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Una spettacolare spiaggia affollata di… fenicotteri rosa!

Flamingo Beach può essere raggiunta quando si visita Renaissance Island , un’isola artificiale nei pressi di Aruba (Caraibi, America Centrale) con due spiagge di sabbia bianca. Renaissance Island appartiene esclusivamente al quattro stelle Renaissance Aruba Resort & Casino a Oranjestad. Gli ospiti del Renaissance Aruba Resort & Casino hanno libero accesso per l’isola che è aperta dalle 07:00 alle 19:00 ogni giorno. 

Flamingo Beach è una spiaggia per soli adulti, non sono ammessi bambini. E ‘situata nella parte sud-occidentale dell’isola di Renaissance Island. Offre tranquillità e una vista spettacolare dei fenicotteri in cerca di cibo, dove la spiaggia entra nel mare. Si tratta di una spiaggia molto tranquilla, l’unico suono che si sente in gran parte è il vento passa attraverso le foglie degli alberi di palma.

L’isola non è adatta ai bambini proprio per la presenza di molti fenicotteri. Sono davvero ovunque e a volte possono essere piuttosto inquietante e un po’ troppo curiosi, non hanno assolutamente paura degli esseri umani e si avvicinano a prendere il cibo dalle mani delle persone con tutta tranquillità. La Gestione dell’ Aruba Resort & Casino ha deciso di ridurre al minimo il disturbo dei fenicottero evitando così di farli avvicinare dai bambini. Una scelta comprensibile.

ECCO DOVE SI TROVA:

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Natura Viaggi

Una piscina nascosta naturale sotterranea: la “Tana del Diavolo”

Devil’s Den, Willinston, Florida
Per gli amanti delle immersioni è un luogo unico, una piscina naturale nascosta sotterranea dove potersi immergere ed ammirare questo cratere sott’acqua. Questa dolina è chiamata The Devil’s Den, la “tana del diavolo”. L’istruttore subacqueo Prince Johnston spiega le dinamiche carsiche che continuano a modellare questa immensa dolina. “Il livello del’acqua continua a oscillare a causa delle richieste cui è sottoposta la falda acquifera. Ma in caso di uragani o precipitazioni violente può salire anche di 15 metri”.

Si tratta di una sorgente sotterranea all’interno di una grotta secca nella Florida centrale. La grotta si espande sotto il livello dell’acqua (a forma di un “fungo rovesciato”) per un massimo di 61 m di diametro. Sono stati trovati resti di molti animali estinti dal Pleistocene (2 milioni – 10.000 anni fa), comprese le ossa di uomo primitivo, che risale al 75.000 a C.

La temperatura è costante a 22 °C per tutto l’anno e permette immersioni durante l’inverno e l’estate. Nelle fredde mattine d’inverno è possibile vedere il vapore che sale dal foro nella parte superiore della cupola. E’ per questo che è stata chiamata “la Tana del Diavolo”
Ecco dove si trova:

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Una Grecia tutta da scoprire: Halkidiki, i tropici nell’Egeo

La Penisola Calcidica, a 90 minuti di aereo: spiagge incontaminate, mare da urlo, il misticismo del Monte Athos.
Meglio conosciuta in Italia come penisola Calcidica, Halkidiki è una regione situata a nord – est della Grecia, a sud di Salonicco, nella regione dellaMacedonia Centrale, oggi facilmente raggiungibile dall’Italia. 550 km di spiagge bianche lambite da un mare cristallino, luce mediterranea che dona dorati riflessi alla vegetazione, e ancora una storia antica da scoprire.

Una Grecia inedita, itinerari doc, che si discosta dall’immaginario collettivo, lasciando nel viaggiatore una piacevole sensazione di scoperta inaspettata.

La Calcidica è formata da tre penisole minori, tre lembi stretti di terra, tre sorta di “dita”, che si allungano verso il Mar Egeo settentrionale.

Kassandra la più cool – La penisola di Kassandra, a ovest, è la più vivace e la più popolata, capace di soddisfare le richieste dei turisti più esigenti. Il turista che la sceglie per la propria vacanza, oltre ad immergersi in un mare trasparente con distese di pinete tutt’intorno, troverà qui villaggi con ogni tipo di servizio: hotel di lusso, campeggi, pub, caffetterie, discoteche e taverne greche.

