Riflessioni

Le persone che ti circondano ti sembrano orribili e te ne capita sempre una?

Se ti capita spesso di pensare che le persone che ti circondano ti sembrano orribili e che te ne capita sempre una, ti consigliamo di leggere quanto segue…

Un conto è pensare cosa devi fare per stare bene, un conto è sapere come fare per realizzare ciò che ti farà stare bene.
A volte potresti addirittura fare fatica a definire con esattezza ciò che desideri. In effetti, questo è il caso più frequente.
I motivi di ciò possono essere molti e sicuramente sono diversi per ogni individuo, proprio per questo è difficile soffermarsi sul perché, di ciò che non va.
Molto meglio conoscere i propri desideri e definirli; è un grande passo avanti verso il successo.
Soffermarsi in continuazione su ciò che non va è inutile!
Vai oltre. Vai a
Definire i tuoi desideri.

Sì, lo so, il pensiero di ciò che non va ti attanaglia, quasi quasi è diventato “la tua passione vera”, molto più di ciò che vorresti.

Non è così? O mamma! Cosa sto dicendo? Sto dicendo la verità!? Pensi sempre a ciò che non va.
Così porti via del preziosissimo tempo da utilizzare per trovare ciò che vuoi, ciò “che va” e naturalmente per realizzarlo!
Bisognava che qualcuno te lo dicesse, prima o poi.

Prova a pensare che succede quando ti risulta impossibile definire ciò che vuoi o quando c’è qualcosa che non va o molte cose che non vanno?
Ti carichi di impegni, di cose da fare, ti circondi di gente e… pensa un po’, non va a posto un bel niente, anzi, ti incasini sempre di più.
Le persone che ti circondano ti sembrano orribili, te ne capita sempre una…
Alibi. Tutto ciò si chiama alibi.
Ti riempi di alibi, non di cose da fare, alibi per evitare di pensare, per evitare di attivare le soluzioni giuste.
L’alibi preferito è dare la colpa agli altri.

Colpa del marito che non ti capisce, della moglie che “rompe”.
Colpa dei figli che non studiano o dell’adolescenza.
Colpa del tempo “che piove sempre”,o “fa troppo caldo”.
Colpa della politica “che sono tutti disonesti”.
Colpa del caso perché è stata solo “sfortuna”.
Colpa del capo “che è un grandissimo str…”.
Colpa della mamma che non mi ha dato mai affetto o del papà che non c’era mai e la mamma piangeva.
Colpa della fidanzata che mi ha lasciato, del fidanzato che mi ha lasciata…

Potrei continuare ancora per molto, che ne dici?
Ti riconosci? Ovvio che sì.

Non temere; tutto “normale”. Di quella normalità che rende, appunto, infelici.
Sai che c’è?
Parti dai difetti degli altri, per conoscere i tuoi.
In genere, tutto ciò che non ti piace degli altri, è proprio ciò che non ti piace di te.
In più, sai che succede?
Succede che fare continuamente il punto sui difetti degli altri, ti porta ad attivare una “energia” negativa e finisce che la tieni troppo sempre presente dentro di te e finisce con il caratterizzarti, con il definirti.
Possibile?
Temo di sì. Almeno spesso. I danni? Notevoli, ma per fortuna, reversibili.

Prova a riflettere, se facciamo finta che, per esempio, sia una tua responsabilità il fatto che le cose ti vanno male?
Come faresti a cambiarti o a modificare certi atteggiamenti, certi pensieri, se la colpa è sempre di qualcun altro?
Dare sempre la colpa ad un altro significa non avere mai colpa
e, se non hai colpa, cosa mai dovresti modificare?
Però, contemporaneamente, continuare ad incolpare gli altri, significa vivere in negativo.
Se vivi in negativo tu, vivono in negativo anche tutti quelli che ti circondano perché si “nutrono” della tua negatività.
Per non vivere in negativo non c’è altro modo che vivere in positivo, non trovi?
Come fai ad entrare in uno stato d’animo sereno, se non ti circondi di pensieri sereni?

Sì, lo so, ho capito : hai il mutuo da pagare, hai perso il lavoro…
Sono cose importanti. Hai ragione.
Però devi sforzati, e rendere il più naturali possibili, dei pensieri positivi.
Immagina che vada tutto bene e che sia perfetto. Com’è? Che sensazione ti dà?
Entra in quello stato di gioia. Ti serve a ricordarti che sei in grado di provare gioia.

Considera che se sei in agitazione o visibilmente in down, e vai ad un colloquio di lavoro, come ti possono dare un incarico? Tu un incarico te lo daresti?
E poi, sei davvero consapevole di volere quel lavoro?
Sei nel posto giusto per cercare lavoro? E’ il lavoro che fa per te?
Il fatto di essere senza lavoro potrebbe essere, per esempio, oltre che una disgrazia, uno spunto, una opportunità perfetta per capire chi sei, cosa vuoi, cosa sai fare e finalmente andare nella direzione di ciò che ti piace davvero, dove puoi dare il massimo, dove puoi essere felice e in serenità.
Magari il lavoro che avevi, era quello giusto, magari no.

Noi siamo i primi artefici del risultato della nostra vita nel bene e nel male, solo che non lo pensiamo mai.
Come stiamo nella nostra vita, di chi ci circondiamo, le scelte che facciamo, dipendono essenzialmente da noi.

Vale la pena di imparare a fare le scelte giuste, non trovi?

 

 

Le immagini e i testi di questo articolo sono tratti dal libro di counseling Self Help di Viviana Giani.

Il libro unico nel suo genere, composto da 52 frasi, una per ogni settimana dell’anno, che ti permette di sapere come passare alla azione per raggiungere il risultato giusto per te.

Da leggere per riflettere e attivare in piena autonomia il proprio successo e il proprio benessere.

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Riflessioni

Le cose importanti della vita

Ieri notte ho sognato di entrare in uno strano negozio.
Dietro al bancone c’era uno splendido angelo, ricordo che aveva lunghi ricci dorati e due occhi azzurri e profondi come il mare aperto.

-Cosa vendete in questo negozio?
-Solo cose importanti, signore.
-Ad esempio?
-Amore puro ed incondizionato; imperturbabile serenità; gioia di primissima scelta…
-Wow. E quanto costano?
-Mi scusi, signore, ma dove pensa di essere entrato? Questo è il negozio di Dio, è tutto gratuito.
-Davvero posso portare via tutto ciò che voglio?
-Certamente, mi dica solo come posso servirla.
-Vediamo… mi dia un po’ di tutto ciò che avete: amore, serenità, amicizia… tolleranza, gioia, fiducia… perseveranza, pazienza… sincerità…
-Aspetti qui.

L’angelo sparì nel retrobottega e tornò dopo qualche minuto.
In mano, aveva una piccola bustina.
Ero stato chiaramente imbrogliato.
Lo guardai con sospetto.

-Tutto qui?
-Tutto qui.
-Lei mi sta dando solo ciò che merito. Vero?
-Sbagliato.
-Allora mi dica come è possibile che tutto ciò che le ho chiesto si trova in questa piccola bustina!
-Amico mio, qui non doniamo frutti. Ma semi.

 

La verità è che le cose più importanti della vita non possono essere acquistate. La felicità non è la retribuzione che riceviamo in cambio di ciò che diamo agli altri, ma la gioia di essere in grado di donare. Di noi, resterà solo l’amore che abbiamo donato.

 

 

 

Riflessioni

LE CINQUE CAMPANE (Storiella Zen)

C’era un tempo una locanda chiamata “LA STELLA D’ARGENTO”.

