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Un glicine di 144 anni che sembra un cielo rosa… Guarda il video in 4K Ultra HD

La versione reale dell’Albero della Vita dal film “Avatar” esiste davvero, si trova nell’Ashikaga Flower Park in Giappone. E’ un glicine (Wisteria) secolare da cui il regista James Cameron ha preso spunto per la realizzazione del suo film. L’albero ha 144 anni e i suoi numerosi rami sono intersecati all’interno di una struttura metallica costruita appositamente in modo da creare una vera e propria “cascata” di fiori color viola che scendono dal cielo quando è in piena fioritura. Uno spettacolo della natura straordinario.

Ecco dove si trova:

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Poison Garden: viaggio nel giardino dei veleni, il parco più pericoloso e del mondo

Nel nord dell’Inghilterra, esattamente ad Alnwick, si trova un giardino tanto bello quanto spaventoso!

Disteso ai piedi dell’omonimo castello, il parco è stato realizzato per volere della Duchessa di Northumberland, la quale lo aprì al pubblico nel 2001: allora il giardino si mostrava articolato attorno ad una fontana a cascata e solo nel 2004 si impose tra le migliori attrazioni turistiche della regione, grazie alla costruzione della serra di circa 560 mq, ritenuta la più grande del mondo.

Qui centinaia di piante colorate invitano i visitatori a perdersi tra i profumi dei fiori e i rumori della natura, ma dietro la magnificenza del parco si nasconde un dettaglio inquietante: protetto da una nera cancellata di ferro, il Giardino dei veleni, un’area che accoglie 100 piante assassine, un posto dove i visitatori sono avvertiti: è severamente vietato fermarsi a toccare e ad annusare i fiori!

Ispirato al Giardino de’ Medici, il parco nasce per avere funzione didattico-educativa: “Quando mi è venuta l’idea di realizzare questo giardino – racconta la Duchessa – ho pensato che sarebbe stato un modo interessante per insegnare ai bambini quanto la Natura possa influenzare l’uomo; molti ragazzi ad esempio neanche sanno che l’aspirina si ricava dalla corteccia di un albero! Noi qui insegniamo come le piante agiscono sul paziente, come possono uccidere e cosa si prova assumendole”.

Tutte le 100 varietà raccolte nel Poison Garden hanno qualcosa da insegnare e non mancano anche particolari droghe, come la pianta di cocaina, utilizzate per educare i più piccoli agli effetti di tali sostanze. Alcune sono più note ai visitatori, altre meno; tutte però sono molto potenti.

Come la Brugmansia, la preferita della Duchessa, che appartiene alla famiglia delle Solanacee e cresce nelle terre selvagge del Sud America: “Si tratta di un incredibile afrodisiaco, prima che ti uccida,” spiega la Duchessa, che racconta anche come durante l’età Vittoriana le ragazze usavano conservare i fiori di questa pianta per poi ricavarne il polline, che mescolavano al loro tè ottenendo gli effetti simili a quelli della LSD. “Questo fiore è una dolce arma letale perchè riesce a liberarti quasi del tutto dal dolore” aggiunge la Duchessa. “Ma c’è da stare attenti: purtroppo il miglior killer è anche un incredibile afrodisiaco”!

https://www.youtube.com/watch?v=fca51O-kE5w

Ecco dove si trova:

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La Galaverna, ovvero una specie di addobbo, un “galà invernale” di tutti gli oggetti esposti al libero cielo.

Questo video è stato girato in Tskhvarichamia (Cxvarichamia) Georgia
Il fenomeno della Galaverna è uno tra i più emozionanti invernali, che rende il paesaggio fatato e incantevole.
La Galaverna, ovvero un “galà invernale”, una specie di bianco addobbo di tutti gli oggetti esposti al libero cielo.
In meteorologia la galaverna è un deposito di ghiaccio in forma di aghi, scaglie o superficie continua ghiacciata su oggetti esterni che può prodursi in presenza di nebbia quando la temperatura dell’aria è inferiore a 0 °C.

La galaverna è costituita da un rivestimento cristallino, opaco e bianco intorno alle superfici solide; di solito non è molto duro e può essere facilmente scosso via. Essa si forma perché le goccioline d’acqua in sospensione nell’atmosfera possono rimanere liquide anche sotto zero (stato di sopraffusione). Questo stato è instabile e non appena le gocce toccano una superficie solida come il suolo o la vegetazione si trasformano in galaverna: si tratta quindi di solidificazione, ovvero passaggio dallo stato liquido a quello solido.

La galaverna richiede piccole dimensioni delle gocce di nebbia, temperatura bassa, ventilazione scarsa o nulla, accrescimento lento e dissipazione veloce del calore latente di fusione. Quando questi parametri cambiano si hanno altre formazioni, come per esempio la calabrosa, che si forma quando le gocce di nebbia sono più grosse e il vento è più forte.
La galaverna si distingue dalla brina perché questa non è coinvolta dal processo di sopraffusione delle gocce d’acqua e si forma per il brinamento del vapore sulle superfici raffreddate a causa della perdita di calore per irraggiamento durante la notte. Le formazioni di ghiaccio, simili alla galaverna, che si producono in assenza di nebbia con temperature molto basse e un’alta umidità relativa dell’aria superiore al 90% possono essere chiamate ugualmente galaverna (in inglese soft rime).

