Musicali Vintage

THE KINKS – Set me free (live 1965)

Scritta da Ray Davies, Set Me Free è una canzone dei The Kinks, pubblicata nel 1965 come singolo. Nel 1966 Sonny & Cher ne hanno inciso una cover inserita nel loro album The Wondrous World of Sonny & Cher.

L’azienda di abbigliamento H&M ha utilizzato questa canzone come colonna sonora della pubblicità per presentare la collezione primavera/estate 2017.

Qui sotto il video originale del 1965:

I Kinks sono considerati uno dei gruppi rock più importanti ed influenti degli anni sessanta. Nonostante la loro fama, almeno in Italia, non sia mai stata pari a quella di loro connazionali contemporanei come Beatles, Rolling Stones, The Who, ecc. è impossibile sminuire la loro importanza nella storia della musica leggera del Novecento. Stephen Thomas Erlewine definì i Kinks “una delle band più influenti della British invasion”.

il musicologo Joe Harrington ha descritto l’influenza dei Kinks sullo sviluppo di generi musicali quali hard rock e heavy metal: “You Really Got Me, All Day and All of the Night e I Need You erano tutti brani predecessori dell’intero “movimento dei tre accordi”… I Kinks contribuirono molto alla trasformazione dal “rock ‘n’ roll” delle origini (Jerry Lee Lewis) al “rock” (Led Zeppelin, Black Sabbath, The Stooges)”

 

 

Trucchi in Cucina

La ricetta della tarte Tatin: la famosa torta di mele capovolta

La tarte Tatin  è una torta di mele capovolta, tipica della Francia, in cui le mele sono caramellate in burro e zucchero prima della cottura della torta.

Secondo la leggenda, questo dolce sarebbe originario di Lamotte-Beuvron (nella regione del Centro): le sorelle Stephanie (1838-1917) e Caroline Tatin (1847-1911) gestivano un ristorante, che esiste ancora sotto il nome di “hôtel-restaurant Tatin”, di fronte alla stazione frequentata da molti cacciatori. Una domenica, mentre preparavano una torta di mele per il pasto di alcuni cacciatori, una delle sorelle dimenticò di porre la pasta brisé al di sotto della torta, lasciando caramellare così le mele nel burro e nello zucchero. Per rimediare all’errore pose dunque la pasta brisée al di sopra del composto ottenuto e poi capovolse il tutto in un piatto. I cacciatori apprezzarono questa torta, che divenne così la tarte Tatin.

La videoricetta della TARTE TATIN

Sbucciate le mele, togliete il picciolo e tagliatele a spicchi. Fate caramellare lo zucchero in un pentolino con poca acqua, senza farlo solidificare, e poi versatelo uniformemente in una teglia tonda di circa 24 cm di diametro ben imburrata. Insaporite spolverando anche un pizzico di cannella. Cominciate a disporre a raggiera un primo strato di spicchi di mela, poi disponete un secondo strato e coprite le fessure, con le mele disposte con il dorso verso l’alto. Coprite quindi con la pasta brisée: stendetela sopra le mele sigillando bene i bordi. Bucherellate la sfoglia con una forchetta e infornate a 180° per circa 30 minuti. Una volta cotta, togliete dal forno e lasciate intiepidire qualche minuto, poi coprite la tortiera con un piatto da portata e rigirate velocemente, così da avere la raggiera di mele in superficie. Non preoccupatevi se alcuni pezzi di mela si rompono: potete tranquillamente ricomporre la torta manualmente.

Tipicamente, la tarte tatin si serve in Francia con crème fraîche, ma un’idea può essere quella di accompagnare una fetta di torta con una pallina di gelato alla vaniglia.

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Lo STORM GLASS: La stazione meteo in un bicchiere

Un barometro STORM GLASS è un tipo di dispositivo per le previsione meteorologiche, costituito da un contenitore sigillato di vetro riempito di un liquido che permette di prevedere il tempo osservandone l’aspetto.

Il liquido all’interno del bicchiere è una miscela di diversi ingredienti, i più comuni sono acqua distillata, etanolo, nitrato di potassio, cloruro di ammonio e canfora. Questa miscela è stata inventata dall’ammiraglio Robert FitzRoy e usata nel suo viaggio da Charles Darwin nella HMS Beagle.

