FEAST, cortometraggio Disney da Oscar

Feast, letteralmente Banchetto, è il cortometraggio che veniva proiettato prima di “Big Hero 6”, prodotto dalla Disney che si è aggiudicato il premio Oscar nel 2015.

Diretto da Patrick Osborne, Feast è la storia di Wilson, un  boston terrier goloso e soprattutto empatico.

Wilson viene raccolto dalla strada ed educato, pian piano, a mangiare tutto quello che mangia il suo padrone, fondamentalmente cibo spazzatura: patatine fritte, tacos, pop corn, pizza, consumandolo proprio a tavola con lui. Ma questo idillio dura solo un paio di minuti per il cagnolino, perché precisamente al minuto 02.00 scocca l’amore tra il suo fidato amico e la cameriera di un ristorante. Ad aggravare la rottura del loro equilibrio c’è il fatto che la ragazza inizia a modificare l’alimentazione che vige in casa: non più polpette fritte ma verdi miscugli salutisti, per tutta la famiglia, Wilson compreso. E non più a tavola con loro ma a terra, come tutti gli animali. A poco serve la tenera ribellione del cagnolino, i due umani sono impegnati ad innamorarsi.

Ma la speranza, si sa, è l’ultima a morire, e dopo solo qualche altro minuto, si riapre la fame voraginosa del suo padrone: gelato, ciambelle zuccherose, ancora pizza e soprattutto tanta tristezza. La cameriera salutista se n’è andata ed è subito divano, tv e schifezze. Wilson all’inizio è contentissimo di essere tornato alle vecchie abitudini ma proprio nel riflesso di una fogliolina verde trovata sulle polpette fritte, realizza che il suo padrone non è felice, è per quello che ha riaperto il frigorifero. E dopo un intenso scambio di sguardi tristissimi, dove per la prima volta vediamo il volto del suo padrone, Wilson realizza il da farsi. Fogliolina verde tra i denti, abbaia deciso, e via fuori di casa, trascinando il suo amico con sé.
Ed indovinate dove lo porta? Proprio dalla cameriera salutista perché ha capito, prima di tutti, che quello è il suo posto.

E allora ecco che i due innamorati si ricongiungono, ecco il bacio ed ecco il matrimonio. Ecco una casa nuova dove essere in equilibrio tutti e tre ed ecco un bambino. Sì, un neonato mangiapolpette con cui il gioco divoratutto può ricominciare.