L’oste non riusciva a sbarcare il lunario anche se faceva del suo meglio per attirare i clienti, rendendo il locale confortevole, il servizio cordiale e i prezzi ragionevoli.

Disperato, chiese consiglio a un saggio.

Dopo aver ascoltato la sua triste storia, il saggio disse: “È molto semplice. Devi cambiare il nome della locanda”.

“Impossibile!” esclamò l’oste. “È LA STELLA D’ARGENTO” da generazioni ed è così che la conoscono nell’intero paese”.

“No”, ribadì il saggio con decisione, “ora la devi chiamare “LE CINQUE CAMPANE” e far appendere sei campane all’ingresso”.

“Sei campane? Ma è assurdo. A che cosa servirebbero?”

“Prova e vedrai”, concluse il saggio con un sorriso.

Ebbene, l’oste ci provò ed ecco che cosa accadde.

Tutti coloro che passavano davanti alla locanda entravano per far notare l’errore, ciascuno con la convinzione di essere stato il solo ad accorgersene. Una volta dentro, erano colpiti dalla cordialità del servizio e si fermavano a ristorarsi, fornendo così all’oste quei guadagni che cercava invano da tanto tempo.
Poche cose entusiasmano tanto il nostro ego come correggere gli errori degli altri.

Riflessioni

LA VIA GIUSTA (voce di Nando Gazzolo)

“Sai che gli alberi parlano?
Si, parlano l’un con l’altro,
e parlano a te,
se li stai ad ascoltare…

“Tieni sempre bene a mente
che ogni momento della tua vita,
può essere utile a te e agli altri
e che per costruire
un mondo migliore
occorre essere umili
pazienti, laboriosi,
mentre per distruggerlo
può bastare il gesto insensato
di un attimo.

Lavora per costruire le cose
che nessuno potrà mai distruggere.
Sii tu a decidere come spendere
le risorse della tua esistenza.
Sii padrone del tuo tempo,
è una ricchezza
che non ha eguali,
è il dono più grande
che hai ricevuto da tuo padre e
da tua madre,
quando sei venuto al mondo.
Le grandi idee saranno
la vera essenza della tua vita,
trasformale in una realtà,
pensando sempre che domani
altri verranno dopo di te.
E non farti abbagliare
dalle promesse che potrai raccogliere
in un solo giorno,
esse si esauriranno ad ogni calar del sole.
Fa che ogni momento
della tua giornata
sia ricco di attenzioni
per i bisogni di tutti gli uomini,
quelli vicini e quelli più lontani,
viviamo sotto lo stesso cielo.
Ricorda sempre che
indicare una strada a qualcuno,
essere di esempio,
accettare una sfida,
inseguire un sogno,
è quanto di più importante
puoi coltivare e scrivere
nell’elenco delle tue risorse
e delle tue conquiste.
Cammina senza fermarti mai,
tieni i tuoi amici al tuo fianco,
e aiuta chi resta indietro.
Fa della tua umanità,
della tua generosità,
una convinzione profonda,
della tua sincerità e della tua onestà,
un credo.
Questo ti permetterà
di prendere decisioni rapide,
di affrontare le occasioni
più importanti della tua vita,
di andare molto più lontano
dei luoghi che hai sempre cercato.
Nei momenti di gioia come
in quelli del dolore,
non restare mai solo,
ma impara a godere anche
della tua solitudine,
è la madre di tutti i sentimenti,
la culla della saggezza.

Sii forte dei tuoi desideri e
delle tante speranze che
vivono nella tua anima
sin dalla nascita,
nutrire un grande amore
serve a non cedere mai
alla disperazione.
Tieni presente che l’amore
è il sentimento
che muove le leve del mondo,
e l’unico capace
di sconfiggere il male.
Impara che potrai essere grande
al di là degli anni,
dei limiti del tempo
e delle abitudini.
L’età potrà fare di te
un giovane sempre più grande,
un giovane vecchio
o un vecchio giovane,
oppure un vecchio e basta,
è una scelta che dipende
soltanto da te,
ricordalo.
Essere giovani
non significa avere
una tenera età,
significa saper riconoscere
in ogni momento,
le emozioni dettate dal tuo cuore,
e trovare in ogni momento
il coraggio di rispondere alle domande
che esso ti pone. E…
… quando ti accorgerai
che le tue ali
stanno per sfiorare
le cime degli alberi,
allora sappi che
è giunto il momento
di volare più in alto,
e gli alberi
proteggeranno il tuo nuovo volo.”

È difficile apprezzare le cose
ottenute senza troppa fatica e
riconoscerne il vero valore, così,
il più delle volte si finisce
per perderle
senza rendersene
nemmeno conto.
L’uomo ha bisogno di credere
più che del semplice sapere,
e di trasformare gli anni
in una conquista
più che del vivere a lungo.

Credere di aver raggiunto
un traguardo
o fermarsi alla prima meta
è un limite alla speranza
e a tutte le ambizioni.
E ricordati sempre, che la vita
non sarà mai finita
né dimenticata, fino a quando
avrà da indicare a qualcuno
un sogno
da poter realizzare.
Se sarai attento
A tutto ciò che accade
nel mondo che ti circonda
imparerai
che nulla è impossibile
per chi sceglie
La Via Giusta.

Il Maestro e la Via Giusta (testo: Sandrino Aquilani – voce: Nando Gazzolo)

Riflessioni

L’ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale. Chi aumenta la sapienza, sappia che aumenta il dolore. (Giordano Bruno)

Se ciò che facciamo ogni giorno non è altro che pensare, immagazzinare quante più informazioni possibili, anticipare il futuro nella nostra mente, forse sarebbe meglio imparare ad arrendersi al “nemico”: l’ignoto, il non sapere. Solo l’ignoranza ci dona la vera libertà.

Per assaporare l’autentica libertà personale hai bisogno di non conoscere alcune parti della tua vita presente e futura. Se tutto è già scritto per te, se sai già come andrà a finire, sei meno libero di compiere delle scelte e di prendere decisioni E proprio per rimpiazzare quel “vuoto” si accendono in noi la curiosità e la creatività: ecco perché soprattutto gli artisti, gli artigiani, gli scienziati e gli imprenditori dovrebbero accogliere l’ignoranza e riempirla di nuove idee. “C’è sempre qualcosa che ignoriamo, altrimenti non avremo nulla da scoprire.
Essere saggio vuol dire ignorare con intelligenza

Il saggio non è colui che accumula molta conoscenza o esperienze, piuttosto è colui che sa usare efficacemente tutto ciò che ha appreso e che è capace di ignorare le cose inutili.

Giordano Bruno,  filosofo, scrittore e monaco italiano appartenente all’ordine domenicano vissuto nel XVI secolo, nel corso del Secondo dialogo degli Eroici furori, discute sulla saggezza.

L’ignoranza – afferma – è “madre della felicità e della beatitudine sensuale”, per cui solo qualche “insensato e stolto” può appagarsi del proprio stato di ignoranza, condannandosi così ad abitare “l’orto del paradiso degli animali”. D’altra parte, come si legge nel Qohèlet: “chi aumenta la sapienza aumenta il dolore”. “Chi dunque  sarà savio se pazzo è colui ch’è contento, e pazzo è colui ch’è triste?”.

