LO ZOO PIU’ TRISTE DEL MONDO

Animals Asia chiede con una petizione l’immediata chiusura del Grandview Aquarium.

Intrappolato nel mezzo di un centro commerciale in Cina – la sua candida pelliccia stride decisamente con il finto sfondo di colore blu nel quale è stato collocato – quest’orso polare non ha vie di fuga. Nessun posto dove nascondersi dalla folla che scatta foto – in preda alla disperazione, colpisce le finestre e bramisce. Niente di naturale, nemmeno il tentativo di creare un ambiente che possa in qualche maniera venire incontro ai bisogni di un orso in vita, non importa se si tratta di una meravigliosa creatura.
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L’orso è solo uno dei tanti animali rinchiusi all’interno del centro commerciale Grandview in Guangzhou. Questa struttura è stata soprannominata “lo zoo più triste del mondo“, e insieme ai due orsi polari ci sono anche sei giovani beluga, cinque trichechi, un lupo e alcune volpi artiche.

Gli internauti cinesi hanno ripetutamente sollecitato il pubblico di stare alla larga da questo luogo – in effetti mettendolo alla berlina fin dalla sua apertura. Ci sono stati comunque molti visitatori curiosi di capire quali fossero le reali condizioni degli animali, tormentati dai ripetuti colpi sulle finestre da parte del pubblico desideroso di richiamare la loro attenzione per una foto.

Dave Neale, Responsabile del programma Animal Welfare di Animals Asia, dice:

Non ci sono scuse per intrappolare un animale in questa maniera, ma si crede che gli orsi polari siano fra gli animali più difficili da tenere in cattività. Gli orsi polari spesso manifestano comportamenti ‘stereotipati’ a causa delle restrizioni imposte ai loro naturali istinti dall’isolamento, come per esempio la ricerca di cibo.

Gli orsi polari hanno bisogno di molto spazio. Abbastanza per camminare, correre, arrampiacarsi e andare a caccia. La lista delle cose di cui avrebbero bisogno è molto lunga – ma si può rispondere che l’unica cosa di cui un orso polare ha davvero “bisogno” è vivere libero in natura.  

È un animale senza pace e privo di qualsiasi conforto naturale. Oltretutto, le informazioni per venire incontro alle esigenze psicologiche e comportamentali degli orsi polari in cattività sono libere, numerose e disponibili, ma fino a questo momento sono state tutte ostinatamente ignorate.

Ci appelliamo al pubblico cinese perché non assista a questo spettacolo. Vogliamo che una simile struttura venga chiusa. Questo è un orso che soffre per cosa? Per i selfie della gente? Per lo shopping?”
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La controversia continua a mettere in ombra il Grandview. A conferma delle numerose situazioni critiche rilevate, trovano posto le indagini condotte dal Dipartimento per l’Industria Ittica e lo zoo di Guangzhou, seguite ai sospetti sulla morte di alcuni animali e al ferimento di altri durante le operazioni di trasporto.980x4

Nel frattempo nei social media cinesi sono numerose le indiscrezioni che circolano sulla presunta morte di alcuni animali, successivamente sostituiti. Si crede inoltre che non ci sia affatto in loco alcuna forma di assistenza veterinaria.

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