Durante lo storico viaggio, FitzRoy ha attentamente documentato come lo storm-glass preveda il tempo:

Se il liquido nello storm-glass è limpido, il tempo sarà chiaro e luminoso.
Se il liquido è torbido, il tempo sarà nuvoloso e, forse con precipitazioni.
Se ci sono dei puntini nel liquido, il tempo sarà umido o nebbioso.
Se ci sono dei piccoli cristalli ci saranno temporali.
Se il liquido contiene piccoli cristalli nelle soleggiate giornate invernali c’è neve in arrivo.
Se ci sono cristalli di grandi dimensioni sarà nuvoloso nelle zone temperate o neve in inverno.
Se ci sono cristalli sul fondo, questo indicherà gelo.
Se ci sono filamenti nella parte superiore, sarà ventoso.

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Nel 1859, violenti temporali colpirono le isole britanniche. In risposta, la corona inglese distribuì storm-glass, allora noti come “barometro di Fitzroy”, a molte piccole comunità di pescatori intorno alle isole britanniche affinché potessero essere consultati da parte delle navi, nel porto, prima di salpare.

Anne Marie Helmenstine illustra come funzionano gli storm-glass in un articolo su About.com:

“Uno storm-glass lavora sulla premessa che temperatura e pressione incidono sulla solubilità, a volte rendendo il liquido trasparente, altre volte causando una precipitazione del soluto. Comunque il metodo con cui funziona non è del tutto chiaro anche se è ben noto che la temperatura influenzi la solubilità alcuni studi hanno osservato contemporaneamente diversi storm-glass formare cristalli simili a differenti temperatura, inoltre, gli storm-glass non sono esposti alle variazioni di pressione e non reagiscono alle variazioni di pressione associate ai sistemi meteo. Alcuni hanno proposto che le interazioni tra la parete di vetro dello storm-glass e il liquido contenuto causi la formazione di cristalli. Alcune spiegazioni includono effetti di elettricità o Dichiarazioni a volte includono gli effetti di elettricità o effetto tunnel sul vetro. ”
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STORM GLASS FAI DA TE
E’ possibile realizzare in casa uno Storm Glass seguendo queste indicazioni

Ingredienti

2,5 g di nitrato di potassio
2,5 g di cloruro di ammonio
33 ml di acqua distillata
40 ml di etanolo
10 g di canfora

Scaldare l’acqua e sciogliere il nitrato di potassio e cloruro di ammonio, aggiungere l’etanolo, aggiungere la canfora. Mettere in provetta tappata.

Musicali Vintage

Vacuum – I Breathe (1996)

Era il 1996, anno dell’esordio discografico della band svedese.

Il gruppo, formato da Alexander Bard, Anders Wolbeck, Mattias Lindblom e Marina Schiptjenko  (di almeno vent’anni più vecchia degli altri due) si fa notare subito da pubblico e critica per il primo singolo I Breathe.

Era impossibile guardare una puntata di Mtv Select senza imbattersi in questa ballata pop cantata da Wolbeck, con la sua voce profonda e i suoi capelli biondo oro.

Il video alterna immagini in bianco e nero ambientate in una sorta di laboratorio scientifico con scarni effetti speciali, raggiunge posizioni altissime nelle classifiche dei singoli dell’epoca.

TESTO I BREATH di VACUUM

I Breath

Io Respiro

I breathe clouds beneath my window.
I see rockets in the sky.
I feel satellites in limbo.
I breathe oxygen up high. I load lead inside my engine,
lead and alcohol.
On the radio depending
I sign the protocol.
Hail the audience, the media, peoples everywhere.
In the hours ahead I´ll see your?Green biosphere,
clean biosphere.
Castles in air
Climbing the stair,
way to haven when?I’ve been trained to navigate my futurist balloon.
After years a week will see me landing on the moon.
Raise a banner on the planets,
life grows everywhere.
In the manner of the mission?

Green biosphere,
clean biosphere.
Castles in air
Climbing the stair,
way to haven when?

Respiro nuvole sotto la mia finestra
vedo razzi nel cielo
vedo satelliti nel limbo
respiro ossigeno in alto. Carico energia dentro il mio motore
energia e alcool
contando sulla radio
segno il protocollo
chiamare l’audience, i media, persone ovunque
nelle ore avanti ti vedrò? biosfera verde
biosfera pulita
castelli nell’aria
scalando le scale
dov’è la strada per il paradiso?sono stato trainato per navigare dal mio pallone futurista
dopo un anno una settimana mi vedrete sbarcare sulla luna
piantare una bandiera sul pianeta
la vita cresce ovunque
nella maniera della missione?

biosfera verde
biosfera pulita
castelli nell’aria
scalando le scale
dov’è la strada per il paradiso?