La prospettiva qui proposta è simile a quella – a Bruno ben nota – della filosofia epicurea, e in particolare di Lucrezio, poeta da lui amato e al quale si ispira per i suoi componimenti latini in versi. La conoscenza della natura e delle sue eterne vicissitudini, infatti, ha per Lucrezio la funzione di consolidare il suo atteggiamento di distacco emotivo dal mondo: un mondo agitato, travagliato dal dubbio.
Ignorare le cause assilla le menti dubbiose,
se il mondo abbia avuto davvero un’origine e un giorno natale,
e insieme se avrà un termine […]
Si tratta di un assillo, di un tormento senza tregua che può comportare lo svuotamento del senso stesso della vita, in un perenne affannarsi senza scopo.
Se gli uomini potessero, come è chiaro che sentono il peso
che grava loro nell’animo e li tormenta e li opprime,
conoscere anche le cause per le quali ciò avviene,
e perché quel fardello di pena sussista immutato nel cuore,
non trarrebbero la vita così, come ora per lo più li vediamo
non sapere che cosa ciascuno desideri […]
Il sapiente osserva da lontano questo vano agitarsi dell’umanità, e ad esso si sente estraneo, pur ben conoscendo i penosi moti dell’animo che attanagliano i mortali.
E’ dolce, quando i venti sconvolgono le distese del vasto mare,
guardare da terra il grande travaglio di altri;
non perché l’altrui tormento procuri giocoso diletto,
bensì perché t’allieta vedere da quali affanni sei immune.
Questo atteggiamento di distacco è reso possibile dalla conoscenza della natura delle cose, dalla conoscenza scientifica.

In questa prospettiva, la conoscenza scientifica non è soltanto, per il sapiente, una distaccata rassegna di verità sul mondo: essa ha a che fare con la sua vita, con il suo rapporto con le passioni, con l’importanza attribuita alle cure e alle brame che occupano l’esistenza dei più.

Amore Riflessioni

L’AMORE E’ PERICOLOSO

Hai bisogno d’amore. Hai bisogno di un amante. E hai bisogno del coraggio per vivere una storia d’amore. È difficile entrare nelle dimensioni dell’amore. Esistono paure molto nascoste. L’amore crea paure senza confronti, poiché quando inizi ad avvicinarti all’altro, devi uscire da te stesso e chissà… L’altro può accettarti, oppure rifiutarti. Da qui la paura: inizi a esitare, non sai se osare, se fare quel passo… Ecco perché in tutto il mondo, le epoche codarde del passato hanno privilegiato il matrimonio quale sostituto dell’amore; perché se la gente fosse stata lasciata libera di amare, pochissime persone ne avrebbero avuto il coraggio. La maggior parte sarebbe morta, priva di amore; avrebbe trascinato la propria vita, senza il nutrimento dell’amore.

Perché l’amore è pericoloso… quando inizi ad avvicinarti a un’altra persona, vai incontro alla collisione con un altro mondo. Chissà se il tuo gesto sarà accettato o rifiutato? Come puoi essere certo del fatto che l’altro dirà di sì al tuo bisogno e al tuo desiderio? Chissà se l’altro sarà compassionevole e amorevole? Potrebbe rifiutarti, negarsi. Tu puoi dichiarare il tuo amore, ma non esiste alcuna garanzia che anche l’altro provi amore per te; potrebbe non provarne. Non è una naturale conseguenza. La paura di essere rifiutati sconvolge. Pertanto, le persone furbe e astute decidono di non fare assolutamente quel passo.
Trattieniti, così non sarai rifiutato e potrai rafforzare il tuo ego con l’idea che nessuno ti ha mai rifiutato, anche se quell’ego è assolutamente impotente e non basta ad appagarti.
Si ha bisogno di sentirsi necessari, si ha bisogno di qualcuno che ci accetti.

Hai bisogno che qualcuno ti ami, perché solo quando un altro ti ama, sarai in grado di amare te stesso, mai prima di allora. Solo quando qualcun altro ti accetta, riuscirai ad accettarti, non prima. Solo quando qualcun altro si sente felice con te, inizi a essere felice con te stesso, non prima. L’altro diventa uno specchio. Ogni relazione è uno specchio. Ti riflette. Come potrai mai conoscerti, senza quello specchio? È impossibile. Gli occhi dell’altro diventano uno specchio e quando qualcuno ti ama, quello specchio diventa estremamente sensibile a te; ti guarda con gioia, è deliziato dalla tua presenza. In quegli occhi colmi di delizia vieni riflesso e per la prima volta in te affiora un’accettazione.

Altrimenti, fin dai primi istanti, sei sempre stato rifiutato. È grazie a questa orribile struttura sociale che ogni bambino arriva a sentire di non essere accettato per ciò che è. Se fa qualcosa di buono  ovviamente ciò che i genitori ritengono sia buono  viene accettato; se fa qualcosa di male  ciò che i genitori ritengono sia ‘male  viene rifiutato. Prima o poi il bambino inizia a sentire: “Non sono accettato per ciò che sono, così come sono, per la mia verità intrinseca, ma per ciò che faccio. Non è il mio essere che ‘viene amato, ma ciò che faccio”. E questo crea un profondo rifiuto di sé, un odio profondo verso se stessi. Si inizia a odiare se stessi. Se non ti innamori, se non riesci a trovare amanti e amici che ti possano accettare, vivrai con quel rifiuto per tutta la vita. L’amore è un obbligo, è indispensabile viverlo. Un giorno ne potrai uscire, potrai trascenderlo deve essere trasceso  ma come potrai, se non ci sei mai entrato? Una paura esiste, potresti essere rifiutato; ma devi rischiare: solo così qualcuno si presenterà e ti accetterà. Se anche bussi a cento porte e novantanove sono chiuse, non aver paura, una si aprirà.

Qualcuno ti sta aspettando. Qualcuno verrà appagato attraverso di te e tu sarai appagato per suo tramite. Qualcuno sta aspettando di diventare il tuo specchio e sta aspettando di fare di te uno specchio. E non vi è altro modo per scoprirlo, se non quello di continuare a bussare, di brancolare… è rischioso, ma la vita è un rischio! Vivi e vivi intensamente. E non prenderla come un’offesa personale se qualcuno non ti può amare. Non farne una ferita, non lo è… esiste un’infinità di persone meravigliose, di certo troverai qualcuno con cui accompagnarti. E accompagnarti a un altro essere umano ti appagherà e quel vulcano interiore si acquieterà.

Tratto da: Alleggerire l’Anima di Osho

 

Riflessioni

Io sono il mio eroe. Ma non sarò mai il mio eroe.

Matthew McConaughey agli Oscar: per migliorare e raggiungere obiettivi più grandi, mai sentirsi arrivati
L’interpretazione di Matthew McConaughey in Dallas Buyers Club nel 2014 gli è valsa l’Oscar al miglior attore protagonista. Il suo discorso di è stato breve e da tradizione ricco di ringraziamenti: al regista, ai colleghi, ai genitori, alla moglie. E al suo eroe. Proprio questa parte merita di essere condivisa, perché il messaggio celato andrebbe sempre ricordato e reso un caposaldo della nostra vita: per migliorare e raggiungere obiettivi più grandi, mai sentirsi arrivati.
[E grazie] al mio eroe. Che è colui che rincorro. Quando avevo 15 anni, c’è stata una persona molto importante nella mia vita, che venne da me e mi disse: “Chi è il tuo eroe?”, e io risposi: “Non lo so, devo pensarci su. Dammi un paio di settimane”. Tornai due settimane più tardi, questa persona si avvicinò e mi disse: “Chi è il tuo eroe?”, e io dissi: “Ci ho pensato. Sai chi è? Sono io tra 10 anni”. Così compii 25 anni. Dieci anni più tardi, quella stessa persona venne da me e disse: “Quindi, sei un eroe?”, e io risposi qualcosa come “Non mi ci avvicino nemmeno. No, no, no”. Lei domandò: “Perché?”, io dissi: “Perché il mio eroe sono io a 35 anni”. Così, vedete, per ogni giorno, ogni settimana, ogni mese e ogni anno della mia vita, il mio eroe sono sempre stato io 10 anni dopo. Non sarò mai il mio eroe. Non raggiungerò mai quello stato. So di non esserlo e sono in pace con questo, perché continuerò ad avere sempre qualcuno da rincorrere.

