


ROLLIN’ SAFARI – ‘Sleeping Beauty’ – Official Trailer ITFS 2013
A common wildlife scene: A leopard taking a nap.
www.rollin-wild.com
Official Trailer Stuttgart Festival of Animated Film /

Ricorso in Appello per il Paradiso
Un divertente cartone animato di un buon diavolo che sta facendo appello alla sua condanna all’inferno. Lui è appena fuori le porte del cielo, ma ha ancora a che fare con un angelo grasso per dimostrare il suo valore. Godetevi questo bellissimo short film di David Lisbe che si occupa delle questioni di burocrazia religiosa!
ANIMAZIONE CON FINALE A SORPRESA
E’ veramente simpatico, si chiama “For the Birds” ed è prodotto da Pixar.

Primo appuntamento
Divertente corto animato che vi fa capire l’importanza di essere se stessi, sempre!

La tecnica stop motion rivelata
Ecco svelato come si realizza un film come THE BOXTROLLS in stop motion, un lavoro lungo, fatto di piccoli spostamenti manuali di 1 millimetro per volta, proprio come si realizzavano un tempo i cartoni animati con la carta a la matita. Qui però abbiamo personaggi-pupazzi. Che pazienza ci vuole… Straordinario.

Ohohoh, Hello papagena…
Tu l’è bela com’ la papaja
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Ohohoh, Hello papagena, Tu l’è bela com’ la papajaMORE MINIONS —> http://goo.gl/Muz4wI
Posted by Rivelazioni.com on Martedì 1 dicembre 2015

L’animazione cammina tra gli schermi degli Apple
Hanno usato 14 iPhone e iPad per far muovere i personaggi di questo video spettacolare. Realizzato per promuovere il brano musicale dei Brunettes Shot Blondes “Knock Knock”, é diventato famoso più per l’animazione che per la musica ( caruccia ma meno del videoclip)

Il cortometraggio Makeover
Un corto che narra la storia di una giovane donna che sta pulendo il suo appartamento, quando a un certo punto arriva un aiuto speciale che dà una scossa a una storia di amore un po’ stanca a causa di un marito un po’ distratto e assente.
Diretto da Elsa Bréhin, Mathieu Martin e Hassan Vermeulen. Supinfocom Arles, 2010.

La storia di un maiale che ama le uova ma si innamora di una gallina… poverino!!
“Uovo o gallina” è una stravagante commedia romantica di un maiale che ama mangiare uova. Ma quando si innamora di una gallina in città, deve scegliere cosa viene prima … l’uovo o la gallina.
Un cortometraggio d’animazione degli studenti Christine Kim e Elaine Wu del Ringling College of Art and Design.
Un ringraziamento speciale al compositore Laurent Courbier (laurentcourbier.com/fr) e il nostro sound designer Mutante Media (mutantemedia.com)!

LEON – Il Leone più buffo della Savana
Il Leone è normalmente il terrore della Savana. LEON è sicuramente un ERRORE della Savana… guardare per credere!

E’ possibile cambiare il nostro destino?
Un affascinante corto animato dal titolo Destiny realizzato dagli studenti della scuola francese “Bellecour Ecole”: Fabien Weibel, Manuel Alligné, Sandrine Wurster e Victor Debatisse

Anche i mici hanno l’amico immaginario
Che sia un amico o che sia un nemico immaginario, questo cortometraggio di Turgut Akaçik si è meritato il Premio Speciale della Giuria all’Annecy Animation Film Festival del 2010.

