"Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde,
la V musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza
mi fa paura. Non scriverò più nulla."
G.A.Rol
"Nel 1927 ero a Parigi. Da due anni mi lambiccavo
su un quesito: perché non riesco a conoscere il colore di una carta
coperta, se è rossa o nera? Perché non posso organizzar il mio cervello
in modo da poter stabilire qual è il colore della carta coperta?
Allora, mi appoggiavo al colore verde. Perché avevo notato in un
arcobaleno a Marsiglia, dove lavoravo, che il colore verde è il
colore centrale dell'arcobaleno. Infatti la sequenza è: rosa, arancio,
giallo, verde, blu, indaco e violetto. Allo stesso modo, fra i nove
numeri, io ho scelto il cinque, perché è preceduto e seguito da
quattro numeri. Quindi ha una posizione centrale. In medio stat
virtus, è vero? Allora un giorno riuscii a scoprire in sequenza
dieci carte rosse e dieci carte nere. Più avanti riuscii a scoprirne
quindici, ed infine, riuscii a conoscere qual era l'esatto colore
di tutte le 52 carte."
G.A.Rol
DEMBECH: 'Purtoppo io non conosco la musica'.
ROL: 'lo suono il violino e la conosco benissimo. La quinta
musicale è una nota che fa un accordo, sono due note suonate insieme,
che formano una certa quantità di vibrazione, e questa dà calore
'.
DEMBECH: 'Quindi non è tanto importante la nota, quanto la
vibrazione che produce'.
ROL: 'Vibrazione di due note musicali che si chiamano quinte
'. Vibrazione è calore.
DEMBECH: 'Perché calore?',
ROL: 'Il colore verde dà delle vibrazioni, le quali mi davano
le stesse emozioni di quelle che mi dava la quinta musicale. E siccome
le vibrazioni sono movimento, e movimento è calore, mi davano un
senso di calore. lo mi mettevo nella condizione di percepire questo
tipo di calore, in modo che pensando al verde e sentendo la quinta
musicale, creavo in me uno stato che mi metteva nella condizione
di trovare il rosso o il nero "'.
da Giuditta Dembech, Torino città magica
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