Quindi, per tutti noi, qualunque cosa siano quelle cose, qualunque cosa sia ciò a cui guardiamo con ammirazione, qualunque cosa sia ciò che aspettiamo con impazienza e chiunque sia colui che rincorriamo, a tutto questo io dico: “Amen”. A tutto questo io dico: “Va bene, va bene, va bene”. A tutto questo io dico: “Semplicemente continua a vivere”. Grazie.

Riflessioni

Il tempo prezioso delle persone mature (Mário de Andrade)

Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente…
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità.
Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti.
Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso.
Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono…
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza.
Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro anche tu ci arriverai.

Mário de Andrade

(San Paolo, 9 ottobre 1893 –  25 febbraio 1945 – poeta, musicologo, critico letterario e narratore brasiliano, uno dei fondatori del modernismo brasiliano.)

Riflessioni

Il potere degli introversi (video TED TALKS)

In una cultura dove l’essere socievoli ed estroversi sono qualità altamente apprezzate, può essere difficile, persino vergognoso, essere introversi. Ma, come sostiene Susan Cain in questo discorso appassionato, gli introversi possiedono talento e capacità straordinarie per il mondo, e dovrebbero essere incoraggiati e celebrati.
La Cain sostiene che progettiamo le nostre scuole, luoghi di lavoro, e le istituzioni religiose per estroversi, e che questa distorsione crea uno spreco di talento, energia e felicità. Sulla base di un’intensa attività di ricerca in psicologia e neurobiologia e su interviste prolifiche, spiega anche perché gli introversi sono capaci di grande amore e grande risultato, non a dispetto del loro temperamento – ma a causa di esso.
Buona visione

Riflessioni

IL CORAGGIO INIZIA QUI

L’hanno chiamata «la donna più brutta del mondo», ma ha dato a tutti una grande lezione di vita.
Lizzie Velasquez è affetta da una sindrome con solo tre casi al mondo documentati. Nonostante sia stata etichettata come «la donna più brutta al mondo», nonostante le abbiano detto di suicidarsi, nonostante sia stata vittima di molestie per tutto il periodo della scuola, Lizzie ha deciso di utilizzare la negatività per trasformarla in qualcosa di positivo. Ha scritto due libri e presto ne uscirà addirittura un terzo. È riuscita a laurearsi e tiene conferenze di grandissimo successo. Ascoltarla in questo video fa bene, soprattutto a chi pensa di essere sfortunato.

Interessanti Riflessioni

I Forgot my Phone, un video sulla nostra dipendenza dalla tecnologia

L’alienazione dalla vita sociale è il “convitato di pietra” del breve filmato, la cui trama si incentra su una ragazza che vede il proprio fidanzato quasi “rapito” e distratto dal suo telefonino.
Il ragazzo infatti, passa gran parte del tempo a telefonare, chiamare, scrivere e leggere sms, isolandosi di fatto da tutto il contesto sociale. Il videoclip impone quindi una severa riflessione sul ruolo che la tecnologia sta avendo nella nostra quotidianità, orientata a dismisura verso una vera e propria dipendenza da essa.
Non sorprende quindi il boom di accessi al video; in molti ne hanno sottolineato la veridicità e l’importanza di aprire una seria riflessione su questa tematica.

Riflessioni

I 3 tipi di amicizia possibili: Buona, Utile o Piacevole

Lasciate perdere tutti gli aforismi e libri che sono stati scritti di recente sul tema dell’amicizia. Non servono. Leggete invece  questo breve percorso tratto dal libro IX e X dell’Etica Nicomachea di ARISTOTELE,  l’unico che ha saputo sintetizzare perfettamente le tre dinamiche fondamentali sull’amicizia: buona, utile o piacevole:

1. L’amicizia è necessaria
L’amicizia è una virtù indispensabile all’uomo: nessuno sceglierebbe di vivere senza amici, anche se possedesse tutti gli altri beni. Gli amici sono necessari nella prosperità come nel bisogno, nella giovinezza come nella vecchiaia, nella vita privata come nella vita pubblica. Gli amici sono il più grande dei beni esterni. L’uomo è portato per natura a vivere con gli altri e a crearsi amici. All’uomo felice non servono amici utili o piacevoli, perchè ha già i beni che da questi potrebbero venire, ha invece bisogno di amici buoni, cui donarsi, con i quali condividere i discorsi e il pensiero.
2. I tre generi di amicizia
L’uomo ama ciò che è degno di essere amato: cioè ciò che è buono o utile o piacevole: da questi tre oggetti derivano le tre specie di amicizia.. L’amicizia non è solo una benevolenza reciproca, ma una una benevolenza di cui si è consapevoli, una benevolenza che si sceglie. L’amicizia fondata sul piacere o sull’utilità è solo momentanea: se l’amico non provoca più utile o piacere, l’amicizia viene meno. Questo genere di amicizie è quindi molto debole.
3. L’amicizia perfetta
L’amicizia perfetta è solo quella tra persone buone, simili nella loro virtù. In questo genere di amicizia, ognuno dei due vuole il bene dell’altro. L’uomo virtuoso è anche utile e piacevole, però l’utilità è il piacere non sono il fondamento dell’amicizia. L’amicizia fondata sulla virtù è stabile, permanente, è tuttavia molto più rara degli altri generi di amicizia, perchè gli uomini virtuosi, gli uomini buoni, non sono tanti. L’amicizia richiede tempo e consuetudine nella condivisione: il desiderio di diventare amici può nascere velocemente, l’amicizia si forma però con maggiore lentezza.
4. Caratteri delle diverse forme di amicizia
L’amicizia che stringono tra loro gli uomini buoni è perfetta, è stabile come la virtù, e non può essere rovinata dalle calunnie di altre persone. (Difficilmente si presta fede a chi parla male dell’amico che da tempo conosciamo). Gli altri due tipi di amicizia presentano solo una certa somiglianza con questa e sono quindi meno duraturi. L’amicizia motivata dall’utile viene meno quando viene meno l’utile, l’amicizia motivata dal piacere viene meno quando viene meno il piacere. Solo gli uomini buoni possono essere veramente amici: gli uomini cattivi possono essere amici solo in modo limitato, in quanto vivono le loro relazioni avendo come fine l’utile o il piacere. Gli amici desiderano la comunione di vita e non si addice tra gli amici una vita solitaria, isolata. Il vivere insieme è possibile solo se si condividono interessi e gusti, e questo avviene solo negli uomini buoni. L’amicizia non è uno stato d’animo passeggero ma è una scelta libera, consapevole e duratura.
5. Il numero degli amici
Moltissime possono essere le amicizie fondate sul piacere e sull’utile, poche invece quelle fondate sul bene, perchè pochi uomini sono virtuosi. L’amicizia fondata sul piacere è tipica dei giovani, l’amicizia fondata sull’utile è tipica dei mercanti, l’amicizia fondata sul bene è tipica degli uomini virtuosi. Con poche persone si può trascorrere la vita in comune. L’amore coniugale è possibile per una sola persona, una forte amicizia è possibile solo verso pochi. Chi pretende di essere amico di tutti, in realtà, non è amico di nessuno.
6. La fine dell’amicizia
Quando due amici non trovano più l’uno nell’altro ciò che cercano, la loro amicizia ha termine. Questo è ovvio nel caso delle amicizie basate sul piacere e sull’utile; quando però l’amicizia è fondata sulla virtù, la sua rottura può avvenire solo quando uno dei due amici rimane fermo allo stesso livello, mentre l’altro progredisce sulla strada della virtù, oppure quando gli amici di un tempo diventano stabilmente cattivi. Se però la loro malvagità può essere corretta, non bisogna abbandonarli, ma sforzarsi di ricondurli alla virtù.
7. L’uomo virtuoso ama se stesso
L’uomo virtuoso ama se stesso, l’amicizia per il prossimo affonda le proprie radici nell’amore che si ha per sè. L’amico viene considerato un altro se stesso, e vengono a lui estesi i sentimenti di amore che si hanno per sè. L’uomo virtuoso gioisce nel contemplare la virtù dell’amico, perchè la sente come propria. Gli uomini cattivi invece non sono amici di se stessi, e quindi non possono provare amicizia per nessun altro. I cattivi cercano di trascorrere del tempo con altre persone solo per fuggire da se stessi: se rimangono soli sono tormentati dal ricordo dei loro crimini passati e di quelli che faranno; la persona buona, al contrario, prova piacere nello stare da sola, pensando ai propri ricordi e alle proprie aspettative.
In conclusione…
Se si rendesse esplicito il patto di amicizia che si stringe con qualcuno, si eviterebbero molti problemi e incomprensioni e si eviterebbe di sentirsi ingannati.

