Arte a Architettura

Un’opera d’arte che terrorizza e affascina chi la guarda

L’opera 2014 dell’artista Jordan Wolfson è un automa dalle sembianze femminili che danza davanti a un grande specchio mentre cerca il contatto visivo con gli spettatori.

La figura femmminile costruita da Wolfson è stata scelta dai curatori Hans Ulrich Obrist e Klaus Biesenbach come epilogo del Live Art exhibition 14 Rooms, che si è svolto contemporaneamente alla fiera dell’arte di quest’anno a Basilea (Svizzera). Jordan Wolfson è stato uno dei più giovani artisti invitati a partecipare alla mostra.

Il 14 Rooms è stato presentato dalla Fondazione Neyler, Arte Basilea, e Teatro Basilea. I curatori Hans Ulrich Obrist e Klaus Biesenbach  hanno invitato quattordici artisti internazionali per “animare” ciascuna delle quattordici stanze, esplorando la relazione tra spazio, tempo e fisicità con un’opera d’arte il cui “materiale” fosse un essere umano. L’opera cinetica “Figura Femminile” di Jordan Woldson non è un essere umano ma un robot e può essere vista come uno sguardo verso il futuro.

https://www.youtube.com/watch?v=xulnNDLlXf4

Il robot di Wolfson balla e parla, interagendo con lo spettatore alle sue spalle grazie allo specchio e attraverso un software di riconoscimento facciale. La donna-automa è stata pensata da Wolfson come una bionda dalle curve mozzafiato: qualcosa però nel suo aspetto risulta inquietante. Oltre ad alcuni “lividi” e alle pieghe sporche del candido vestito che sembra rubato alla ballerina di un nightclub, è soprattutto il volto della “Figura Femminile” a lasciare di stucco lo spettatore: nello specchio invece del viso di una bella ragazza si riflette una maschera scura dal naso aquilino che nasconde, ma solo in parte, un viso ancora più minaccioso.

Jordan Wolfson è nato nel 1980 a New York. Le sue opere comprendono installazioni, sculture, video e performance. Jordan Wolfson vive tra New York e Los Angeles.

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La statua che tutte le donne vogliono baciare si trova a Ravenna

Sarebbero cinque milioni le donne che nel corso di un paio di secoli non hanno saputo resistere al fascino di Guidarello Guidarelli, il nobile cavaliere effigiato nel 1525 dallo scultore Tullio Lombardo nella celebre lastra funebre che, tra le opere conservate nella Pinacoteca del Mar, il Museo d’arte della città di Ravenna, costituisce senza dubbio quella più nota e visitata.

Una leggenda popolare vuole che « le donne nubili che baceranno Guidarello, potranno sposarsi entro l’anno… ». Fatto sta che la statua dal volto languido e bello di Guidarello Guidarelli è diventata negli anni oggetto di pellegrinaggio di dame e signorine, rubandone i baci furtivi.

Milioni di labbra si sono dunque posate su quel volto fissato nel marmo, milioni di dolci contemplazioni e platonici abbandoni si sono succeduti al cospetto di quello struggente ritratto colto nel passaggio tra la vita e la morte.

E stando alle cronache, le manifestazioni d’affetto per la statua, oltre alle visite di vip della cultura, del teatro e del cinema, contemplano pure l’invio di appassionate lettere anonime e mazzi di rose rosse depositate ai suoi piedi.

Nel passato,secondo le testimonianze orali, che sono state tramandate a Ravenna, alcune donne facoltose ottenevano, pagando il guardiano, la possibilità di essere chiuse all’interno della stanza, da sole, potendo godere così, come amanti, la bellezza del condottiero.

Gli sono stati attribuiti poteri “taumaturgici”, altre a quello di trovare marito, anche quello di dare alla luce un pargolo di rara bellezza alle donne che fossero riuscite a baciarlo.

Le guance sbaciucchiate e spalmate del rossetto delle infuocate ammiratrici fecero il giro del mondo e furono immortalate anche in un film, La ragazza di latta, del 1970 di Vittorio Aliprandi, interpretato da Sydne Rome.

Si dovette persino correre ai ripari: la statua fu recintata, ma non servì, si racconta di donne innamorate che si nascondevano negli anfratti dell’Accademia per passare la notte in un gelido amplesso con la statua… alla fine si arrivò all’estrema conseguenza di nascondere la statua del bel soldato nei sotterranei dell’Accademia.

Pure Gabriele d’Annunzio fu affascinato da Guidarello, che celebrò così in un sonetto del 1903:
“Ravenna, Guidarello Guidarelli / dorme supino con le mani conserte / su la spada sua grande. Al volto inerte / ferro morte dolor furon suggelli…”,
contribuendo a circondare l’effigie del guerriero di quell’aura decadente che avrebbe condotto alla definitiva venerazione estetica e sentimentale del suo volto.