Sithonia la selvaggia – La penisola centrale è Sithonia. A differenza del primo dito, questa terra ancora poco abitata, è ammirata per lo stupendo paesaggio naturale, formato da paradisiache calette sabbiose, degne dei Caraibi, e lunghe distese di ulivi, ideale per tutti coloro che sono alla ricerca di un rifugio dai ritmi frenetici della vita quotidiana. Il mare qui ha colori esorbitanti, che sfumano dal verde chiaro al blu intenso. Il turista non avrà che l’imbarazzo nella scelta della spiaggia che più lo aggrada: spiaggia libera, isolata e selvaggia oppure stabilimenti attrezzati con mondani beach bar.

Monte Athos, la mistica – Infine, Monte Athos, la penisola più ad est, la terra della spiritualità, tanto bella quanto difficilmente accessibile. Dominata per l’appunto dal Monte Athos, che si innalza a 2033 metri dal livello del mare, il terzo dito è popolato esclusivamente da monaci (circa 1700) che da centinaia di anni si dedicano alla pratica della fede ortodossa, seguendo uno stile di vita spartano. Proclamata Repubblica indipendente, già a partire dall’883 d.C., questo Stato è inesplorabile dal pubblico femminile, mentre gli uomini necessitano di uno speciale permesso. L’unico modo per ammirare i magnifici monasteri che si affacciano sul mare è un escursione in battello.

 

Come spiagge tropicali – Ed ecco alcune delle spiagge più belle della penisola calcidica: Hanioti, nella costa est di Kassandra, caratterizzata da una lunga distesa di sabbia, è molto conosciuta e frequentata. La magnifica isola diAmmouliani , a soli tre chilometri dalla costa di Athos; Kavourotripes, sempre sulla costa est di Sithonia, sabbia e scogli e acque pulite dal color turchese. Situata nella costa ovest di Sithonia, Agia Kiriaki è una piccola baia di sabbia immersa nel verde.

Kassandra-halkidiki, una sorta di gemma tropicale lanciata in mezzo al Mar Egeo:

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Una “spiaggia nascosta” che sembra un angolo di Sardegna, ma non è in Sardegna

Secondo te dove si trova questa spiaggia italiana?
Questa spiaggetta meravigliosa che sembra un angolo di Paradiso tipico del sud Italia o delle isole, si trova invece in Liguria, si chiama Punta Crena.

Fondale basso e acqua cristallina, Punta Crena è una delle spiagge più affascinanti della Riviera di Ponente.

Una caletta isolata, circondata da ripide scogliere e scavata dall’erosione costante del mare, uno scrigno nascosto e poco frequentato anche nei giorni di punta della stagione balneare.

COME RAGGIUNGERE PUNTA CRENA
I più avventurosi potranno percorrere un sentiero che dalla montagna scende sulla baia. Un tratto del percorso è piuttosto pericoloso ed è raccomandato calarsi con l’aiuto di una corda. 

Via terra 

Incamminatevi verso il piccolo sentiero che vedrete poco prima dell’imbocco della galleria (sulla SX).Seguite il sentiero fino alla cima del piccolo promontorio e gustatevi il magnifico panorama  e poi scendete.

ATTENZIONE: La discesa verso la spiaggia è abbastanza pericolosa comunque ,anche se non possedete particolari doti da free-climbing, potrete aiutarvi con una corda, posta sul punto più ripido,  che faciliterà la vostra impresa.

Via mare

Dal più affollato molo Varigotti, se voltate lo sguardo alla vostra sinistra intravedrete la spiaggetta. Partite dal punto meno pericoloso  che più si avvicina alla piccola caletta e con un gommone,  con l’aiuto di un materassino, una canoa, un pedalò o semplicemente a nuoto, arriverete in 10 minuti .

 

Questa spiaggetta, come la gran parte delle spiagge imboscate, è frequentata per la maggior parte da nudisti perciò non stupitevi di vedere uomini e donne nudi.

