Trucchi in Cucina

Come fare il GUACAMOLE – videoricetta

Il guacamole è il più famoso dei “dip” messicani, una salsa a base di avocado ottima da gustare come aperitivo insieme a delle chips di tortilla. Il segreto per un guacamole saporito sta nell’avocado che deve essere ben maturo! Servitelo accompagnato da un’immancabile margarita per un perfetto aperitivo messicano.

Ingredienti
Porzioni: 4 

3 avocado sbucciati, denocciolati e schiacciati a purea
il succo di 1 lime
1 cucchiaino di sale
1/2 cipolla a cubetti
1 manciata di coriandolo fresco tritato
2 pomodori San Marzano affettati
1 spicchio d’aglio tritato finemente
1 pizzico di pepe di cayenna (facoltativo)

Preparazione
Preparazione: 10 minuti  ›  Tempo aggiuntivo:1 ora raffreddamento  › Pronta in: 1ora 10minuti 

In una ciotola mescolare insieme gli avocado, il succo di lime e il sale. Unire anche la cipolla, il coriandolo, i pomodori e l’aglio. Condire con il pepe di cayenna e riporre in frigo per 1 ora prima di servire.

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8 errori da da evitare se volete una pizza perfetta

Ecco gli errori più comuni da evitare per ottenere la pizza perfetta:

1. Usare una farina non adatta
La farina giusta per la pizza fatta in casa non deve essere troppo forte: va bene una media misura, con un contenuto di proteine tra i 10 e i 12 grammi. È importante scegliere la farina più appropriata altrimenti il risultato sarà pessimo: con una farina troppo morbida non arriverete alla fine della lievitazione, l’impasto si bucherà. Con una troppo dura, al contrario, cuocerete una pizza gommosa e difficile da digerire

2. Unire lievito e sale
Chi impasta lo sa: il lievito e il sale puri non devono toccarsi, altrimenti il sale rovinerà l’effetto del lievito. Ma non bisogna farsi prendere dal panico: basta sciogliere entrambi nell’acqua, in due recipienti diversi, e poi unirli alla farina. La presenza dell’acqua diminuisce la «potenza» del sale, riducendo i danni al lievito

3. Far riposare poco l’impasto
L’impasto della pizza deve riposare due volte: la prima subito dopo la composizione (due-tre ore), per far lavorare il lievito. Dopo quel tempo lo rovesciate, lo suddividete in panetti (tra i 200 e i 300 grammi l’uno) e disponete ciascun panetto in una teglia circolare, passando alla seconda lievitazione, di sei-otto ore. Questo ulteriore riposo serve a dare morbidezza all’impasto. Se non rispettate questi tempi, vi troverete a infornare un composto duro, che non si stende, con risultati pessimi

4. Manipolarlo troppo
Dopo il doppio riposo è il momento di stendere la pasta. Ogni panetto va lavorato fino a ottenere la forma rotonda della pizza. Senza però «impastare»: il movimento deve essere solo quello «distensivo» dei polpastrelli (qualcuno usa anche il mattarello, ma è sconsigliato). Manipolare eccessivamente l’impasto lo irrigidirebbe

5. Infornare con una teglia inappropriata
Anche la teglia non va scelta a caso. La pizza perfetta ha bisogno di molto calore, soprattutto dal basso. Perciò la normale placca da forno non va bene (è troppo spessa), a meno che non la scaldiate prima e non la usiate rovente. Meglio scegliere una teglia in alluminio sottile (vanno bene anche le vaschette usa e getta), in ferro blu oppure in pietra refrattaria

6. Usare una mozzarella troppo «umida»
Prima di metterla sulla pizza la mozzarella va «scolata», altrimenti allagherà la vostra creatura: dovete tagliarla a fette e lasciarla su uno scolapasta per alcune ore, oppure tagliarla la sera prima e lasciarla in frigo in uno scolapasta coperto. Stesso accorgimento per la mozzarella di bufala, che va scolata per quattro ore

7. Farcire prima di infornare
Mettere tutti gli ingredienti subito è un errore: si brucerebbero prima ancora di essere sfornati. L’ideale è infornare la pizza solo con il pomodoro, aggiungere la mozzarella quando la cottura sta per terminare e aggiungere gli ingredienti a seconda di quanto devono cuocere. Il prosciutto sempre alla fine, per esempio, le patate reggono 15 minuti, la salsiccia regge tutto il tempo di cottura della pizza (15 minuti circa), melanzane e zucchine vanno messe verso la fine