 

Riflessioni

Farlo innamorare della tua bellezza servirà a poco.

Farlo innamorare della tua bellezza servirà a poco.
Sarai anche bellissima, ma il mondo è pieno di belle donne.
Gli basterà solo qualche tempo, per incontrare quella che prenderà il tuo posto.
Tu invece fallo innamorare dei tuoi difetti.
Del tuo essere un po’ disastrata.
Fallo innamorare del modo in cui dormi.
Del modo in cui gesticoli quando sei arrabbiata.
Del modo in cui mangi.
Fallo innamorare della parte di te più vera e immutabile, e lui smetterà di guardarsi intorno.
Avrà occhi solo per te, perchè avrà capito che quei modi di fare, quelle stranezze che tanto ama in te, non le ritroverà in nessun’altra.

Riflessioni

FAI ATTENZIONE: QUELLO CHE FAI TI RITORNA

Frasi, citazioni e aforismi sul karma
Io credo nel karma. Credo che si riceve ciò che si è dato.
(Randy Pausch)

Le persone ignoranti pensano di poter agire in modo cattivo e farla franca. Quello che non capiscono è quello che noi diamo ci torna indietro! Adoro l’odore del karma nell’aria.
(Anonimo)

Ognuno è responsabile di ciò che accade e ha il potere di decidere che cosa vuole essere. Quello che siete oggi è il risultato delle vostre decisioni e scelte passate. Quello che sarete domani sarà il risultato delle vostre azioni di oggi.
(Swami Vivekananda)

Noi entriamo in questa vita con l’esperienza di un’altra vita, e la fortuna o la sfortuna di quest’esistenza sono il risultato delle nostre azioni in un’esistenza precedente
(Swami Vivekananda)

“Le macine del Signore macinano lente… ma fino all’ultimo granello”. La legge di causa ed effetto opera infatti affinché ognuno di noi abbia a raccogliere, vita dopo vita, ciò che ha seminato.
(Anonimo)

Semina un pensiero e raccoglierai un’azione, semina un’azione e raccoglierai un’abitudine, semina un’abitudine e raccoglierai un carattere, semina un carattere e raccoglierai un destino.
(Legge del Karma)

Non contare ogni giorno che passa per ciò che raccogli, ma contalo per ciò che semini.
(Robert Louis Stevenson)

Non trascurare le piccole buone azioni, pensando che non sono di alcun beneficio; anche le piccole gocce di acqua alla fine riempiranno una grande nave. Non trascurare le azioni negative solo perché sono piccole; per quanto piccola possa essere una scintilla, può bruciare un pagliaio grande come una montagna.
(Buddha)

Ogni azione della nostra vita tocca qualche corda che vibra in eterno.
(Edwin Hubbel Chapin)

– “Quando un uomo, una volta morto, la parola è entrata nel fuoco, il respiro nell’aria, l’occhio nel sole, la mente nella luna, l’orecchio nel cielo, il corpo nella terra, l’ātman nello spazio etereo, i peli nelle erbe, i capelli negli alberi, il sangue e lo sperma nelle acque, dove si trova quest’uomo?”
– “Prendimi la mano, amico Ārthabhāga, noi soli possiamo sapere queste cose, non dobbiamo parlarne pubblicamente”.
E lasciarono l’assemblea parlando tra loro. E parlavano del karma, e mentre lodavano, il karma lodavano: si diventa buoni (si genera merito) con le azioni (karman) buone, si diventa cattivi (si genera il male) con le azioni cattive.
(Upanishad)

Qualunque cosa facciamo depone un seme nella nostra coscienza più profonda, e un giorno quel seme crescerà.
(Sakyong Mipham)

Le mie azioni sono i miei unici veri effetti. Non riesco a sfuggire alle conseguenze delle mie azioni. Le mie azioni sono il terreno su cui mi trovo.
(Thich Nhat Hanh)

Il karma non è una punizione o una ricompensa, ma una naturale conseguenza delle scelte di vita fatte consapevolmente o inconsapevolmente. Qualunque sofferenza o piacere che l’anima potrebbero sperimentare nella vita attuale è causato da scelte che ha fatto in passato
(Herman Kuhn)

Gli uomini non sono puniti per i loro peccati, ma dai loro peccati.
(Elbert Hubbard)

Il karma è dire buone parole, pensare buoni pensieri, fare buone azioni.
(Anonimo)

Una strada c’è nella vita. La cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici “oh, guarda, c’è un filo”. Quando vivi non lo vedi il filo, eppure c’è. Perché tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, si crede, dal libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che è innanzitutto il tuo istinto, e poi da qualcosa che gli indiani chiamano il karma accumulato fino ad allora.
(Tiziano Terzani)

In confronto con la reincarnazione ed il karma, tutte le altre opinioni sembrano piccole e trascurabili.
(Richard Wagner)

Spesso persone virtuose sono perseguitate da gravi difficoltà e sventure, mentre criminali e malvagi impenitenti vivono beati, ricchi e senza paura. Se l’ordine visibile non ci spiega le ragioni, ci deve ci deve essere un’altra dimensione in cui trovare le spiegazioni e rivendicare la nostra necessità di giustizia. Alcuni lo spiegano con il “karma”. Ogni azione porta un frutto, buono, cattivo o neutro, immediato o dilazionato nel tempo, di esistenze passate, in una sequenza illimitata di esistenze.
(Anonimo)

Il karman umano non è che una frazione del karman universale e questa totalità del karman corrisponde al destino.
(Robert Charles Zaehner)

La legge del Karma, infonde speranza per il futuro e rassegnazione per il passato.
(Mario Ingaramo)