Impressionanti

C’è qualcosa di terrorizzante in questa foto

Questa foto ha terrorizzato la mamma della bimba
Siamo in Wimmera, nello stato di Victoria, in Australia. Una bella bambina bionda, Molly, due anni fotografata dalla madre, Bianca Dickinson. Mentre scattava, si è accorta di qualcosa di strano. Anzi, di molto pericoloso.

Ai piedi della bambina non ci sono infatti solo tubi e pezzi di ferro, ma anche un grosso serpente.

La madre nota che c’è qualcosa a terra, ma, spiega «Pensavo fosse un pezzo di legno». Invece no: «Mi sono accorta che si muoveva». E infatti si trattava di un grosso serpente, a pochi centimetri dai piedi della sua piccola.

«Quello che mi veniva d’istinto fare era di prenderla in braccio, ma ho capito che se fossi stata ferma, anche Molly non si sarebbe mossa, e il serpente non avrebbe avuto motivo di muoversi».

Tra l’altro non si trattava di un serpente qualsiasi, ma di un serpente bruno orientale, considerato il secondo serpente più velenoso della terra, nonché quello responsabile del maggior numero di decessi in Australia.

Alla fine comunque Molly non si è accorta di nulla, tutto è finito bene, ma per la madre sono stati minuti difficilissimi.

«Non ho dormito, mi si è chiuso lo stomaco per giorni. A guardarla ancora mi viene un infarto» scrive la mamma di Molly su Facebook.

Curiosi

Il succo di pomodoro è molto buono bevuto in alta quota, leggi il perchè…

Il succo di pomodoro è una delle bevande più apprezzate in volo. Ma il motivo non è legato soltanto ad una questione di gusti: esiste infatti una spiegazione scientifica…

Ogni anno vengono consumati più di 200.000 litri di succo di pomosoro a bordo degli aerei. Molte compagnie si sono chieste il perchè di questo incredibile consumo ed hanno cominciato a fare delle ricerche. Lufthansa, che ha commissionato la ricerca, spera di integrare i risultati nel proprio menu di bordo e nella catena di fornitura per garantire la soddisfazione dei viaggiatori che desiderano un dissetante succo di pomodoro durante un lungo volo verso le vacanze al sole. Ricercatori tedeschi del Fraunhofer Institute for Building Physics hanno scoperto che il nostro gusto per il succo di pomodoro viene stimolato quando si vola ad alta quota, specialmente durante voli a lungo raggio.

In un test che ha ricreato le condizioni in cabina durante un volo, è stato chiesto a un gruppo di volontari tedeschi di scegliere dei cibi e delle bevande, il che ha portato a irrefrenabili e continue richieste di succo di pomodoro. Sebbene il succo di pomodoro non sia una bevanda comunemente scelta dalle persone, ciò si è rivelato ancora più sorprendente poiché in Germania amano particolarmente i succhi di mela e d’arancia ma non quelli di pomodoro.
Sembra che l’altitudine e la ridotta pressione in cabina sviluppino i ricettori del gusto per il sapore di sale, zucchero e pomodoro, rendendo il succo di pomodoro molto più apprezzato di altri tipi di bevande. Lo stesso test condotto a terra ha mostrato un desiderio ridotto del prodotto.
Si è così scoperto che la bassa pressione che si registra in cabina modifica i nostri sensi gustativi, rendendo il succo di pomodoro più acido e rinfrescante. Questa scoperta spiega anche il motivo che rende i piatti serviti a bordo degli aerei mediamente più insipidi rispetto agli stessi piatti consumati a terra.

Per gli appassionati di succo di pomodoro ecco la video-ricetta per fare il famoso cocktail Bloody Mary:

Ingredienti

cubetti di ghiaccio
2 parti di vodka
6 parti di succo di pomodoro
1 goccia di cherry
il succo di 1/2 limone
1 goccia di salsa Worcestershire

1 goccia di Tabasco
1 pizzico di sale
1 pizzico di pepe
1 gambo di sedano per decorare
1 fetta di limone per decorare

Preparazione

Raccogliere ghiaccio, vodka, succo di pomodoro, sherry e succo di limone in una shaker.
Unire un pizzico di Tabasco e di salsa Worcestshire. Agitare bene.
Filtrare in un tumbler o in un bicchiere alto, unire sale e pepe.
Decorare con il gambo di sedano e la fetta di limone.
Salute!