Il velo di mistero che avvolge la statua di Guidarello Guidarelli continua ancora oggi.

Ecco un vecchio video dove viene denominato “il morto più sexy del rinascimento”.

https://www.youtube.com/watch?v=_T47qUN4VDM

Guidarello Guidarelli nacque tra il 1450 e il 1460 a Ravenna (al tempo sotto il dominio della Repubblica di Venezia) da una famiglia d’origine fiorentina trasferitasi nella città romagnola agli inizi del XV secolo. È il primo di sette figli (di cui tre maschi e quattro femmine) e il padre, Francesco, era notaio. Uomo d’arme, nel 1468 Guidarello (ancora in giovanissima età) venne insignito della nomina di cavaliere dall’Imperatore del Sacro Romano Impero Federico III d’Asburgo.
Durante il periodo di carnevale del 1501, in attesa di sferrare l’attacco decisivo su Faenza, Cesare Borgia si dilettava con i suoi passatempi preferiti: tornei, corride e balli in maschera. Fu proprio in occasione del gran ballo mascherato organizzato ad Imola per l’ultimo giorno di febbraio che Guidarello Guidarelli venne ferito a morte. La causa di quel ferimento mortale resta un mistero, anche se non è escluso che, al di là di possibili vendette politiche, l’uomo sia stato vittima, nel clima surriscaldato del carnevale, di un colpo sferrato per futili motivi.

 

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Il talento è nelle mani, La magia è nei dettagli.

Un video spettacolare dedicato a chi ama incantarsi davanti a un artista talentuoso del disegno.
Making of Migration; un dipinto dell’artista olandese Marcel Witte.
In questo video si vede il processo di realizzazione di un dipinto a grandezza naturale di una orso polare mamma con due cuccioli galleggianti su un materasso ad aria della forma di un lastrone di ghiaccio.

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L’artista che dà vita agli oggetti più improbabili con l’uso di semplici linee… Un risultato che incanta

L’autore di questi video si chiama Sean Charmatz, un’artista che anima oggetti inanimati, facendoli diventare delle vere piccole opere d’arte digitali con la semplice aggiunta computerizzata di occhi, bocca e braccia stilizzate.

Io amo gli artisti che trasformano la realtà in qualcosa di più creativo ed entusiasmante, semplicemente per il bisogno di giocare un po ‘, staccare con la realtà e connettersi con la fantasia, umorismo e ispirazione.

Questo è quello che fa l’artista Sean Charmatz. Riesce sempre a strapparmi un sorriso e non posso fare a meno di godere delle sue creazioni, anche se sono molto simili tra loro.

Charmartz ha lavorato su un progetto originale, ancora attivo, che trasforma oggetti di uso quotidiano in Gif e foto, e poi pubblicarle su Instagram.

Charmatz utilizza l’illusione subcosciente del nostro cervello che si chiama pareidolia  per dare vita agli oggetti più improbabili con l’uso di semplici linee.

 
Il suo canale Instagram lo trovate qui www.instagram.com/sean_charmatz/

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Le 17 biblioteche più belle e spettacolari del mondo

Il fascino di una biblioteca vera è immutato nel tempo e non c’è niente di più imponente, maestoso ed interessante di una biblioteca al suo massimo splendore. Ecco le 17 biblioteche più affascinanti del mondo:

1. Biblioteca nazionale di Praga, Repubblica Ceca

 

2. Biblioteca del Trinity College, Dublino, Irlanda

 

3. Biblioteca del Reale Gabinetto portoghese della Letteratura, Rio De Janeiro, Brasile

 

4. Biblioteca del Monastero di San Florian, Austria

 

5. Biblioteca di Admont, Austria

 

6. Biblioteca George Peabody, Baltimora, USA

 

7. Biblioteca Nazionale austriaca, Austria

 

8. Biblioteca Joanina, Coimbra, Portogallo

 

9. Biblioteca Beinecke, libri rari e manoscritti, Università di Yale, USA

 

10. Biblioteca Nazionale, Parigi, Francia

 

11. Biblioteca dell’Iowa, USA

 

12. Biblioteca della città di Stoccarda, Germania

 

13. Biblioteca Vennesla, Norvegia

 

14. Biblioteca Nazionale cinese, Pechino, Cina

 

15. Biblioteca del Congresso, Washington, USA

 

16. Biblioteca statale oratoriana del Girolamini, Napoli, Italia

 

17. Biblioteca Braidense, Milano, Italia

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Artista francese trasforma noiosi edifici in colorate scene piene di vita