“Jack-Jack” il piccolino con strani poteri: un simpatico corto animato della Pixar
Il corto, diretto da Brad Bird, prodotto dalla Pixar Animation Studios e pubblicato nel 2005, nasce come spin-off de Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi. Nella parte finale del film, la baby-sitter, Kari, di Jack-Jack (il piccolo figlioletto dei coniugi Parr), telefona preoccupata alla signora Parr dal momento che il piccolo della famiglia sembra avere strani poteri. Della scena si capisce soltanto che Kari ha avuto dei seri problemi con il piccolo e che è grata che Helen abbia chiamato il sostituto per Jack-Jack, ma nei contenuti speciali del DVD è presente il cortometraggio Jack-Jack Attack, che amplia la parte in questione.
Il corto sarebbe dovuto apparire nel film, ma è stato tagliato dal montaggio e il regista, Brad Bird, ha scelto di ampliarlo e di trasformarlo in un cortometraggio.
Trama
In un ambiente buio, l’agente Rick Dicker sta interrogando la baby-sitter Kari, riguardo alla presunta manifestazione dei poteri di un bebè di nome Jack-Jack. La ragazza racconta di essere stata assunta all’improvviso e di non sapere le eventuali esigenze del neonato.
Un flashback mostra come il piccolo volando si siede sul soffitto rovesciando il biberon in testa alla malcapitata baby-sitter e fluttua nell’aria attraversando le pareti. La baby-sitter decide quindi di legare il neonato ad un peso, in modo che non scappi. Comincia a giocare con lui, mostrandogli delle figure, che il bambino imita con le mani o con dei gesti. Quando però Kari gli mostra un focolare, il piccolo prende fuoco, incendiando gli oggetti. La ragazza si vede costretta a “spegnere” il figlioletto dei Parr, mettendolo nella vasca del bagno. La mattina successiva il soggiorno della casa è distrutto e Kari, stremata ed esausta, è seduta con un estintore, pronta a “spegnere” Jack-Jack o a riflettere i raggi che emana dagli occhi. Tutti poteri che si manifestano, quasi a singhiozzo.
Quando la babysitter sembra non sapere più che pesci pigliare, ecco che alla porta si presenta il nuovo babysitter, Sindrome.
Dopo la fine del racconto, Dicker domanda se abbia raccontato il fatto a qualcuno. La ragazza risponde che, sì, l’ha raccontato alla famiglia, ma non le hanno creduto. Dopo una breve pausa, la baby-sitter, sospirando, dice che vorrebbe desiderare di dimenticare l’accaduto. Dicker, attivando un dispositivo che colpisce in fronte Kari, risponde che dimenticherà presto l’accaduto.
Citazioni e riferimenti
Durante la manifestazione dei poteri di Jack Jack, si può sentire la Messa da requiem di Mozart.
Tra i giochi di Jack-Jack si può notare anche una palla di gomma. La stessa con la quale gioca Luxo Jr., protagonista del primo corto della Pixar.
Jack-Jack ha dei poteri molto simili a quelli degli eroi dei fumetti:
La capacità di infiammarsi deriva dalla Torcia Umana.
La capacità di diventare d’acciaio come Colosso (visibile nelle sequenze finali del lungometraggio, non nel corto).
La capacità di diventare una bestia feroce come Lizard e Hulk (visibile nelle sequenze finali del lungometraggio, non nel corto).
Il potere di attraversare i muri da Kitty Pryde.
Il teletrasporto lo accomuna con Nightcrawler.
La vista a raggi X e la capacità di volare sono la stessa di Superman.
Come l’Uomo Ragno, anche lui aderisce alle pareti.

OMELETTE – un corto animato sensibile e delicato
Spesso nei momenti più storti della nostra vita, qualcuno ha tramato nell’ombra per farci tornare il sorriso. La maggior parte delle volte siamo così concentrati su di noi da non riuscire a vederlo. Ed è sempre più vicino di quanto possiamo credere.
Omelette è un delicatissimo corto animato di Madeline Sharafian che racconta proprio questo.
Aprite gli occhi.

Corto animato: Incontri ravvicinati con un alieno ladruncolo
Un piccolo alieno blu cerca di rapinare un essere umano, ma viene ricompensato come si merita!
Bella animazione di Marcelo Poledri.

Costruisce case per animaletti, ma l’ultima é il sogno di tutti…
Un videoclip per bambini e per gli adulti che vogliono tornare un po’ bambini… Un volo nel mondo della fantasia di pochi minuti fa bene a tutti! Questo bellissimo corto si chiama Monsterbox. Pubblicato il 21 set 2013·Check out this fantastic short film called “Monsterbox” created as an end of studiies project for 3D computer graphics Bachelor 2012 Bellecour Schools Art & Design Entertainment (bellecour.fr). Directed by Ludovic Gavillet Derya Kocaurlu, Lucas Hudson and Colin Jean-Saunier.