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La mascherina per la rasatura del pizzetto in stile Van Dyke

GoateeSaver vi agevolerà nella rasatura del pizzetto. Non tutti sono in grado di usare il rasoio a mano libera stile barbiere esperto. Inoltre spesso non si ha il tempo per radersi a dovere, quindi questo accessorio può essere utile per una rasatura veloce.
Con una semplice impugnatura basta mordere le alette esterne e GoateeSaver aderirà perfettamente al viso. Inoltre vi permetterà di scegliere tra varie misure e quindi di regolarlo perfettamente.. Provatelo.

E’ anche un’idea originale per un regalo a vostro marito, fidanzato o a un vostro amico, per qualsiasi occasione. Lo trovate in vendita su Amazon:

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Trucchi in Cucina

TORTA DI MELE E MASCARPONE

La TORTA DI MELE E MASCARPONE è un dolce senza burro né l’olio, morbidissimo e dal sapore molto delicato.
La torta alle mele e mascarpone è un’alternativa alla classica torta di mele, in cui però il burro e l’olio vengono sostituiti dal mascarpone. Il risultato è da leccarsi i baffi!
Ingredienti
250 g di farina
250 g di mascarpone
170 g di zucchero
4 uova
cannella q.b.
3 mele Golden
16 g di lievito per dolci (1 bustina)

Preparazione

In una boule montiamo le uova con lo zucchero per circa 5 minuti

fino a quando otteniamo un composto chiaro e cremoso.

In un’altra ciotola preparariamo il mascarpone: lo ammorbidiamo con l’aiuto di una spatola e aggiungendo due/tre cucchiai della crema di uova e zucchero.

Mescoliamo per bene.

A questo punto aggiungiamo tutto il mascarpone ammorbidito alla crema e sempre con l’aiuto di una spatola, amalgamiamo per bene, per incorporarlo completamente.

Aggiungiamo a questo punto la farina setacciata, e mescoliamo.

Aggiungiamo la cannella (nella quantità che preferite) e il lievito.

Mescoliamo per qualche minuto, per togliere eventuali grumi.

Dedichiamoci alle mele: ve ne serviranno 3, 2 da tagliare a pezzettini da incorporare all’impasto e una da tagliare a fettine per decorare la vostra torta.

Aggiungiamo i pezzetti di mela all’impasto e mescoliamo.

Versiamo il composto in una teglia a cerniera da 24cm imburrata e rivestita da carta da forno e decoriamo la superficie a raggiera con le fettine precedentemente tagliate.

Inforniamo la torta in forno statico a 180° per 40-45 minuti. Fate la prova stecchino in varie parti della torta prima di sfornarla.

Cospargiamo la nostra torta con dello zucchero a velo e serviamo!
Consigli
Per questa torta è molto importante fare la prova stecchino in più parti della torta, poichè la presenza delle mele tenderà a renderla umida.

Regolatevi con il vostro forno per i tempi di cottura: in base al diametro della teglia che sceglierete e al forno a vostra disposizione, questi potranno variare di 5/10 minuti.

Se volete, potete aggiungere una quarta mela per arricchire la decorazione della superficie.
E’ una ricetta RICETTA.IT

Curiosi Mistero e Spiritualità

La Sala meditazione dell’ONU è una sala carica di suggestione, un luogo sacro e magnetico dove l’anima vibra

La sala della meditazione delle Nazioni Unite è costruita a forma di piramide tronca. Nel centro vi è un altare fatto di magnetite, il più grande frammento naturale di magnetite mai estratto.

Il murales misterioso, che pare raffigurare un serpente, aiuta i “fedeli” ad entrare in contatto con energie esoteriche e a raggiungere uno stato di coscienza alterato. E’ una sala carica di suggestione, un luogo sacro e magnetico dove l’anima vibra.

