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Diavoli di mare volanti avvistati in Liguria

Due gruppi di mante hanno eseguito una sorta di danza sull’acqua davanti all’imbarcazione dell’Istituto marino Tethys che sta eseguendo un lavoro di ricerca e monitoraggio nel Mar Ligure e si trova in questi giorni davanti a Bordighera (Imperia). I ricercatori a bordo dell’imbarcazione Pelagos si sono imbattuti in due grandi gruppi di mante che avevano un’apertura alare di circa due metri e si sono esibiti in numerosi e mirabolanti salti.
E’ la prima volta che vengono documentati avvistamenti di interi gruppi di queste mante del Mediterraneo.   Gli avvistamenti di queste animali, anche se sporadici, non sono una novità al largo del ponente ligure, ma l’incontro con i due banchi, rispettivamente di 10 e 15 esemplari, è stato un evento raro perché, oltre alla numerosa presenza di mobule, quello che i ricercatori si sono trovati ad osservare è stato un vero e proprio spettacolo.  Le Mobula mobular, più note con il nome di Diavolo di mare, si sono infatti esibite in una serie di salti davanti all’imbarcazione da ricerca di Tethys. Cosa abbia spinto questi giganti marini a saltare fuori dal proprio ambiente, tuttavia, non è ancora noto.
Questo video che vi mostriamo riprende uno spettacolo analogo avvenuto il mese scorso al largo del Pacifico. Sono mante giganti che saltano volando a quasi 3 metri d’altezza dalla superficie del mare. Le mante volanti hanno compiuto diversi balzi agitando le pinne pettorali una volta in aria come per volare. Le più giocose si sono addirittura esibite in un salto mortale, prima di ricadere in acqua con un sonoro tonfo.

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Le impressionanti tempeste in Bretagna al Faro dell’Inferno degli Inferni

Girate da un elicottero, le impressionanti immagini qui sopra sono state girate nel febbraio del 2014 sulle coste bretoni francesi al FARO DI AR-MEN.

Qui sotto un video del 16 dicembre 2011:

Il faro d’Ar-Men (“la roccia” oppure “la pietra” in bretone) è un faro marino costruito tra il 1867 e il 1881 all’estremità della Chaussée de Sein, sulla punta occidentale della Bretagna, Francia. Porta il nome dello scoglio su cui è eretto.
Il faro d’Ar-Men è uno dei fari più famosi, a causa del suo carattere isolato, delle considerevoli difficoltà che ha presentato la sua costruzione e del pericolo che doveva affrontare il suo personale. Considerato luogo di lavoro estremamente logorante per la comunità dei guardiani di faro, è stato soprannominato da questi ultimi “L’Inferno degli Inferni”. Non era raro che in condizioni difficili di mare e di vento non si potessero rilevare gli operatori ogni 15 giorni, come da regola. I colpi delle grandi ondate durante le tempeste fanno tremare tutto l’edificio e possono far cadere tutto ciò che è appeso ai muri, e rendevano questi periodi particolarmente insopportabili per i guardiani.

Ecco dove si trova:

 

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Così meraviglioso che sembra un dipinto. Si chiama “Stagno di Monet” e vi lascerà senza fiato.

Il video di questo stagno ha lasciato tutti a bocca aperta. Già perché guardandolo viene il dubbio di star ammirando in realtà un quadro di Monet. Ecco, questo è uno di quei casi in cui la Natura ribadisce di essere la più autentica delle opere d’arte.

Ci troviamo in Giappone, nella prefettura di Gifu, nei pressi della cittadina di Seki, Qui c’è un piccolo laghetto che ricorda in maniera impressionante i dipinti di Monet ed in particolare il suo ciclo dedicati alle ninfee inspirati dal giardino di Giverny.

Guardando lo stagno giapponese, con l’acqua cristallina, i pesci colorati, le alghe, i gigli e le ninfee, le diverse tonalità dell’acqua dovuta ai diversi torrenti di montagna che affluiscono sembra davvero di osservare una tela del grande impressionista francese.