8. Sbagliare la temperatura del forno
Come abbiamo già detto, la pizza ha bisogno di calore. In pizzeria viene cotta a 300 gradi (forno elettrico) o 450 (forno a legna). Nel forno di casa questi picchi non sono riproducibili, quindi: usate la temperatura massima, preriscaldate il forno fino a quando non l’avrà raggiunta e non metteteci dentro la pizza prima. Prediligete la modalità statica con «calore dal basso» e disponete la pizza il più in basso possibile (il forno ventilato rischia di seccare la pizza)

Detto questo, vi proponiamo la video-ricetta di Benedetta
https://www.youtube.com/watch?v=Q8FhuAP5uUA

Pizza a lunga lievitazione fatta in casa. Ricetta, ingredienti, lavorazione e lievitazione per ottenere il giusto impasto di una pizza molto sottile, leggera e digeribile.

La prima caratteristica di questo impasto è la scelta delle farine, metà “Manitoba” e metà di “tipo 0”, mixate con lievito fresco disciolto in un po’ di acqua tiepida e attivato con due cucchiai di zucchero, poi impastate lentamente incorporando circa un litro di acqua tre cucchiai di olio extravergine d’oliva e infine un cucchiaio di sale fino.
La massa ottenuta va messa a lievitare per circa 12 ore in un contenitore molto capiente coperto da domo pack e un canovaccio, cercando possibilmente un luogo caldo.
Dopo questo tempo sarà raddoppiata di volume e si possono cominciare a formare le palline dopo una seconda lavorazione in cui va aggiunta anche un po’ di farina.
Con le dosi della ricetta si possono fare circa 15/20 palline di massa per pizza da 150/200 grammi e messe di nuovo a lievitare per circa 8 ore in contenitori chiusi raddoppiano di volume e sono pronte.
In questa fase si possono mettere in congelatore per essere usate all’occorrenza.
Ora non resta che spianarle in un piano infarinato cercando di fare delle basi molto sottili, condirle e infornarle al massimo della temperatura che nel forno di casa di solito è di 250°/300° e quindi ci vorranno 8/10 minuti mentre se si ha un forno a legna che raggiunge i 400° ci vorranno solo 4/5 minuti di cottura.

INGREDIENTI: 1kg di farina zero, 1 kg di farina manitoba, 25g di lievito fresco, 1 litro di acqua tiepida, 1 cucchiaio di sale fino, 2 cucchiai di zucchero, 3 cucchiai di olio di oliva

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Pasta di farina di piselli con broccoletti

Una ricetta sana e golosa per chi non può mangiare la pasta tradizionale e il mais:

Lessare per 20 minuti 500 gr. di broccoletti e poi saltarli in padella con un filo d’olio extravergine d’oliva, uno spicchio d’aglio e 4 acciughe, in modo tale che si spappolino un po’. Aggiungere nella padella la pasta Felicia Bio dopo averla cotta per 5-6 minuti, noi abbiamo usato le mezze penne, ma anche i fusilli vanno benissimo, e saltare tutto insieme in padella. Servire con un filo d’olio crudo e un pizzico di pepe nero. Buon appetito!

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Ricetta per fare i Fantasmini di Halloween

Halloween è alle porte: per uno spaventosissimo buffet perchè non preparare questi fantastici fantasmini di marshmallow? Ecco una ricetta terrificante che piacerebbe anche alla famiglia Addams!! Guardate che meraviglia.   Golosi dolcetti formati da una base di pasta frolla al cacao coperta da deliziosi fantasmini in morbido marshmallow! Preparare il marshmallow è un gioco da ragazzi e comporre i fantasmini davvero divertente: armatevi di una sac à poche e di tanta fantasia per realizzare le forme e le espressioni dei fantasmini di Halloween.