La vita di ciascuno è il risultato della sua vita precedente. Gli errori precedenti sono evidenti ora come sofferenza, mentre le buone azioni mostrano le loro benedizioni.
(Budda)

Ognuno di noi tiene in mano un filo e quel filo ci conduce alla nostra stella. Ognuno di noi ha una stella in cielo e il nostro destino è imparare a seguirla. Il nostro karma è scritto nella sua scia, se molliamo il filo è tutto perduto, si formano grovigli.
(Susanna Tamaro)

Quando il buddhismo insegna che il “karma è il nodo morale” (di qualunque essere) che sopravvive alla morte e persiste nella trasmigrazione”, significa semplicemente che niente dimora in ogni personalità se non le cause che essa ha prodotto in vita – cause che non muoiono, o per dirla in un altro modo, che non possono essere eliminate dall’Universo prima di essere rimpiazzate dai loro effetti legittimi ovvero cancellate dai loro effetti.
(Anonimo)

Come le persone ti trattano è il loro karma; come reagisci è il tuo.
(Wayne Dyer)

Noi seminiamo ciò che raccogliamo … Noi raccogliamo ciò che seminiamo! Noi raccogliamo ciò che seminiamo. La legge di causa ed effetto. E noi siamo tutti sotto questa legge.
(Nina Hagen)

Ciò tu hai piantato, questo è ciò che tu hai raccolto; tale è il campo del karma.
(Sri Guru Granth Sahib)

Un agricoltore, il cui grano vinceva sempre il primo premio alla fiera regionale, aveva l’abitudine di dividere i semi migliori con tutti i contadini del vicinato.
Quando gli chiesero perché, egli rispose:
“Il vento solleva il polline e lo trasporta da un campo all’altro, perciò se i miei vicini coltivassero un grano di qualità inferiore, l’impollinazione crociata impoverirebbe la qualità del mio raccolto.
Ecco perché ci tengo che essi piantino solo i semi migliori“.
Tutto ciò che diamo agli altri lo diamo a noi stessi.
(Anthony De Mello, la preghiera della rana)

C’è un destino che ci rende fratelli: nessuno va per la sua strada da solo. Tutto ciò che facciamo nella vita degli altri, ritorna nella nostra.
(Edwin Markham)

Ciascuno di noi nasce con un compito solitario da svolgere e coloro che incontra lo aiutano a compierlo oppure glielo rendono ancora più difficile: sfortunato colui che non sa distinguere gli uni dagli altri.
(Christian Bobin)

Le prove nel mondo esteriore vi svegliano.
Le prove nel mondo interiore vi illuminano.
(Shri Chinmoy)

La vita che tocco bene o male toccherà un’altra vita, e che a sua volta un altro, fino a chissà dove il tremore si ferma
(Frederick Buechner)

Ci sono le onde e c’è il vento, ci sono le forze visibili e quelle invisibili. Ognuno ha questi stessi elementi nella sua vita, il visibile e invisibile, il karma e il libero arbitrio.
(Kuan Yin)

Come la legge di gravità, il karma è così fondamentale che spesso non ce ne accorgiamo.
(Sakyong Mipham)

Come il fuoco ardente riduce il legno in cenere, allo stesso modo, il fuoco della conoscenza di sé riduce tutto il karma in cenere.
(Bhagavad Gita)

Gli uomini non possono ottenere tutto quello che pagano in questo mondo; ma devono certamente pagare per tutto quello che ottengono.
(Frederick Douglas)

Osserva i tuoi pensieri, perché diventano parole. Osserva le tue parole, perché diventano azioni. Osserva le tue azioni, perché diventano abitudini. Osserva le tue abitudini, perché diventano carattere. Osserva il tuo carattere, perché diventa il tuo destino.
(Anonimo)

A volte non ottenere ciò che si vuole è un colpo di fortuna incredibile.
(Dalai Lama)

Se continui a dire che le cose stanno andando male, hai una buona possibilità di diventare un profeta di te stesso.
(Isaac Bashevis)

Vorrei vendetta, ma io non voglio rovinare il mio karma.
(Anonimo)

La maggior parte della gente perde la propria anima quando fa ingresso nel mondo, con la stessa facilità con cui si perde un libro in un trasloco.
(Christian Bobin)

Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre.
(Carlo Mazzacurati)

Anche gli incontri casuali sono il risultato del karma … Le cose nella vita sono fatte dalle nostre vite precedenti. Che anche negli eventi più piccoli non esiste una cosa come la casualità.
(Haruki Murakami)

L’uomo crea Karma finchè respira, perchè nessuno è al di là del movimento nemmeno per un secondo.
(Babaji)

Il karma non è una quantità fissa come i debiti e i crediti registrati in un conto in banca. È reso elastico dalla complessità dei fattori in gioco.
(Virginia Hanson)

Il karma può soltanto venir compreso se si cerca anzitutto di conoscere come si esplicano le leggi dell’universo.
(Rudolf Steiner)

Ci sono tre tipi di karma
– quello che non ha ancora cominciato a produrre effetti nella nostra vita, perché altre cause karmiche operano su di noi
– il karma che noi stiamo creando in base ai nostri pensieri e azioni
– il karma che ha incominciato a produrre i suoi risultati
(Anonimo)

La legge del karma è la legge fondamentale dell’universo, che lega l’effetto alla causa nel mondo fisico, mentale e spirituale.
(Elena Blavatsky)

La vita è un’eco. Quello che invii, torna indietro. Quello che semini raccogli. Quello che dai ottieni. Quello che vedi negli altri esiste in te.
(Zig Zigler)

Riflessioni

Conoscete la storia dei tre setacci?

Questa storiella è un grande insegnamento per portarci a riflettere prima di parlare male degli altri o ascoltare le maldicenze altrui.
I tre setacci
Un giorno Socrate fu avvicinato da un uomo in piena agitazione che gli disse:
«Ascolta Socrate, ti devo raccontare qualcosa d’importante sul tuo amico.»
«Aspetta un attimo», lo interruppe il saggio, «hai fatto passare ciò che mi vuoi raccontare attraverso i tre setacci?»
«Tre setacci?», chiese l’altro meravigliato.
«Sì, mio caro, vediamo se ciò che mi vuoi raccontare passa attraverso i tre setacci. Il primo setaccio è quello della verità: sei convinto che tutto quello che mi vuoi dire sia vero?»
«In effetti no, l’ho solo sentito raccontare da altri.»
«Ma allora l’hai almeno passato al secondo setaccio, quello della bontà? Anche se quello che vuoi raccontare non è del tutto vero, è almeno qualcosa di buono?»
L’uomo rispose esitante: «Devo confessarti di no, piuttosto il contrario…»
«E hai pensato al terzo setaccio? Ti sei chiesto a che serva raccontarmi queste cose sul mio amico? vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. È utile che io sappia cosa avrebbe fatto questo amico?»
«Beh, veramente no…»
«Vedi?», continuò il saggio, «Se ciò che mi vuoi raccontare non è vero, né buono, né utile, allora preferisco non saperlo e ti consiglio di dimenticarlo»

 

Note: questa storiella non è stata scritta da Socrate, ma da Dan Millman scrittore inglese nato nel 1946 e che a 34 anni scrisse un libretto dove uno dei protagonisti  si chiama Socrates e accompagna il giovane Joy alla scoperta della vita. Il libro è stato successo editoriale nella linea di libri per “l’anima”, crescita interiore, raggiungimento dei traguardi, questo e altro sono narrati nei libri di Millman, ma sono libri, fiction, Socrate (quello vero) non ha mai raccontato questa storiella…