Questo piccolo lago fa parte di un santuario shintoista, il Nemichi Shrine, uno dei tanti sparsi per il Giappone. Ma da quando la voce dello stagno di Monet si è diffusa improvvisamente è diventato anche uno dei più frequentati dai turisti, che si spingono fino qui per vedere dal vivo il quadro dell’impressionista francese.

Ecco dove si trova:

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La leggenda dello Scoglio dell’Ulivo (Calabria – Palmi)

Lo scoglio dell’ulivo è un po’ l’emblema di Palmi, cittadina sulla costa calabrese, immortalato anche in un francobollo emesso nel 1987. Il giornalista e scrittore Domenico Zappone scrisse “Leggenda di un albero” che ci permette di immergerci nel fantastico mondo dei miti. Ci culla, con magia misteriosa, lasciandoci affascinati con lo stupore e l’incanto dei bimbi davanti ad una gradevole scoperta. Non tutti conoscono la leggenda legata allo scoglio dell’ulivo di Palmi.
Pare che in un tempo lontano, prima che una forza divina le incatenasse alle azzurre grotte del Mediterraneo, le Isole Eolie vagabondassero per il mare. “Ruotano su se stesse… percorse da un lieve sussulto . scattano come furie pel mare. Il sole le illumina e il Mar Mediterraneo diviene uno specchio argenteo”.
Immediatamente dopo la creazione grossi macigni incandescenti franavano giù dalle vette mentre il mare ribolliva e friggeva …. tutto era rosso, nero …. Infernale …. Le coste sono foreste di ulivi alti come torri “forti e giganti” con le chiome grigio-argentee che si muovono al vento.
Le Isole Eolie, videro i primi ulivi e se ne innamorarono, tanto che si muovevano fin qui desiderandone anche un solo ramo… Fu allora che un uccellino pietoso scelse la più piccola delle isole e vi lasciò cadere sopra un seme di ulivo. Il seme lottò contro i venti, le onde e riuscì a resistere spremendo dalla roccia succhi di vita e CREBBE. Oggi l’ulivo vive su questa piccola isola con le sue radici si è incatenato al fondale marino di una misteriosa e segreta conca, anfratto. Le isole Eolie, continuano a cercare la piccola sorella perduta e ne piangono la triste sorte.  La piccola isola, le vede. Si dispera, vorrebbe farsi vedere, chiamarle, ma non può. Le resta soltanto di muovere “la selvaggia chioma popolata di nidi e di uccelli dell’albero d’ulivo” .

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Un uomo ha filmato il Paradiso per 7 giorni. Da togliere il fiato.

Questo video, realizzato da TSO Photography, è il risultato di 7 giorni di registrazioni a El Teide. Il Teide è un vulcano che si trova sull’isola di Tenerife, nell’arcipelago delle Canarie. Con i suoi 3718 metri sul livello del mare è la vetta più alta di Spagna e la cima più alta di tutto l’Atlantico. .
E’ un luogo rinomato per essere uno dei migliori al mondo dove osservare e fotografare le stelle.
Assicurati che l’audio sia acceso (Ludovico Einaudi – Nuvole Bianche) e metti il video a tutto schermo per apprezzare al massimo questa esperienza!

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24 ore di neve in 60 secondi

Virginia, 24 ore di neve in 60 secondi: il timelapse della tempesta
Questo straordinario filmato è opera di Todd Hayward, fotografo residente nella Virginia del Nord. Ha piazzato la sua GoPro in giardino e circa 3000 foto hanno catturato, in 24 ore, la tempesta che ha colpito la Virginia il 23 gennaio 2016.

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Un glicine di 144 anni che sembra un cielo rosa… Guarda il video in 4K Ultra HD

La versione reale dell’Albero della Vita dal film “Avatar” esiste davvero, si trova nell’Ashikaga Flower Park in Giappone. E’ un glicine (Wisteria) secolare da cui il regista James Cameron ha preso spunto per la realizzazione del suo film. L’albero ha 144 anni e i suoi numerosi rami sono intersecati all’interno di una struttura metallica costruita appositamente in modo da creare una vera e propria “cascata” di fiori color viola che scendono dal cielo quando è in piena fioritura. Uno spettacolo della natura straordinario.