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Come fare la torta ARCOBALENO

Ricetta della famosissima rainbow cake ! Spero che la ricetta vi piaccia ! 🙂 La preparazione non è delle più veloci ma facile da fare… e la soddisfazione vi ripagherà del lavoro svolto

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Come fare la torta arcobaleno :-)More LIKE—-> Rivelazioni.com

Posted by Rivelazioni.com on Martedì 14 aprile 2015

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Come si prepara la famosa omelette giapponese Tamagoyaki

In questo video qui sopra una dimostrazione del Master Chef del ristorante Shunraku Kaiten Sushi di Shunraku, Route 36 Eniwa Hokkaido, di preparazione della famosa omelette giapponese, chiamata Dashimaki Tamago o Tamagoyaki.

Le uova vengono sbattute aggiungendo mirin e zucchero (per renderlo più dolce) o salsa di soia e spezie. Poi il tutto viene fritto in una Makiyakinabe (una padella speciale) e, in alcune ricette, viene aggiunto del sake. Il tamagoyaki è uno dei piatti serviti a colazione e spesso viene incluso nel bento. Alcune preparazioni del sushi prevedono come avvolgimento il tamagoyaki al posto dell’alga nori.

Esistono diversi tipi di tamagoyaki, sia dolci che salati.

Se vi piace particolarmente questa tecnica, guardate anche questo video girato al Tsukiji Fish Market di Tokyo:

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COME REALIZZARE LA GHIRLANDA DI PIZZA

Ecco come una semplice pizza si trasforma in una deliziosa GHIRLANDA, semplice da preparare con le spiegazioni passo passo…

Ingredienti:

200 grammi di farina 0
200 grammi di farina manitoba
10 grammi di lievito di birra
un cucchiaio di olio di oliva
acqua tiepida q.b.
un cucchiaino di sale
300 grammi di pomodori pelati
200 grammi di mozzarella
un cucchiaino di origano

Preparazione: Potete preparare l’impasto a mano o con una impastatrice. Fate sciogliere il lievito di birra in poca acqua tiepida. Aggiungete poco per volta la farina, mescolate insieme le due farine o se preferite usate solo farina 0. Aggiungete l’olio e tanta acqua quanta ne occorre per avere un impasto soffice ed elastico, ma non appiccicoso. Solo in ultimo aggiungete il sale. Impastate bene e a lungo. Formate un panetto, mettetelo in una ciotola infarinata, coprite con un telo e lasciate lievitare in un luogo tiepido, ad es. nel forno spento con la lucina accesa, per circa 2 ore. Intanto tagliate i pomodori a piccoli pezzi e la mozzarella a cubetti. Riprendete l’impasto e stendetelo sul piano di lavoro infarinato formando un cerchio di 28-30 cm di diametro. Trasferite la vostra base su una teglia rivestita con carta forno.

Ora segnate il centro del cerchio e con una larga tazza, o un piatto tracciate un cerchio interno di 14 cm di diametro. Con un coltello dividete il cerchio centrale più piccolo dapprima in due parti, poi dividete le due parti a metà ed infine dividete ogni parte ancora in due parti. Otterrete così otto spicchi triangolari. Distribuite i pomodori con il loro sugo sul cerchio esterno, salate leggermente e coprite con i dadini di mozzarella. Spolverizzate con l’origano. Ora tirate ogni triangolino verso l’esterno ed attaccatelo al bordo. Piegate leggermente la parte l’orlo della Ghirlanda di pizza verso l’interno. Lasciatela lievitare per 40-50 minuti. Preriscaldate il forno a 200°. Oliate leggermente la Ghirlanda e fatela poi cuocere nel forno caldo per 14-15 minuti.

Sarà molto semplice preparare la Ghirlanda di pizza seguendo le immagini:

La ricetta realizzata da Loredana

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Una torta che è una vera opera d’arte

Che capolavoro! Una romantica torta a forma di rosa. Guardate il video e stupitevi del risultato, è un vero CAPOLAVORO! La potete realizzare usando anche con un pandoro al posto del pan di Spagna. La farcitura potete farla a vostro piacimento, mentre per fare i petali e le foglie procedete in questo modo:

Hai bisogno di

450g di zucchero a velo
2 fogli di gelatina
30 g di burro
50 g di glucosio
acqua qb
colorante per alimenti
planetaria con gancio

Step by step

Setacciare lo zucchero a velo e versarlo e versarne metà nella planetaria.
Scaldare il glucosio in un pentolino antiaderente.
Dopo aver ammollato la gelatina nell’acqua strizzarla prima di aggiungerla al glucosio.
Far sciogliere il tutto senza arrivare al bollore.
Versare la gelatina e il glucosio nella planetaria.
Aggiungere poca acqua e dopo aver fermato la planetaria spingere lo zucchero dalle pareti al fondo. Dopo aver riavviato, aggiungere il burro ammorbidito e il colorante.
L’impasto è pronto per essere manipolato.
Spargere sul piano di lavoro lo zucchero a velo prima di versare la pasta di zucchero.
Lavorare la pasta incorporando lo zucchero a velo rimasto.
Continuare fino a quando la pasta di zucchero risulta liscia e omogenea.

