Impressionanti

“Vuoi dormire? E io ti tengo sveglio, insomma, devo fare il video per Youtube!”

Questo video non è affatto “divertente” come ha scritto il papà che l’ha pubblicato sul suo canale Youtube . Questo padre riprende il suo piccolino di soli 5 mesi mentre crolla dal sonno, e lo tiene sveglio per poter fare il suo “video divertente”, come lo chiama lui, da pubblicare su Youtube. Un altro video che sta andando per la maggiore in questi giorni è anche questo qui sotto, il povero bambino che non sa se mangiare o dormire:

Natale

“White Christmas” 1954 Bing Crosby & Danny Kaye

Bianco Natale (White Christmas) è un film del 1954 diretto da Michael Curtiz. Le scene danzate e i numeri musicali sono diretti da Robert Alton.
Trama:
Due amici, ex soldati, conoscono due sorelle e decidono di unirsi per fare degli spettacoli natalizi. Un giorno decidono di andare in vacanza per sciare sulla neve. ma la neve arriva.
I due finiscono nell’albergo Columbia il cui proprietario è il generale dei due amici soldati e comunica loro che a causa del tempo sta fallendo. Così la compagnia organizza degli spettacolini natalizi per aiutare l’amico.

Divertenti

"Papà guarda: io ballo molto meglio di te!"

La spontaneità e la bravura di questo bambino di venti mesi che balla breakdance con suo padre sono straordinarie. Non solo riesce ad eseguire alcune figure imitando perfettamente le movenze di un professionista ma invita anche suo padre – un insegnante di ballo – ad esibirsi dopo di lui inscendando un contest, come si fa tra veri b-boy

Arte a Architettura

1.216 gocce di pioggia tropicale, simile alla poesia in movimento

“Kinetic Rain”, un’installazione artistica nel Terminal 1 nell’aeroporto di Changi a Singapore, un’allusione alla pioggia tropicale, è un omaggio alla città di Singapore.

È probabilmente la più grande scultura cinetica mai costruita ed è situata nell’aeroporto di Changi a Singapore dove i passeggeri e i visitatori si fermano ad ammirare “Kinetic Rain”, un’interazione armoniosa di più di mille goccioline.

La scultura in movimento è costituita da 1.216 gocce di pioggia in bronzo che si trasformano con eleganza in più forme, simile alla poesia in movimento.

Simbolo delle molte persone che transitano in aeroporto e garanzia che giorno dopo giorno passeggeri e visitatori possano conservare sorprendenti ricordi dell’aeroporto e del viaggio.

Questa installazione cinetica ha preso vita grazie alla collaborazione di diverse realtà creative e produttive: il concept artistico è di Berlin Art + Com, mentre la realizzazione tecnica del progetto complessivo e la programmazione sono state realizzate da Mkt Ag di Olching (nei pressi di Monaco di Baviera), azienda specializzata in installazioni cinetiche.

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10 Best Places in the World

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Trucchi in Cucina

10 Buoni motivi per non essere vegetariani, o peggio, vegani

Il web è pieno di persone che sbandierano ai quattro venti le ragioni per cui qualcuno dovrebbe diventare vegetariano. Ho deciso di andare controcorrente e proporvi 10 motivi per cui invece è meglio non essere vegetariani o vegani (ancora peggio).

Nonostante la carne sia costosa e la sua distribuzione causi la sofferenza di animali innocenti (così dicono i sostenitori del vegetarianismo), alcuni di noi semplicemente non riescono a farne a meno. Io sono tra questi e se lo siete anche voi, ecco ben dieci argomentazioni che potrete usare con chi ha cercato o cercherà di convincervi a diventare vegetariani.
Motivazione storica

Grazie ai miracoli dell’evoluzione, noi esseri umani siamo in grado di sopravvivere anche seguendo una dieta priva di carne. Ma questo non significa che siamo vegetariani naturali. Nel non troppo lontano 2003, alcuni scienziati hanno stabilito che i nostri antenati mangiavano carne già 2 milioni e mezzo di anni fa. In altre parole, il consumo di carne non è il manifesto della decadenza moderna: è parte della nostra dieta tradizionale e ha origine nella notte dei tempi.
Motivazione fisiologica

Avete mai visto lo stomaco di un erbivoro? Nel caso dei ruminanti si parla di ben 4 stomaci, tutti necessari alla digestione dei vegetali. Il più importante di questi è il rumine, dove avviene la digestione microbica. Noi esseri umani non abbiamo la digestione microbica e non siamo in grado di scindere la cellulosa. Se qualcuno volesse fare il saputello e tirar fuori gli erbivori monogastrici (con uno stomaco solo), ricordategli che tra questi vi sono i roditori, noti per alimentarsi delle loro feci allo scopo di migliorare la digestione dei vegetali ingeriti. Volete davvero paragonarvi a loro?
Motivazione evolutiva

Noi esseri umani per certi versi siamo decisamente strani. Forse nessuno ve l’ha mai detto, mail nostro cervello non dovrebbe essere così grande e complesso. Di norma nel regno animale la complessità e le dimensioni cerebrali crescono di pari passo con la stazza. Ma cosa ci rende così speciali? Secondo uno studio del 2011, sarebbe stato merito del nostro appetito per la carne. L’assunzione di carne, soprattutto cotta, ha favorito lo svilupparsi del cervello umano, fino a farci diventare come siamo oggi. Se potete anche solo pensare o decidere di voler diventare vegetariani, è merito della carne, che vi ha reso intelligenti e senzienti.
Motivazione anatomica

Se il discorso relativo allo stomaco non vi è bastato, è il momento di soffermarci sulla bocca. La nostra dentatura è una dentatura da onnivori. Oltre ai molari tanto amati e usati da chi porta avanti una dieta a base di verdura, nella nostra bocca ci sono anche gli incisivi per spezzare e soprattutto i canini per strappare. I canini sono i denti tipici degli animali che prevedono il consumo di carne all’interno della loro dieta.
Motivazione biologica

Un’argomentazione spesso sostenuta dai vegetariani è che gli esseri umani sono gli unici primati a mangiare carne. Ergo, deve essere innaturale. Ma indovinate un po’? Non è assolutamente vero. Nel 1960, la nota etologa Jane Goodall ha osservato degli scimpanzé a caccia che mangiavano altri animali allo stato brado. Negli anni successivi, è stato dimostrato che alcune comunità di scimpanzé mangiano circa una tonnellata di carne all’anno. Quindi, se anche i nostri “cugini” si fanno una buona bistecca ogni tanto, perché noi dovremmo rinunciarci?
Motivazione ambientale (1)

In questo periodo si parla tanto di impatto zero e chilometri zero. La carne, trasportata per mezzo mondo in maniera tale da essere consumata anche a grandi distanze, sarebbe ritenuta dannosa per l’ambiente. Eppure sotto molti aspetti l’allevamento agevola in altri modi il risparmio di carburante. Il letame prodotto dagli allevamenti è la fonte principale di materia organica ed è importante per la fertilità del suolo utilizzato per le produzioni vegetali. Il pascolo degli animali, inoltre, può avvenire in aree agricole non destinate alle coltivazioni: lasciare aree a produzione di foraggio è, infatti, un buon sistema per evitare rotazioni molto frequenti delle stesse colture e per diversificare il sistema agricolo. Ovviamente questo discorso ha un suo fondamento in quegli allevamenti che possono essere definiti biocompatibili.
Motivazione ambientale (2)

E se la prima motivazione ambientale era in difesa degli allevamenti, la seconda vuole precisare alcuni punti circa la produzione del tofu e quindi della soia. La quantità di terreno necessario per la coltivazione della soia è maggiore di quello usato per gli allevamenti. Inoltre il trattamento e la raccolta della soia necessitano di più combustibile fossili, tenuto conto anche del fatto che il prodotto finale deve spesso essere spediti a grandi distanze, se si vive in qualche luogo sfigato come la Gran Bretagna, dove il clima è molto sfavorevole alla coltivazione del sostituto della carne. In altre parole, la soia non è più ecologica.
Motivazione sociale