Google Map

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Un’isola piena di sorprese, di viuzze e di colori

Ogni angolo di questa isola isola greca delle Cicladi nasconde una sorpresa: l’asinello dietro il muretto di pietra a secco, il pellicano dispettoso, i mulini a vento, il mare increspato dal perenne vento che batte l’isola e che rende più sopportabile il clima torrido… Questa è Mykons, una vera chicca piena di viuzze e ancora viuzze, tutte bianche con miriadi di colori che virano dal blu al rosso, dal giallo all’azzurro, con contorno del rosa delle bouganville. Un’incredibile esplosione di gioia per gli occhi.
Guarda le foto nelle pagine seguenti…

Natura Viaggi

Un glicine di 144 anni che sembra un cielo rosa… Guarda il video in 4K Ultra HD

La versione reale dell’Albero della Vita dal film “Avatar” esiste davvero, si trova nell’Ashikaga Flower Park in Giappone. E’ un glicine (Wisteria) secolare da cui il regista James Cameron ha preso spunto per la realizzazione del suo film. L’albero ha 144 anni e i suoi numerosi rami sono intersecati all’interno di una struttura metallica costruita appositamente in modo da creare una vera e propria “cascata” di fiori color viola che scendono dal cielo quando è in piena fioritura. Uno spettacolo della natura straordinario.

Ecco dove si trova:

Viaggi

Un gioiello di fascino, spiritualità e… gatti

Ognuno è alla ricerca di un po’ di pane, un po’ di affetto e di sentirsi a casa da qualche parte….
Le verdi vallate del Casentino, non distanti dal punto in cui la Toscana lambisce la Romagna, riservano ai viaggiatori di passaggio alcune scoperte molto piacevoli.

Il territorio di Pratovecchio può vantare, per esempio, la presenza di spunti di grande fascino come la Pieve di San Pietro e il Castello di Romena, luoghi di una bellezza non comune dove storia e natura si incontrano alla perfezione. Due monumenti separati l’uno dall’altro solo da una breve passeggiata che nelle giornate serene rappresenta un piacere in più.

La pieve, risalente al XII secolo, compie sullo stato d’animo un effetto straordinario che induce ad un senso di profonda pace. Non si tratta di una questione di fede ma piuttosto di una magia dell’atmosfera. Durante la visita, negli austeri spazi avvolti dalla pietra, echeggia in sottofondo una musica rasserenante, un soave accompagnamento che si diffonde ovunque anche se nessuna funzione è in corso.

Questa felice accoglienza consente a chi visita la chiesa di sentirsi partecipe del ruolo spirituale di quel luogo, indipendentemente dal credo religioso che il viaggiatore porta con sé.

Lo stesso senso di pace si ritrova negli ambienti esterni, in un panorama bucolico che sembra una poesia, con le rigogliose campagne toscane che si affacciano al di là del giardino.

E tutto intorno gatti, piccoli felini randagi che negli spazi della pieve hanno trovato rifugio e ospitalità e che vivono felici e ben disposti a socializzare con chi passa da quelle parti.

 

 

Mistero e Spiritualità Viaggi

Un borgo visionario, sospeso tra sogno e realtà, che sembra una illustrazione di Escher.

Oasi di raccoglimento, di studio, di lavoro, di musica e di silenzio, di Grandezze e Miseria, di vita sociale e di vita eremitica, di contemplazione in solitudine, regno della Fantasia, delle Favole, dei Miti, Echi e Riflessi fuori dal tempo e dallo spazio.
La Scarzuola è la costruzione surreale progettata da Tomaso Buzzi, architetto, artista e uomo di cultura tra i più importanti del ‘900. Sorge a Montegiove, nel comune di Montegabbione (Tr).
E’ costruita sui resti di un convento del ‘200 fondato da San Francesco nel 1218, il quale vi piantò un cespuglio di lauro e di rose e fece scaturire una fonte d’acqua. Deve il suo nome ad una pianta palustre, la Scarza, che il Santo utilizzò per costruirsi una capanna. L’abside della Chiesa custodisce un affresco della prima metà del XIII secolo che ritrae S.Francesco in levitazione. Nel 1956 il complesso conventuale venne acquistato e restaurato dall’architetto milanese Tomaso Buzzi (1900-1981), che progettò ed edificò tra il 1958 e il 1978 a fianco del convento la sua Città Ideale, concepita quale “macchina teatrale”. La città Buzziana, che comprende un insieme di 7 teatri, ha il suo culmine nell’Acropoli: una montagna di edifici costituiti da una numerosa serie di archetipi che, vuoti all’interno e dotati di tanti scomparti come in un termitaio, rivelano molteplici prospettive. Una relazione di tipo iniziatico viene a stabilirsi tra il convento (città sacra) e le fabbriche del teatro (città profana), sovraccariche di simboli e segreti, di riferimenti e di citazioni. Ispirato all’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna (1499), lo stile che meglio interpreta la sua licenza è il neomanierismo che egli identifica: nell’uso di scale in tutte le direzioni, volute sproporzioni di alcune parti, un pò di mostri, affastellamento di edifici, di monumenti, che arriva ad un surrealismo, un che di labirintico, di evocativo, di geometrico, di astronomico, di magico.