 

 

E’ una realizzazione di Cake Style, trovate il video originale nel loro canale Youtube, con le spiegazioni in inglese: www.youtube.com/channel/UCNyp7l_6hmeKUrTOULmpiXA-

 

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SAI PERCHÉ DEVI MANGIARE 3 KIWI AL GIORNO?

“Ne soffrono 15 milioni di italiani ma bastano 3 kiwi al giorno per risolvere questo diffuso problema”. Ecco di cosa si tratta.

Il kiwi ha molte proprietà e benefici da tenere in considerazione. Piuttosto note sono le sue proprietà lassative di fronte a degli effetti nutrizionali da non sottovalutare. Questo frutto dà energia, agisce contro la stipsi, riduce il colesterolo cattivo, è antiossidante, grazie all’alto contenuto di vitamina C, che agisce contro i radicali liberi. Inoltre è diuretico e riesce a rafforzare le difese immunitarie. Attenzione, comunque, ad eventuali controindicazioni, che possono consistere in problemi intestinali e in reazioni allergiche.
Le proprietà e i benefici
Le proprietà e i benefici del kiwi sono noti soprattutto per il fatto che questo frutto ha dei notevoli effetti lassativi, da sfruttare in caso di stipsi. Questo è dovuto all’alto contenuto di fibre. Il kiwi contiene anche molti sali minerali, come fosforo, calcio e potassio e per questo motivo si può utilizzare come un alimento utile contro la stanchezza, in quanto fornisce energia al nostro organismo.

I valori nutrizionali del kiwi sono ottimi, in quanto fornisce tra le 40 e le 60 kilo-calorie per 100 grammi di prodotto. Abbondante è la quantità di vitamina C, che rende il kiwi un ottimo antiossidante. Questa azione è svolta anche dalla vitamina E, la quale, agendo contro i radicali liberi, contribuisce a mantenere giovane il nostro organismo.

Il kiwi è un frutto ottimo anche per proteggere l’apparato cardiovascolare in generale e le arterie in particolare: tutto merito dell’acido proteico, che combatte il colesterolo cattivo, aiuta la circolazione e tende a regolarizzare la pressione del sangue. Inoltre il kiwi ha un’azione diuretica ed agisce contro la ritenzione idrica.

Da non dimenticare che rafforza il sistema immunitario ed è utile per la prevenzione delle infezioni. Vari sono i disturbi, per i quali le funzioni del kiwi potrebbero essere importanti: emorroidi, anemia, diabete e perfino la depressione, perché stimola il sistema nervoso.

Ci sono anche delle proprietà cosmetiche importanti. Molte creme e prodotti per i capelli e per la pelle sono proprio a base di kiwi, che ha un effetto purificante e rinfrescante. Le sostanze in esso contenute riescono a prevenire le rughe, grazie ai polifenoli che mantengono la cute morbida ed elastica. I kiwi fortificano i capelli, li rendono lucidi e sono benefici per le pelli grasse, in quanto la vitamina C possiede proprietà astringenti e aiuta a regolare la produzione di sebo.

In gravidanza il frutto riesce a mettere a disposizione una grande quantità di acido folico, indispensabile per la formazione del feto.
Le controindicazioni
Bisogna stare attenti ad eventuali controindicazioni del kiwi. In alcuni casi, specialmente se ci sono casi di allergia in famiglia, si possono manifestare lievi fenomeni di intolleranza, con vere e proprie reazioni allergiche. E’ da ricordare che, avendo proprietà lassative, non ci si può dedicare al consumo esagerato di questo frutto, perché si potrebbe incorrere in problemi intestinali. In generale vale la regola, secondo la quale non bisognerebbe mangiarne più di 2 o 3 al giorno. I kiwi sono controindicati per chi soffre di diverticolosi del colon, perché contengono molti semini.