L’artista francese, Patrick Commecy, dipinge murales a partire dagli anni Settanta insieme al suo team di muralisti chiamato la “City of Creation”. Quest’artista crea una forma impressionante di Street Art, ovvero, trasforma pittoricamente le facciate noiose e monotone in scene vivaci e piene di vita. La sua pittura iper-realista si esprime dipingendo balconi, finestre, piastrelle simili talmente simili a quelle reali da sembrare vere, incorpora spesso figure di personaggi famosi ed influenti della storia della città nella quale il murales è realizzato.
Questi murales sono incredibili, sembra tutto così reale che è fonte di confusione sul momento tanto è complicato al primo impatto capire la differenza tra un vero albero e un albero dipinto; oppure se le caffetterie, le pasticcerie o i parchi giochi esistono davvero.
Qui di seguito alcuni suoi lavori “prima” e il “dopo” sulle facciate di edifici in Francia:

1. PRIMA E DOPO

2. PRIMA E DOPO

3. PRIMA E DOPO

4. PRIMA E DOPO

5. PRIMA E DOPO

6. PRIMA E DOPO

7. PRIMA E DOPO

8. PRIMA E DOPO

9. PRIMA E DOPO

10. PRIMA E DOPO

11. PRIMA E DOPO

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La casa più costosa del mondo è nel sud della Francia – dai un’occhiata all’interno

Le Palais Bulles – o “Bubble Palace” o “Palazzo delle Bolle”, si trova a Cannes, in Francia, ed è la proprietà più costosa al mondo.Come suggerisce il nome, è stata progettata per assomigliare ad un gruppo di bolle.

Nota per essere stata di proprietà dello stilista Pierre Cardin, l’eccentrica dimora con l’impressionante architettura futuristica, ha 10 camere da letto e dispone di un soggiorno sferico e vasti giardini completi di piscine e stagni.

Christie International Real Estate ha valutato la proprietà  455 milioni di $.

Non puoi permetterti di comprarla? Fai un rapido giro di alcuni dei suoi ambienti sottostanti:
Non è difficile capire perché questo luogo è conosciuto come il Palazzo delle Bolle. Progettato dall’architetto ungherese Antti Lovag e costruito tra il 1975 e il 1989, la proprietà sembra più un mini villaggio che una casa.

Il soggiorno ha un arredamento a tema spaziale, riprendendo la forma delle “bolle” che compongono la casa. Anche il divano è rotondo.

Questa sala di ricevimento è decorata con alcuni mobili unici ed eccentrici.
 
Una delle 10 suite progettate da artisti contemporanei. Questa ha la vista sul mare, che si affaccia sul Mar Mediterraneo e la baia di Cannes. Il tema della bolla continua in questa stanza, dove c’è un letto rotondo e finestre circolari.

In uno dei bagni, che assomiglia più a un centro termale, il lavandino e vasca sono curve. Non troverete mai linee rette in questa casa.

Anche la scala non ha angoli retti.

All’esterno, i giardini sono ricchi di cascate, laghetti e piscine che si rovesciano sulle sue superfici sferiche di color ocra.

La proprietà ha anche un proprio auditorium che può ospitare fino a 500 persone per eventi e concerti, e ha una vista mozzafiato sul mare.

Di notte, le luci all’interno del “palazzo” si riflettono nella piscina e conferiscono un tocco etereo.

E dall’alto, la casa sembra ancora più particolare e unica.

Oggi Palais Bulles (Il palazzo delle bolle) è disponibile in affitto per feste e ricevimenti e nel 1998 quest’opera architettonica è diventata monumento storico  per volere del Ministero della Cultura francese.
Ecco dove si trova:

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L’artista che ha lanciato la moda delle lentiggini stellari

“Il suo volto era come il cielo notturno … si potrebbero quasi tracciare le costellazioni delle stelle con le sue lentiggini… “.
Questo è il video che ha ispirato il nuovo trend di makeup che sta diventando di tendenza tra le ragazzine di tutto il mondo.

All’inzio le lentiggini si nascondevano, poi sono state rivalutate e chi non le aveva ha cominciato a disegnarle. Poi Instagram ha fatto esplodere la tendenza prima con le lentiggini arcobaleno, le “rainbow freckles”, e ora con le lentiggini galattiche o stellari, le “galaxy freckles”. Lanciato dall’artista Qinni (su Instagram @qinniart), il trend consiste nel disegnare su naso e guance lentiggini dai colori del cosmo, quindi iper-glitterate e fluorescenti, come un cielo stellato.

Musica: Chopin – Ballata n. 4 in Fa minore op. 52, eseguita da Frank Levy.