La Sirenetta contro Manneken Pis
Uno dei monumenti più famosi del Belgio è una statuina in bronzo di 58 cm. e rappresenta un bambino che tutto spavaldino fa pipì. Si chiama Manneken Pis. Ora, si potrebbe discutere a lungo sul fatto che uno dei simboli di una capitale – e di un paese – sia né più né meno di un putto che piscia. Di sicuro non pare essere molto amato dal simbolo della capitale della Danimarca: la Sirenetta. E questa divertente animazione lo dimostra molto bene.
Per gli amanti del Manneken Pis, proponiamo qui di seguito cinque leggende sulla sua origine, a voi la scelta:
Manneken Pis disperso: a Brussel viveva una famiglia – padre, madre e figlioletto – molto felice. Ed evidentemente anche molto mondana dal momento che l’hobby preferito dei genitori era saltellare da una festa all’altra. Proprio durante questo girovagare hanno perduto il piccolo. Quattro giorni di ricerche e nessuna traccia. La madre disperata decide allora di rivolgersi direttamente alla Madonna con questa promessa: se rivedo mio figlio ti dono una statua che lo ritrae nello stato in cui verrà ritrovato. Il quinto giorno il padre, passeggiando accidentalmente nei pressi di Stoofstraat, nota il figlio che fa pipì dentro un canale. Giubilo ovunque e il risultato della promessa mantenuta alla Onze-Lieve-Vrouw è ben visibile ancora oggi.
Manneken Pis maledetto: tra Stoofstraat e Eikstraat viveva una vecchia strega. Una donna sporca, vestita di stracci, che usciva solo di notte, borbottando, camminando curva e maledicendo chiunque. Nella stessa strada abitava anche un vecchio amato da tutti per via della sua bontà. Un giorno, un baldo giovanotto mentre camminava nel quartiere venne colto da un bisogno tanto naturale quanto urgente. Per nascondersi agli occhi dei passanti si appartò e urinò proprio sulla porta della vecchia strega che uscendo così lo maledisse: io ti condanno a continuare a fare quello che stai facendo per il resto dei secoli. Come la strega chiuse la porta, così comparve il buon vecchio che sostituì il ragazzo con una statuina di bronzo.
Manneken Pis, l’eroe: Brussel era sotto assedio. Gli abitanti tanto pregarono – e resistettero – che i nemici abbandonarono la città. Ma prima di levare tende e bagagli escogitarono una uscita di scena memorabile: accesero una lunga miccia che finiva la sua corsa in una polveriera militare. Da quelle parti passava un giovanotto che vedendo la miccia accesa e immaginando il botto che da lì a pochi secondi ci sarebbe stato spense la minaccia con il primo getto che aveva a disposizione. Il Manneken Pis è ancora lì a ricordarci quest’atto d’eroismo.
Il principesco Manneken Pis: un principe di cinque anni era alla guida di un corteo organizzato per salutare il ritorno di alcuni crociati a Brussel. Colto da un bisogno, il piccolo nobile si appartò nell’angolo tra Stoofstraat e Eikstraat. Ma una necessità che solitamente si smaltisce in pochi secondi per qualche motivo quel giorno continuò e continuò e continuò per un’ora. Al che tutto il corteo fece in tempo ad assistere al prodigio. E pensarono: ci vuole qualcosa per ricordare nei secoli questo miracolo. Una statua in bronzo di 58cm, appunto.
Manneken Pis punito: quando Brussel era ancora un villaggio, giunse in città il vescovo di Atrecht, tale Vindicianus, che trovò alloggio presso i signori locali. Il matrimonio di questi ultimi non era stato però benedetto da figli e il religioso tanto pregò per loro che immediatamente nacque un bambino che come primo atto su questa terra non pianse: urinò sulla barba di Vindicianus. Ma il piccolo non potè essere battezzato poiché dopo il prodigio il vescovo morì. I genitori allora si rivolsero alla pia Goedele che evidentemente oltre ad essere timorosa di Dio era anche una donna niente male visto che il signore di Brussel se ne innamorò. E pare che l’uomo fosse anche parecchio insistente dal momento che Goedele per sfuggire alle avances non trovò soluzione migliore che il suicidio. Prima però ecco la maledizione: per punirti, condanno tuo figlio. Egli non crescerà più e per tutta la vita non riuscirà a smettere di fare pipì.