Nell'articolo
Fitness
una parola difficile, abbiamo dato
una definizione al termine fitness. Ora
proviamo ad addentrarci un po' di più
tra le specialità che compongono questo
variegato mondo.
Le attività di fitness si possono suddividere
in due grandi categorie:
- Attività indoor (quelle che si praticano
in palestra)
- Attività outdoor (quelle che si praticano
all'aperto, in ambiente naturale)
In
questo articolo ci occuperemo principalmente
di queste ultime. Le attività outdoor
sono numerosissime: dalla corsa al ciclismo,
dal nuoto al canottaggio, dallo sci nordico
allo sci da discesa ecc. Tutte queste
attività si possono praticare come sport,
quando ci si allena per competere, oppure
per il proprio benessere. In questo caso
rientrano nel fitness e l'allenamento
sarà meno esasperato, anche se con gesti
tecnici simili.
Facciamo un esempio generico di allenamento.
Un soggetto di 40 anni che vuole perdere
peso, e far diminuire la massa grassa,
dovrà fare esercizi di intensità moderata
e per almeno 30-40 minuti. Misurare la
durata è facile, ma come misurare l'intensità
in maniera obiettiva? Se vogliamo conoscere
in ogni istante l'intensità di lavoro
del nostro corpo e mantenerla entro limiti
ben precisi, è fondamentale utilizzare
il cardiofrequenzimetro, un apparecchio
che visualizza la nostra frequenza cardiaca.
Per stabilire
i limiti di intensità in modo rigoroso
abbiamo bisogno dell'allenatore e del
cardiologo. Oppure esistono delle tabelle
di riferimento che possono aiutarci.
Volete sapere come funzionano? Proviamo
ad applicare una tabella per allenarsi
con il cardiofrequenzimetro.
L'attività
outdoor, per essere efficace, deve essere
effettuata con regolarità e avere un programma
pensato in base alle proprie esigenze
ed eventualmente concordato con il trainer.
Fare fitness a contatto con la natura
porta dei benefici non solo a livello
fisico, ma anche a livello psicologico:
fa diminuire lo stress, migliora l'umore,
ecc.
I problemi
che causano le condizioni metereologiche
possono essere invece un limite di queste
attività. Chi soffre di problematiche
respiratorie (raffreddore, asma, allergìe,
bronchite…) prima di andare a correre
con un clima freddo e secco, dovrà prendere
le dovute cautele.
Non dimenticatevene, perchè queste leggerezze
possono colpire anche i più esperti. Insomma
il freddo è sempre in agguato e non vorremmo
sentirci dire che vi siete presi un raffreddore
seguendo i nostri consigli!
Allenarsi
con il cardiofrequenzimetro
Uno dei metodi più utilizzati è quello
che sottrae a 220 l'età del soggetto.
In questo esempio, ipotizzando che la
persona interessata abbia 40 anni, eseguiamo
la sottrazione 220-40=180. Da questa formula
otteniamo un valore di riferimento per
la frequenza cardiaca massima.
Per dimagrire il nostro soggetto, durante
gli esercizi, dovrà mantenere la sua frequenza
tra il 65% e il 70% di questo valore,
quindi avremo 180 x 0.65 =117, 180 x 0.7
= 126.
Supponiamo quindi che il nostro soggetto
abbia scelto come attività fisica il jogging.
Con
il cardiofrequenzimetro alla mano, il
nostro quarantenne troverà la velocità
di corsa giusta per rientrare in questi
parametri.
Questo è naturalmente un esempio generico
e come tale deve essere interpretato,
rimandando sempre per ulteriori specifiche
a un istruttore.
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