L’ennesimo luogo comune di cui si fanno scudo i vegetariani nei confronti di chi mangia carne è che questa rende più aggressivi. Ancora una volta smentiamo questo falso mito, grazie allo studio portato avanti da un gruppo di scienziati che ha deciso di esaminare la questione nel dettaglio. Mostrando ad alcuni uomini delle immagini di carne rossa e mettendoli successivamente in una posizione di potere nei confronti di un altro soggetto, i ricercatori hanno scoperto che coloro che vedevano la bistecca erano in realtà molto più rilassati e meno inclini all’aggressività di coloro a cui non veniva mostrata. Alla faccia di chi va in giro a dire il contrario!
Motivazione ecologica

Sapete perché in Italia e nel mondo ci sono ancora abbastanza campagne e abbastanza aree verdi? E’ tutto merito dell’allevamento. Come precisa lo scrittore ecologista Simon Fairlie, il bestiame fornisce la biodiversità che gli alberi da soli non sarebbero in grado di fornire. Esso è il miglior mezzo che abbiamo per mantenere gli ampi spazi verdi. Inoltre sfrutta la biomassa che altrimenti sarebbe inaccessibile e ricicla i rifiuti che sarebbe un problema smaltire. Infine gli animali da allevamento sono la migliore garanzia che il fosfato prodotto dalle coltivazioni venga reintrodotto nella catena alimentare. Ovviamente bisogna tener conto che quello è solo il parere di Fairlie: è vero che la creazione di spazi per l’allevamento è la prima causa della deforestazione in Sud America, ma ciò non toglie che quegli ampi spazi, ad oggi, potrebbero essere disponibili per l’installazione di impianti solari, cosa che non sarebbe stata possibile altrimenti. Si fa presto a dire ecologia…
Motivazione gastronomica

Dopo ben nove motivazioni serie, spero che ne accetterete una un po’ più egoistica rispetto alle precedenti. Per alcuni è difficile, se non impossibile, rinunciare alla carne perché è deliziosa. E’ il miglior modo per assumere proteine e come sapore è imparagonabile a quello degli alimenti che forniscono proteine vegetali. Certo, ogni tanto una grigliata di verdure fa piacere, ma non è un vero barbecue senza una gustosa bistecca.
NB: Questo articolo non vuole giudicare la scelta di diventare vegetariani. Ognuno è libero di fare ciò che vuole. Vuole semplicemente essere un testo (infarcito di informazioni reali e verificabili, dal momento che in alcuni casi ho messo pure la fonte) che consenta a chi ha una dieta variegata di rispondere a quella parte di vegetariani, vegani, fruttariani, etc. che si permettono di giudicare coloro che non la pensano come loro.
 
Giulia Zannoni di Gizzeta
 

Riflessioni

10 consigli per ottenere il meglio da te quando tutto sembra perduto

A volte prendiamo la vita troppo sul serio. Rimaniamo legati a cose che sono insignificanti e lasciamo che ci rovinino l’esistenza. Ad esempio, un imprevisto sul lavoro ci fa perdere tutta la giornata o mentre siamo al bar la persona davanti a noi prende l’ultimo croissant, e questo ci mette di cattivo umore. Ci arrabbiamo con il nostro partner per futili motivi e con l’impiegato di turno quando non soddisfa la nostra richiesta, e infine ci sentiamo costantemente frustrati perchè le cose non vanno come speravamo.

Tuttavia, la verità è che non possiamo cambiare nessuno. Le cose sono come sono. Possiamo solo controllare le nostre reazioni. Possiamo lasciare che le altre persone e le situazioni determinino le nostre emozioni o possiamo farci carico della nostra vita e decidere consapevolmente come reagire. Dopo tutto, ricorda che come ti trattano gli altri è un loro problema, come reagisci è il tuo.
Impara a fluire con la corrente
1. Non farne una questione personale
Ricorda che non si tratta di un affronto personale, l’universo non cospira contro di te. Non piove solo per rovinarti la giornata e il dipendente dell’ufficio di turno non sta li per complicarti la vita, probabilmente si comporta così con tutti. Quando capirai che non sei tu, ti accorgerai che tutto è più facile perché puoi prendere una distanza emotiva dalla situazione e controllare meglio le tue reazioni.
2. Pensa alle dimensioni dell’Universo
Tendiamo a pensare che siamo il centro del mondo, ma se guardiamo in prospettiva l’universo ci rendiamo conto che siamo solo un granello nello spazio-tempo. Lo scopo di questa riflessione non sta nell’umiliarci ma nell’aiutarci a inquadrare tutto nella giusta prospettiva. Quando ti sembra che i tuoi problemi e gli ostacoli siano insormontabili, considera che esistono infiniti sentieri che puoi intraprendere per risolverli, c’è sempre una soluzione.
3. Metti un piede fuori dal ciclo della negatività
Quando siamo profondamente intrappolati nella nostra negatività, quando pensiamo che stiamo sperimentando una brutta giornata o abbiamo a che fare con una persona insopportabile, a volte ciò di cui abbiamo bisogno è solo un piccolo aiuto che ci riporti alla realtà. Così, la prossima volta che ti senti ansioso, sfinito o stressato, ascolta una canzone che ti piace e cantala con tutta la voce, meglio ancora se la balli. I problemi non scompariranno come per magia, ma rompere quel ciclo di negatività che tormenta la tua mente ti aiuterà a trovare la serenità e una soluzione.
4. Ottieni ciò su cui ci ti concentri
Abbiamo sperimentato tutti delle situazioni in cui ci arrabbiamo e perdiamo il controllo. Ma più ci concentriamo su questo e peggio sarà. Ricorda la regola: tutto ciò su cui ti concentrarai crescerà. Pertanto, se ti concentri sulle cose negative, sui difetti e le preoccupazioni che non portano da nessuna parte, queste si svilupperanno nella tua mente. In questo modo, vedrai sempre il mondo in una prospettiva negativa e percepirai come negative molte situazioni neutrali. La chiave sta nel cambiare prospettiva scegliendone una più positiva.
5. Respira profondamente
Ci sono situazioni che potrebbero far perdere la pazienza anche a un monaco buddista. In questi casi, possiamo solo respirare. Quando ci arrabbiamo, ci irritiamo o siamo stressati, si verificano una serie di cambiamenti a livello fisiologico che indicano al nostro cervello che deve aumentare l’attenzione. Di conseguenza, saremo più sensibili e irritabili, pronti ad aggredire chiunque al minimo segnale di allarme. La respirazione diaframmatica ci aiuta a ripristinare il ritmo cardiaco e ci calma, permettendoci di pensare meglio.
6. Reagisci in modo diverso
Una canzone dei Beatles dice: “Tutto ciò che ti serve è amore”. Ed è vero che molte delle persone che che incontriamo ogni giorno hanno solo bisogno di amore. Pertanto, anche se la nostra prima reazione è di imitarli e reagire con aggressività o rabbia, tutto potrebbe cambiare se ci calmiamo e rispondiamo con un sorriso. A volte, reagire nel modo più inaspettato è sufficiente a far sì che la persona cambi il suo atteggiamento. In ogni caso, se non lo fa, ci sentiremo comunque meglio perché avremo mantenuto il controllo.
7. Affronta il mondo con umorismo
La risata è il miglior antidoto alle emozioni negative. Infatti, possiamo dire che abbiamo davvero superato la pauraquando guardiamo al passato e ridiamo all’idea di avere provato un particolare timore. Quando sei capace di trovare il lato divertente ad una situazione, questa perde le sue sfumature drammatiche e riuscirai a reagire con maggiore integrità, mettendo tutto al suo posto. Ricorda che la nostra mente tende sempre ad esagerare i problemi e spesso è impostata in “modalità catastrofe”.
8. Accetta che vedi il mondo come sei, non come è
Considera che la tua percezione è condizionata dalla situazione in cui ti trovi. Non puoi pretendere di essere obiettivo al 100%, perché le nostre esperienze passate, le nostre speranze e, soprattutto, le nostre aspettative, determinano il significato che attribuiamo alle situazioni che viviamo. Infatti, la maggior parte delle volte non reagiamo alle situazioni oggettive, ma alla frustrazione e alla delusione che proviamo, perché le nostre aspettative non sono state soddisfatte. Sii consapevole che non percepisci il mondo com’è realmente, ma come desideri che sia.
9. Accetta che il tuo equilibrio emotivo non è negoziabile
Sapevi che ogni piccola discussione e anche i minimi episodi di rabbia che ingoiamo senza mostrarli alterano la nostra coerenza cardiaca? E sapevi che un ritmo cardiaco irregolare è un predittore molto affidabile di un futuro attacco di cuore? Pertanto, quando devi affrontare una persona difficile o una situazione complicata, ripeti questo mantra: “Il mio equilibrio emotivo non è negoziabile”. Non pensare in termini di “vincere o perdere”, perché la cosa più importante in queste situazioni è che la tua pace interiore non sia danneggiata. Questo significa che dovrai chiederti quale battaglia vale la pena di essere combattuta.
10. Concediti il diritto di sbagliare
In ogni caso, è praticamente impossibile riuscire a mantenere la calma e sorridere sempre. L’eccesso di autocontrollo può diventare faticoso. Pertanto, non diventare il tuo peggior giudice, concediti la possibilità di fallire. Non recriminarti per avere perso il controllo, invece, cerca le cause e impara la lezione. Ricorda che l’obiettivo è che tu sia felice, non darlo per scontato e non assumere un atteggiamento ipervigilante che ti impedirà di godere della bellezza intorno a te semplicemente perché sei troppo occupato a controllare le tue reazioni.

