Natale

L’albero di Natale di Pluto (1952)

L’albero di Natale di Pluto (Pluto’s Christmas Three) è un cortometraggio animato diretto da Jack Hannah prodotto dalla The Walt Disney Company e trasmesso per la prima volta in USA nel 1952.

Topolino e Pluto vanno a prendere un albero di Natale ma nell’albero da loro scelto vivono a loro insaputa Cip & Ciop. Una volta portato a casa l’albero Topolino e Pluto iniziano ad addobbarlo ma solo Pluto si accorge della presenza dei due scoiattoli e cerca di mettere in guardia Topolino. Nel frattempo i due scoiattolini, che si sono ritrovati in un nuovo ambiente, iniziano ad esplorare il posto provocando un po di danni all’albero e irritando Pluto il quale provando a fermare Cip e Ciop finisce per distruggere completamente l’albero di Natale. Topolino avendo visto i danni provocati all’albero da Pluto si arrabbia con lui ma finisce anche per scoprire l’esistenza di Cip e Ciop e decide di perdonarli tutti visto che è Natale.

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La Notte di Natale (1933)

La notte di Natale (The Night Before Christmas) è un cartone animato del 1933, incluso nella collana Sinfonie allegre, creato apposta per il periodo natalizio da Walt Disney, con protagonista Babbo Natale.
Il film è il seguito di Papà Natale, uscito un anno prima.

In una casetta stanno dormendo tanti piccoli bambini in un solo lettone aspettando il suono della slitta. Babbo Natale si cala dal camino e vuota tutto il sacco ordinando ai balocchi di preparare un bell’albero di Natale, visto che la famiglia è molto povera, e di decorarlo nel migliore dei modi. Tutto ciò avviene sotto lo sfondo di un’altra allegra musichetta suonata dal vecchio uomo da un pianoforte in miniatura.
Ma all’improvviso i bambini si svegliano e Babbo Natale è costretto ad andarsene per le altre case, ma ormai tutto è stato predisposto in tempo e i bambini possono giocare con i loro regali.

 

La notte di Natale
Titolo originale The Night Before Christmas
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d’America
Anno 1933
Durata 8 minuti

Colore Technicolor
Audio sonoro
Genere animazione
Regia Wilfred Jackson
Produttore Walt Disney
Casa di produzione Walt Disney Productions
Distribuzione (Italia) United Artists
Doppiatori originali
Donald Novis: voce narrante

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Papà Natale (1932)

Si avvicina il giorno di Natale e al Polo Nord tutti i folletti e Papà Natale stesso si stanno dando da fare per far sì che tutto sia pronto in tempo.
Gli elfi operano fuori la fabbrica dando una bella strigliata alle renne e lucidando la slitta, invece nell’edificio Babbo Natale sta ancora leggendo le lettere in continuo arrivo al suo segretario che controlla la lista dei buoni e dei cattivi.
Nella enorme sala della fabbricazione di giocattoli possiamo ammirare di tutto e di più: ogni nano ed elfo prepara il suo balocco con grande maestria ed arte, aiutandosi a volte con dei macchinari.
Infine Babbo Natale è pronto per partire e suonando una trombettina fa camminare e andare nel sacco tutti i balocchi. Ormai è quasi Natale e il buon uomo sal sulla slitta e parte verso le case del mondo, sotto lo sfondo di un cielo pieno di neve e di una luna che gli sorride augurandogli buon viaggio.

Nella VHS italiana Le più belle storie di Natale di Walt Disney il cortometraggio è legato a La notte di Natale facendolo credere un film intero per la durata di 14 minuti circa.

Papà Natale (Santa’s Workshop) è il titolo di questo cartone animato del 1932, incluso nella collana Sinfonie allegre, prodotto da Walt Disney, basato sul personaggio natalizio di Santa Claus.

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Canto di Natale di Topolino (Mickey’s Christmas Carol) il cortometraggio animato del 1983

Canto di Natale di Topolino (Mickey’s Christmas Carol) è un film del 1983 diretto da Burny Mattinson, DELLA DURATA DI 21 MINUTI.

È un cortometraggio animato della serie Mickey Mouse, prodotto dalla Walt Disney Productions. È tratto dal racconto di Charles Dickens Canto di Natale (1843), con Topolino nel ruolo di Bob Cratchit e Paperon de’ Paperoni in quello del suo omonimo e ispirazione Ebenezer Scrooge (“Scrooge McDuck” è infatti il suo nome originale).

LA STORIA
Nella vigilia di Natale del 1843, mentre tutta l’Inghilterra vittoriana è nello spirito allegro del Natale, Ebenezer Scrooge (Paperon de’ Paperoni) pensa solo al denaro che ha guadagnato e a farne di più (a quanto pare, fa pagare alle persone l’80% di interesse composto giornalmente). Mentre i pensieri egoisti di Scrooge frullano nella sua testa, Bob Cratchit (Topolino), esausto e sottopagato (la miseria di due scellini e mezzo penny al giorno), continua a lavorare a lungo e duramente per lui. Cratchit chiede a malincuore una “mezza giornata” libera per il Natale, per la quale Scrooge gli risponde che non verrà pagato. Fred (Paperino), l’allegro nipote di Scrooge, invita l’irascibile zio alla cena di Natale – tacchino ripieno di castagne, dolce di frutta con salsa di limone, frutta candita e dolcetti allo zenzero. Scrooge rifiuta, affermando di non poter mangiare quella roba. Quando i collettori Topus e Talpino, insieme ai mendicanti delle strade, gli chiedono gentilmente una semplice donazione, Scrooge risponde ai due che, se lo fa, i poveri non saranno più poveri, e così loro (i collettori) resteranno senza lavoro. Conclude dicendo “non chiedetemi di farvi perdere il lavoro, non alla vigilia di Natale”.
Più tardi, tornato a casa, Scrooge viene visitato dal fantasma di Jacob Marley (Pippo), l’avido socio di Scrooge morto sette anni prima. A causa della sua crudeltà nella vita, egli è destinato a portare delle pesanti catene per l’eternità. Avverte Scrooge che un destino simile accadrà a lui a meno che non cambi, e che sarà visitato da tre spiriti. Poi Marley se ne va, cadendo giù per le scale dopo aver evitato di inciampare nuovamente sul bastone di Scrooge. Il primo spirito, lo Spirito del Natale Passato (Grillo Parlante), mostra a Scrooge il suo passato. La sua ossessione per il denaro lo aveva portato a spezzare il cuore della sua fidanzata Isabelle (Paperina), precludendole l’ipoteca sul cottage per la luna di miele.
Il secondo spirito, lo Spirito del Natale Presente (Willie il gigante), arriva e mostra a Scrooge la povera famiglia dei Cratchit, che conservano ancora un atteggiamento di festa nella loro casa nonostante le loro difficoltà. Il giovane figlio di Bob, il piccolo Tim, si rivela essere malato, e Willie predice una tragedia se la vita sventurata della famiglia non cambierà. Tuttavia, proprio quando Scrooge è disperato di conoscere il destino di Tim, lo Spirito del Natale Presente e la casa scompaiono. Il terzo e ultimo spirito, lo Spirito del Natale Futuro (una figura incappucciata che si rivela essere Gambadilegno), porta Scrooge nel futuro in un cimitero. Quando vede Bob in lutto per la morte del piccolo Tim, Scrooge è sconvolto e chiede se questo futuro può essere cambiato.
Due becchini (donnole da Le avventure di Ichabod e Mr. Toad) sono divertiti dal fatto che nessuno abbia partecipato al funerale di Scrooge mentre scavano la sua tomba. Dopo che le donnole se ne sono andate per una pausa, il fantasma rivela la tomba di Scrooge accendendo un fiammifero. Il fantasma lo spinge nella sua tomba chiamandolo “l’uomo più ricco di tutto il cimitero”. Nonostante giuri di cambiare, Scrooge cade in una bara vuota che si spalanca verso l’inferno.
Tuttavia, Scrooge si risveglia improvvisamente il giorno di Natale. Essendogli stata data un’altra possibilità, si mette la giacca sopra la camicia da notte, prende il suo bastone e il cappello a cilindro, e va a visitare i Cratchit, donando allegramente una generosa quantità di denaro lungo la strada (di cui 100 sovrane d’oro a Topus e Talpino, i collettori di beneficenza del giorno prima) e dicendo a Fred che verrà alla cena. Poi cerca di giocare uno scherzo a Bob, trascinando in casa un grosso sacco presumibilmente pieno di biancheria e annunciando burbero che ci saranno degli straordinari in futuro. Ma per la gioia dei Cratchit, il sacco è invece pieno di giocattoli e di un grande tacchino per la cena. Scrooge dà a Bob un aumento e lo fa suo socio nel suo ufficio contabile, e il piccolo Tim proclama “Dio ci benedica, tutti quanti!”.