THE EYES OF A CHILD – GLI OCCHI DI UN BAMBINO
Interessante esperimento sociale di Noemi Association, che con questo video promuove il cambiamento delle modalità con le quali le persone guardano ed affrontano le disabilità.
Noémi Association si prefigge l’obiettivo di farci guardare queste persone in modo positivo e di rispettare la loro dignità, portando loro gioia e felicità per migliorare la loro vita quotidiana.
Per migliorare il quotidiano delle persone disabili bisognerebbe cominciare dallo sguardo con il quale le si guarda.

Tranquilli, questo video non è una specie di cospirazione con il fine di indottrinare la gente con un’ideologia vegetariana. Questo bambino, che si chiama Luiz Antonio, e la sua mamma mangiano abitualmente carne.
Non pubblichiamo questo video per causare divisioni fra vegetariani e onnivori. L’abbiamo trovato semplicemente adorabile e ammirevole la sequenza del suo ragionamento. Buona visione!

Un bambino torna a casa con un biglietto in mano per la sua mamma, è l’invito per la recita scolastica. Lei lo accarezza, lo saluta, prende il biglietto, ma poi distratta torna alle mille cose da fare. Ma lui capisce che non è mancanza di amore ma solo mancanza di tempo. Allora si rimbocca le maniche e, agenda alla mano, inizia a lavare i panni, stirare, rifare il letto e portare a passeggio il cane, segnando per ogni lavoretto il tempo impiegato per portarlo a termine. In tutto impiega due ore, 120 minuti che ha fatto risparmiare alla mamma, così lei potrà andare alla sua recita scolastica.

Lo spot, che si chiama “Notebook” è stato ideato dalla compagnia assicurativa Dialdirect con il riferimento preciso al valore del tempo e a quanto sia necessario risparmiare anche un solo minuto per dedicarlo alle cose importanti della vita. Il filone  degli “spot sentimentali” che sta prendendo piede sempre più di frequente tra le compagnie assicurative riscuotendo grandi successi di pubblico.

[VIDEO] Questa bimba, di nome Piper, ha uno scatto d’ira, non vuole la nuova sorellina appena nata. Il papà arriva dall’ospedale con la nuova sorellina, ma reazione della bimba di due anni è assolutamente devastante. Alle domande del papà “non vuoi vedere la tua sorellina?” risponde sempre no, e a un certo punto si butta anche per terra con una rabbia incontrollata.

E’ la stessa tecnica di canto che usava Demetrio Stratos.  Si chiama canto difonico, o canto armonico, è una tecnica di canto che permette di emettere due note contemporaneamente sfruttando le risonanze che si creano all’interno del cavo orale, cioè nello spazio tra le corde vocali e la bocca. Lei si chiama Anna-Maria Hefele e ha una straordinaria abilità nel canto difonico ed è anche molto bella.

Dopo 10 anni Allen Zderad, un uomo diventato completamente cieco, è riuscito a rivedere sua moglie grazie all’installazione di un occhio bionico.

Come riportato da Mashable circa 20 anni fa Allen, sessantottenne originario del Minnesota, è stato colpito da una malattia degenerativa chiamata retinite pigmentosa. Questa patologia, attualmente incurabile, causa una progressiva perdita della vista e nella maggior parte dei casi porta alla completa cecità.

Tuttavia Zderad, grazie a un nuovo intervento subito presso la Clinica Mayo  chiamato Second Sight, è di nuovo in grado di distinguere le forme, gli esseri umani e addirittura riconoscere la propria immagine riflessa in uno specchio. Il video che mostra la sua reazione alla vista della moglie dopo un decennio è diventato virale e ha commosso il web.

Un video di una dolcezza infinita.
L’abbraccio e’ la cosa piu’ spontanea che c’e’ nell’uomo… il bambino cosi’ come gli animali, non avendo ancora schemi mentali, cerca l’abbraccio come nutrimento d’amore. L’uomo adulto, invece, chiuso dentro le sue corazze si allontana sempre di piu’ dalla vera e autentica relazione con l’altro… una relazione d’amore, che richiede rispetto, presenza, ascolto, assenza di giudizio. L’abbraccio, e’ un gesto d’amore di calore, di cura. La sensazione di calore che fluisce dall’altra persona scioglie le nostro ego e ci fa sentire di nuovo un bambini.

“L’analisi è la via della mente, l’abbraccio è la via del cuore. La mente è la causa di tutti i disagi, il cuore è la sorgente di ogni guarigione” (Osho: The Wild Geese and the Water)

Questo corto di chiama DESKTOP, narra in 4 minuti la breve storia romantica di due solitudini speculari e lontane che si afferrano e si intrecciano. Solo che il contatto non è quello solito che si è abituati a vedere o immaginare, ma è un contatto di anime: si potrebbe parlare di anime gemelle destinate prima o poi ad incontrarsi, qualsiasi forma (anche “magica”) abbia questo incontro. Ma Desktop è al contempo una storia che parla di solitudine e di un modello di abbandono ad essa in cui molti spettatori si possono ritrovare, ma con un filo di speranza a cui è possibile aggrapparsi.
Scrive l’autore, Michele Pastrello:  “Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prim’ancora che i corpi si vedano. Generalmente, essi avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.”

In questo video, dal titolo “The Power of Words” (Il potere delle parole) un vecchio cieco chiede l’elemosina con questo messaggio: SONO CIECO, PER FAVORE AIUTATEMI. Semplice, diretto, autentico. Ma è efficace? I passanti non si fermano e gli lasciano pochi centesimi. Ad un certo punto passa donna, sicuramente esperta di marketing aziendale, che prende il cartone del povero uomo e scrive un messaggio diverso. Da quel momento in poi tutti i passanti si fermano e gli lasciano qualche soldo, a fine giornata l’uomo ha guadagnato quello che in genere guadagna in un mese. Cosa ha scritto la signora sul cartello? Guardate il video e lo saprete.  La donna ha offerto all’uomo qualcosa che ha molto più valore dell’elemosina, come scriveva Confucio: “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”.

In quanti modi possiamo dire la stessa cosa? Cosa muove le persone ad agire? Quali sono le migliori tecniche di comunicazione per ottenere i risultati che desideriamo? Sono domande che ci possiamo porre sia nella vita che nel lavoro. Il marketing e la comunicazione hanno poi un unico scopo finale: raggiungere l’obiettivo. Spesso non si ottengono i risultati attesi perché si comunica in maniera errata, senza tener conto dei bisogni delle persone che ricevono la nostra comunicazione, senza coinvolgerli direttamente, senza farli diventare parte di quello che stiamo vivendo.
Questo video ne è un esempio.