Si ringrazia per l’articolo: l’Angolo della Psicologia 
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Interessanti

10 CONSIGLI PER SUPERARE LA PERDITA DEL TUO CANE

Chiunque ritenga che un cane sia un caro amico, un compagno, o un membro della famiglia, conosce l’intenso dolore che accompagna la sua perdita.

Di seguito sono riportati 10 importanti suggerimenti di Moira Anderson Allen , tradotti in italiano per voi, alle 10 domande più frequenti, per far fronte a quel dolore e alle difficili decisioni che tale perdita comporta:
1. Sono pazzo? E’ normale stare così male?
L’intenso dolore che segue la perdita di un cane è normale e naturale. Non permettere a nessuno di dire che è sciocco, folle, o troppo sentimentale piangere!
Durante gli anni trascorsi con te (anche se pochi) il tuo cane è diventato una parte significativa e costante della tua vita.

E’ stato una fonte di conforto e di compagnia, di amore incondizionato ed accettazione, di divertimento e di gioia. Quindi non stupirti se ti senti devastato dalla perdita di un tale rapporto. Le persone che non capiscono il legame animale-proprietario non possono capire il tuo dolore.

Tutto quello che conta, tuttavia, è come ti senti. Non lasciare che gli altri dettino i tuoi sentimenti: sono validi e possono essere estremamente dolorosi. Ma ricorda, non sei solo: migliaia di proprietari di cani sono passati attraverso gli stessi sentimenti.
2. Che cosa posso aspettarmi di provare?
Persone diverse sperimentano il lutto in modi diversi. Oltre al tuo dolore e alla sensazione di perdita, si possono provare anche le seguenti emozioni:

Il senso di colpa si può verificare se ti senti responsabe della morte del tuo animale, la “se solo fossi stato più attento” sindrome. È inutile e spesso sbagliato incolparti per l’incidente o la malattia che è costata la vita del tuo cane, e rende solo più difficile risolvere il lutto.

Il rifiuto rende difficile accettare che il tuo cane è veramente deceduto. E’ difficile immaginare che lui non ti accoglierà più quando torni a casa, o che non avrà più bisogno del tuo pasto serale. Alcuni proprietari portano questo rifiuto agli estremi, e temono che i loro animali siano ancora vivi e sofferenti da qualche parte. Altri trovano difficile prendere un nuovo animale per paura di essere “infedele” al vecchio.

La rabbia può essere rivolta alla malattia che ha ucciso il cane, al conducente della vettura che correva troppo, al veterinario che ha “fallito”. A volte è giustificata, ma se portata all’estremo, ti distrae dall’importante compito di superare il dolore.

La depressione è una conseguenza naturale del dolore, ma ti può lasciare impotente nel far fronte ai tuoi sentimenti. La depressione profonda ti deruba di motivazione ed energia, e fa si che ti soffermi solo sul tuo dolore.
3. Cosa posso fare?
Il passo più importante da fare è quello di essere onesti rispetto ai propri sentimenti. Non negare il dolore, oppure i sentimenti di rabbia e senso di colpa. Solo esaminando e venendo a patti con i propri sentimenti si può cominciare a superarli.

Hai il diritto di percepire il dolore ed il lutto! Qualcuno che amavi è morto, e ti senti solo e in lutto. Hai anche il diritto di provare rabbia e sensi di colpa. Riconosci in primo luogo i tuoi sentimenti, poi chiediti se le circostanze li giustificano.

Bloccare il dolore non lo fa andare via. Esprimilo. Piangi, urla, parlane. Fai quello che ti aiuta di più. Non cercare di evitare il dolore non pensando al tuo cane, invece, ricorda i bei tempi. Questo ti aiuterà a capire ciò che la perdita del tuo animale veramente significa per te.

Alcuni trovano utile esprimere i propri sentimenti e ricordi in poesie, racconti o lettere all’animale. Altre strategie prevedono un aggiornamento della vostra giornata tipo per riempire il tempo che avresti speso con lui; prepara un memoriale, come un collage di foto e parla agli altri della tua perdita.
4. A chi posso rivolgermi?
Se la tua famiglia o i tuoi amici amano gli animali, capiranno quello che stai passando. Non nascondere i tuoi sentimenti in uno sforzo estremo di apparire forte e calmo! Parlare dei tuoi sentimenti con un’altra persona è uno dei modi migliori per metterli in prospettiva e trovare il modo di gestirli. Trova qualcuno con cui parlare di quanto la compagnia del tuo cane ha significato per te e quanto ti manca, qualcuno con cui puoi permetterti di piangere.

Se non hai familiari o amici che capiscono, o se hai bisogno di più aiuto, chiedi al tuo veterinario di associazioni o gruppi di sostegno. Ricorda che il tuo dolore è reale e merita sostegno.
5. Quando è il momento giusto per l’eutanasia?
Il tuo veterinario è il miglior giudice della condizione fisica del tuo cane, ma tu sei il miglior giudice della qualità della vita quotidiana del tuo cane. Se il cane ha buon appetito, risponde ai comandi, cerca la tua compagnia e partecipa al gioco o alla vita familiare, molti ritengono che questo non è il momento. Tuttavia, se l’animale prova dolore costantemente, è sottoposto a trattamenti difficili e stressanti che non stanno aiutando molto, non risponde all’affetto, non si rende conto di ciò che succede intorno a lui e ha perso interesse nella vita, allora probabilmente è bene scegliere di porre fine alla sofferenza del nostro amato compagno.

Valuta la salute del tuo cane in modo onesto e disinteressato con il veterinario. Prolungare la sofferenza di un animale è inutile e crudele. Nessuno può prendere questa decisione in modo facile e indolore, ma è davvero l’ultimo atto d’amore che puoi fare per il tuo cane.
6. Devo rimanere durante l’eutanasia?
Molti credono che questo è l’ultimo gesto di amore e di conforto che puoi offrire al tuo cane. Alcuni provano sollievo nell’essere presenti, nel constatare che il loro animale era sereno e che non ha provato dolore, e che è davvero andato. Per i molti che decidono si non assistere alla morte e di non vedere il corpo potrebbe essere più difficile accettare che l’animale è realmente morto. Tuttavia, questo può essere traumatico, e ci si deve chiedere onestamente se si crede di essere in grado di gestirlo. Emozioni incontrollate e lacrime, anche se naturali, potrebbero turbare il tuo cane.