Tomaso Buzzi l’acquista nel 1956 e costruisce alle sue adiacenze una città ideale, tracciando un percorso simbolico neo-illuminista riferito a conoscenze esoteriche e a sue intuizioni.
Alla Scarzuola, quando qualcuno mi osserva che la parte nuova, creata da me, non è “francescana”, io rispondo: naturalmente, perchè rappresenta il Mondo in generale e in particolare il mio Mondo – quello in cui ho avuto la sorte di vivere e lavorare – dell’Arte, della Cultura, della Mondanità, dell’Eleganza, dei Piaceri
(anche dei Vizi, della Ricchezza, e dei Poteri ecc.) in cui però ho fatto posto per le oasi di raccoglimento, di studio, di lavoro, di musica e di silenzio, di Grandezze e Miseria, di vita sociale e di vita eremitica, di contemplazione in solitudine, regno della Fantasia, delle Favole, dei Miti, Echi e Riflessi fuori dal tempo e dallo spazio perchè ognuno ci può trovare echi di molto passato e note dell’avvenire…

Tomaso Buzzi
 Marco Solari è l’attuale proprietario che introduce i visitatori con entusiasmo ai misteri di questo straordinario e teatrale percorso di meditazione e di iniziazione.

Qui una sua intervista al TG1:

https://www.youtube.com/watch?v=Wz9GArWHsQs

 
DOVE SI TROVA:

Natura Viaggi

Spettacolari aurore boreali in Norvegia, un grande spettacolo della natura!

L’aurora boreale è uno dei fenomeni visivi più spettacolari della natura, e in questo video time lapse  della National Geographic possiamo osservare una visualizzazione mozzafiato di luce, forma e colore che avvengono nel corso di una sola notte in Norvegia.  Un insieme di movimenti e luci che sfrecciano nel cielo e lasciano chiunque senza fiato… uno spettacolo che si verifica tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera producendo, in rari casi, anche dei leggerissimi suoni. Questo è il meraviglioso show che la natura ci regala!
Guarda il video delle riprese dallo spazio dell’aurora boreale

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Si chiamano Camini delle Fate e hanno una forma alquanto bizzarra

Questo luogo è incredibile, forse il luogo più bizzarro al mondo. Si chiama Love Valley non a caso, per via della forma che assumono le rocce nella storica regione della Cappadocia, in Turchia centrale. Quelle sculture a forma decisamente fallica, sono ormai un attrazione turistica.Vengono da ogni parte del mondo e organizzano visite della distesa in mongolfiera.

In realtà quegli enormi falli in pietra si sono formati naturalmente dall’erosione della roccia vulcanica. Sembrano quasi un generoso omaggio di Madre Natura alla fertilità maschile.

L’erosione del vento e dell’acqua ha lasciato dietro di sé solo gli elementi più duri, formando un paesaggio insolito di coni, colonne, pinnacoli, funghi, e i cosiddetti “camini delle fate”, alcuni dei quali raggiungono fino a 40 metri di altezza.

Ecco dove si trova:

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Scoprire l’isola di Tenerife

Tenerife è l’isola più grande e più alta dell’arcipelago delle Isole Canarie con l’imponente El Teide che s’innalza verso l’incantevole cielo azzurro per più di 3.000 metri.

Il paesaggio lunare del Parco Nazionale del Monte Teide è davvero affascinante, rievoca il tempo passato ed è un must da non perdere. Non appena atterrerete alle Canarie molto probabilmente potrete godere dall’alto di una magnifica vista del vulcano, ma non vi è nulla di più emozionante che guardare da vicino il terzo vulcano più grande del mondo.

Qualunque sia la destinazione da voi scelta per la vostra vacanza, sarà facile raggiungere l’attrazione più importante di Tenerife. Sia che vi troviate nella capitale Santa Cruz, nell’incantevole città vecchia di Puerto de la Cruz, nella lussureggiante Valle di Orotava oppure in una splendida località di Costa Adeje nel sud, non perdetevi per nulla al mondo una gita al Monte Teide.