Ecco dove si trova:

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LE TIGRI NELLA NEVE COME NON LE AVETE MAI VISTE PRIMA – Le spettacolari immagini di 2 tigri riprese da un drone

Le tigri come nessuno le aveva mai viste prima, grazie alle riprese effettuate da un drone della società canadese Dizifilms fondata da David Etienne Durivage, che è anche il produttore ed il pilota del drone utilizzato per le riprese, in questo caso un DJI Inspire Pro.

Selezionato per il Moscow Sunlight International Film Festival, edizione invernale 2016, questo che vi presentiamo è un magico video realizzato tutto dall’alto e girato  in uno dei parchi più belli del Canada a St-Félicien, Québec.

Qui sotto il video intero con anche gli orsi polari che giocano tra di loro, i bufali che scappano in branco, l’alce che sgambetta via irritata, ma soprattutto le tigri incuriosite che cercano di prendere il drone.

David Etienne Durivag è il fondatore della Dizifilms agency, pioniere dell’industria di droni canadese.
A partire dal 2010, David è diventato una figura centrale nell’industria di un nuovo tipo di immagini, quelle aeree dai droni.
Ha fondato l’agenzia Dizifilms ed il programma di formazione di piloti per droni in collaborazione con Le Centre Québécois De Formation Aéronautique.
David Etienne, realizzatore e produttore, ha dalla sua moltissimi anni d’esperienza nella produzione musicale, televisiva e di lungometraggi. Grazie alle sue qualità di creativo e direttore artistico passa da un progetto appassionante all’altro incatenandoli tra loro.
Da Dubai al Cile, passando dalla Mongolia al grande Nord-Québec, percorrere e filmare il mondo è una ragione di vita, un modo di vivere, una passione, un’avventura.
Avendo già ottenuto più di 5 premi canadesi come autore-compositore-interprete e diverse nominationa all’ ADISQ, David Etienne sa riconoscere le numerose ed importanti sfumature del centro artistico del Québec e dei suoi artigiani nel suo mestiere di realizzatore-produttore.

Vincitore del Grands prix Documentaires/Drone in Francia, Russia e Stati Uniti, attualmente si occupa della creazione di uno dei più grandi centri multi-disciplinari al mondo, la Cité Mémoire per Montréal in compagnia di Victor Pilon e Michel Lemieux.

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Come si formano questi straordinari vortici?

Guarda il video e lo scoprirai. Fisicamente le bolle d’aria che si trovano nell’acqua con diametro maggiore di 2 centimetri, diventano rapidamente anelli se sottoposti a pressione, quindi per pressione s’intende la profondità nella quale vengono formati; poi l’acqua a pressione più elevata al di sotto della bolla supera la tensione superficiale della sfera e a quel punto basta fare un foro al centro per creare una forma ad anello…

Cetacei, come delfini e balene beluga, a volte s’impegnano in comportamenti complessi creando anelli d’aria con movimento toroidale e lenticolare (che genera profondità 3d) per divertimento. Utilizzano due metodi principali per produrre la bolla: sbuffando rapidamente raffiche d’aria in acqua che formano un anello che risale in superficie, o nuotando più volte in un cerchio e poi iniettare aria nelle correnti del vortice elicoidale così formato.

La cosa sensazionale è che il delfino è in grado di seguire la sua creazione con il sonar e di dirigerla, infatti se le bolle d’aria normalmente tendono a salire espandendosi al diminuire della pressione esterna, qui nel filmato invece gli anelli sono sul piano verticale e procedono davanti ai delfini alla stessa velocità, quasi fossero governate da un movimento giroscopico…: davvero molto bello!

Come bambini poi si divertono a mordere il vortice che hanno creato, il quale si suddivide in numerose bolle separate che poi salgono rapidamente verso la superficie.