La Camera di Meditazione, o stanza della quiete, e’ una saletta aperta al pubblico, sita in prossimita’ dell’ingresso al piano terra del palazzo di vetro. Per accedervi occorre oltrepassare una porta di cristallo sorvegliata da 2 poliziotti, percorrere quasi al buio circa 6 metri di corridoio e girare a dx dove inizia la stanza. La stanza e’ insonorizzata e si presenta priva di finestre, a forma di tronco di piramide adagiato su un fianco con la base minore occupata da un disegno composto da 22 triangoli. Il trapezio che costituisce il pavimento della Camera , a sua volta ha le seguenti misure; base maggiore lunghezza 6 mt, base minore lunghezza 3 mt e altezza 9 mt. Prolungando idealmente i due lati obliqui del trapezio oltre lo spazio dell’affresco, essi si incrociano a definire il vertice di un triangolo la cui altezza rispetto alla base, con semplice figurazione geometrica, si ricava essere 18 mt. Il numero 18 secono E. Levi rappresenta il dogma religioso che e’ tutto poesia e mistero.

Nel centro geometrico della stanza giace un blocco monolitico di magnetite perfettamente squadrato , dono del re di Svezia ad Hammarskjold , del peso di 6,5 tonnellate e dimensioni all’incirca di ; m 1,70×1,20×0,60. Si tratta di un grosso magnete naturale, che si appoggia su un basamento posto in contatto con la roccia della fondazione onde formare un corpo unico con la terra. La camera e’ illuminata debolmente per far si che risalti la luce di una sorgente luminosa nascosta che, dal soffitto, proietta un fascio di luce sulla superficie piana lavorata della pietra.

Ci sono 10 posti a sedere, il che richiama alla simbologia del 10 e alla tetractis pitagorica. Il 22 invece ci riporta ai 22 arcani maggiori.

La stanza e’ stata visitata da Giovanni Paolo II, dall’attuale papa, e da capi di stato di ogni nazione. Dalai Lama compreso.

Una curiosità: Il monolito nero ci ricorda vagamente l’entità divina aliena presente nel romanzo di fantascienza 2001 Odissea nello Spazio scritto da Arthur C. Clarke, dal quale è poi stato realizzato il famoso film di Kubrick

Qui sotto il discorso del segretario generale dell’ONU Dag Hammarskjold (1905-1961) sul senso della sala di meditazione :

Questa è una sala dedicata alla pace e a coloro che danno la vita per la pace. un luogo di quiete dove solo i pensieri dovrebbero aver voce.

Ciascuno di noi si porta dentro un nocciolo di quiete, circondato di silenzio.

Questo palazzo, dedicato al lavoro e alla discussione al servizio della pace, deve avere una sala dedicata al silenzio, in senso esteriore, e alla quiete in senso interiore.

L’obiettivo è stato creare in questa saletta un luogo le cui porte possano essere aperte ai terreni infiniti del pensiero e della preghiera.

Qui si incontreranno persone di fedi diverse, e per questo motivo non si potrà usare nessuno dei simboli cui siamo abituati nella nostra meditazione.

Esistono però cose semplici, che parlano a tutti noi nella stessa lingua. Abbiamo cercato questo tipo di cose, e crediamo di averle trovate nel raggio di luce che colpisce la superficie scintillante della roccia massiccia.

Al centro della sala, dunque, si vede un simbolo di come, a temrpo debito. La luce del cielo dà la vita alla terra su cui tutti ci troviamo: un simbolo, per molti di noi, di come la luce dello spirito dà vita alla materia.

Ma la roccia al centro della sala ci dice anche altro. Possiamo vederla come un altare, vuoto non perché non vi sia un Dio, non perchè si tratti di un altare ad un dio sconosciuto, ma perché è dedicata al Dio che l’uomo adora dandogli molti diversi nomi e molte diverse forme.

La roccia al centro della sala ci ricorda anche di ciò che è stabile e permanente, in un mondo di movimento e mutamento. Il blocco di minerale ferroso ha il peso e la solidità di ciò che dura per sempre. Ricorda quella pietra angolare di resistenza e di fede su cui deve basarsi ogni impegno umano.

Il materiale di cui è fatta la roccia porta i nostri pensieri a considerare la necessità di una scelta fra distruzione e costruzione, tra guerra e pace. Con il ferro l’uomo ha forgiato le sue spade, ma ha anche creato gli aratri. Con il ferro ha costruito i carri armati, ma anche le case dell’uomo. Il blocco di minerale ferroso è parte della ricchezza che abbiamo ereditato su questa nostra terra. In che modo dobbiamo farne uso?