In queste splendide località troverete fantastiche spiagge, acque tiepide, un’ampia varietà di possibilità gastronomiche, attività sportive, vibrante vita notturna e tanto altro ancora.

Inoltre, in tutta l’isola potrete scoprire incantevoli villaggi e città che testimoniano mirabilmente la cultura e l’architettura delle Canarie. Per scoprire gli angoli più nascosti offerti da questa splendida isola.

PER INFORMAZIONI: www.spain.info/it/

Guarda la webcam in tempo reale:

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Questo è un tratto di costa italiana, sapete dove si trova?

Questo tratto di costa, sovrastata da una fitta pineta, è una meraviglia della natura. Il mare è splendido, cristallino e più di una volta è stato premiato con la “bandierina blu” d’Europa, riconoscimento che viene attribuito alle località marine più belle ed attrezzate.

Ci troviamo in Puglia, esattamente in Salento, zona rinomata per la presenza di spiagge magnifiche. In particolare, parecchie di queste sono situate nel comune di Meledugno, in provincia di Lecce. Tra le varie frazioni marine che fanno capo al comune di Meledugno, c’è Torre Sant’Andrea.

Servizio fotografico di Luca Radice.
Ecco dove si trovano i faraglioni di Torre Sant’Andrea:

Natura Viaggi

Playa Puerto Nuevo in Porto Rico è la baia più suggestiva del mondo

Una spiaggia unica al mondo
Il mondo ci regala ogni istante degli spettacoli unici e, con il passare del tempo, crea anche delle località talmente belle e selvagge da farle sembrare quasi finte! E’ il caso di questa spiaggia, Playa Puerto Nuevo, a Porto Rico. Situata sulla cost nord a 45 minuti da San Juan, questa spiaggia si trova a Vega Bay ed è meravigliosa.

Caratterizzata da sabbia dorata è protetta, come in un abbraccio, da enormi rocce calcaree che rendono il paesaggio affascinante. Una sorta di set fotografico naturale diviso in due parti. Da un lato si va a creare una sorta di piscina naturale con l’acqua calma e trasparente, dall’altro invece, nella zona aperta al mare, si creano onde che si infrangono contro le rocce e rendono la zona un po’ più pericolosa.

Ecco dove si trova:

In questo video una ripresa delle onde enormi e impressionanti che si infrangono sugli scogli, guardate:

Enormi onde scavalcano le rocce nella piscina naturale più suggestiva del mondo

 

 

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Playa Escondida: la spiaggia nascosta più bella del mondo!

Acque incontaminate, coralli da ammirare, sole e silenzio. Guarda dove si trova…

Il suo vero nome sarebbe Playa del Amor, ma vista la posizione si è guadagnata il nuovo nome di Playa escondida (Spiaggia nascosta o Hidden beach). Siamo nell’arcipelago delle Isole Marieta ad ovest di Puerto Vallarta, in Messico (guarda la mappa dei luoghi più affascinanti del mondo). La spiaggia segreta si trova all’interno di un grosso buco nella roccia, con sabbia chiarissima e acqua cristallina. Non si vede dall’esterno e l’unico modo di raggiungerla è percorrere un tunnel lungo 6 metri a cui si accede dal mare, nuotando o pagaiando dall’oceano: cosa che i turisti fanno spesso e volentieri per ammirare questo luogo incredibile.

Un posto da sogno l’arcipelago delle Marieta Islands, formatesi probabilmente secoli fa a seguito dell’intensa attività vulcanica della zona. Durante i primi anni del 1900, il governo messicano approfittò del fatto che le isole fossero completamente disabitate e utilizzò in particolare Hidden Beach per condurre degli esperimenti militari.

Fortunatamente oggi non è più così, infatti in seguito ad una serie di proteste le isole sono diventate patrimonio protetto e meta di escursioni. Ora questo paradiso fa parte dell’Unesco, grazie anche all’intervento di Jacques Cousteau.  Nel 1960 lo scienziato guidò una protesta contro le attività umane che stavano devastando sulle isole ma solo nel 2005 le isole sono state dichiarate Parque Nacional Islas Marietas. Ora le uniche attività autorizzate sono il nuoto e la canoa, per evitare di turbare gli animali e le piante che dopo decenni sono tornati a prosperare su queste isole.