Riflessioni

CHI SI LAMENTA DANNEGGIA I NEURONI DI CHI GLI STA INTORNO

E’ scientificamente provato! Quando siamo in presenza di persone che si lamentano, o che chiacchierano senza un fine costruttivo e propositivo, la qualità delle loro vibrazioni negative si ripercuote su di noi e ha un effetto nocivo sui neuroni del nostro cervello.
La lagnanza e la chiacchiera sono il frutto di un atteggiamento arcaico, una strategia di sopravvivenza, adottata dal nostro inconscio per liberarci di stati mentali ed emotivi aberranti, che purtroppo va a discapito di chi ne subisce l’influsso passivo. È stato scientificamente provato, che le onde magnetiche caratteristiche delle lamentele e delle chiacchiere, spengono letteralmente i neuroni dell’ippocampo, preposti tra l’altro alla risoluzione dei problemi. Rimanere esposti per più di trenta minuti a lagnanze, negatività e chiacchiere superflue provoca danni effettivi a livello cerebrale, sia che provengano da persone in carne ed ossa che dai media, in primis la televisione.

Cosa fare di fronte a manifestazioni di questo genere? I media si possono spegnere, escludere. Con le persone, si può invece cercare di dirottare la conversazione verso argomenti propositivi, o addirittura, suggerire molto diplomaticamente al “lamentoso”, di fare tre respiri profondi, espirando forte con la bocca. Naturalmente noi stessi dovremmo evitare di cadere in lagnanze e inutili chiacchiere, consapevoli del fatto che oltre a nuocere a chi ci sta intorno, stiamo letteralmente sprecando la nostra energia. Siamo così abituati a lamentarci e ad ascoltare le lamentele, da esserne perfino assuefatti.

Ma se ascoltare le lamentele degli altri spegne i neuroni, quando siamo noi a farlo… cosa succede?

Fisiologicamente, le cellule del nostro cervello si specializzano con contenuti di basso livello, perdendo nel tempo in creatività e capacità di risolvere le situazioni critiche, uscire dalle difficoltà e mettere in moto l’inventiva, cosa che si sviluppa normalmente nelle persone che invece di scegliere la lamentela, trasformano le “crisi” in opportunità: un cervello in movimento, volto continuamente a creare, permette nell’insieme di essere più consapevoli.

Esotericamente, accade che la personalità agisce con il “pilota automatico”, addensando sempre di più quel meccanismo per cui l’ego tende a prendere il sopravvento sull’Essere. Ovviamente, questa percezione esula dall’insieme di cui facciamo parte e ci allontana sempre più dalla Realtà reale, cristallizzando gli schemi (e i programmi mentali) che ci fanno percepire la virtualità come realtà oggettiva.

Energeticamente, sappiamo bene, anche grazie alle moderne scoperte della Fisica Quantistica, che dove va il pensiero, l’energia fluisce e crea! Più i miei pensieri sono negativi, orientati alla mia sfortuna, alla crisi e al lavoro che scarseggia, al politico che si fa le vacanze di lusso alla faccia del popolo che non ce la fa, ecc… più sto nutrendo di energia quella determinata situazione.

Psicologicamente si creerà un circolo vizioso, per cui tali pensieri negativi diverranno l’unica realtà possibile, moltiplicando proprio quelle situazioni che confermano questo processo.

Può capitarci di vivere in contesti nei quali siamo sottoposti a forti pressioni e disequilibri, ambienti carichi di stress e negatività che agiscono come dei veri e propri virus, su tutti i fronti: mentale, emozionale e fisico. È altresì vero che più innalziamo il nostro livello energetico, più la realtà circostante reagisce alla nostra qualità vibrazionale. Non solo attraiamo nella nostra vita situazioni e persone affini a ciò che siamo, ma influiamo positivamente anche sull’ambiente che ci circonda, e sulle persone con cui ci relazioniamo.

 

Tratto dal libro: Lifesurfing di Claudia Galli
Rivisto da: fisicaquantistica.it
Fonte: realtofantasia.blogspot.it

Animazioni Riflessioni

Assaggia un’affascinante sostanza gialla. Lo fa stare benissimo.

Questo cartone animato si chiama Nuggets. É un video dello studio Filmbilder che racconta a disegni animati i vari stadi della dipendenza da droghe. All’inizio i cicli di piacere sono lunghi e intensi, “l’atterraggio” è indolore e il resto del mondo sembra normale: il kiwi corre verso gli altri globuli di sostanza gialla. I cicli di piacere si fanno poi sempre più brevi e meno intensi, l’atterraggio diventa doloroso e lascia segni sul corpo, e il resto del mondo diventa grigio e poi nero, la corsa verso la sostanza gialla diventa meno affrettata ma inevitabile. Da far vedere ai ragazzi.

Riflessioni

Anche tu vedi questi numeri ovunque? Ecco spiegato il motivo.

Quanto spesso avete notato i numeri 11:11, 12:12, 10:10, 22:22, 12:34, 2:22, 3:33, 4:44 or 5:55 guardando l’orologio o apparirvi nei posti più impensati? Sono sicura molte volte.

C’è una ragione per tutto questo? Sembra proprio di si.
Sempre più persone al mondo concordano sul fatto di vedere sempre più i numeri maestri, ovvero una serie di numeri doppi o tripli. La frequenza con cui questo accade sta accelerando che ormai non si può più parlare di semplice coincidenza.
Il fenomeno sta avendo proporzioni gigantesche e tutti concordano sul fatto che ci sia un più profondo significato, un messaggio in codice per noi dal mondo spirituale.

Tra i numeri maestri il più frequentemente avvistato e’ 11 e in particolar modo nella sua forma di 11:11. Ma cosa significa?

Significa che una Realtà Superiore si è inserita nella nostra vita quotidiana.

Si sta verificando una fusione fra il nostro vasto cosmo e i nostri corpi fisici. Questo trasforma il nostro DNA e ci permette finalmente di diventare vivi e vibranti e totalmente reali.La prossima volta che vedete l’11:11, fermatevi e sentite le impercettibili energie attorno a voi.

L’11:11 è una chiamata al risveglio inviata a voi stessi

Un ricordo del vostro vero scopo qui sulla Terra.
Di solito, durante questi momenti di intensificata energia o cambiamenti personali accelerati, noterete molto più frequentemente l’11:11.
Vedere i Numeri Maestri dell11:11 è SEMPRE una conferma che siete sul giusto percorso.

Uno stimolo della memoria 11:11

Ogni volta che vediamo i numeri 11:11, le banche della nostra memoria cellulare sono ulteriormente attivate. C’è una profonda stimolazione in noi, un cenno di ricordo di qualcosa a lungo dimenticato. La comparsa dell’11:11 è una potente conferma che siamo sulla strada giusta, allineati con la Realtà Superiore.
L’11:11 è un punto di inserzione attraverso cui la Realtà Superiore entra nel momento presente.Quando accade, è il momento di interrompere qualunque cosa stiate facendo e ampliare la vostra visione.

Potete entrare nella Realtà Superiore e viaggiare all’interno dell’Invisibile. Potete seminare un desiderio trattenuto a lungo, ricevere una visione, chiedere aiuto per qualche ambito specifico della vostra vita o semplicemente percepire l’Invisibile inserirsi nel momento presente. Le rivelazioni che riceverete non verranno sotto forma di concetti mentali, piuttosto, saranno esaltanti stati dell’essere nei quali vedrete ogni cosa come se aveste nuovi occhi. Una profonda comprensione di ciò che è veramente reale vi circonderà.