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L’artista che stimola l’immaginazione solo guardandolo

Con la sua vita divisa tra la Cambogia e il Maine, l’illustratore Visoth Kakvei presenta un’affascinante fusione di simbolismo e stile. Egli raffigura modelli astratti, e immagini che vanno dalla Statua della Libertà ad animali esotici come elefanti, cavallucci marini, e cervi. Sia a colori o in bianco e nero, le sue trame a labirinto non cessano mai di stimolare l’immaginazione.

https://www.youtube.com/watch?v=D6uRSsBMdK4

https://www.youtube.com/watch?v=6xVTA2Wfv8M

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Questa tigre non è quello che sembra…

Guarda questo dipinto, cosa vedi? Il dipinto di una bellissima tigre vero? Invece no, guarda qui sotto:

E’ una spettacolare composizione di tre corpi di donna dipinti ad arte da Craig Tracy.

La body art consiste nel dipingere il corpo con pigmenti naturali, come ad esempio l’hennè, fino a trasformare il corpo in un vero e proprio dipinto tridimensionale.

L’artista americano Craig Tracy ha 42 anni e ha fatto del body painting una vera e propria arte e nella sua ultima opera ha fatto posare tre ragazze nude per far prendere vita ad una tigre tridimensionale davvero eccezionale. L’opera s’intitola “The Last South China Tiger”, e fa parte del progetto “Save China’s Tigers” il cui scopo è quello di proteggere i felini restanti in Cina.

Ecco il video che vi mostra l’esecuzione dell’opera..

Qui sotto un’altra sua spettacolare opera realizzata con 3 corpi di donna:

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Mobili contenitori che sembrano SCATOLE MAGICHE

Questi mobili contenitori sono dei veri e propri scrigni, fatti per tenere in ordine i tanti piccoli oggetti che non si sa mai dove sistemare, sia in casa che in negozio. Da oggi sono disponibili anche in Europa, si possono ordinare sul sito www.theoriginalscrapbox.com . Il prezzo è ovviamente molto alto, e se guardate questi 2 video, sopra e sotto, capirete il perchè!

 

 

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COSA VEDETE NELLA FOTO?!?

Siete sicuri che quello che vedete è proprio quello che sembra?
 Guardate la foto qui sopra: cosa vedete? “Un bellissimo pappagallo colorato” direste sicuramente voi. E i più precisini aggiungerebbero: “un bellissimo pappagallo colorato seduto su un tronco di legno con uno sfondo verde”. Ma siete proprio sicuri di quello che avete appena detto? Siete certi al cento per cento? Al mille per mille?

Mi dispiace deludervi, ma quello che vedete non è quello che sembra. Il bellissimo pappagallo colorato è un’opera di body painting realizzata sul corpo di una modella. E…se l’artista è bravo e la modella pure…il body painting (disegni che si fanno direttamente sul corpo) può davvero creare queste illusioni sorprendenti.  Guardate di nuovo e con attenzione la foto sopra e poi guardate queste 2:

L’autore è il bravissimo Johannes Stoetter (anche se ha un nome tedesco è italiano!), campione mondiale di body painting. Se osservate l’immagine qui sopra vedrete, infatti, che la testa del pappagallo e il becco sono formati dal braccio piegato della modella, mentre le gambe , una distesa e una raccolta, creano la coda e le ali.
L’artista, originario del Sud Tirolo, ama riproporre animali, paesaggi o elementi naturali con la tecnica del body painting. Che dire, ci riesce in modo…davvero super!

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LA RANA TROPICALE

Non sempre tutto è quello che sembra. Questa rana è stata la prima creazione artistica del bravo Johannes Stoetter. A prima vista, questa immagine sembra essere una rana tropicale poggiata su una foglia in una foresta pluviale. Ma si tratta di un’illusione ottica creata dal pittore 36enne Johannes Stoetter che, con sapienti colpi di pennello, sa trasformare le persone in ‘animali’. L’artista, un ex campione del mondo di body painting, in questo caso ha ‘utilizzato’ cinque donne.

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PESCE ANGELO

Il sudtirolese campione del mondo di bodypainting Stötter, ottiene effetti incredibili, suggestivi e davvero realistici, utilizzando semplicemente pittura e corpo umano. Questa sua creazione si chiama “ANGELFISH”

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IL LUPO CON 3 DONNE

Qualche anno fa Stötter è diventato famoso con la sua creazione di una rana tropicale composta da 5 corpi umani. Il sudtirolese campione del mondo di bodypainting, ottiene effetti incredibili, suggestivi e davvero realistici, utilizzando semplicemente pittura e corpo umano. Questa sua creazione si chiama “The Wolf”