 

(fonte: www.tantasalute.it)

 

 

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Come fare le deliziose Uova Scozzesi

SCOTCH EGGS (Ricetta di GORDON RAMSAY)

4 uova | 350 gr di salsiccia | prezzemolo tritato | 2 foglie di salvia | 1/2 cucchiaino di senape in polvere | Scorza grattugiata di 1/2 limone | 25 gr di farina | 2 uova leggermente sbattute | 150 gr di pangrattato | olio evo | sale e pepe

Mettere a bollire le uova in un pentolino in acqua fredda. Farle cuocere per 7 minuti dal momento del bollore. Scolarle e passarle sotto il getto dell’acqua fredda. Sgusciarle. Sbattere in un piatto fondo due uova con sale e pepe e porre in un altro la farina.

Spellare la salsiccia, sbriciolarla in una ciotola ed unire la senape in polvere, la salvia e il prezzemolo fresco tritato, la scorza di limone, il sale ed il pepe. Impastare bene e dividere quanto ottenuto in 4 parti uguali.

Porre ogni parte di impasto su un pezzo di pellicola trasparente ed appiattirla con le mani fino ad ottenere un disco. Porre su ognuno un uovo e rivestirlo completamente con la carne.Con l’aiuto della pellicola avvolgi completamente l’uovo con l’impasto.

Passare le uova prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto ed infine nel pangrattato e friggere in olio caldo per non più di 6 minuti.Ripeti un secondo ciclo di impanatura con uovo e pangrattato, di modo che la crosticina risulti piu’ consistente.

Si tratta di scotch eggs alla carne con una preparazione tutto sommato semplice ed una ricetta alla portata di tutti. Le uova che ne risultano sono perfette per un secondo piatto molto ricco e diverso dal solito basato sulla combinazione di carne e uova, un pieno di proteine. Ottime anche da inserire all’interno di un buffet. Data la ricchezza della portata si consiglia di accompagnarle con una semplice insalata o al massimo con un contorno di verdure grigliate.

Trucchi in Cucina

Come fare il GELATO FRITTO messicano

Il gelato fritto è un dessert molto popolare in tutto il mondo, di cui esistono varianti messicane ed orientali: vi proponiamo la ricetta messicana:
Occorrente
– 1 pinta di gelato
– pan carrè
– Olio vegetale
– 2 cucchiaini di cannella
– ⅓ tazza di zucchero semolato
– Crema di cioccolato (opzionale)
– Salsa al caramello (opzionale)
– Noci tritate (opzionale)
Istruzioni
Forma palline di gelato di circa 2 ½ pollici di diametro. Posizionare sul piatto il foglio per alimenti e le palline di gelato, metterle nel freezer fino a farle diventare dure.

Tagliare i bordi delle fette di pane in cassetta e appiattire con il matterello. (Avrete bisogno di 2 fette per ogni pallina di gelato.) Prendere il pane schiacciato e mettetelo intorno alle palline di gelato. Mettere di nuovo in freezer per circa 2 ore, fino a quando saranno solide come una roccia.

Mescolare la cannella e lo zucchero in una ciotola abbastanza grande. Mettere da parte.

In una pentola, scaldare l’olio. Immergere ogni pallina di gelato nell’olio caldo per circa 15 secondi, fino a doratura su tutti i lati. Togliere dall’olio, asciugateli con un tovagliolo di carta, e rotolarli nella cannella e zucchero.

Guarnire con i vostri ingredienti preferiti e servire subito.

Arte a Architettura Trucchi in Cucina

Troppo belli per mangiarli

Ebbene sì, sono biscotti. Da ammirare con quale apparente semplicità vengano perfettamente e minuziosamente decorati. Una precisione che lascia senza parole.

Questo splendido esempio di decorazione di biscotti assomiglia più a ricamo che a qualcosa che si potrebbe mangiare.

L’autrice è una cuoca ungherese Judit Czinkné Poór, nota anche con il nome Mézesmanna.

Questa lavorazione di pasticceria,  incredibilmente delicata e complessa, richiede una grande abilità artistica in cucina. Mézesmanna produce biscotti come questo dal 2013.

Questa forma elaborata di decorazione di biscotti, che sembrano troppo belli per essere mangiati, segue la moda del cake design in voga da alcuni anni.