Dopo anni di ricerche e di sforzi per proteggere legalmente l’arcipelago, egli riuscì a guidare un gruppo di scienziati a convincere le autorità messicane a dichiarare le Marietas un parco nazionale protetto contro la pesca, la caccia e le altre attività umane potenzialmente dannose per il microcosmo creatosi nell’arcipelago.

Per questo motivo oggi, le isole sono disabitate anche se visitate da migliaia di turisti che, previa autorizzazione, possono vedere da vicino le meraviglie naturali nascoste in esse.

Hidden Beach è senza dubbio una delle più ambite attrazioni del luogo. Letteralmente “spiaggia nascosta”, è raggiungibile soltanto in barca, il viaggio dura circa 45 minuti, e nell’ultimo tratto a nuoto.

Questo luogo magico è accessibile soltanto attraverso un tunnel lungo circa 8 metri: i visitatori devono attraversarlo a nuoto per scoprire il paradiso terreste che nasconde. Il tunnel è abbastanza spazioso, tra l’acqua e la roccia ci sono circa 6 metri, motivo per cui non occorre dotarsi di attrezzatura subacquea.

La spiaggia è scavata all’interno di un grosso buco nella roccia ricoperta della fauna selvatica e caratterizzata da sabbia chiarissima e acqua cristallina. Si ritiene che Playa del Amor, a differenza dell’arcipelago che è nato da un’eruzione vulcanica, sia stata originata proprio dalle esplosioni che, dall’inizio del Novecento, si sono succedute in zona.

La spiaggia sarebbe diventata una meta popolare dopo che le sue immagini hanno fatto impazzire il web. Senza i social network ed i media, sarebbe ancor oggi nascosta oppure solo un’altra spiaggia in attesa di essere scoperta e rivelata al mondo. Possiamo affermare quindi di avere trovato l’ottava meraviglia. La spiaggia più nascosta sulla faccia del pianeta, alla quale,come dicevamo, è possibile accedere solo attraverso il famoso tunnel d’acqua che una volta superato si apre sul suo panorama mozzafiato.
Un vero e proprio angolo di paradiso ideale per rilassarsi e dimenticare lo stress della vita quotidiana.

Ricorda molto il luogo dove hanno girato il film The Beach con Leonardo di Caprio, diretto nel 2000 da Danny Boyle e tratto dall’omonimo romanzo di Alex Garland, che si trova in Tailandia e si chiama  Maya bay in Ko Phi Phi Lee. 

 

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Papaveri giganti che aprono le loro corolle ogni volta che passa qualcuno

Si tratta di vere e proprie sculture interattive ricche di colore e di energia che danno nuova vita alla piazza della città e che sono pensate per fornire illuminazione durante la notte e ombra di giorno, quando i petali dei fiori sono completamente aperti.

Un gruppo di architetti di Tel Aviv ha installato Warde nel centro di Gerusalemme , una serie di quattro sculture simili a papaveri rossi pronti a sbocciare. I papaveri aprono le loro corolle ogni volta che qualcuno passeggia al di sotto della loro struttura o nelle vicinanze. In questo modo, di notte si accendono al passaggio di qualcuno, permettendo di usare l’energia solo al bisogno.

I quattro papaveri sono suddivisi in due coppie. La prima si trova all’ingresso della piazza del mercato della città mentre la seconda è situata nella vicina stazione dei tram. Le strutture dei papaveri reagiscono quando i pedoni passano vicino a loro o quando un tram si avvicina. Per creare ombra dispiegano il loro tessuto di 9 metri di ampiezza.

Secondo gli architetti che hanno realizzato il progetto, fino a questo momento la piazza non si trovava in buone condizioni, soprattutto dal punto di vista estetico, tra bidoni dei rifiuti e spazzatura che rischiava comunque di accumularsi per terra.

Il tentativo di Warde non è comunque quello di combattere il caos ma invece di provare a creare uno spazio urbano più vivibile attorno a degli elementi diversi dal solito. La novità sembra molto apprezzata sia dai cittadini che dai turisti che visitano Gerusalemme.

Speriamo solo che queste strutture siano di lunga durata e che gli architetti abbiano pensato a brillanti strategie di risparmio energetico per il loro funzionamento.

