
Casa di produzione Walt Disney Productions
Distribuzione (Italia) United Artists
Doppiatori originali
Donald Novis: voce narrante

Interessanti TOP

I figli chattano col cellulare a tavola. La reazione del padre è da PREMIO OSCAR!

Ma quale oscuro aggeggio si è messo ad usare il padre per attirare l’attenzione dei suoi figli? Ma lo sapete che molti ragazzi di oggi non ne hanno mai visto uno?

“Pass The Salt” ovvero “Passami il sale”, è il titolo di questo divertente cortometraggio ideato da Matthew Abeler, uno studente di comunicazione mediatica ed elettronica alla Università di Northwestern.
Il video parla dell’influenza della tecnologia sulle relazioni, commenta lo stesso Matthew sul canale youtube.
Uno spunto di riflessione su come i social media hanno estraniato le persone dalla realtà che li circonda, una società dove i rapporti sociali sono stati sostituiti da sms e comunicazioni indirette di qualsiasi genere.

La storia è ambientata in una tipica cena di famiglia, dove genitori e figli, seduti a tavola, condividono uno dei momenti più importanti dal punto di vista relazionale. Come sempre più spesso accade tra i giovani di oggi, i due figli chattano col loro smarthpone disinteressandosi della cena e ovviamente dei genitori. Il padre invece di rimproverare i due figli del loro totale menefreghismo, con un’idea brillante mette in scena un qualcosa che li lascerà a bocca aperta.
Questo divertente cortometraggio ideato da Matthew Abeler, uno studente di comunicazione mediatica ed elettronica alla Università di Northwestern, ha vinto il Best Comedy Award at the 2014 Five16 Film Festival.

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La fidanzata è sul wakeboard quando alle sue spalle accade qualcosa di incredibile!

Questa ragazza mentre fa sci d’acqua a un certo punto scopre di essere inseguita da un branco di delfini in festa. Immagini di una bellezza mozzafiato: cosa dareste per essere al posto di questa giovane? Un’esperienza unica per questa fortunata donna, nel golfo della California, a Cortez. Decine di delfini sono dietro di lei e si avvicinano sempre di più, accompagnandola in mare. Un’emozione unica!

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BEAUTY – Quando l’arte si ANIMA

Un video emozionante. Se amate l’arte ve ne innamorerete. Decine di capolavori dell’arte pittorica che hanno per tema la bellezza si animano grazie al lavoro digitale di bravo Rino Stefano Tagliaferro.
Quadri che prendono vita e i paesaggi diventano reali. Da ammirare.

BEAUTY (intervista a Rino Stefano Tagliafierro + video)

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Come avviene la cremazione di un corpo

In questo video realizzato da un servizio di onoranze funebri italiano possiamo vedere come si realizza un servizio di cremazione. (fonte onoranze-funebri.org)

La cremazione è una pratica che sempre piu’ sta prendendo piede nella cultura funebre italiana. Anche la Chiesa cattolica ha preso atto di questa scelta e gia’ a partire dal 1963 e’ possibile farsi cremare senza andare contro i principi del Cattolicesimo.

Ma come funziona la cremazione?

Il forno crematorio è diviso in due parti sovrapposte, separate da una griglia di materiale refrattario. La combustione può avvenire  sia con  arroventamento delle pareti del forno per mezzo di resistenze elettriche o bruciatori a gas, oppure per fiamma diretta sulal bara. Le temperature che si raggiungono sono di 800-1000 gradi. La bara con la salma viene immessa mediante guide metalliche nella parte superiore e prende immediatamente fuoco. Le ceneri e le ossa calcificate cadono progressivamente nella parte inferiore del forno, dove si completa la combustione. Un sistema di ventilazione immette continuamente aria e quindi l’ossigeno necessario per la combustione. Dopo un paio d’ore, l’operatore, che può controllare l’interno del forno mediante uno spioncino, spinge dall’esterno i resti verso una zona di raffreddamento. Da lì vengono raccolti e posti su un setaccio a vibrazione, che elimina le polveri più fini. Quindi con una calamita viene separato il materiale metallico rimasto (chiodi della bara, eventuali protesi, ecc.). Infine le ceneri rimaste vengono raccolte e sigillate in un’urna, consegnata ai parenti che nel frattempo hanno atteso in una saletta ficina al forno crematorio.

La legislazione italiana non consentiva che le ceneri venissero disperse ma la recente promulgazione delal legge 130 ha fatto venir meno il divieto di dispersione delle ceneri. È caduto conseguentemente l’obbligo di conservazione nei cimiteri, per tale motivo, ora, le ceneri vengono consegnate direttamente ai famigliari. La dispersione potrà essere effettuata solamente nei seguenti luoghi:

Nel cinerario comune di cui all’art. 80 comma 6, del D.P.R. 285/90;
In montagna a distanza di oltre 200 mt. da centri insediamenti abitativi;
In mare, ad oltre mezzo miglio dalla costa;
Nei laghi, ad oltre 100 mt. dalla riva;
Nei fiumi;
In aree naturali a distanze di oltre 200 mt. da centri e insediamenti abitativi;
In aree private; la dispersione in tali aree al di fuori dei centri abitati deve avvenire all’aperto con il consenso dei proprietari e non per dar luogo ad attività aventi fini di lucro.
La dispersione in mare, nei laghi, nei fiumi ed altri corsi d’acqua è consentita nei tratti liberi da natanti e manufatti.

Sarà anche possibile conservare l’urna in casa, purché vi sia riportato il nome del defunto.