La comparsa dell’11:11 è sempre un atto di Intervento Divino che dà beneficio.

Ti dice che è tempo di guardarti attorno e vedere cosa è reale e cosa è illusorio. È tempo di squarciare i veli dell’illusione che ci tengono confinati in un mondo irreale. Tu sei stato scelto, perché sei pronto, per entrare nella Realtà Superiore; per far strada agli altri in un nuovo modo di vivere, nell’Amore Superiore; per ascendere dalla dualità verso l’Unità.
NUMERI MAESTRI
Potreste anche scatenarvi con altri Numeri Maestri multipli. I Numeri Maestri sono numeri multipli come 11, 22, 33, 44, 55, 66, 77, 88 e 99. Questi numeri appartengono alla Realtà Superiore basata sull’Unità piuttosto che sulla dualità.

Ogni Numero Maestro è un livello di iniziazione che dobbiamo tutti attraversare durante il nostro viaggio evolutivo sulla Terra.

A volte, possiamo essere attivati da un Numero Maestro superiore come: 111, 222, 333, 444, 555, etc. Ognuno di questi ha un’unica risonanza che influisce su di noi e ci attiva a livello cellulare profondo.

11 = Nascita e ancoraggio del Nuovo.
22 = Costruire sul Nuovo. Costruire Nuove vite e un Nuovo Mondo.
33 = Servizio Universale attraverso l’accelerazione del nostro Essere Unico.
44 = Equilibrio fra spirituale e fisico, la riconfigurazione del nostro labirinto evolutivo.
Come Sopra, così Sotto. La creazione delle fondamenta delle nostre Nuove Vite.
55 = Raggiungere la libertà personale liberandosi dal passato ed essere totalmente reali.
66 = Adempiere alle nostre responsabilità in maniera creative e gioiosa.
77 = Profonda introspezione e rivelazione. Affidarci alla nostra più intima essenza.
88 = Conoscenza a fondo dell’abbondanza e dell’integrità in tutti i reami.
99 = Il completamento di un ciclo evolutivo maggiore. Tempo per un altro salto quantico.

00, 000, 00:00
Il grande vuoto, l’ignoto che deve essere e che non è ancora nato. Spostarsi in un flusso dimensionale più elevato, saltando le matrici del tempo. Il portale della creazione prima della creazione. Un ricordarvi che siete sempre uno con l’universo. Percorrete il cerchio interiore del completamento per completate ciò che deve essere completato.

11, 111, 11:11
Portali si aprono e portali si chiudono e voi siete tra tutti questi. Creazione consapevole con 13 secondi di intervallo tra un pensiero e l’altro. Diventare uno con l’Anima in abbondante creazione dei desideri del cuore.

22, 222, 22:22
La più alta sequenza di manifestazione/creazione senza frustrazione. Tutte le parole pensate, azioni e le intenzioni germoglieranno sia che la pioggia li aiuti a crescere o no. Uscire fuori dalla polarità. Il tempo va avanti con o senza di voi. Non create in automatico, dite la vostra nella vostra vita. Mantenete vive le vostre intenzioni, sapendo che quello che avete piantato con le vostre parole e azioni cresceranno e matureranno in accordo con le stagioni del cielo.

33, 333, 3333
Questo numero vi offre una scelta. La trinità è attivata dentro al tetraedro nella struttura del vostro DNA. Questo numero vi offre l’opportunità di connettervi con esseri, maestri, guide e angeli altamente evoluti. La trinità è la santità in tutte le vostre scelte. Il vostro corpo, la mente e lo spirito sono in accordo con l’evoluzione della vostra Anima. Alla presenza di questo numero non potete essere indecisi. Connettetevi con la saggezza della Grande Anima e notate il sacro in tutte le vostre scelte senza guardare al risultato.

44, 444, 4444
Nuove fondamenta di luce per la vostra vita. Nuove opportunità in arrivo senza neanche chiedere. Costruite il vostro futuro un pensiero alla volta, mattone dopo mattone. Non permettete a nessuno di buttare giù i vostri sogni con la loro negatività. Credete profondamente fino a che non vedrete i risultati. Tenete duro attraverso tutte le scelte e i cambiamenti. Restate ancorati a quello che sapete essere la divina verità e la nuova piattaforma di luce si solidificherà.

55, 555, 5555
L’universo sta facendo dei cambiamenti per te sia che tu lo abbia chiesto o no. L’universo sta cambiando direzione per te con il permesso della tua Anima. Trattenete la visione fino a quando non approderete alla spiaggia del sé . Questo cambiamento può essere una risposta ad una lontana dimenticata preghiera. Il futuro è nascosto, per cui guardatelo con gli stessi occhi con cui guardereste un sogno tanto desiderato. Permettete alle correnti di portarvi un futuro pieno di possibilità ancora se per voi nascoste da dove vi trovate adesso.

66, 666, 6666
La vibrazione del 6 si è trasmutata ad una vibrazione di luce ed è avvertita come un’emanazione divina. Troppo a lungo l’Umanità ha associato il 6 a tutto quello che era considerato negativo, oscuro, denso o addirittura demoniaco. Guardate semplicemente alla bellezza di un pianeta che vi ha dato forza vitale sin da quando siete nati. Il numero 6 vi sta chiedendo di tornare al seme originale della vita in riverenza per la sua numerica spiegazione. Il 6 appartiene alla Terra, ma c’è una bellezza divina nella terra e in quelli della terra. Madre Terra comincia a ritornare alla sua forma originaria anche senza il consenso dei suoi figli. Allineandovi con la vera essenza del numero 6 troverete un’armonia e una facilità inaspettata mentre percorrete le nuove vie della terra in fase di costruzione.

77, 777 o 7777
Questa è la vibrazione del guerriero spirituale. Colui che percorre quello stretto sentiero interiore. Il 7 lavora per la luce e con la luce. Il 7 mangia, beve e parla di luce. Al 7 non è consentito di uscire fuori dai confini della luce per più di un attimo. Il 7 vi riporta a casa, il luogo dove i miracoli sono ad ogni istante, il luogo dove potete volare e danzare con le stelle. Il sette è il luogo dove meraviglia, magia e miracoli sono del tutto naturali. Sette è il vostro naturale stato d’essere.

88, 888, 8888
Come in alto così in basso. Questa configurazione apre il portale dell’Infinito e ci guida nel rilascio di tutte le limitazioni. È il numero dell’andare oltre quello che consideriamo essere il nostro limite. Ci chiede di volare fino alla Luna e fermarci a guardare la Via Lattea nella via di ritorno. È pura spirituale energia atomica, pura sorgente di potere. È successo, prosperità e grandi imprese con la benedizione dell’Universo. È ricordare finalmente il nostro divino retaggio come promesso dal Creatore. È innalzare lo sguardo sopra le limitazioni terrestri e salire avanti verso un luogo di opulenza e generosità.

99, 999, 9999
Completamento cosmico e personale. Significa passare al prossimo livello di amore e di servizio per l’evoluzione del pianeta attraverso l’auto-guarigione. Caduta libera dall’altezza del nove nella luce. Entrata e uscita sono nello stesso respiro. Attraverso il nove si ha un salto quantico verso doni sconosciuti. Siete pronti a vedere di più e ad essere più di quello che siete in questo momento?

Fonte: ragazzaindaco.blogspot.it