Alcune cliniche sono più aperte rispetto ad altre per consentire al proprietario di rimanere durante l’eutanasia. Alcuni veterinari sono anche disposti ad addormentare il cane in casa. Ancora una volta, prendi in considerazione ciò che sarà meno traumatico per te e per il tuo animale, ed esponi le tue preoccupazioni al veterinario. Se la tua clinica non è in grado di soddisfare i tuoi desideri, trovane un’altra.
7. Cosa devo fare dopo?
Quando un animale muore, è necessario scegliere come gestire i suoi resti. A volte, nel bel mezzo del dolore, può sembrare più facile lasciare l’animale in clinica per la definitiva sistemazione. Verificare con il proprio ambulatorio per sapere se c’è un prezzo per questo. Alcuni canili provvedono anche questo servizio.

Se si preferisce una soluzione più formale, ce ne sono varie da prendere in considerazione. La sepoltura a casa è una scelta popolare, se si dispone di una proprietà sufficientemente grande per essa, è economica e vi permette di progettare la tua propria cerimonia funebre nei tempi e nei modi a te più congeniali. Tuttavia, i regolamenti delle città di solito vietano sepolture di animali e questa non è una buona scelta per gli affittuari o per persone che si spostano frequentemente.

Per molti, un cimitero di animali da compagnia fornisce un senso di dignità e di sicurezza con la possibilità di scegliere e curare la tomba. La cremazione è un’opzione meno costosa, che consente di gestire le ceneri del tuo cane in una varietà di modi: seppellirle (anche in città), spargerle in un luogo preferito, metterle in un urna.
Verificare con il proprio veterinario, o negozio di animali, o sull’elenco telefonico per le opzioni disponibili nella tua zona
8. Cosa devo dire ai miei figli?
Tu sei la persona migliore per capire quante informazioni i tuoi figli sono in grado di gestire circa la morte e la perdita del loro cane. Non li sottovalutare però. Scoprirai che, essendo onesti con i bambini per la perdita del loro cane, potresti essere in grado di affrontare alcune paure e false percezioni che hanno sulla morte.
L’onestà è importante. Se dici che il cane è stato “messo a dormire”, assicurati che i tuoi figli conoscano la differenza tra la morte e il sonno ordinario. Non dire mai che l’animale “è andato via”, o il tuo bambino potrebbe chiedersi che cosa ha fatto per farlo andare via e aspettare angosciato il suo ritorno. Ciò renderebbe anche più difficile per un bambino accettare un nuovo cane. Essere molto chiari sul fatto che l’animale non tornerà, ma che è felice e non prova dolore.

Mai dare per scontato che un bambino è troppo piccolo o troppo grande per piangere. Mai criticare un bambino perché piange, o dirgli di “essere forte” o di non sentirsi triste. Cerca di essere onesto sul tuo dolore, non cercare di nasconderlo, o i bambini si sentiranno spinti a nascondere il loro. Discuti la questione con tutta la famiglia e dai a tutti la possibilità di lavorare al proprio dolore con il proprio ritmo.
9. I miei altri animali ne soffriranno?
Gli animali osservano ogni cambiamento che accade all’interno della famiglia e notano l’assenza di un compagno. I cani spesso formano un forte attaccamento l’un l’altro e il superstite di una tale coppia può essere afflitto dalla mancanza del suo compagno. Nelle coppie cane-gatto si osservano le stesse reazioni.

E’ consigliato fornire ai tuoi animali più attenzioni e amore per aiutarli in questo periodo. Ricorda che, se si vuole introdurre un nuovo animale, i cani già presenti potrebbero non accettare subito il nuovo arrivato, ma nuovi legami si formeranno nel tempo. Nel frattempo, l’amore dei tuoi animali superstiti può essere meravigliosamente utile per guarire dal tuo dolore.
10. E’ consigliabile prendere subito un nuovo animale?
Generalmente, la risposta è no. C’è bisogno di tempo per andare oltre il dolore e la perdita prima di tentare di costruire un rapporto con un nuovo cane. Se le emozioni sono ancora in subbuglio, si può credere di volere un nuovo animale ma in realtà si vuole avere indietro il nostro vecchio compagno. I bambini, in particolare, possono pensare che amare un nuovo animale è un segno di infedeltà nei confronti dell’animale precedente.

Quando si decide di prendere un nuovo cane, è bene evitare di sceglierne uno molto simile di aspetto, altrimenti sarebbe difficile evitare confronti. Non ti aspettare che il tuo nuovo compagno di giochi sia “come” quello che hai perduto e lasciaelo libero di sviluppare la propria personalità. Mai dare al nuovo cane lo stesso nome o soprannome del vecchio, anche questo per evitare la tentazione di confrontare il nuovo animale con quello precedente.

Un nuovo cane deve essere preso perché si è pronti ad andare avanti e costruire un nuovo rapporto, piuttosto che guardare indietro al lutto e alla tua perdita. Quando si è pronti, selezionare un animale con il quale si crede di poter costruire un altro lungo rapporto d’amore, perché questo è ciò che è avere un cane!

Riflessioni

10 consigli su l’arte di vivere felici secondo i gatti.

Prenditela comoda. L’arte di vivere felici secondo i gatti.
Si intitola così il saggio e divertente manuale scritto da Francesco Marciuliano (Tre 60) che insegna tutto ciò che chi ha un gatto in casa sa bene e, chi non ce l’ha, comunque sospetta: i gatti sono modelli di saggezza e padroni di uno stile di vita da imitare. Cuccioli curiosi, micioni teneri e affettuosi, cacciatori senza scrupoli, vispi giocherelloni, assonnati pigroni. Che i gatti siano un concentrato di simpatia nessuno l’ha mai dubitato, ma che possano essere anche un modello di buon senso e di saggezza? Per dimostrarcelo Francesco Marciuliano, in questo libro, ha voluto dare la parola alle nostre tigri domestiche. Ritratti in foto che regalano gioia e buon umore, questi gatti dispensano consigli, confidano astuzie, rivelano segreti per vivere una vita rilassata e serena come la loro. Una delle loro sette, naturalmente!

Ecco 10 consigli… da gatto:

1. Restate ad almeno 10 metri di distanza dalla persona amata. Coltivare una sana relazione significa stare insieme, ma rispettando lo spazio personale.

2. In amore il troppo storpia: non sia te mai eccessivi nelle effusioni. Abbracciatelo con trasporto quando dorme, così non si monterà al testa

3. Non siate gentili con gli antipatici

4. Snobbate tutti con equanimità. Ma siate adorabili

5. Se vi sentiti tristi o incompresi provate a guardare nello specchio… vedrete il vostro migliore amico!

6. Mostrate chi comanda. Non parlate a nessuno. Non guardate nessuno. Dirigetevi subito al tavolo delle vivande e ficcate la testa nella pentola come uno speleologo a caccia di maccheroni. Non emergete finché non avrete dimostrato chiaramente che è tutta roba vostra o finché non portano in tavola la carne.

7. Di tanto in tanto fate i birichini: la gente si chiede qual è il significato della vita, ma la vera domanda è cosa significa sentirsi vivi. Significa combinare qualche guaio!

8. Dormite, dormite, dormite!

9. Caccia alla preda invisibile. Amore. Amicizia. Successo. Topi fantasmi. Qualunque sia, se riuscite a visualizzarla nella mente, dovreste inseguirla a più non posso, anche se a vederla siete solo voi.

10. Imparare che questa è la vostra settima vita. Godetevela!

 

Trucchi in Cucina

10 modi di usare lo zenzero fresco per trarne beneficio

Negli ultimi anni si parla sempre di più di zenzero, ingrediente importante nella medicina tradizionale orientale ma sempre più apprezzato in Occidente non solo per il suo sapore e la sua versatilità in cucina, ma soprattutto per le proprietà.

Ecco come sfruttare al meglio i benefici della radice fresca:

1. Masticare lo zenzero (senza mangiarlo): soffrite di mal d’auto? Per evitare la nausea e il malessere dei viaggi in macchina, masticate la radice. I marinai cinesi la usavano anche per diminuire gli effetti del mal di mare, quindi perché non seguire l’esempio? Alcuni consigliano questa abitudine anche per combattere la nausea in gravidanza ma, come spiegato prima, in questo caso chiedete prima consiglio al medico. Masticare la radice di zenzero serve anche per migliorare problemi di alito cattivo. Usate questo metodo all’occorrenza, anche più volte al giorno se è necessario, sia per l’alitosi che per il mal d’auto o di mare.

2. Mangiare un pezzettino di zenzero: se invece di masticare solo la radice ne mangiate una fettina dopo un pasto abbondante, vi sentirete subito meglio, più leggeri e attivi, perché questo ingrediente aiuta la digestione stimolando i movimenti di stomaco e intestino. Il rimedio aiuta anche a combattere mal di gola, raffreddore e tosse perché favorisce lo scioglimento del catarro, ma a questo scopo è utile anche la tisana o il decotto.

Festa della Donna

10 motivi per amare le donne italiane

Le donne italiane viste dagli stranieri

Su Swide magazine è uscito un articolo nel quale Hugo Mc Cafferty ci spiega come vengono percepite le donne
italiane dagli stranieri. Donne vi ci riconoscete? Uomini, che ne pensate?

1) Sembrano meravigliose, hanno stile
e ne sono consapevoli: le donne italiane appaiono grandiose,
sanno come vestirsi. Non si sa se sia impresso nel loro Dna o se
gli venga insegnato fin da piccole, ma loro hanno un’innata abilità
a scegliere e abbinare i vestiti giusti. Questo dà loro fiducia
in se stesse e le rende affascinanti.

2) Hanno passione: tutte le donne
sono generalmente molto sensibili e sentimentali, ma quelle
italiane hanno una “intelligenza emozionale” che
le contraddistingue. Che si mettano a piangere ascoltando una canzone
di Celine Dion o che d’improvviso gettino le braccia al collo
del loro amato senza un motivo particolare, di certo con loro non
ci si annoia.

3) Amano il cibo: amano il buon cibo,
vivono per loro, lo mangiano, ne parlano, battono le mani quando
leggono un menu al ristorante, sanno come cucinare e lo imparano
fin da quando sono piccole, osservando le loro madri. D’altro
canto è risaputo che le persone migliori sono quelle che apprezzano
la buona tavola e questo fa sì che le italiane rientrino a pieno
titolo nella categoria. Si potrebbe pensare che ingrassino molto,
ma non è così, perché fondamentalmente loro non mangiano “cibo
spazzatura”.

4) Amano la cavalleria: non si offendono
se ci si alza per lasciare loro il posto. Al contrario lo accettanno
e ringraziano. Non solo le donne italiane apprezzano che le si apra
la porta o gliela si tenga aperta, ma se lo aspettano. Arrivando
da un Paese del nord Europa, dove bisogna stare attenti a non offendere
una donna, per il solo fatto di comportarsi da gentleman,
è davvero un sollievo arrivare in Italia, dove si può dar libero
sfogo alla propria “cavalleria”: ci si può togliere il
cappello, si può porgere loro la sedia prima di accomodarsi a tavola,
o si può aprire loro la portiera dell’auto, sentendosi un vero
uomo all’antica, uno di quelli con pochette e bastone, senza
per questo essere condannato.

5) Sono brillanti: forse perché
in Italia il mondo del lavoro favorisce ancora gli uomini, le donne
devono lavorare di più, devono essere doppiamente capaci e doppiamente
efficienti per risultaralo la metà. Le donne italiane sembrano frequentare
l’università e laurearsi con divertimento. Parlano almeno tre lingue
e lo fanno mantenendo la loro incredibile femminilità. Le donne
lavoratrici italiane appartengono a quel genere di colleghe
che si vorrebbero nella propria squadra, sono comunicatrici
brillanti, hanno inventiva e sono piene di risorse, e se dicono
vogliono far qualcosa, sicuramente la faranno.   

6) Sono divertenti: forse sono abituate
a deviare le attenzioni non richieste che ricevono dagli uomini
italiani, ma le donne del Belpaese sono dotate di un incredibile e
disarmante sense of humor. Si distinguono dai loro compatrioti
maschi per la maggior capacità di fare autoironia. Ma sanno ironizzare
anche sugli altri, quindi se non piace essere “ridimensionati”,
è meglio guardare altrove. Ogni uomo, comunque, può confermarlo:
non c’è niente di più sexy di uno sfacciato senso dell’uomorismo
e le italiane ne hanno in quantità.

7) Amano i bambini: ogni donna italiana
è una mamma, non nel senso che ciascuna abbia dei figli, bensì perché
tutte hanno l’istinto materno. Che si tratti di un uomo ormai cresciuto,
di un cucciolo di animale o di un neonato, le donne italiane
se ne prendono cura in modo spontaneo e generoso. Mentre in altri
paesi le ventenni guardano i bambini come se fossero l’immagine
dell’apocalisse, le donne italiane sono tutte un “Ooh”,
“ah”, è come se tubassero o chiocciassero a qualsiasi
bambino, anche a quelli che non conoscono e che incontrano per strada.

8) Hanno il senso della famiglia:
gli italiani apprezzano la famiglia probabilmente più di chiunque
altro al mondo. Per i ragazzi la mamma rappresenterà sempre la loro
forza predominante nella vita, mentre per le ragazze il papà rappresenta
un vero re. Questo è il motivo per cui un uomo che voglia sposarsi
con una italiana deve prima misurarsi con il padre di lei. Esistono
delle abilità nelle donne italiane, che vengono imparate fin da
piccole, per poi crescere durante l’adolescenza e perfezionarsi
nell’età adulta. Gli uomini più anziani vengono sempre trattati
con rispetto, anche i lascivi, perché il rispetto per chi è più
vecchio è innato.

9) Impazziscono per arte e opera:
gli uomini italiani sono bravi conoscitori, ma le donne italiane
hanno una innata tendenza per la sfera umanistica e una
conoscenza profonda dell’arte, dell’opera, del buon cibo
e dell’architettura. Se si ha bisogno di ricordare un’aria, semplicemente
canticchiandola, una donna italiana saprà dire di quale si tratti.
Se si ha bisogno di ricordare come si chiami un piatto tipico regionale,
una donna italiana certamente lo saprà. Insomma, le donne italiane
sono una vera fonte di conoscenza su tutto ciò che riguarda il loro
Paese, quindi se si ama l’Italia e si vuole organizzare un viaggio
in Italia, una dona italiana sarà certamente la miglior guida possibile
alla scoperta della bella vita.

10) Alle donne italiane piacciono i ragazzi
stranieri: occhi azzurri e capelli biondi giocano a favore se
si vuole conquistare una donna italiana. E’ normale, infatti, che
si sia attratti da colori, culture e persone differenti rispetto
a quelli ai quali si è abituati. Forse è per questo che anche le
donne italiane sono affascinate da ciò che ritengono “esotico”.
Ma c’è un rovescio della medaglia: riuscire a “maneggiare”
una donna italiana non è affatto semplice e si potrebbe passare
una vita intera senza riuscirci, a differenza dei “rivali”
italiani!  

ps: la lista è stata redatta da Hugo
Mc Cafferty , giornalista sposato con una italiana, madre della
sua adorata figlia di 6 anni. E autore di un’altra lista:
8 motivi per odiare le donne italiane

Curiosi

10 Parchi del Divertimento più strani ed inusuali al mondo

I 10 parchi a tema più incredibili e particolari, altro che Disneyland, Gardaland e Mirabilandia. Nei parchi che vi illustriamo  ci saranno le cose più strambe da animali che espellono le proprie funzioni corporee a strane statue abbastanza ambigue, fino al villaggio dei nani in Cina ed il parco che ti fa provare come sarebbe l’inferno ma anche il paradiso nella cultura buddista. Eccoli:

Erotikland (Brasile)

E’ una specie di Gardaland o Disneyland, ma rigorosamente vietata ai minori. Ovvero un parco dove i divertimenti sono riservati agli adulti con tanto di cinema a 7D con sedie vibranti, piscina per nudisti e trenino del piacere. Benvenuti a Erotikaland, la nuova attrazione brasiliana per viaggiatori di larghe vedute, appassionati di sesso a ogni latitudine. L’apertura non è imminente, l’inaugurazione si prevede all’inizio del 2018, ma oramai è ufficiale: la nuova terra dell’erotismo fra gioco e consumismo sarà costruita aPiracicaba, a due ore di auto da San Paolo in Brasile. Il progetto è pronto e porterà nuova linfa al mercato locale con 250 posti di lavoro.
Sarà grande come un quartiere, molto più di quello a luci rosse di Amsterdam: si estenderò su una vasta superficie di oltre 150 mila metri quadrati in cui ospiterà anche una ruota panoramica dotata di cabina speciale da cui è possibile vedere senza essere visti, scivoli d’acqua per raffreddare i bollenti spiriti e labirinti in cui poter fantasticare a volontà. E ancora: un museo di immagini, sculture e giochi erotici, piste per gli autoscontri a forma di genitali e naturalmente un fornitissimo sexy shop per tutti i gusti e le esigenze.

L’Impero dei Nani (Cina)

Un folle parco tematico non distante da Kunming.
I riferimenti a Biancaneve sono più o meno scomparsi, ma i nani sono rimasti l’attrattiva principale. Un corposo numero di nani, un vitello con una quinta e una sesta zampa che crescono sulla schiena e un talentuoso acrobata dello Xinjiang costituiscono le portate principali del parco tematico. Ogni giorno, per due volte, la troupe di nani ballerini e cantanti si esibisce davanti ad una platea di famigliole e scolaresche. La paga è superiore a quella di molti camerieri che lavorano nei ristoranti locali e i nani a modo loro sono diventati delle celebrità. Se ad un primo acchito questa pazza idea di creare un parco tematico a base di nani può quantomeno lasciare perplessi, certamente, per questi nani che giungono da ogni parte della Cina, costituisce una delle poche alternative a una vita di accattonaggio o di furti.

Haw Par Villa (Singapore)

Quando si parla di “alternativo”… Questo strano parco a tema sulla mitologia cinese fu creato nel 1937 dai fratelli Aw, che fecero la loro fortuna vendendo il “Balsamo della Tigre”, una pomata per attenuare i dolori dell’artrosi che è ormai famosa in tutto il mondo. Nel parco ci sono più di 1000 statue e diorami che raffigurano leggende e tradizioni popolari cinesi, tra cui alcune davvero raccapricianti. Oggi il parco è un pò in rovina, ma è sempre un’opzione interessante (e a volte sinistra!) per una gita.

BonBon-Land (Danimarca)

BonBon-Land è un parco divertimenti danese situato a Holme Olstrup nel sud della Danimarca, a circa 100 km da Copenaghen. Questo parco di 34 ettari attrae circa 450.000 visitatori in ogni stagione.
Il parco è davvero stravagante nel design, l’umorismo è ampiamente utilizzato nella progettazione delle attrazioni, nell’architettura degli edifici e negli elementi di divertimento in mostra, come formiche, cani, uccellini, ecc…
Sicuramente uno dei parco divertimenti più curiosi della Danimarca, BonBon-Land è pieno di giostre strane e meravigliose, tutte basate su un marchio stravagante di caramelle danese. Il parco si avvicina molto alla vita reale di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato.

Repubblica dei Bambini (Argentina)

E’ stata inaugurata da Juan Peron nel 1951 a La Plata, in Argentina, La Republica de los Niños (la “Repubblica dei Bambini”) , la città dove tutto è pensato a misura dei bambini, come banca, municipio, teatro, porto, chiesa, ristoranti, alberghi, aeroporto, tribunale. Secondo il sito ufficiale, il parco sarebbe stato visitato anche da Walt Disney che ne avrebbe tratto ispirazione per Disneyland. La ‘Repubblica’ è stata ideata per insegnare i principi etici e sociali ai bambini ed ha un parlamento e un senato con membri eletti fra gli studenti locali. Una volta all’anno il consiglio comunale di La Plata esamina le proposte di leggi che vengono dalla ‘Repubblica’ e quelle approvate diventano leggi effettive.

Parco del Mago di Oz (USA)

In North Carolina, a Beech Mountain, c’è un parco a tema abbandonato dove potrete vivere la magica avventura di Dorothy alla ricerca del Mago di Oz. La storia di The Land of Oz è piena di lati e bassi, incidenti e fallimenti: la morte del proprietario ed un incendio misterioso condannarono il parco all’oblio. Dal 1980 il Regno di Oz è abbandonato. I mattoni gialli non sono più tanto gialli e la vegetazione ha preso il sopravvento. Oggi il parco è ancora in piedi e una volta all’anno apre al pubblico attirando tutti i curiosi che subiscono il fascino dell’abbandono e della favola senza tempo di Oz.

Loveland (Corea del sud)

Sculture di marmo e bronzo fortemente erotiche all’interno del Loveland Jeju, il parco tematico a soli 10 minuti dall’aeroporto internazionale di Jeju, in Corea del Sud. Opere d’arte erette per il piacere del pubblico pagante! Sensuali sculture adornano le rive del laghetto del Loveland Jeju, e vanno dai due amanti che si baciano dolcemente ad una serie di opere molto più sensuali ed eccitanti.
Ma di sculture erotiche, siano esse in marmo, in bronzo o in ceramica, ce ne sono sparse per tutti i continenti. Come la celebre scultura dell’artista Daniel Edwards che raffigura Angelina Jolie e Brad Pitt in un momento di intimità, la ‘Brangelina Forever‘ o le mini statuette a sfondo sessuale conservate al Sex Museum di Shanghai.

Ecoalberto (Messico)

UNA NOTTE DA CLANDESTINO – IN UN PARCO MESSICANO I TURISTI PAGANO PER FINGERE LA TRAVERSATA DEL CONFINE CON GLI USA – TRA INSEGUIMENTI NEL FANGO E RAPINE SUCCEDE DI TUTTO. L’idea è venuta agli abitanti del paesino di El Alberto, nello Stato di Hidalgo, dove c’è un vasto parco naturale in cui è possibile praticare sport estremi.

Suoi Tien Park, Ho Chi Minh, Vietnam

Se anche voi associate la parola “Buddhismo” alla pratica meditativa e alla rinuncia delle cose terrene, sarete sconvolti dalla vivacità contagiosa di Suoi Tien Park, il parco di Ho Chi Minh (Saigon), in Vietnam, dedicato a una delle religioni più antiche e diffuse al mondo. Qui il buddhismo incontra lo stile disneyano dei lunapark europei o statunitensi, con personaggi simpatici, scenari coloratissimi e attrazioni mirabolanti, fatte per stupire e non certo per accompagnare al nirvana. Fondato nel 1995, il parco Suoi Tien ha conosciuto un successo crescente e negli anni si è ampliato, includendo giostre e scenografie sempre più estreme. Dalla faccia gigante di un imperatore scrosciano cascate imponenti e giochi d’acqua, leggendarie fenici solcano il cielo e vari Buddha dall’espressione estatica popolano l’Heaven Palace, eccentrica riproduzione del paradiso. Ma non mancano gli scenari infernali, in cui vengono inflitte pene terribili: se siete abbastanza coraggiosi visitate la grotta dei pipistrelli e viaggiate sospesi in aria sopra il recinto dei coccodrilli. Se non altro vi aiuterà a capire che, per certi versi, la vita terrena può essere meglio dell’aldilà!