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Mont Saint-Michel, il gioiello della Francia oceanica

Ovunque guardiate, è evidente che la baia del Mont Saint-Michel è meravigliosa. La sabbia, i pascoli erbosi, il mare, il cielo si dividono l’orizzonte. La luce gioca con gli elementi in un paesaggio in continua evoluzione dove si riflettono il Mont Saint-Michel e gli allevamenti di mitili.
Mont Saint-Michel è in Normandia o in Bretagna?
“Il fiume Couesnon ha fatto sì che Mont Saint-Michel venisse collocato in Normandia,” ma ciò non impedisce alla baia di essere in Bretagna. Questo sito eccezionale, situato alle porte occidentali della regione, è classificato come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. In questo modo vengono riconosciuti molti elementi e fenomeni naturali degni di nota: il magnifico paesaggio marino, le maree che detengono il record per la Francia (14 metri di altezza), un crogiolo di polder, allevamenti di mitili, un gioiello architettonico mitico che si riflette nell’immensità di iodio.

Nel mezzo della baia del Mont Saint-Michel, Vivier-sur-Mer è “ormeggiata” sulla costa sviluppandosi voluttuosamente dalla Normandia fino a Cancale. Il litorale, che si estende dalle spiagge verso Ovest, diventa sempre più selvaggio, terminando sulla punta di Grouin. Questa successione di sabbia, spiagge estese “spugnose”, pascoli erbosi pieni di pecore, favorisce piacevoli passeggiate e permette di ammirare le bellezze paesaggistiche.
Nel luogo in cui le cozze crescono sugli alberi
Piantate nella sabbia, file di 110 pali si susseguono per una lunghezza di 100 metri. Questi chilometri di picchetti, dove si articolano delle curiose imbarcazioni a ruota, sono il luogo di allevamento delle cozze “moules de bouchot”. I bivalvi si attaccano e crescono a grappoli in questa foresta di alberi. Grazie a questa tecnica introdotta nel 1954 e a un ambiente particolarmente favorevole, Vivier è diventato il primo porto per la produzione di mitili di Francia. Per saperne di più sulle attività di questi agricoltori-pescatori e sui segreti di questo luogo magico, la “Maison de la Baie” (un centro di educazione all’ambiente) offre una mostra permanente ed escursioni a piedi o a bordo della Mytilis-mobile. Una grande opportunità per cambiare orizzonte o assistere al mascaretto, l’onda sorprendente che si crea sulla superficie dell’acqua durante le grandi maree.

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Milano come non l’avete mai vista: ecco il video in Hyperlapse!

Il video “Milano City Hyperlapse Time Lapse Italia” vuole sottolineare, attraverso esposizioni prolungate, la velocità e la frenesia della città e d’altra parte, grazie alla colorazione più satura, evidenziare come la metropoli possa comunque essere esteticamente attraente e fonte d’ispirazione, perché dalla caoticita` scaturiscono idee e si sviluppa la creatività che danno la spinta per proiettarsi verso il futuro, creando delle atmosfere particolari che riescono a rendere quasi “magici” anche i luoghi piu comuni e conosciuti, facendoli sembrare unici e affascinanti.
Con le immagini di Milano che ho ritratto, voglio far risaltare come la città, pur ponendo le sue basi su una tradizione storica, architettonica, culturale ben radicata, non disdegna la modernità proiettandosi verso il futuro con i suoi nuovi quartieri “Porta Nuova e Isola”.

Video wishes to underline on one hand, through extended exposures, the city’s speed and frenzy and on the other hand, thanks to a more saturated colouring, to point out how the metropolis can still be aesthetically charming and a source of inspiration, creating peculiar atmospheres that can turn into “magical” even the most common and well known places, making them look unique and fascinating. With my own Milan pictures, I aim to show up how the city doesn’t disdain modernity even if laying its bases on a well deep rooted historical, architectural and cultural tradition, projecting itself toward the future with its new quartiers “Porta Nuova” and “Isola”.

Yury Sirri

 

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L’isola a forma di delfino appartenuta a Rudolf Nureyev

Visto dall’alto sembra proprio un delfino, nella realtà è Li Galli un piccolissimo arcipelago formato da tre isolotti che si affacciano tra Capri e Positano.
Attualmente è di proprietà privata e quindi è possibile visitarlo solo su invito, i meno fortunati possono però ammirarlo da lontano facendo un tour in barca.

L’arcipelago è formato da Gallo lungo -che è l’isola più grande-, La rotonda e La Castelluccia, tutta la zona fa parte dell’area marina protetta di Punta Campanella.
E’ conosciuto anche come La Sireneuse, perché secondo la leggenda un tempo era proprio abitato da sirene, che ammaliavano con il loro canto i marinai in transito.

Sempre secondo la mitologia solo due navi riuscirono a non naufragare contro gli scogli, quella di Ulisse la cui storia è narrata nell’Odissea di Omero e quella degli Argonauti che si salvarono grazie a Orfeo.
Si dice poi che lo stesso nome Li Galli derivi proprio dall’iconografia delle sirene che, nell’arte greca arcaica, non sono metà donna e metà pesce ma piuttosto, metà donna e metà uccello.

L’arcipelago fu scoperto negli anni Venti dal ballerino e coreografo russo Leonide Massine, all’epoca Li Galli era coperto da rovine romane ed era disabitato, egli l’acquistò e ci fece una villa grazie all’architetto Le Corbusier e un teatro.

Alla sua morte, venne acquistato da un danzatore russo Rudolf Nureyev che aveva il sogno di realizzare una scuola di ballo.

La sua scomparsa prematura glielo impedì e nel 1988 l’isola rimase di nuovo disabitata.

Dal 1993, è in mano all’ imprenditore sorrentino Giovanni Russo che acquistò l’arcipelago per quattro miliardi e ottocento milioni di vecchie lire.
Nell’isola c’è una villa di tre piani con pareti addobbate con mosaici turchi e andalusi e all’ interno sono raccolti tappeti klimt e bronzi anatolici.

Tanti i personaggi che Li Galli ha ospitato da Greta Garbo a Roberto Rossellini, da Anna Magnani a Ingrid Bergman, da Jacqueline Kennedy a Aristotele Onassis e ancora Hilary Clinton e Franco Zeffirelli.

Nel 2002 circolò la voce – poi smentita da Giovanni Russo, proprietario di Li Galli – che l’isola fosse in affitto per 55 mila euro a settimana, il prezzo comprendeva i pasti e l’uso dello yacht.
Che sia stato vero o meno poco importa, visto il costo inaccessibile, non rimane che consolarsi guardando lo splendido delfino almeno da lontano.

L’arcipelago fa parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.

Ecco dove si trova esattamente:

 

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L’acquario Churaumi è così grande da poter comodamente contenere anche 3 squali balena

Organizzare una vacanza in Giappone è ormai uno dei sogni più in voga, nonostante uragani e catastrofi nucleari.
Pianificando un itinerario ora sarà necessario aggiungere una nuova tappa in una delle città più conosciute del Giappone: ad Okinawa

E’ infatti ad Okinawa il secondo acquario più grande del mondo(secondo solo all’Acquario di Atlanta): è l’acquario di Churaumi, parte dell’Ocean Expo Park, che tra le sue 77 immense vasche ha anche la famosa ed immensa Kuroschio Sea larga 35 metri, lunga 27 e profonda 10.

La Kuroschio Sea dell’acquario Churaumi è così grande da poter comodamente contenere anche 3 squali balena. Al suo interno ben 7500 metri cubi d’acqua nei quali vivono 60 differenti  specie di pesci.

Per contenere un tale quantitativo di acqua, e la conseguente pressione, la vasca Kuroschio Sea dello spettacolare acquario è stata costruita con una parete di vetro di un metro e mezzo di spessore.

Se l’immensità della Kuroscio Sea non basta a lasciarci a bocca aperta, nell’Acquario Churami sono numerosi gli spettacoli tra delfini e tartarughe che, durante la giornata, renderanno la visita ancora più interessante.

Spettacolare anche il Cafè “Ocean Blue”, che vi permetterà un pò di relax ed un goloso snack, al primo piano dell’acquario con vista direttamente sulle immense vasche.

Da maggio a ottobre poi, chi si recherà all’acquario di Okinawa, potrà anche immergersi nellaspiaggia di smeraldo tra una moltitudine di pesci tropicali.
Il biglietto d’ingresso standard è di 1800 yen, circa 18 €, ma sono previste molte riduzioni per bambini, anziani e gruppi.