Animali Test e Quiz

Conosci il linguaggio dei gatti? – FAI IL TEST

Volete un gatto felice e sereno? Niente di più comune e semplice da realizzare, a patto di sforzarsi un minimo per conoscere e comprendere meglio il suo linguaggio e comportamento. E’ per questo che vi proponiamo questo test.

Rispondi a queste 10 domande e verifica quanto conosci il comportamento dei gatti:

Verifica anche: QUANTO CONOSCI IL TUO CANE?

Animali Curiosi

Video strepitoso: Il Gatto e la Pantera a confronto

La naturale eleganza del NERO
Riscaldato, sfamato, coccolato e vezzeggiato il gatto domestico ne ha fatta di strada dalle origini a oggi. Eppure la sostanza del suo essere, i movimenti felpati, la potenza nel salto, l’elasticità negli atterraggi sono rimasti quasi gli stessi. Basta guardare le riprese in super slow motion – con una specialissima videocamera Phantom, a 2500 fotogrammi al secondo – del gatto messo a confronto con una pantera nera per rendersene conto.

CURIOSITA’ SULLA PANTERA NERA
Pantera nera è il nome comune con cui vengono indicati gli esemplari neri di alcune specie di felidi affetti da melanismo, un eccesso di pigmentazione che rende molto scuro o addirittura nero il colore di pelle, peli o piume che normalmente non lo sono.
Questo fenomeno, che interessa mammiferi, rettili, uccelli, anfibi e insetti, è spesso il risultato di mutazioni genetiche che possono essere spontanee o dipendere da agenti esterni come la temperatura o l’inquinamento.
L’animale nero più affascinante è sicuramente la Pantera. È da sempre temuta e ammirata, ma di preciso che animale è la pantera? In realtà, con il termine “pantera” non si indica una sola specie bensì 5.

Dal punto di vista scientifico, infatti, fanno parte del genere Panthera il leopardo (Panthera pardus), il giaguaro (Panthera onca), il leone (Panthera leo), la tigre (Panthera tigris) e il leopardo delle nevi (Panthera uncia).

Nel parlare comune, tuttavia, vengono identificati come “pantere nere” tutti i felidi che possiedono la particolarità di un manto di colore nero o fortemente maculato, affetti cioè da melanismo: sono proprio le pantere, infatti, l’animale melanico per eccellenza.
La versione melanica del leopardo  – dovuta alla mutazione di un gene recessivo – e del giaguaro  – dovuta invece alla mutazione di un gene dominante – sono le più comuni e si possono incontrare rispettivamente nel Sudest asiatico e nell’America Latina. Osservando il loro mantello in controluce, come quello del leopardo della foto, è possibile distinguere le caratteristiche macchie ocellate più scure rispetto al nero di fondo.
Si hanno frammentarie notizie di avvistamenti anche di puma, leoni e tigri di colore nero, ma sono davvero rarissimi.
(fonte: Focus.it)

CURIOSITA’ SUL GATTO NERO
Il 17 novembre è il “Gatto nero day” indetto dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) a difesa della dignità del gatto nero.
Per i piccoli felini però non è solo una questione di decoro, secondo l’associazione ogni anno 60 mila gatti neri vengono uccisi a causa di una sciocca credenza. La diceria che il gatto nero porti sfortuna ha origine nel Medioevo quando i gatti in genere erano considerati i diabolici compagni delle streghe, per la loro abitudine a uscire di notte. Quelli di colore nero inoltre, non molto visibili nell’oscurità, facevano imbizzarrire i cavalli e i cavalieri cadevano di sella. Da qui l’idea che portino sfortuna quando ci attraversano la strada. In realtà gli unici a rischiare sono i mici, che facilmente possono finire sotto le ruote di qualche automobilista poco attento.

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Ettore, il cane che chiede scusa 🐶

Le orecchie basse, l’espressione triste e colpevole. E poi il muso, spinto con tenerezza contro il volto del suo padrone, come a voler chiedere scusa. Ettore, lo splendido incrocio di labrador protagonista di questo video, non vuole proprio saperne di ascoltare il rimprovero del suo proprietario, Anthony Granai, e fa di tutto per farsi perdonare, mentre la fidanzata del ragazzo, Federica Riccardi, riprende la tenera scena. Il motivo di un tale senso di colpa? “Stava praticamente facendo una buca nel divano”

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Bella e il giaguaro Juma fanno colazione insieme 😃

Bella ha 8 mesi di età, e Juma è un piccolo orfano e ha solo 1 mese, ma entrambi bevono dal biberon insieme con tutta tranquillità. Il padre di Bella, il biologo Ayrton Katsuyama, salva centinaia di animali selvatici in Brasile. Le sue figlie hanno sempre vissuto a stretto contatto con alcuni di questi animali. Juma, un giaguaro brasiliano, è uno di questi.

Qui sopra potete vedere un estratto del video originale che vi riportiamo per intero qui sotto:

Animali Festa della Mamma

Due gemelli per mamma gorilla: un evento raro di una dolcezza infinita

I due cuccioli sono gemelli. Sono nati nello zoo di Arnhem, nei Paesi Bassi, da mamma N’galya, 20 anni. L’evento viene considerato molto raro.
È  avvenuto il 13 giugno 2013 in Olanda, nello zoo di Arnhem: sono nati due gorilla gemelli, un maschio e una femmina. La mamma N’gayla di 20 anni, e già mamma per altre tre volte, si gode la nuova prole, mentre il papà, un gorilla 23enne di nome Limper, invece, non avrà contatti con i cuccioli fino a quando non saranno più grandi: solo tra qualche tempo potranno giocare insieme.

 

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Gattini incontrano Cagnolini per la prima volta!

Divertente incontro con amore a prima vista 🙂 Nel video si vedono le due gabbiette che vengono aperte una di fronte all’altra: in una ci sono dei gattini piccoli e nell’altra dei cuccioli di cane. I primi ad uscire sono i gattini, più curiosi, ma subito dopo escono anche i cagnolini. Dopo alcuni istanti di studio, cani e gatti iniziano a giocare insieme. Avete notato anche voi che i gattini sembrano più curiosi e i cagnolini più affettuosi?

 

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Sapete perchè questo gatto viene chiamato “Bambola di pezza” o “Cherubino”?

Questa razza di felino si chiama Ragdoll (bambola di pezza), il suo nome deriva appunto dal comportamento di questo gatto, molto rilassato quando preso tra le braccia. Da questa sua indole ‘angelica’, e probabilmente dal colore blu degli occhi, deriva anche l’altro suo nome “Cherubino”, usato soprattutto in America. Il ragdoll è una razza di gatto di selezione nordamericana con gli occhi azzurri e un manto colourpoint particolare. È un animale muscoloso e di grandi dimensioni, con un pelo semilungo, morbido e setoso. Sviluppato a partire dagli anni sessanta dall’allevatrice statunitense Ann Baker, è conosciuto per il suo temperamento docile e tranquillo e la natura affettuosa.
Un gatto che non ha nulla del gatto, non è attaccato alla casa ma al padrone, mangia quando il padrone mangia, non graffia, si fa strapazzare godendone, non scappa, e non può restare troppo solo perchè potrebbe morirne! Questa razza è utilizzata anche per pet therapy per bambini con handicap e anziani. Poco conosciuta e confusa con altre razze.

 

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Petauro dello zucchero (Sugar Glider)

Il petauro è un animale domestico?
Perché la domanda sorge spontanea: ci chiediamo che cosa comporti tenere in casa un piccolo marsupiale che di solito vive sulla cima degli alberi in Nuova Guinea? Il petauro dello zucchero è un animale notturno, che dorme durante il giorno e vive di notte e quindi già solo per questo non può essere considerato un animale da compagnia.

Ha bisogno di uno spazio ampio per vivere e la soluzione ideale è una grossa voliera per uccelli in alluminio (non di legno perché assorbe l’odore) con una base amovibile, utile a mantenere pulito il fondo, che tenderà a sporcarsi molto.

È una creatura arboricola, cioè trascorre gran parte del tempo sugli alberi, pertanto la gabbia, addobbata con liane e rami, dovrà essere tenuta aperta qualche ora per permettergli di fare quello che gli riesce meglio: saltare e planare, ovviamente in giro per la stanza.

Ma solo dopo essersi assicurati che non ci siano pericoli: infatti per le dimensioni ridotte e l’indole curiosa, il petauro tenderà ad infilarsi in tutte le fessure disponibili, correndo il rischio di farsi male o di combinare qualche danno.

Il consiglio è di coprire i cavi elettrici, disinserire le spine di corrente, lasciare abbassata la tavoletta del wc (non sa nuotare), ostruire tutti i fori e controllare attentamente il cestello della lavatrice. Se tutto ciò vi sembra troppo e pensate di relegarlo in gabbia, lasciate perdere, il petauro non fa per voi.

I petauri sono poi animali sociali e in natura vivono in grandi comunità composte da 6-10 soggetti e quindi è fondamentale prenderne almeno due, dato che in nessun caso possono vivere da soli. E questo bisogno è così insito nella loro natura che se in una coppia, uno dei due perisce improvvisamente, l’altro può entrare in uno stato di stress e depressione fino a lasciarsi morire.

Ma è l’alimentazione l’argomento più spinoso: poiché è onnivoro, la sua dieta deve essere composta da una grande varietà di frutta e verdura, somministrata fresca tutte le sere e da insetti vivi come grilli, cavallette e lombrichi. Inoltre il suo corpo non è in grado di accumulare calcio nell’organismo, elemento però indispensabile al suo metabolismo; pertanto deve essere integrato quotidianamente, spolverizzandolo in piccole quantità sulla frutta.

Una carenza di calcio può portare velocemente alla paralisi degli arti posteriori o a fratture spontanee delle ossa. Sarò controcorrente, ma una creatura notturna, che ha bisogno di un suo simile per essere felice, di ampio spazio per saltare e di una dieta scrupolosa per sopravvivere, non riesco proprio ad annoverarlo tra i nuovi «animali domestici». Rimango in attesa dei vostri commenti.

Marco Bergamaschi (L’Eco di Bergamo)

Ancora poco conosciuto in Italia, il petauro dello zucchero è un animale domestico che spopola soprattutto nei paesi anglosassoni.

Meglio noto come “scoiattolo volante”, il petauro dello zucchero ha davvero un nome simpatico che, in realtà, con il comune zucchero da cucina non c’entra nulla. Questo dolcissimo marsupiale, a differenza di cani e gatti e degli altri animali diurni, vive principalmente di notte. Le sue dimensioni sono relativamente piccole: un adulto in media raggiunge i 10 – 15 cm di lunghezza, esclusa la coda. Caratterialmente è molto socievole e soffre molto se è lasciato da solo.

E’ davvero molto carino e affettuoso.

 

 

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Un video che genera un’infinita e sconfinata tenerezza

Gli occhioni teneri di questa scimmietta, che si chiama Nala, hanno davvero rubato i cuori di tanti utenti, che continuano a condividere il video di Nala che fa il bagnetto.

Nala non è una scimmietta qualunque. Salvata da un veterinario, ha trovato una famiglia che la ama e si occupa, con grande affetto di lei. Ma Nala è anche una scimmietta molto speciale: i due bambini autistici che vivono nella sua famiglia sembrano trarre un enorme giovamento dal contatto con lei.

Questi 2 video sono stati caricati su Youtube da Jennifer Thall nel 2011. Ora Nala è grande, è sempre molto amata e sta benissimo.

 

 

Animali

Si chiama Coby ed è il gatto con gli occhi più belli del mondo

Questo gatto si chiama Coby, è un British Shorthair e ha gli occhi BLU più belli del mondo, guardalo e incantati.

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Un buongiorno da Coby, il gatto con gli occhi più belli del mondo, guarda le sue foto —> http://goo.gl/cDCJ0M

Pubblicato da Rivelazioni.com su Mercoledì 24 febbraio 2016

Questi gatti amano particolarmente essere coccolati e non sono una razza particolarmente rumorosa, anche se i miagolii non mancano, soprattutto nel momento del cibo o mentre giocano. I British Shorthair hanno la tendenza a seguire le persone da una stanza all’altra per stare con il loro proprietario e vedere cosa sta succedendo. Ad altri non importa di essere coccolati e la maggior parte di questi gatti preferisce mantenere le quattro zampe per terra mentre è coccolato, piuttosto che venire preso in braccio.

La razza è diventata una delle preferite dagli addestratori di animali a causa della sua natura e intelligenza e negli ultimi anni questi gatti sono apparsi in molti film di Hollywood e spot televisivi. Possono imparare piccoli accorgimenti spontaneamente.

Il carattere di questo gatto può venire così descritto:

Solido

Il British Shorthair tanto è un gatto solido fisicamente quanto lo è psichicamente. Il British è molto posato, non si lascia andare a crisi nevrasteniche e non alza la voce, non graffia e non morde per rabbia o per paura (al massimo mordicchia per giocare, ma facendo sempre grande attenzione a non superare i limiti consentiti e quando mette le zampe sulla faccia del padrone tira sempre dentro le unghie).

Indipendente

Il British è un gatto dominante, indipendente e molto fiero, con un gran senso della dignità personale. Adora stare in compagnia e tende a seguire i padroni per tutta la casa come un cagnolino, sistemandosi spesso sui tavoli o sulle sedie o in qualche posizione da cui abbia la panoramica dei movimenti della famiglia umana. Non ama farsi stringere e strapazzare inutilmente e decide lui quando è l’ora delle coccole. Se troppo manipolato recalcitra con le zampine anteriori e si ritira per un po’ per conto suo.

Affettuoso

È un gatto affettuoso, dolce ed estremamente legato alla famiglia di cui si sente un componente alla pari.

Adattabile

Il British è più legato ai padroni che alla casa. Si adatta bene ai cambiamenti e ai viaggi. Il cambio di ambiente è anzi un’occasione per esplorare nuovi orizzonti, con la curiosità innata che lo contraddistingue. Il British è anche molto paziente con i bambini e se proprio non ce la fa più, piuttosto che far loro male si nasconde in qualche posto dove può stare in pace per un po’.

Cacciatore e giocherellone

Il British ha un istinto da cacciatore che in campagna si rivela con roditori, uccelli e lucertole e che, in appartamento, si sfoga sugli insetti di ogni tipo. Alla vista di un moscerino il British si illumina e inizia ad avvicinarsi circospetto emettendo un caratteristico suono acuto di allarme, fino a piombare sulla preda. Il British ama anche molto il gioco, in particolare quello che gli ricorda la caccia, ama rincorrere la pallina che gli si tira e può imparare a riportare piccoli oggetti (corde o topolini di pezza).

I British Shorthair non richiedono molte cure, anche se qualche spazzolatura ogni tanto gli farebbe comodo. I British Shorthair possono essere soggetti all’obesità, soprattutto se sterilizzati o tenuti al chiuso, quindi si deve curare la loro dieta.

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“Poi dove lo lascio quando vado in vacanza?”. Facile, lo porti con te!

L’autore di questo video stupendo vive in Colorado e si augura che questi 2 minuti ispirino anche gli altri a condividere nuove avventure con i loro compagni a quattro zampe! Il suo cane Loki non è bellissimo? Una testimonianza che vuole essere di ispirazione per tutti quelli che rinunciano ad adottare un cane perché “poi dove lo lascio quando vado in vacanza?”.
Facile, lo porti con te!

Il compagno di viaggio perfetto? Quello con cui riesci a raggiungere un buon equilibrio tra la complicità e l’indipendenza; con cui riesci a vivere a stretto contatto rispettando gli spazi e le necessità reciproci; con cui puoi anche restare in silenzio per ore e goderti la visione mistica di un panorama. Se pensate che un compagno così sia impossibile da trovare, queste immagini e questo video vi faranno cambiare idea.

Un alaskan malamute di nome Loki e il suo amico umano vi accompagnano infatti alla scoperta del loro viaggio insieme, che si snoda tra panorami spettacolari, incontri affascinanti e momenti di divertimento.

Animali

CIAO MI CHIAMO NALA :-)

SONO UN GATTO DELLE FORESTE NORVEGESI, GUARDA IL MIO VIDEO!
Questo video fantastico è stato girato da Alexander Fredriksen nella sua casa a Oslo in Norvegia. Appena pubblicato ha avuto 200.000 visite in un solo giorno! E il motivo lo saprete non appena vedrete il suo splendido gattone nel filmato. Si tratta di un esemplare meraviglioso di Norwegian Forest Cat di nome NALA. 

Inutile aggiungere altro, guardatelo.

 

Qui sotto vediamo Alexander alle prese col suo micione NALA che non lo lascia giocare ai videogame 🙂

 

La storia del gatto delle foreste norvegesi è ricca di leggende legate al popolo dei Vichinghi. Si narra, infatti, che questo antico popolo usasse tenere in casa i gatti dei boschi vicini alle loro abitazioni e che li portasse sulle navi, durante i viaggi, come cacciatori di topi. Alcune leggende norvegesi raccontano che Freyja, dea dell’amore e della fertilità, vagasse per il mondo su un carro trainato da due grossi gatti dal pelo lungo cercando il suo consorte Óðr e che anche Thor, dio del tuono, fu sottoposto ad una prova di forza che consisteva nel sollevare un grosso gatto. Le prime citazioni storiche cominciano nel 1559 quando il sacerdote e naturalista danese Peter Clausson Friis, allora residente in Norvegia, divise le linci norvegesi in tre classi: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto. (fonte Wikipedia)

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Leopardo si emoziona nel rivedere la giovane che l’ha salvato

Il felino corre ad abbracciare la ragazza che lo ha cresciuto. Accade in Sudafrica. La ragazza si chiama Juhi Agrawal, si è presa cura di lui dopo che fu abbandonato dalla madre subito dopo il parto. Juhi dichiara che è un  LEOPARDO e quindi non è un PUMA come molti nei commenti con presunzione dichiarano che sia. Inoltre, da wikipedia: “Pantera nera è il nome comune con cui vengono indicati gli esemplari neri (varianti melaniche) di alcune specie di felidi. Zoologicamente parlando, il termine pantera è sinonimo di leopardo.” Chiaro no?

 

 

 

 

 

Animali Curiosi

Perché i gatti amano le scatole?

Quante vole ci siamo chiesti il perché di questo comportamento così bizzarro dei nostri cari amici gatti? In realtà, di bizzarro c’è ben poco: l’amore dei gatti per le scatole ha ragioni biologiche ben precise, che sono state individuate da un nuovo studio dell’Università di Utrecht. Gli studiosi hanno separato 19 gatti.
Metà di loro aveva accesso a spazi ristretti, l’altra metà no: i livelli di stress risultavano notevolmente più bassi nei gatti che avevano a disposizione delle scatole in cui rilassarsi.
ISTINTO
I gatti sono predatori di natura e, come altri felini, sorprendono le prede con agguati improvvisi. Tra le mura domestiche, le scatole sono il luogo ideale in cui nascondersi e sottrarsi agli occhi del “nemico” (che sia un innocuo cetriolo o il vostro pericolosissimo piede!) o, al contrario, in cui cercare sicurezza.
ANTISTRESS
Come dimostrato dagli studi dell’Università di Utrecht, i gatti non solo amano le scatole, ma ne hanno proprio bisogno. La presenza di una scatola o di un altro riparo garantisce ai mici un luogo sicuro in cui rintanarsi nei momenti di stress. Infatti, ai mici a cui viene lasciata a disposizione una scatola si ambientano meglio al nuovo ambiente e si dimostrano più disponibili alle interazioni con gli umani. «Nascondersi è una strategia di comportamento per far fronte ai cambiamenti ambientali e alle fonti di stress».
FUGA DAI PROBLEMI
Rispetto ad altre specie più gregarie, i gatti tendono ad evitare il più possibile gli scontri diretti e le situazioni conflittuali. Nei momenti in cui percepiscono ostilità o attenzioni eccessive, le scatole rappresentano una “zona franca” in cui rifugiarsi fino a quando le acque non si saranno calmate.
UN BEL CALDUCCIO
Chi ha un gatto l’avrà sicuramente notato: più piccola è la scatola, più i mici proveranno a incastrarvisi nelle posizioni più buffe. Il motivo potrebbe avere a che fare con la temperatura ambientale: quella ideale per i gatti è di 30-36 °C (quindi, almeno 10 °C più alta della nostra) e il cartone – in particolar modo quello da imballo – è un perfetto isolante, soprattutto se entra a contatto con il pelo dell’animale.

In questo video qui sotto potete imparare un bel sistema per far felice il vostro gatto semplicemente con una scatola e una T-SHIRT, geniale!

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