Nel filmato vedete poi anche i vortici toroidali dell’Etna che richiama studiosi da tutto il mondo per i famosi anelli di fumo che emette. Le scene con i delfini iniziano dal secondo 30′. (articolo scritto da Giuseppe A.)

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10 Specie Floreali che imitano altro

La Natura è meravigliosa e, per quanto possiamo studiarla, ci riserverà sempre delle sorprese.

Nel mondo animale e vegetale, capita di incontrare specie dalle morfologie originali, che ci ricordano tutt’altro; merito dell’evoluzione, che permette agli esseri viventi di sperimentare forme nuove e diverse tentando di trovare la formula perfetta.

Ecco una galleria di fiori dall’aspetto curioso che non potranno non strapparvi un sorriso:
Dracula Simia – soprannominata con simpatia faccia di scimmia

Phalaenopsis – conosciuta come orchidea falena

Orchis Italica – l’orchidea uomo nudo

Psychotria Elata – non vi ricorda delle rosse labbra carnose?

Caleana Major ­ l’orchidea a forma di anatra

Calceolaria Uniflora – ribattezzata affettuosamente piccolo alieno felice

Habenaria Grandifloriformis – detta orchidea angelo

Peristeria Elata – o fiore dello Spirito Santo

Habenaria Radiata – l’orchidea airone

Impatiens Bequaertii – non sembrano ballerine danzanti?

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Spettacolari aurore boreali in Norvegia, un grande spettacolo della natura!

L’aurora boreale è uno dei fenomeni visivi più spettacolari della natura, e in questo video time lapse  della National Geographic possiamo osservare una visualizzazione mozzafiato di luce, forma e colore che avvengono nel corso di una sola notte in Norvegia.  Un insieme di movimenti e luci che sfrecciano nel cielo e lasciano chiunque senza fiato… uno spettacolo che si verifica tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera producendo, in rari casi, anche dei leggerissimi suoni. Questo è il meraviglioso show che la natura ci regala!
Guarda il video delle riprese dallo spazio dell’aurora boreale

Impressionanti Natura

Trappole mortali del mondo vegetale

Questo video spettacolare mostra alcune Piante Carnivore in azione. E’ la Natura.

Le piante carnivore suscitano sempre curiosità in botanici e non, riportando alla mente raffigurazioni fantastiche di piante “mangiatrici di uomini”, quali quelle fatte da alcuni esploratori del passato che si avventuravano nelle foreste tropicali e che sono state, ovviamente, tutte smentite.
Le piante carnivore si nutrono soprattutto di insetti, anche se alcune arrivano a catturare piccoli vertebrati quali rane e topi di piccole dimensioni.

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LA CASCATA CHE, INVECE DI SCENDERE VERSO IL BASSO, SALE VERSO L’ALTO

Kinder Downfall è la cascata più alta del Peak District National Park in Inghilterra, con 98 metri d’altezza. Ma questa volta la forza della natura ha invertito il suo corso. Raffiche di vento hanno colpito la cascata alla velocità di 50 miglia all’ora costringendo l’acqua a tornare indietro. L’effetto ottico è stupefacente, il vento è così forte che la cascata scorre verso l’alto.

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La Terra vista dagli “occhi” di un drone

Dal solstizio d’estate in Alaska alle distese incontaminate del Serengeti tanzaniano, ma anche i fiordi norvegesi e le spiagge di Koh Yao Noi in Tailandia. E tra le coste inglesi, con il sole a picco sul mare, c’è posto anche per il campanile della chiesa di Utrecht, immerso in un bagno di nuvole, e per il fuoripista di uno snowboarder. Immagini mozzafiato riprese da 11 droni in questi primi mesi del 2015, a cui si aggiunge la poesia della colonna sonora di Hans Zimmer: “Time”.

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Poison Garden: viaggio nel giardino dei veleni, il parco più pericoloso e del mondo

Nel nord dell’Inghilterra, esattamente ad Alnwick, si trova un giardino tanto bello quanto spaventoso!

Disteso ai piedi dell’omonimo castello, il parco è stato realizzato per volere della Duchessa di Northumberland, la quale lo aprì al pubblico nel 2001: allora il giardino si mostrava articolato attorno ad una fontana a cascata e solo nel 2004 si impose tra le migliori attrazioni turistiche della regione, grazie alla costruzione della serra di circa 560 mq, ritenuta la più grande del mondo.

Qui centinaia di piante colorate invitano i visitatori a perdersi tra i profumi dei fiori e i rumori della natura, ma dietro la magnificenza del parco si nasconde un dettaglio inquietante: protetto da una nera cancellata di ferro, il Giardino dei veleni, un’area che accoglie 100 piante assassine, un posto dove i visitatori sono avvertiti: è severamente vietato fermarsi a toccare e ad annusare i fiori!

Ispirato al Giardino de’ Medici, il parco nasce per avere funzione didattico-educativa: “Quando mi è venuta l’idea di realizzare questo giardino – racconta la Duchessa – ho pensato che sarebbe stato un modo interessante per insegnare ai bambini quanto la Natura possa influenzare l’uomo; molti ragazzi ad esempio neanche sanno che l’aspirina si ricava dalla corteccia di un albero! Noi qui insegniamo come le piante agiscono sul paziente, come possono uccidere e cosa si prova assumendole”.

Tutte le 100 varietà raccolte nel Poison Garden hanno qualcosa da insegnare e non mancano anche particolari droghe, come la pianta di cocaina, utilizzate per educare i più piccoli agli effetti di tali sostanze. Alcune sono più note ai visitatori, altre meno; tutte però sono molto potenti.

Come la Brugmansia, la preferita della Duchessa, che appartiene alla famiglia delle Solanacee e cresce nelle terre selvagge del Sud America: “Si tratta di un incredibile afrodisiaco, prima che ti uccida,” spiega la Duchessa, che racconta anche come durante l’età Vittoriana le ragazze usavano conservare i fiori di questa pianta per poi ricavarne il polline, che mescolavano al loro tè ottenendo gli effetti simili a quelli della LSD. “Questo fiore è una dolce arma letale perchè riesce a liberarti quasi del tutto dal dolore” aggiunge la Duchessa. “Ma c’è da stare attenti: purtroppo il miglior killer è anche un incredibile afrodisiaco”!

Ecco dove si trova:

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I 16 alberi più belli del mondo

Ci sono molte ragioni per amare gli alberi : contribuiscono a produrre l’ossigeno che respiriamo, forniscono riparo dal sole in una giornata calda; sono la casa perfetta per molti diversi tipi di animali. Ecco un motivo in più: alcuni di loro sono decisamente sorprendenti.

Ammettiamo che alcuni di questi non sono tecnicamente alberi (il glicine è un vitigno, il rododendro è un cespuglio e il baobab in realtà non è un albero). Ma non potevamo sopportare di lasciarle fuori di questa lista – sono così meraviglioso da guardare….
Rododendro di 125 anni, Canada

Glicine di 144 anni, Japan

Alberi piegati dal forte vento, New Zealand

Un faggio coperto di muschio, Oregon, USA

Albero di ciliegio in fiore, Germany

La Quercia Angelo, South Carolina

Delonix regia, Brazil

Alberi Sangue di Drago, Yemen

Tunnel di aceri, Oregon, USA

Eucalipto Arcobaleno , Hawaii

Alberi di Jacaranda, South Africa

Viale di querce, South Carolina

Baobab, Madagascar

Foresta di faggi, Northern Ireland

Il terzo albero più grande del mondo (sequoia gigante), California

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Creatura che sembra uscita dal mondo della fantasia: la Pterochroza Ocellata.

Pterochroza ocellata, la grossa cavalletta verde pavone, è un insetto della famiglia Tettigoniidae . Quando è a riposo il suo camuffamento assomiglia a una foglia malata o morta. La grossa cavalletta verde deve sia il suo nome comune e il suo epiteto specifico (ocellata, che significa “contrassegnata con piccoli occhi”) per le sue macchie, a forma di occhi spalancati, sulle sue ali posteriori normalmente nascosti, che mostra quando si sente minacciata. Vive al nord del sud America 😉