Harmonyland (Giappone)

Ecco il parco a tema dedicato a Hello Kitty. Il famoso personaggio amato in Giappone. Il noto gattino rosa diventa così il protagonista di un’area che conquista i suoi ospiti con attrazioni spettacolari e momenti educativi sensibilizzando i più piccoli all’educazione ambientale avvalendosi del gioco. Il parco aspetta adulti e piccini nei suoi negozi a tema e negli spazi proiettati allo spettacolo in cui trascorrere piacevoli momenti in compagnia.

Natura

10 Specie Floreali che imitano altro

La Natura è meravigliosa e, per quanto possiamo studiarla, ci riserverà sempre delle sorprese.

Nel mondo animale e vegetale, capita di incontrare specie dalle morfologie originali, che ci ricordano tutt’altro; merito dell’evoluzione, che permette agli esseri viventi di sperimentare forme nuove e diverse tentando di trovare la formula perfetta.

Ecco una galleria di fiori dall’aspetto curioso che non potranno non strapparvi un sorriso:
Dracula Simia – soprannominata con simpatia faccia di scimmia

Phalaenopsis – conosciuta come orchidea falena

Orchis Italica – l’orchidea uomo nudo

Psychotria Elata – non vi ricorda delle rosse labbra carnose?

Caleana Major ­ l’orchidea a forma di anatra

Calceolaria Uniflora – ribattezzata affettuosamente piccolo alieno felice

Habenaria Grandifloriformis – detta orchidea angelo

Peristeria Elata – o fiore dello Spirito Santo

Habenaria Radiata – l’orchidea airone

Impatiens Bequaertii – non sembrano ballerine danzanti?

Trucchi in Cucina

10 trucchi per gustare al meglio le UOVA (il n.5 è da provare!)

In questo video troverete sicuramente qualche trucco che ancora non conoscete e che vorrete provare! Scommettiamo?

Come prima cosa vi mostrerà come controllare la freschezza delle uova: se non si conosce la data di deposizione, leggibile sul contenitore, immergete le uova in una ciotola di acqua fredda: se è fresco andrà a fondo e questo vorrà dire che ha un paio di giorni dalla data di deposizione; se si mantiene in piedi avrà intorno a una settimana, mentre se galleggia si aggira intorno ai 20 giorni. Questo dipende dell’estensione della camera d’aria presente tra pellicina e guscio. Il seguito del video è molto vario e creativo, e scommetto che vi verrà voglia di provare almeno uno di questi trucchetti. Buona visione!

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Tutorial Utili

10 trucchi per imparare le lingue e diventare poliglotti

Se pensate sia impossibile diventare POLIGLOTTI, leggete qui sotto e ricredetevi!

10 trucchi per imparare le lingue:

1. DOVETE SAPERE PERCHÉ LO STATE FACENDO
Potrà sembrare ovvio, ma se non avete un buon motivo per imparare una nuova lingua sarete meno motivati a portare avanti la vostra missione. Voler imparare il francese per darsi delle arie davanti ai propri connazionali non è uno dei motivi migliori. Se lo scopo è invece far conversazione con una persona di madrelingua francese che vorreste conoscere meglio, avrete già una marcia in più. Qualsiasi sia il motivo del vostro interesse, una volta scelta la lingua da imparare, l’essenziale è l’impegno che ci metterete: “Bene, ho deciso che voglio imparare bene questa lingua, quindi farò il possibile per usarla, leggerla, parlarla e ascoltarla ogni volta che ne avrò l’occasione.”
2. IMMERGETEVI!
Una volta presa la decisione di impegnarsi sul serio, come procedere? Qual è il modo migliore di dedicarsi allo studio di una lingua? Matthew raccomanda l’approccio massimalista: non importa quali strumenti usiate, la cosa fondamentale è esercitarsi quotidianamente con la nuova lingua. “Di solito tendo a voler assorbire il più possibile fin dall’inizio. Giorno dopo giorno cerco di pensare in quella lingua, scrivere, o anche parlare da solo. Per me è tutta questione di mettere davvero in pratica quello che sto imparando, che si tratti di scrivere un’email, parlare, oppure ascoltare radio o musica in quella lingua. È importantissimo immergersi il più possibile nella cultura della nuova lingua.” Tenete presente una cosa: il training migliore in assoluto è parlare nella nuova lingua con altre persone. Riuscire a condurre una conversazione, per semplice che sia, è già un’ottima ricompensa, nonché uno dei traguardi iniziali che aiutano a restare motivati e mantenere l’impegno di esercitarsi di continuo. “Tengo sempre presente una cosa: è indispensabile adattare il nostro modo di pensare al modo di pensare nell’altra lingua. Ovviamente non esiste un singolo modo di pensare per tutte le persone che parlano spagnolo, o ebraico, o olandese, ma il punto è usare la lingua come strumento per costruirci attorno il proprio mondo.”
3. TROVATE UN PARTNER
Anche se non avete fratelli o sorelle a farvi compagnia nella vostra avventura linguistica, sicuramente avete un amico o un’amica che potrebbero essere interessati a farlo con voi. Avere un partner con cui far pratica spingerà entrambi a fare sempre un passo in più e restare motivati. “Sono convinto che questo sia uno dei modi migliori per imparare: avere a disposizione qualcuno con cui parlare, che poi è lo scopo di imparare una lingua.”
4. TENETE VIVO L’INTERESSE
Se fin dall’inizio vi ponete come obiettivo riuscire a fare conversazione, non rischierete di perdervi sui libri di testo. Parlare alla gente vi aiuterà a mantenere vivo il vostro interesse personale nell’apprendimento: “Si impara una lingua per poterla usare con altre persone, non per parlarla da soli! La parte creativa dell’apprendimento è proprio la capacità di inserire la lingua che si sta studiando in un contesto più utile, generale, quotidiano – per dire, scrivere canzoni, o anche solo voler parlare con la gente del posto, usarla quando si viaggia all’estero. Ma non serve per forza andare all’estero: se studi il greco, puoi andare al ristorante greco sotto casa e ordinare in greco.”
5. DIVERTITEVI IMPARANDO
Usare la nuova lingua in qualsiasi modo è sempre un atto creativo. Trovate un modo divertente di mettere in pratica la lingua che state imparando: magari potreste scrivere un pezzo teatrale per la radio insieme a un amico, disegnare un fumetto, scrivere una poesia, o semplicemente parlarla con qualcuno ogni volta che ne avete la possibilità. Se non trovate un modo divertente di usare la nuova lingua, forse non avete seguito il consiglio al punto 4.
6. TORNATE BAMBINI
No, non vi stiamo consigliando di fare i capricci o pasticciare con il piatto al ristorante facendovi schizzare il purè nei capelli: stiamo parlando di imitare il modo in cui i bambini imparano. L’idea che da piccoli abbiamo maggiori capacità di apprendimento che da adulti si sta rivelando un mito: le ricerche più recenti tendono a smentire l’esistenza di un collegamento tra l’età e la capacità di imparare. La chiave per apprendere in modo rapido come quando eravamo bambini potrebbe essere semplicemente adottare certi atteggiamenti dell’infanzia: ad esempio la mancanza di imbarazzo, la voglia di giocare con il linguaggio e la disponibilità a fare errori. È proprio facendo errori che si impara. Fare errori da bambini è normalissimo, ma da adulti diventa un tabù. L’avete mai notato? Un adulto tende a dire “non so fare questa cosa” invece di “non l’ho ancora imparata” (non so nuotare, non so guidare, non so parlare spagnolo). Fallire (o anche solo far fatica) è qualcosa di cui ci vergogniamo: un problema che non affligge i bambini. Quando si tratta di imparare una lingua, ammettere che non possiamo sapere tutto (e accettare l’idea) è la chiave per fare progressi ed essere liberi. E allora lasciatevi andare e superate le vostre inibizioni da adulti!
7. FATEVI AVANTI E OSATE DI PIÙ
Essere disposti a fare errori significa essere pronti a mettersi in situazioni potenzialmente imbarazzanti. Potremmo sentirci un po’ intimiditi all’inizio ma è l’unico modo di fare progressi e migliorare. Non importa quanto si studia, per poter parlare davvero una lingua bisogna farsi avanti e osare: parlare a sconosciuti, chiedere indicazioni ai passanti, ordinare al bar e al ristorante, raccontare una barzelletta. Più spesso riuscite a fare queste cose, più acquisterete fiducia e vi sentirete a vostro agio in nuove situazioni: “All’inizio andrete incontro a qualche difficoltà: potrebbe darvi qualche problema la pronuncia, o la grammatica, oppure la sintassi, o magari non capite bene certi modi di dire. Ma credo che la cosa più importante sia sempre sviluppare una certa sensibilità e appropriarsi della nuova lingua come se fosse la nostra.”
8. ASCOLTATE
Per imparare a disegnare, bisogna prima saper osservare. Allo stesso modo, per imparare a parlare una lingua bisogna saper ascoltare. Ogni lingua ci suona strana la prima volta che la sentiamo, ma più ci abituiamo ad ascoltarla più diventerà familiare e facile da parlare. “Abbiamo tutti le capacità di pronunciare qualsiasi lingua, è solo che non ci siamo abituati. Ad esempio, la cosiddetta erre arrotata non esiste nell’inglese britannico, che è la mia madrelingua. Imparando lo spagnolo mi sono trovato di fronte parole con quella particolare erre, come ad esempio perro e reunión. Per me l’approccio migliore in questi casi è ascoltare e cercare di visualizzare o immaginare come va pronunciata la parola, perché per ogni suono c’è una parte specifica della bocca o della gola da usare per ottenerlo.”
9. OSSERVATE CHI PARLA LA LINGUA
Ogni idioma implica modi diversi di usare le labbra, la gola e la lingua. La pronuncia è una questione tanto fisica quanto mentale: “Potrà sembrare strano, ma un approccio utile è osservare bene chi sta pronunciando le parole con un particolare suono che stiamo imparando e poi cercare di imitarlo il meglio possibile. Credetemi, potrà essere difficile all’inizio ma ci riuscirete. Alla fine è più facile di quanto ci immaginiamo: bisogna solo far pratica.” Se non avete intorno madrelingua da osservare o imitare, un’ottima alternativa è guardare film o programmi televisivi in lingua originale.
10. PARLATE DA SOLI
Se non avete nessuno con cui parlare la nuova lingua, non c’è niente di male a parlarla da soli: “Lo so, sembra una cosa un po’ bizzarra, ma parlare da soli in una lingua straniera è un ottimo metodo per esercitarsi quando non si hanno altre occasioni di usarla.” Parlare da soli è molto utile per tenere a mente nuove parole e frasi e acquisire più fiducia per la prossima volta che avrete occasione di parlare con altre persone.

(Consiglio extra) RILASSATEVI!
Non vi preoccupate troppo: non darete fastidio alle persone se provate a parlare nella loro madrelingua, anche se fate errori. Basta dire subito che state imparando e volete far pratica: la maggior parte delle persone sarà paziente e disponibile e vi incoraggerà con piacere. È vero che ci sono circa un miliardo di persone che parlano l’inglese come seconda lingua in tutto il mondo, ma la maggior parte preferisce comunque parlare la propria madrelingua. Prendere l’iniziativa di entrare nel mondo linguistico di un’altra persona può anche aiutare a metterla più a suo agio e creare maggiore disponibilità al dialogo: “Certo, puoi viaggiare ovunque parlando solo inglese, ma proverai molta più soddisfazione parlando anche solo un po’ della lingua locale. In questo modo riuscirai a sentirti davvero a tuo agio nel luogo in cui ti trovi e sarai in grado di comunicare, capire, interagire in ogni situazione possibile.”

ASCOLTA QUESTO RAGAZZO COME PARLA 20 LINGUE

Tutorial Utili

10 usi alternativi e molto utili del Vicks VapoRub

Il Vicks VapoRub è un unguento utilizzato già da decenni per alleviare la tosse ed altri sintomi del comune raffreddore.

Tuttavia, quelli che sanno in pochi è che, oltre ad apportare sollievo quando si è raffreddati, il Vicks VapoRub presenta altri sorprendenti usi dai quali possiamo trarre beneficio. Ecco di seguito i 10 modi alternativi di utilizzarlo.
1. Mal di piedi
I nostri piedi sono il nostro supporto giornaliero e molti dei lavori che realizziamo ci fanno sentire stanchi e con i piedi gonfi. Per ridurre il mal di piedi dopo un giorno pesante, l’unica cosa che dovete fare è applicare una buona quantità di Vicks VapoRub su entrambi i piedi prima di andare a dormire, realizzare un leggero massaggio e coprirli con delle calze. Il giorno seguente sentirete i piedi morbidi e riposati.
2. Ridurre i mal di testa
Molti dei mal di testa che proviamo durante il giorno possono essere prodotti da stress o da tensione. Per dare sollievo a questo dolore, l’ideale è applicare un po’ di Vicks VapoRub sulla fronte e noterete un grande sollievo in soli pochi minuti.
3. Combattere i foruncoli
Il Vicks VapoRub ed i suoi componenti vi possono aiutare anche nella cura dei foruncoli sulla pelle. L’unica cosa che dovete fare è applicare una piccola quantità di questo unguento sulla zona interessata.
4. Stanchezza muscolare
Dopo un’intensa attività fisica, la cosa più probabile è avvertire stanchezza muscolare e dolori in varie aree del corpo. Per dare sollievo a questi muscoli doloranti, dovrete applicare Vicks VapoRub sulle aree interessate ed effettuare un lieve massaggio. Questo apporterà un rapido sollievo e stimolerà anche la circolazione sanguigna.
5. Ridurre il dolore da scottatura
Siano scottature causate dal sole, da olio caldo o da qualsiasi altro elemento, il Vicks VapoRub può aiutare e fornire una sensazione di sollievo e favorire la cicatrizzazione.
6. Repellente per zanzare
L’odore molto forte del Vicks VapoRub sembra non piacere per nulla alle zanzare.Questo unguento vi aiuterà anche a tenere lontani questi insetti, ad evitarne le punture e a trattarle nel caso in cui vi abbiano già colpito. Applicate semplicemente questo prodotto quando vi trovate in luoghi in cui ci sono delle zanzare oppure applicatelo sulla zona in cui vi hanno punto.
7. Ridurre il rossore della pelle irritata
Questo prodotto è stato utilizzato anche per trattare la rosacea o le macchie rosse sulla pelle. Applicate una buona quantità di Vicks VapoRub sull’area affetta prima di andare a dormire e un altro strato quando vi svegliate.
8. Labbra secche
Le labbra secche non sono belle da un punto di vista estetico e possono anche indicare la presenza di qualche problema nel nostro organismo. Per eliminare la secchezza delle labbra ed idratarle in profondità, dovete solo applicare un po’ di Vicks VapoRub su tutte le labbra ogni volta che notate questo problema.
9. Lubrificare i cardini di una porta
Le porte di casa fanno quel fastidioso rumore stridente? Se volete che le vostre porte smettano di cigolare ogni volta che le aprite e chiudete, lubrificate i cardini con abbondante quantità di Vicks VapoRub e il gioco è fatto.
10. Crema snellente fatta in casa (continua a pagina 2)