Il raggio di luce colpisce la roccia in una sala di una semplicità totale. Non vi sono altri simboli, nulla che distragga la nostra attenzione o irrompa nella nostra quiete interiore. Quando lo sguardo si muove da questi simboli verso la parete di fronte, incontra un disegno semplice, che apre la sala all’armonia, alla libertà, all’equilibrio dello spazio.

Secondo un antico detto, il senso di un vaso non è il suo guscio, ma il vuoto. In questa sala è proprio così. La sala è dedicata a coloro che si recano qui per riempire il vuoto, con ciò che riescono a trovare nel loro centro interiore di quiete.

 

Interessanti

Uno spot che sembra un fantastico libro di fiabe: Benvenuti in un altro mondo

Uno spot meraviglioso della compagnia telefonica israeliana Pelephone: WELCOME TO ANOTHER WORD (Benvenuti in un altro mondo)
“Benvenuti in un altro mondo”, è una serie di spot pubblicitari che sono come un libro di fiabe e raccontano la storia di una realtà alternativa fantastica nella natura, che mantiene un senso di realismo, combinando gli oggetti della vita reale.
Qui sotto un altro spot della campagna che ne comprende ben 15:

Interessanti

UNO SPOT PUBBLICITARIO MERAVIGLIOSO!

Questo spot avremmo anche potuto intitolarlo: “Mettete dei gomitoli nei vostri cannoni”…

Bellissima pubblicità della compagnia telefonica israeliana Pelephone, per promuovere un prodotto “per abbattere le distanze”.

Ci rimane però un dubbio… che fine ha fatto l’isoletta col faro e il suo povero guardiano con la barba bianca?

Natura

Poison Garden: viaggio nel giardino dei veleni, il parco più pericoloso e del mondo

Nel nord dell’Inghilterra, esattamente ad Alnwick, si trova un giardino tanto bello quanto spaventoso!

Disteso ai piedi dell’omonimo castello, il parco è stato realizzato per volere della Duchessa di Northumberland, la quale lo aprì al pubblico nel 2001: allora il giardino si mostrava articolato attorno ad una fontana a cascata e solo nel 2004 si impose tra le migliori attrazioni turistiche della regione, grazie alla costruzione della serra di circa 560 mq, ritenuta la più grande del mondo.

Qui centinaia di piante colorate invitano i visitatori a perdersi tra i profumi dei fiori e i rumori della natura, ma dietro la magnificenza del parco si nasconde un dettaglio inquietante: protetto da una nera cancellata di ferro, il Giardino dei veleni, un’area che accoglie 100 piante assassine, un posto dove i visitatori sono avvertiti: è severamente vietato fermarsi a toccare e ad annusare i fiori!

Ispirato al Giardino de’ Medici, il parco nasce per avere funzione didattico-educativa: “Quando mi è venuta l’idea di realizzare questo giardino – racconta la Duchessa – ho pensato che sarebbe stato un modo interessante per insegnare ai bambini quanto la Natura possa influenzare l’uomo; molti ragazzi ad esempio neanche sanno che l’aspirina si ricava dalla corteccia di un albero! Noi qui insegniamo come le piante agiscono sul paziente, come possono uccidere e cosa si prova assumendole”.

Tutte le 100 varietà raccolte nel Poison Garden hanno qualcosa da insegnare e non mancano anche particolari droghe, come la pianta di cocaina, utilizzate per educare i più piccoli agli effetti di tali sostanze. Alcune sono più note ai visitatori, altre meno; tutte però sono molto potenti.

Come la Brugmansia, la preferita della Duchessa, che appartiene alla famiglia delle Solanacee e cresce nelle terre selvagge del Sud America: “Si tratta di un incredibile afrodisiaco, prima che ti uccida,” spiega la Duchessa, che racconta anche come durante l’età Vittoriana le ragazze usavano conservare i fiori di questa pianta per poi ricavarne il polline, che mescolavano al loro tè ottenendo gli effetti simili a quelli della LSD. “Questo fiore è una dolce arma letale perchè riesce a liberarti quasi del tutto dal dolore” aggiunge la Duchessa. “Ma c’è da stare attenti: purtroppo il miglior killer è anche un incredibile afrodisiaco”!

Ecco dove si trova: