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LO SCIVOLO NATURALE PIU’ DIVERTENTE CHE SI SIA MAI VISTO

Sliding Rock è una cascata naturale che si trova nei pressi di Brevard, in North Carolina, ed è da tempo utilizzata come uno scivolo acquatico dai turisti avventurosi in cerca di un modo divertente per rinfrescarsi durante nei caldi mesi estivi. La zona è servita dal Servizio Forestale, con tanto di bagnini e personale di servizio.

Lunga una ventina di metri, questa formazione è alimentata da migliaia di litri di acqua che scorrono verso il basso, regalando emozioni indimenticabili a chi ci si tuffa, e si conclude con una grande piscina di un metro e mezzo di profondità circa.

Ci sono due “piattaforme di osservazione” per coloro che preferiscono guardare gli altri che si divertono, mentre i bagnini in servizio in ogni momento della stagione si assicurano che nessun danno sia arrecato né ai visitatori né alla cascata. Certo, c’è è una biglietto da pagare per entrare, di circa 2 dollari, ma a giudicare dalle foto e dai video postati online, è un piccolo prezzo da pagare per una grande quantità di divertimento.

D’estate questo posto può diventare piuttosto affollato e i turisti sono invitati ad andare presto, se non vogliono aspettare in una lunga fila prima di scivolare. Sliding Rock è accessibile anche durante la bassa stagione, ma anche se la fila è molto più corta, l’acqua è anche sensibilmente più fredda. Anche i bambini possono fare lo “scivolo naturale”. È forse proprio per questo che Sliding Rock è una delle attrazioni più popolari del North Carolina.

D’inverno non c’è tanta gente che osa avventurarsi sullo scivolo con la neve, ma qualcuno ci prova:

https://www.youtube.com/watch?v=PpwVRV9y0Hw
Ecco dove si trova:

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Le incredibili cascate orizzontali che sembrano andare al contrario

L’Australia è famosa per le sue incredibili cascate. Tra loro ci sono le bellissime Russell Falls e le Mitchell Falls. Ma non tutti conoscono il fenomeno unico delle cascate orizzontali. Possono essere viste all’interno di Talbot Bay, dove ci sono due cime parallele, di circa 300 metri. Attraverso di loro una massiccia quantità di acqua viene spinta dalla marea, creando delle cascate temporanee.

Le Horizontal Falls, chiamate anche Horizontal Waterfalls (termine inglese per “cascate orizzontali”) sono un fenomeno naturale che si verifica nella regione di Kimberley in Australia Occidentale

Le Horizontal Falls, malgrado il loro nome, non sono realmente una cascata, ma una corrente marina molto potente che con l’arrivo della marea si insinua in due strette gole costiere della baia di Talbot . Ogni gola è larga circa 10 m e l’acqua si accumula più velocemente di quanto non riesca a liberarsi, provocando un’irregolarità della superficie dell’acqua simile ad una cascata. La corrente inverte la sua direzione con il riflusso della marea.

Ecco dove si trovano:

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Le impressionanti tempeste in Bretagna al Faro dell’Inferno degli Inferni

Girate da un elicottero, le impressionanti immagini qui sopra sono state girate nel febbraio del 2014 sulle coste bretoni francesi al FARO DI AR-MEN.

Qui sotto un video del 16 dicembre 2011:

Il faro d’Ar-Men (“la roccia” oppure “la pietra” in bretone) è un faro marino costruito tra il 1867 e il 1881 all’estremità della Chaussée de Sein, sulla punta occidentale della Bretagna, Francia. Porta il nome dello scoglio su cui è eretto.
Il faro d’Ar-Men è uno dei fari più famosi, a causa del suo carattere isolato, delle considerevoli difficoltà che ha presentato la sua costruzione e del pericolo che doveva affrontare il suo personale. Considerato luogo di lavoro estremamente logorante per la comunità dei guardiani di faro, è stato soprannominato da questi ultimi “L’Inferno degli Inferni”. Non era raro che in condizioni difficili di mare e di vento non si potessero rilevare gli operatori ogni 15 giorni, come da regola. I colpi delle grandi ondate durante le tempeste fanno tremare tutto l’edificio e possono far cadere tutto ciò che è appeso ai muri, e rendevano questi periodi particolarmente insopportabili per i guardiani.

Ecco dove si trova:

 

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Le Dolomiti, le chiamano i “Monti Pallidi” ma tanto pallidi non sono…

Le Dolomiti, conosciute anche come Monti pallidi, sono un gruppo montuoso della Alpi Orientali italiane. Nel 2009 il Comitato Esecutivo della Convenzione sul patrimonio materiale dell’umanità dell’UNESCO ha dichiarato le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità.

Le Dolomiti si sono formate nel tempo da alghe e barriere coralline pietrificate.
Per 250 milioni di anni hanno prosperato nel mare di Teti, poi – quando l’acqua si è ritirata – si sono innalzate verso il cielo, maestose, bizzarre e bianche, Monti pallidi appunto, decisamente diversi da tutti quelli vicini. E nel 1788 gli studiosi hanno scoperto il perché di questo pallore: le Dolomiti sono composte da un carbonato doppio di calcio e magnesio.
Le cime principali sono le seguenti:

Marmolada (Punta Penia, 3343 m)
Antelao (3264 m)
Latemar (Torri di Latemar, 2814 m)
Gruppo del Catinaccio (Catinaccio d’Antermoia, 3004 m) con le Torri del Vajolet (2821 m)
Gruppo del Sella (Piz Boè, 3151 m)
Sassolungo (3184 m)
Pale di San Martino (Cima Vezzana, 3192 m)
Gruppo Odle-Puez (Furchetta e Sass Rigais, 3025 ) con Sass de Putia (2875 m), Sassongher (2665 m) e
Gruppo Cir (Gran Cir, 259 m)
Sciliar (Monte Petz, 2662 m)
Gruppo delle Conturines (Cima Conturines, 3064 m)
Dolomiti di Sesto (Punta dei Tre Scarperi, 3145 m, Tre Cime di Lavaredo, 2999 m)
Cristallo (Monte Cristallo, 3221 m)
Cadini di Misurina (Cima Cadin di San Lucano, 2839 m)
Tofane (Tofana di Mezzo, 3244 m)
Gruppo delle Marmarole (Cimon del Froppa, 2932 m)
Col di Lana (m 2452 m) con Sett Sass (2571 m) e Sass de Stria (2477 m)
Sorapiss ( 3205 m)
Gruppo della Croda da Lago (Cima Ambrizzola m 2715 m)
Gruppo del Nuvolau (Monte Averau, 2647 m)
Gruppo del Civetta (Monte Civetta, 3220 m)
Gruppo del Pelmo (3168 m)
Gruppo del Bosconero (Sasso di Bosconero, 2468 m)
Vette Feltrine (Monte Pavione, 2334 m) e Gruppo del Cimonega (Sass de Mura, 2550 m)
Gruppo dello Schiara (Monte Schiara, 2563 m)
Dolomiti di Lienz (Große Sandspitze, 2770 m)
Dolomiti Friulane (Cima dei Preti, 2703 m)
Dolomiti di Comelico – Dolomiti Carniche (Monte Cavallino, 2689 m)
Dolomiti di Brenta (Cima Tosa, 3178 m)

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Le barriere coralline più belle del mondo

In giro per il globo sono le barriere coralline a svelare i segreti più incredibili, i tesori più evidenti delle profondità e non è nemmeno necessario essere degli esperti, perché non di rado già vicino la riva si possono osservare splendidi giardini sommersi. L’unica cosa da fare è prendere pinne, maschera, boccaglio e partire per una avventura come poche. Queste sono le 7 barriere coralline più grandi e belle al mondo:

Grande Barriera Corallina, Australia: non poteva che essere la prima, visto che tra l’altro è super nota. Nel tempo è diventata quasi una destinazione scontata, ma chi ha la fortuna di vederla in fondo si accorge che ne valeva comunque la pena. Che l’emozione non è mai risparmiata. Si tratta del parco marino più grande del mondo, in una zona di 2300 chilometri al largo della costa nord-orientale dell’Australia. Al suo interno si possono trovare 400 tipi di coralli, 1500 specie di pesci e 400 varietà di molluschi. I fondali sono Patrimonio dell’Umanità.
Barriera Corallina della Nuova Caledonia: si presenta in diverse forme e, in tale angolo di Pacifico, c’è addirittura un doppio sistema lungo 1300 chilometri. Si sviluppa intorno all’isola principale di Grand Terre. Dista circa 30 km dalla costa e nel reef si notano pesci balestra, tonni, squali e testuggini. Dal 2008 è Patrimonio dell’Umanità.
Barriera Corallina di Andros, Bahamas: è l’isola locale meno popolare, ma le sue acque sono cristalline. Si tratta del terzo sistema corallino del mondo e l’esperienza subacquea è davvero sorprendente. 225 chilometri di coralli in una sorta di canyon sottomarino che sprofonda a più di 1800 metri. Bello, inoltre, esplorare le grotte coralline della Foresta Pietrificata.
Barriera di Abrolhos, Brasile: da tempo è riconosciuta a livello mondiale per le specie endemiche di coralli fungo. Il sistema corallino del luogo, è il più grande di tutto l’Atlantico meridionale. Ma quel che stupisce di più è la presenza di coralli e molluschi finora sconosciuti.
Parco Nazionale di Komodo, Piccole Isole della Sonda, Indonesia: in questa area protetta si può vedere anche il simbolo del posto che è appunto il drago di Komodo. Eppure è il mare a catturare l’attenzione. Tra variopinti cavallucci marini, rane pescatrici bicolore e polpi dagli anelli blu, ecco una delle barriere più incredibili che si conoscano.
Atollo di Aldabra, Seychelles: è il secondo più grande del mondo e non è particolarmente turistico. I fondali sono bassi e le scogliere profonde e intorno le formazioni coralline sono ricche. Il biosistema è carico di squali martello, barracuda e almeno 150mila tartarughe giganti.
Barriera Corallina del Belize: fa parte della Barriera Mesoamericana che dalla Penisola dello Yucatan, in Messico, arriva all’Honduras. In 300 chilometri, vivono 100 tipi di coralli e 500 specie di pesci. Il reef è uno dei punti di immersione migliori di tutto il globo.

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Le 30 spiagge più incredibili del mondo

Dalle spiagge appartate in Europa a quelle mozzafiato di sabbia in Asia, il mondo è ricoperto di coste spettacolari da esplorare.

Abbiamo setacciato il mondo per trovare spiagge più incredibili da aggiungere alla vostra lista.

Se siete alla ricerca di spiagge rinomate per i loro paesaggi e le attività, quelle che offrono esperienze incredibili (come nuotare con i maiali), o luoghi particolari e suggestivi che rimangono poco affollate dai turisti, abbiamo quello che vi serve, eccole:

 

Scala dei Turchi a Agrigento, Italia, è una scogliera bianca che l’erosione ha scolpito a gradinate, consentendo ai visitatori  di scendere comodamente per raggiungere la spiaggia alla sua base.

 

Zlatni Rat, una lingua di terra, sull’isola croata di Brac, si estende per oltre 1.600 piedi nel mare. Composta per lo più di una spiaggia di ciottoli bianchi e pineta mediterranea, la spiaggia è baciata da un buon vento, che lo rende un luogo privilegiato per chi ama gli sport acquatici.

 

Whitehaven Beach, sulla Whitsunday Island in Australia, ospita una baia dove la marea sposta la sabbia e le acque, creando una combinazione mozzafiato. Sabbia bianca e acque turchesi si fondono senza soluzione di continuità per una vista meravigliosa.

 

Nascosto sotto la superficie, le Isole Marieta ‘ “Hidden Beach” in Messico è una spiaggia segreta con acque cristalline che i viaggiatori possono accedere sia a nuoto o in kayak o attraverso un tunnel d’acqua.

 

Navagio Beach, indicato anche come “Shipwreck Beach” e “Smuggler Cove,” risiede nascosto in una baia isolata sull’isola di Zante in Grecia. La spiaggia è famosa per il relitto che si trova arenato sulla spiaggia. La nave, che si è fermato quando era inseguito dalle autorità per un carico illegale di contrabbando nel 1980, è rimasto qui da allora.

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Le 25 spiagge più amate nel Mondo secondo Tripadvisor

Dove si trovano le spiagge più belle nel Mondo?
Secondo Tripadvisor sono queste:
1. Grace Bay – Providenciales, Turks e Caicos

“Acque incredibilmente chiare e pulite con centinaia di sfumature di blu e verde e spiagge dalle sabbie bianche come zucchero. Che meraviglia!”
2. Baia do Sancho – Fernando de Noronha, Brasile

“Mentre percorri un piccolo sentiero per raggiungerla, non ti immagini di certo cosa ti aspetta. La vista paradisiaca sembra quasi un miraggio.”
3. Playa Paraiso – Cayo Largo, Cuba

“Perfetta in tutti i sensi: magnifica spiaggia e acque di un blu intenso mai visto.”
4. Anse Lazio – Isola di Praslin, Seychelles

“Sembra un meraviglioso quadro, con acque cristalline e calde, ombra, sole e fine sabbia bianca”
5. Cayo de Agua – Parco nazionale di Los Roques, Venezuela

“Una spiaggia incredibile di soffice sabbia bianca circondata da entrambi i lati dalle acque caraibiche scintillanti di ogni tonalità di blu.”
6. Flamenco Beach – Culebra, Portorico

“L’acqua era così chiara, blu e magnifica con le montagne sullo sfondo. Impossibile scattare una brutta foto qui.”
7. Playa de ses Illetes – Formentera, Isole Baleari

“Mare sconfinato, sabbia fine, viste spettacolari, yacht, bancarelle vivaci e divertenti, Ibiza all’orizzonte.”
8.Ngapali Beach – Ngapali, Myanmar

“Tre chilometri di spiaggia senza un’anima. Non ci sono conchiglie, rocce o venditori.”
9. West Bay Beach – West Bay, Honduras

“Splendida spiaggia, a pochi passi da alcuni dei siti migliori al mondo per lo snorkeling.”
10. Nacpan Beach – El Nido, Filippine

“Un’estesa linea costiera, la sabbia dorata, le splendide acque cristalline e un paesaggio vergine rendono una visita a questo luogo indimenticabile.”
11. Maho Beach – Cruz Bay, St. John

“Splendida spiaggia con acque cristalline. Abbiamo nuotato con una tartaruga marina e siamo tornati a riva per prendere il sole con un’iguana.”
12. Whitehaven Beach- Whitsunday Island, Isole Whitsunday

“L’intera spiaggia è intatta. Non ci sono negozi, né ristoranti, solo la bellezza indiscussa della natura.”
13. Sharm El Luli – Marsa Alam, Egitto

“Un paradiso. Una spiaggia splendida e incontaminata con un acquario tropicale sott’acqua.”
14. Spiaggia di Elafonissi – Elafonissi, Grecia

“Il mare era calmo e bellissimo. I colori intensi: acque azzurre, sabbia rosa. Un vero paradiso.”
15. Playa Manuel Antonio – Parco Nazionale Manuel Antonio, Costa Rica

“Spiaggia splendida, marea gentile, acqua calda. Un paradiso per gli amanti del nuoto.”
16. The Baths – Virgin Gorda, Isole Vergini Britanniche

“Ho visitato tutti i Caraibi e questa è la spiaggia più bella che abbia mai visto. Abbiamo perso il conto degli splendidi pesci coloratissimi che ci nuotavano accanto.”
17. Camp’s Bay Beach – Camps Bay, Sudafrica

“Spiaggia sabbiosa e onde fredde e imponenti sono proprio quello che serve in un caldo e soleggiato giorno d’estate a Città del Capo.”
18. Praia da Marinha – Carvoeiro, Portogallo

“Classica spiaggia dell’Algarve con sabbia, scogliere, rocce, grotte e archi: c’è proprio tutto. In più, acque cristalline e un’abbondante vita marina da ammirare”
19. Kata Noi Beach – Karon, Thailandia

“Onde e acque semplicemente perfette: non troppo calde o fredde, non troppo grandi o piccole. Semplicemente ineccepibile in tutti i sensi. Davvero.”
20. Clearwater Beach – Clearwater, Florida

“La sabbia bianca e fine come zucchero è un tratto distintivo di questa spiaggia meravigliosa. Ideale per una giornata al sole. Potresti anche avvistare qualche delfino che gioca all’orizzonte.”
21. Playa Paraiso – Tulum, Messico

“Una delle spiagge più belle mai viste. Ideale per farsi una nuotata, schiacciare un pisolino o leggere un libro. Sarai felice solo per il fatto di essere lì.”
22. Agonda Beach – Agonda, India

“Spiaggia calma e tranquilla, lontano dalla marea di gente. Posto ideale per la meditazione, il culto del sole o la lettura.”
23. Horseshoe Bay Beach – Southampton, Bermuda

“La spiaggia perfetta? Suggestiva, con sabbia rosa e onde che si infrangono dolcemente. Incantevole in qualsiasi momento della giornata.”
24. Tumon Beach – Tumon, Mariana Islands

“La sabbia è bianca, l’acqua di uno splendido azzurro. Qui puoi fare di tutto: nuoto, snorkeling, noleggiare un pedalò o piccole imbarcazioni.”
25. Praia de Santa Maria – Santa Maria, Capo Verde

“Il clima, la meravigliosa spiaggia sabbiosa, l’infrangersi delle onde e il pesce fresco sul molo: tutti bellissimi ricordi.”

 

 

 

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Le 15 Spiagge più belle d’Italia

Che preferiate spiagge affollate o angoli più segreti e selvaggi, ecco la classifica delle 15 spiagge migliori d’Italia.
Voglia di estate e di vacanze al mare? Mettete in valigia maschere e pinne e tuffatevi nelle acque smeraldine delle spiagge più belle d’Italia! La nostra penisola, col suo snodarsi romantico di calette e baie paradisiache che punteggiano la costa, da nord a sud dello Stivale e poi a salire di nuovo, è il posto perfetto per godersi la bella stagione tra colori vividi, acque intense e profumi pungenti della macchia mediterranea.

Che preferiate spiagge affollate o angoli più segreti e selvaggi, poco importa: avrete l’imbarazzo della scelta poiché sono davvero molte le località balneari italiane che meritano la vostra attenzione. Cosi come non sarà facile scegliere la vostra meta tra dolci spiagge di sabbia finissima e coreografiche insenature rocciose a picco sul mare: la varietà paesaggistica dell’Italia è davvero notevole e restare delusi da questo punto di vista è praticamente impossibile. Skyscanner.it  ha selezionato le 15 spiagge italiane più belle, quelle sulle quali crogiolarsi al sole quest’anno: esploratele tutte!
1. Cala Corsara, Sardegna
Antico covo dei pirati, Cala Corsara è un posto magico, in cui sarete rapiti innanzitutto dal contrasto cromatico del verde della vegetazione sulle rocce che incontra le acque azzurre del mare: siamo all’interno dell’arcipelago della Maddalena, sulla costa meridionale dell’isola di Spargi ed è facile, dunque, immaginare la bellezza di questa caletta, raggiungibile solo via mare. Questa è una spiaggia che non teme confronti: v’innamorerete al primo sguardo. E non vorrete più andar via.

2. Baia di Erchie, Campania
Spostiamoci in Campania, in quella che è forse la costiera più invidiataci (a ragione) dal mondo intero, la Costiera Amalfitana. Questa baia, tra Salerno e Amalfi, è un vero incanto e s’insinua tra due promontori, ognuno con una torre in cima, a vegliare sulla quiete della spiaggia: la Torre Cerniola e la Torre del Tummolo. Alle spalle il paese, che affaccia sul mare. Pare che il suo nome derivi da Ercole, per via di un tempio ad esso dedicato che sorgeva qui, in questo luogo di intrecci mitici e storici, in cui si incrociarono addirittura benedettini e saraceni. Un’insenatura dolce, in cui Uomo, Storia e Natura si integrano alla perfezione.

3. Spiaggia di Cala Biriola, Sardegna
Nel Golfo di Orosei, appena sotto il bosco di Biriola, questa cala è un piccolo paradiso: i ciottoli bianchi della spiaggia si gettano nelle acque turchesi che vantano una fauna ittica ricchissima, rendendo la località una meta amatissima anche tra i sub. E poi i profumi, quelli speziati del timo e del rosmarino o quelli intensi del ginepro e del mirto della macchia mediterranea, che riempiono l’aria. Un mondo incredibile sopra e sotto l’acqua, un’atmosfera da vivere con tutti e cinque i sensi!

4. Scala dei Turchi, Sicilia
Qui di fronte ai vostri occhi si aprirà un paesaggio mozzafiato che vi sorprenderà, forse perché a scolpirlo è uno scultore d’eccezione, la Natura: una falesia di marna, bianchissima e lucente, lavorata e levigata continuamente dal vento e dal mare della costa agrigentina. Il nome ci racconta di un passato in cui questa spiaggia fu rifugio per le imbarcazioni dei pirati turchi, alimentando il fascino di un posto già degno di nota a livello naturalistico. L’ennesima ragione, qualora ce ne fosse bisogno, per farvi innamorare di una terra magica: la Sicilia vi aspetta!

5. Spiaggia La Fontelina, Campania
In questo luogo domina il blu intenso del mare e la brezza fresca del vento: siamo a Capri, a La Fontelina, una spiaggia pittoresca che nasce proprio di fronte ai famosissimi (e bellissimi) Faraglioni. Il nome poetico, “le fonti del lino”, rimanda alle donne che maceravano le foglie di lino proprio qui, dentro le piscine naturali che si formavano lungo la scogliera. Dite la verità, avete appena inserito questa spiaggia nell’agenda delle prossime mete, vero? Non possiamo darvi torto.

photo credits by La Fontelina beach
6. Mattinata, Puglia
Mattinata è tra le perle più preziose del Gargano, situata nel Golfo di Manfredonia e insignita più volte della prestigiosa Bandiera Blu per le sue acque: la costa in questo tratto è per lo più rocciosa e le baie segrete incastonate tra gli scogli si intervallano a spiagge attrezzate, generalmente di ciottoli e ghiaia. Mattinatella, Baia delle Zagare e Vignanotica sono tra le più note, ma le calette qui sono infinite e spesso raggiungibili soltanto in barca, tra insenature e strapiombi. Un paesaggio costiero unico, forse inaspettato. In ogni caso, non vi resta che andare a vedere!

7. Capo Coda Cavallo, Sardegna
A pochi chilometri dalla frenetica Costa Smeralda, Capo Coda Cavallo è un’oasi di bellezza e tranquillità, da un lato lambita dalle acque magnifiche di una laguna cristallina e dall’altro immersa in una vegetazione rigogliosa e ricca di tamerici, ginepri, corbezzoli e querce da sughero. Il curioso nome viene dalla forma a coda di cavallo da cui tutto il promontorio granitico prende il nome e le spiagge più note in questo tratto sono cala Brandinchi, cala Suaraccia, cala Coda Cavallo, Baia Salinedda, Salina Bamba: l’intera zona fa parte dell’Area Naturale Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo ed è superfluo dire che ognuno di questi posti merita una visita. Magari anche più d’una!

8. Spiaggia di Cavoli, Toscana
Facciamo un piccolo balzo per saltare sull’Isola d’Elba, nella splendida spiaggia di Cavoli, che deve il suo nome ai blocchi di granito già squadrati, i “cavili” appunto, che venivano estratti dalle cave di questa zona da tempi immemori. Godetevi qui le ore più belle della giornata, tra un tuffo nelle acque limpide e una partita a beach volley con gli amici, e poi concedetevi una cenetta di pesce fresco nei tanti ristorantini della zona. Questo è il luogo ideale in cui stupirsi di fronte alla natura, che qui vi abbaglierà in tutto il suo splendore, e insieme divertirsi in grande stile. Si parte!

9. San Vito Lo Capo, Sicilia
Non si può tralasciare la splendida Santu Vitu, in provincia di Trapani: una spiaggia dalla posizione invidiabile, a ridosso di un monte che scende giù fino al mare e di un paese romantico di case bianche e strette strette tra loro. Tradizioni marinare vivissime, rintracciabili anche nel Museo del Mare; acque di un azzurro che sa riempire gli occhi e ottima cucina siciliana, che non delude mai. Noi siamo già là, ci raggiungete vero?

10. Spiaggia di Scilla, Calabria
Fate così: chiudete la valigia, spegnete il cellulare e portate con voi, in questo posto da favola, le persone che amate di più, perché la spiaggia di Scilla è una vera magia. Il paesaggio è di quelli da cartolina, il mare è pulito e il borgo, arroccato su uno sperone roccioso che digrada fino alla spiaggia, è tra i più belli d’Italia e affonda le sue origini nella notte dei tempi, quando la storia e il mito si confondevano: Scilla era un mostro marino della mitologia greca. Siete curiosi? Andate di persona a scoprire di più!

11. Spiaggia di San Michele, Marche
Merita una menzione speciale la regione del Conero, e in particolare la spiaggia di San Michele, col suo litorale di sabbia e ghiaia finissima e il bosco alle spalle. Il bianco della costa risalta come sospeso tra il mare che vira dall’azzurro al blu intenso e la vegetazione, rigogliosa e selvaggia: un tratto quasi incontaminato di spiaggia, in cui la natura pare esprimersi in tutta la sua potenza. Riempitevi gli occhi!

12. Cala Dragunara, Sardegna
Torniamo in Sardegna per fare tappa nella superba Cala Dragunara, un piccolo Eden in cui meravigliarsi di fronte alla purezza del mare, talmente terso da mostrarsi nelle sfumature più varie. I suoi fondali attraggono gli amanti della fauna marina, di cui sono ricchissimi, mentre il suo litorale a sabbia dorata vi permetterà di passare ore dolcissime in relax, sotto al sole caldo e rigenerante, dopo la lunga stagione invernale. Dal piccolo molo partono le barche per le Grotte di Nettuno: fateci un pensierino!

13. Spiaggia del Principe, Sardegna
Percorrendo il sentiero che scende alla spiaggia, si aprirà davanti a voi lo spettacolo di un mare bellissimo, che lambisce la finissima sabbia bianca di questo tratto di Costa Smeralda, il preferito del Principe Aga Khan, da cui appunto Spiaggia del Principe. Evitate l’alta stagione, se non amate i posti affollati, ma sappiate che questo posto è sempre e comunque una buona idea: l’atmosfera è di quelle da togliere il fiato. Venite?

14. Spiaggia di Meta, Campania
Spostiamoci nella Penisola Sorrentina per godere delle sue splendide spiagge. Quella di Meta è l’unica di questo tratto ad avere un accesso comodo al mare e un arenile ampio, poiché in questa zona la costa è di solito rocciosa e scoscesa. La spiaggia, divisa in Marina di Alimuri e Spiaggia di Meta, è adatta anche ai più piccoli poiché le acque sono poco profonde inizialmente e poiché gli stabilimenti sono dotati di ogni comfort. Aggiungete la bellezza del paesaggio circostante e la posizione privilegiata tra le più belle città della Campania e mescolate il tutto. Il mix è vincente: non vi resta che partire.

15. Polignano a mare, Puglia
A catturare la vostra attenzione, prima di ogni altra cosa, sarà il verde intenso dell’Adriatico che, dolcemente, si muove all’interno dell’arco creato dagli speroni rocciosi, di fronte al ponte Lama Monachile. Il litorale è davvero scenografico, ricco di grotte e insenature scavate dal mare e, sulla roccia, spiccano le tipiche case bianche a strapiombo sull’acqua. Questo è un posto speciale: è pieno di vita, pieno di gente, eppure indolente, con una vena di tristezza che, in fondo, è tipica di ogni posto di mare. Sicuramente è bellissimo. Sicuramente ti resta nel cuore. Sicuramente è un posto in cui perdersi. O ritrovarsi, chissà.

La scelta delle spiagge è a cura di skyscanner.it tenendo conto di vari fattori. Tra gli altri: la pulizia delle spiagge, lo stato delle acque e l’unicità del paesaggio circostante (molte spiagge sono inserite in parchi naturali o riserve protette). 

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La segreta e nascosta laguna smeraldo, la più bella del mondo

C’è un’isola delle Filippine che può vantare il titolo di  “isola più bella del mondo“. E’ Palawan nelle Filippine.

Per i filippini Palawan è l’ultima frontiera. El Nido è senza dubbio il luogo più suggestivo. Situato sulla punta settentrionale dell’isola di Palawan, El Nido è un insieme di isolotti corallini e bellissime baie nascoste tra le scogliere di arenaria bianca che emergono dal mare color smeraldo.

Dove si trova:

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La Porta del Paradiso

In Cina, nella provincia di Hunan vicino alla città di Zhangjiajie, c’è il Monte Tianmen, noto anche come la Porta del Paradiso.
Per raggiungere la sua cima bisogna percorrere dapprima una strada (Tongtian, che vuol dire Viale verso il Cielo) ricca di vertiginosi tornanti, 99 in tutto, percorsi i quali bisogna inerpicarsi per la cosiddetta scala verso il cielo (Tianti), composta da 999 gradini.

I percorsi sono meravigliosi e molto esposti, con pavimentazioni trasparenti per godere del panorama in modo ancora più suggestivo.

Per salire su questa gradinata occorre tanto coraggio poiché lo sforzo è elevato. Per fortuna, però, questa fatica è largamente ricompensata dalla vista spettacolare di cui si gode una volta arrivati a destinazione, dove, oltre a un tempio buddista di 550 anni, si trova il meraviglioso arco di roccia naturale, profondo 70 metri e largo 30 metri, che, secondo i cinesi, sarebbe l’ingresso per il Paradiso. La cosa bizzarra è che da lontano la scalinata ha una forma a croce tipica del mondo cristiano.

Per tutti quelli che non se la sentono di mettere a dura prova il proprio corpo nel percorrere la strada tortuosa è possibile approfittare della funivia che percorre 7,5 chilometri accompagnando i suoi passeggeri proprio ai piedi della Tianti.

La funivia, sospesa a 1280 metri, è dotata di 98 cabine ciascuna delle quali può ospitare 8 persone ed è studiata contro le tempeste e i terremoti. Impiega circa 20 minuti dalla città alla cima e offre uno spettacolo unico e indimenticabile.

Guarda qui sopra il suggestivo video che ci mostra la meraviglia di questo luogo incantato.

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LA MERAVIGLIOSA CITTA’ BLU

Chefchaouen è in Marocco, a poca distanza da Tangeri, questa cittadina deliziosa è nota come la città blu per il colore delle sue strade. È proprio nel quartiere della Medina, tra i maggiori punti di interesse turistico di Chefchaouen, che potete trovare la maggior concentrazione di blu, ed è probabilmente tra i luoghi cittadini che vi lasceranno maggiormente senza fiato. È un dedalo di vicoli lunghi e stretti, dove le strade e le case sono tutte rigorosamente blu e regalano un colpo d’occhio unico e una una magica atmosfera.
Ma non fermatevi a questa prima – e coloratissima! – impressione poiché sono anche altre le cose da vedere a Chefchaouen, anche in quanto considerata una delle città sante del Paese. Per nominare solo alcune delle attrazioni imperdibili, dopo un salto obbligato alla citata Medina non mancate di ammirare la piazza Hamman, la moschea e la kasbah.   Dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, Chefchauoen è una piccola perla tutta d da scoprire anche perché è ancora ai margini rispetto ai principali itinerari turistici del Marocco.

La città fu fondata nel 1471. La sua popolazione originaria era composta principalmente da esiliati andalusi, tanto musulmani quanto ebrei, ragion per la quale la parte antica della città ha un aspetto molto simile a quella dei paesi andalusi, con piccole vie dal tracciato irregolare. Chaouen si adagia su di una piccola valle. La parte più antica della città cresce verso l’alto della montagna, e nel punto più alto si trovano le sorgenti di Ras al-Ma. Il centro della città è la piazza di Uta al-Hamman, dove si trova la fortezza e una moschea con torre di base ottagonale. La città nuova è stata costruita più in basso.

La città fu durante secoli considerata come una città sacra, dove era proibita l’entrata agli stranieri. I cambi sono molto recenti. Furono le truppe spagnole che aprirono Chaouen una volta preso il controllo della zona nord del Marocco per instaurare il loro protettorato. Chaouen fu una delle principali basi dell’esercito spagnolo, e in questa città si alzò l’ultima bandiera spagnola nel 1956. Come in altre città che facevano parte del protettorato spagnolo, gran parte dei suoi abitanti parla la lingua spagnola. Oggigiorno, Chaouen è un importante centro turistico.

Natura Viaggi

La leggenda dello Scoglio dell’Ulivo (Calabria – Palmi)

Lo scoglio dell’ulivo è un po’ l’emblema di Palmi, cittadina sulla costa calabrese, immortalato anche in un francobollo emesso nel 1987. Il giornalista e scrittore Domenico Zappone scrisse “Leggenda di un albero” che ci permette di immergerci nel fantastico mondo dei miti. Ci culla, con magia misteriosa, lasciandoci affascinati con lo stupore e l’incanto dei bimbi davanti ad una gradevole scoperta. Non tutti conoscono la leggenda legata allo scoglio dell’ulivo di Palmi.
Pare che in un tempo lontano, prima che una forza divina le incatenasse alle azzurre grotte del Mediterraneo, le Isole Eolie vagabondassero per il mare. “Ruotano su se stesse… percorse da un lieve sussulto . scattano come furie pel mare. Il sole le illumina e il Mar Mediterraneo diviene uno specchio argenteo”.
Immediatamente dopo la creazione grossi macigni incandescenti franavano giù dalle vette mentre il mare ribolliva e friggeva …. tutto era rosso, nero …. Infernale …. Le coste sono foreste di ulivi alti come torri “forti e giganti” con le chiome grigio-argentee che si muovono al vento.
Le Isole Eolie, videro i primi ulivi e se ne innamorarono, tanto che si muovevano fin qui desiderandone anche un solo ramo… Fu allora che un uccellino pietoso scelse la più piccola delle isole e vi lasciò cadere sopra un seme di ulivo. Il seme lottò contro i venti, le onde e riuscì a resistere spremendo dalla roccia succhi di vita e CREBBE. Oggi l’ulivo vive su questa piccola isola con le sue radici si è incatenato al fondale marino di una misteriosa e segreta conca, anfratto. Le isole Eolie, continuano a cercare la piccola sorella perduta e ne piangono la triste sorte.  La piccola isola, le vede. Si dispera, vorrebbe farsi vedere, chiamarle, ma non può. Le resta soltanto di muovere “la selvaggia chioma popolata di nidi e di uccelli dell’albero d’ulivo” .

Mistero e Spiritualità Viaggi

La Leggenda della Strega Bianca di Rose Hall

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In Giamaica, e più precisamente a Montego Bay, c’è una villa georgiana chiamata “Rose Hall”, divenuta famosa per la strega bianca che ancora oggi la infesterebbe. Rose Hall venne fatta edificare nel 1770, per la “modica somma” di 30.000 dollari e fu costruita in rigoroso stile georgiano per ordine del ricco proprietario terriero John Palmer.
Il signor Palmer non era di certo uno che badava alle spese, anche perchè con i suoi 650 coltivati a canna da zucchero aveva azzeccato la coltivazione più fruttuosa del mercato di allora.

Quattro anni dopo, nel 1774, in Francia nacque Annie, figlia di Amos Palmer e Anna Windle. in questo caso il cognome uguale è una coincidenza, come fu una coincidenza che alla fine del secolo al famiglia di Annie si trasferì proprio in Giamaica. Anche lei di famiglia benestante, iniziò a frequentare l’alta società del luogo e presto conobbe John Palmer, con cui strinse subito una relazione.
John Palmer non era esattamente un bell’uomo, ma nel 1700 l’unico modo che aveva una donna per raggiungere la ricchezza ed il potere era solitamente l’unione con un potente ed Annie Palmer non faceva eccezione.
Annie era una donna minuta e bassina (si dice fosse alta a mala pena 4 piedi, cioè non arrivasse a un metro e trenta), ma riuscì in ogni caso a diventare la moglie di John che l’accolse a Rose Hall.

Si sa poco della sua vita prima di giungere Rose Hall, ma ciò che è certo è che la donna passò dal fascino delle luci di Parigi alla semplice vita sull’isola, piena di quotidiane difficoltà e lontano dalle grandi città che era abituata a frequentare. In aggiunta a questo pare che il carattere di Annie fosse tutt’altro che mansueto, al contrario del marito che era considerato un bonaccione, quasi ingenuo.
Annie era temuta dagli schiavi che vivevano e lavoravano nella piantagione: comandava con pugno di ferro, in casa e fuori, e gli schiavi disubbidienti venivano puniti con frustate pubbliche, torturati nei sotterranei, o persino uccisi dalla donna. Come un generale dell’esercito Annie cominciava la sua giornata dando gli ordini del giorno dal suo balcone agli schiavi, con tanto di punizioni previste per la disubbidienza.
Forse per noia o per il gusto di evadere da quella vita nel suo scrigno dorato, Annie cominciò ad intrattenersi con alcuni schiavi: per non far spargere la voce o fare in modo che qualcuno facesse la spia a John, le sue relazioni erano fugaci e duravano solo qualche notte, dopo di che lo schiavo “spariva nel nulla”: in effetti gli amanti della donna non venivano più rivisti, nemmeno i loro cadaveri, perchè Annie li assassinava pugnalandoli durante l’amplesso e poi, d’accordo con i suoi servitori, li faceva seppellire in una tomba non marcata nel cimitero vicino.

Il suo primo marito, John Palmer, venne assassinato anche lui, probabilmente quando scoprì la tresca della donna.
Erano periodi dove la legge latitava e la morte improvvisa del padrone della proprietà era quasi ben accetta, almeno per i proprietari terrieri vicini che erano costantemente in concorrenza l’uno con l’altro. Anche le autorità non andavano mai a fondo nelle indagini e chiudevano spesso i casi di morte come incidente o accidentale.
Erano però anche periodi difficili in cui essere una donna, specialmente una vedova ricca in un paese frequentato dai pirati e briganti di ogni tipo.
Forte della sua fama severa, e in seguito alla sua passione Annie per l’arte del voodoo, per qualche tempo la donna riuscì a rimanere indipendente e poco importunata.
Molti degli schiavi conoscevano molto bene i riti voodoo e per entrare nelle grazie della padrona insegnarono ad Annie tutto quello che sapevano a riguardo: la donna iniziò ad appassionarsi a tal punto da premiare gli schiavi più collaborativi facendoli dormire in casa e facendoli mangiare al suo tavolo ( cosa impensabile ai tempi). Mostrò una perversa curiosità per i sacrifici umani, specialmente degli infanti, di cui le ossa venivano utilizzate per i riti di magia nera.

Fu inevitabile però che la fama di Annie degenerasse per tutta la Gamaica e per lei fu coniato il titolo di “La strega bianca della Rose Hall”.
La sua reputazione di persona spietata e con poteri magici le servì a mantenere lontana la sua cassaforte da coloro che normalmente l’avrebbe considerata come una facile preda, ma nonostante tutto furono in molti a presentarsi alla sua magione come aspiranti mariti.
Annie, tra un rito e l’altro, tra uno schiavo “premiato” e l’altro con notti focose, trovò il tempo di sposare altri due nuovi mariti, dai quali cercava più la loro ricchezza che la loro compagnia. I due mariti durarono poco più di un anno a testa, poi morirono “casualmente” in strani incidenti domestici.
Ma per Annie la punizione per i suoi crimini era in agguato.

Il più apprezzato insegnante di Annie era uno schiavo conosciuto per essere un potente stregone voodoo; la figlia dell’uomo sposò un bel giovane, anche lui schiavo nella piantagione Palmer e bene presto Annie decise di invitarlo a “rallegrare” la padrona della casa.
Lo stregone, che prima di allora era anche l’amante di Annie, venuto a sapere della cosa, si sentì due volte tradito e prese a fare riti contro al sua padrona. Ciò purtroppo non impedì ad Annie di far “sparire” il ragazzo, poco più che maggiorenne, scatenando la collera dell’uomo che aveva perso il genero ed aveva una figlia inconsolabile.
Era giunto il momento in cui Annie doveva morire…
Fece costruire una bara apposita scavata nel legno e consacrata al voodoo con un lungo rito, poi ne incise i bordi con simboli esoterici e la cosparse di sangue di gallina. Diede ordine agli altri schiavi di innalzare un altare di mattoni e di rinchiudervi la bara con altri mattoni affinchè la cassa di legno fosse completamente coperta, infine andò a prendere il corpo che la bara doveva ospitare.
L’uomo irruppe nella casa, confrontandosi con la strega bianca e ingaggiando con uno scontro fisico e magico ( se così si può definire). Annie riuscì a colpirlo con una delle spade da cerimonia lasciategli dal primo marito, ma l’uomo riuscì ad uccidere la donna gettandola dalle scale. L’uomo passò alcune ore di agonia e alla fine morì anche lui di emorragia per una ferita profonda al costato.
Gli schiavi, che erano stati informati delle intenzioni del loro sovrintendente seppellirono il corpo della strega bianca nella tomba speciale, una tomba destinata a contenere il suo spirito in eterno come punizione per la sua malvagità terrena.
Pare però che gli schiavi non riuscirono a completare correttamente il rituale spiegato loro dallo stregone, perchè secondo molti abitanti di quelle zone la strega bianca vaga ancora oggi per la grande casa di Rose Hall.

Secondo la leggenda locale lo spirito di Annie Palmer ancora oggi frequenta la casa e ghermirebbe tutti gli intrusi o curiosi che non le vanno a genio. Sempre secondo le storie bisbigliate dai locali la si può ancora vedere di notte nelle proprietà della Rose Hall e di Ironshore, vestita con un vestito bianco di velluto, in groppa di un grande cavallo nero e con la sua frusta stretta tra le mani.
Ci sono poi le storie legate ai sotterranei della casa, di passi provenire dalle scale che portano nei piani inferiori e dall’interno delle pareti, dove si teme che vennero murati alcuni sfortunati amanti della donna.
Rose Hall venne acquistata dall’uomo che la trasformò nell’hotel di Ritz-Carlton , ma la sua fama di casa infestata si è preservata nel tempo, fino ad oggi che è diventata un museo.
E’ aperta al pubblico e tantissima gente ha fotografato fenomeni insoliti nelle stanze o ha segnalato apparizioni eteree dalla forma umana. Il fenomeno più comune a Rose Hall è l’apparizione di qualcuno nello specchio, unico cimelio del tempo di Annie Palmer: si dice che sia stato fortemente voluto dalla donna che lo fece arrivare dall’Inghilterra.

 

 

Ecco dove si trova la casa:

 

Viaggi

La leggenda del campanile in mezzo al lago

Ma voi lo sapevate che in Italia, vicino al confine con l’Austria e la Svizzera, c’è un campanile solitario in mezzo al lago? Abbiamo trovato l’uomo che è il custode spirituale di quello che è successo, l’unico che sa davvero l’affascinante e dolorosa storia di questo bellissimo posto che si chiama Curon Venosta, affacciato sul Lago di Resia – Curon. La storia di un paesino che nemmeno il Papa ha potuto salvare. La leggenda e il mistero che sono nati di conseguenza, sono raccontati nel video.

Ecco dove si trova:

Viaggi

La fortezza più discussa d’Italia è un luogo da record

Quanti sanno che, subito dopo la Grande Muraglia Cinese, la più grande costruzione in muratura al mondo è italiana?
Si tratta del forte di Fenestrelle, la massiccia fortezza che si trova nel cuore della Val Chisone in Piemonte.

Il Forte di Fenestrelle è costituito da tre complessi fortificati: il San Carlo, il Tre Denti e il Delle Valli, uniti da un tunnel al cui interno corre la scala coperta più lunga d’Europa, con ben 4.000 gradini. Possiede una superficie di 1.350.000 mq di compendio e una lunghezza di 3 Km distribuita su 650 m di dislivello.
Il forte di Fenestrelle è probabilmente una delle costruzioni più controverse e discusse della storia italiana ma, allo stesso tempo, rappresenta un primato architettonico indiscusso del nostro Paese.
La definizione di Fenestrelle quale “campo di concentramento” nel decennio tra il 1860 e il 1870 da parte di autori revisionisti, ha stimolato la ricerca storica da parte di studiosi piemontesi che smentiscono gran parte delle accuse presentate che sarebbero state inverosimilmente ingigantite quando non direttamente inventate.
Se non ne avete mai sentito parlare e non l’avete mai visto, resterete impressionati anche voi dalle immagini di questo video, che vi mostra le migliori riprese panoramiche del forte. Le emozioni sono garantite!
Ecco dove si trova:

www.fortedifenestrelle.it

 

Viaggi

La fioritura più colorata del mondo è a Keukenhof

Una distesa infinita di tulipani, narcisi e giacinti , tutti disposti in ordinate e variopinte aiuole, tra laghetti, sculture , fontane e un mulino a vento. È il parco di Keukenhof, a Lisse, 35 km a sud ovest di Amesterdam (Olanda). Si stima che oltre 7 milioni di bulbi fioriscano nel giardino botanico, con 800 varietà di tulipani. Keukenhof è aperto solo nel periodo di massima fioritura e splendore, quest’anno dal 25 marzo al 16 maggio, con tema dedicato alla Golden Age. Il parco affonda le sue radici nel XV secolo quando era il giardino della cucina (traduzione letterale di Keukenhof) del castello della contessa di Baviera.  www.keukenhof.nl

Natura Viaggi

La CASCATA d’ACQUA INFUOCATA

Sembra una cascata di fuoco, ma non lo è. In realtà si trattai di uno strano fenomeno naturale che succede nel Parco Nazionale di Yosemite, in California (USA), meta ogni anno di milioni di visitatori da tutto il mondo, che vengono qui per ammirare una natura selvaggia e incontaminata e a assistere a questo straordinario spettacolo naturale! Se sei particolarmente interessato al fenomeno, ascolta questa spiegazione qui sotto:

Arte a Architettura Viaggi

In questo negozio realizzano “quadri succulenti”

Ecco gli strabilianti quadri di piante grasse dei Flora Grubb Gardens di San Francisco, veri e propri giardini verticali da appendere al muro…da appendere al muro di un elegante patio, o anche in casa, perchè no?:

Si chiama “Succulent Design” e consiste nel creare quadri e oggetti d’arredo ricoprendo le superficie con le piante grasse. Ebbene sì, umili piante grasse che si trasformano in pizzi, decori e “tessuti” che rivestono, con il loro fascino discreto, forme di tutti i tipi: dalle tele, alle borse, ai mobili, a pareti intere.

Jerrold Ave, San Francisco, CA  •  Monday – Saturday 9:00 – 5:00  •  Sunday 10:00 – 5:00
www.floragrubb.com

Viaggi

In Marocco le capre crescono sugli alberi?

E’ un fenomeno unico nel suo genere, che si verifica solo in Marocco, precisamente in Essaouira, dove cresce la pianta dell’argan (Argania spinosa) che dà frutti di cui le capre ne sono giotte. Sono capaci di arrampicarsi fino a 10 metri di altezza per soddisfare la loro golosità. Ciò che è incredibile è il fatto che proprio grazie a queste capre e al bizzarro fenomeno dell’arrampicarsi sugli alberi, viene creato il famoso olio di argan, che viene usato sia per realizzare cosmetici che nella cucina marocchina. Infatti salendo sull’albero e poi mangiando il frutto, le capre espellono i semi favorendo il germogliare di nuovi alberi; in questo modo la diffusione di questi alberi aumenta e ricavare il prezioso olio dal nocciolo di argan diventa più semplice.