Ciro Chistoni descrisse un fenomeno assimilabile alla galaverna, che egli definì forte brinata invernale. Il fenomeno avviene con cielo inizialmente limpido e con formazione di brina sugli oggetti. Scendendo la temperatura, l’aria raggiunge il punto di saturazione di vapore acqueo e, per la presenza di nuclei di condensazione, si forma una nebbia bassa. In questa situazione avviene la solidificazione delle goccioline d’acqua nella nebbia con formazioni aghiformi di ghiaccio amorfo o cristallino che si sovrappongono alla brina. Il fenomeno sarebbe più frequente in autunno avanzato e più raramente in inverno, in particolar modo su oggetti compresi tra il suolo e quattro-sei metri d’altezza. Data la confusione allora presente tra fenomeni di brinamento e solidificazione della nebbia, è probabile che lo scienziato si riferisse a quella che oggi è la galaverna in senso proprio.
Calabrosa:
La calabrosa è un deposito di ghiaccio che si produce in caso di nebbia sopraffusa, cioè con temperatura inferiore a 0 °C, generalmente tra −2 °C e −8 °C.

Si produce per la solidificazione rapida di gocce generalmente grosse di nebbia sopraffusa. Al contrario della galaverna, costituita da aghi di ghiaccio, la calabrosa è formata da una crosta piuttosto compatta di ghiaccio con granuli che lo rendono simile a una spugna, a causa delle bolle d’aria che vi si trovano. Il colore è biancastro, se sottile è semi-trasparente. Sulle superfici la calabrosa può formare depositi di grande spessore, specie con vento forte. La densità è maggiore della galaverna, per cui è molto dannosa per i cavi elettrici e rami di alberi.

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LE TIGRI NELLA NEVE COME NON LE AVETE MAI VISTE PRIMA – Le spettacolari immagini di 2 tigri riprese da un drone

Le tigri come nessuno le aveva mai viste prima, grazie alle riprese effettuate da un drone della società canadese Dizifilms fondata da David Etienne Durivage, che è anche il produttore ed il pilota del drone utilizzato per le riprese, in questo caso un DJI Inspire Pro.

Selezionato per il Moscow Sunlight International Film Festival, edizione invernale 2016, questo che vi presentiamo è un magico video realizzato tutto dall’alto e girato  in uno dei parchi più belli del Canada a St-Félicien, Québec.

Qui sotto il video intero con anche gli orsi polari che giocano tra di loro, i bufali che scappano in branco, l’alce che sgambetta via irritata, ma soprattutto le tigri incuriosite che cercano di prendere il drone.

David Etienne Durivag è il fondatore della Dizifilms agency, pioniere dell’industria di droni canadese.
A partire dal 2010, David è diventato una figura centrale nell’industria di un nuovo tipo di immagini, quelle aeree dai droni.
Ha fondato l’agenzia Dizifilms ed il programma di formazione di piloti per droni in collaborazione con Le Centre Québécois De Formation Aéronautique.
David Etienne, realizzatore e produttore, ha dalla sua moltissimi anni d’esperienza nella produzione musicale, televisiva e di lungometraggi. Grazie alle sue qualità di creativo e direttore artistico passa da un progetto appassionante all’altro incatenandoli tra loro.
Da Dubai al Cile, passando dalla Mongolia al grande Nord-Québec, percorrere e filmare il mondo è una ragione di vita, un modo di vivere, una passione, un’avventura.
Avendo già ottenuto più di 5 premi canadesi come autore-compositore-interprete e diverse nominationa all’ ADISQ, David Etienne sa riconoscere le numerose ed importanti sfumature del centro artistico del Québec e dei suoi artigiani nel suo mestiere di realizzatore-produttore.

Vincitore del Grands prix Documentaires/Drone in Francia, Russia e Stati Uniti, attualmente si occupa della creazione di uno dei più grandi centri multi-disciplinari al mondo, la Cité Mémoire per Montréal in compagnia di Victor Pilon e Michel Lemieux.

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Così meraviglioso che sembra un dipinto. Si chiama “Stagno di Monet” e vi lascerà senza fiato.

Il video di questo stagno ha lasciato tutti a bocca aperta. Già perché guardandolo viene il dubbio di star ammirando in realtà un quadro di Monet. Ecco, questo è uno di quei casi in cui la Natura ribadisce di essere la più autentica delle opere d’arte.

Ci troviamo in Giappone, nella prefettura di Gifu, nei pressi della cittadina di Seki, Qui c’è un piccolo laghetto che ricorda in maniera impressionante i dipinti di Monet ed in particolare il suo ciclo dedicati alle ninfee inspirati dal giardino di Giverny.

Guardando lo stagno giapponese, con l’acqua cristallina, i pesci colorati, le alghe, i gigli e le ninfee, le diverse tonalità dell’acqua dovuta ai diversi torrenti di montagna che affluiscono sembra davvero di osservare una tela del grande impressionista francese.

Questo piccolo lago fa parte di un santuario shintoista, il Nemichi Shrine, uno dei tanti sparsi per il Giappone. Ma da quando la voce dello stagno di Monet si è diffusa improvvisamente è diventato anche uno dei più frequentati dai turisti, che si spingono fino qui per vedere dal vivo il quadro dell’impressionista francese.

Ecco dove si trova:

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Scoperta una nuova specie di polpo, si chiama Dumbo, non è irresistibilmente adorabile?

Ha gli occhi grandi, le orecchie che si muovono su e giù e la pelle colorata di rosa-arancio. Sono queste le caratteristiche, definite “irresistibili”, della nuova specie di polpo, scoperta da un gruppo di ricercatori in California. La biologa marina Stephanie Bush della Monterey Bay Aquarium Research Institute è stata incaricata di trovargli un nome ufficiale: l’aggettivo “adorabile”, che più gli si addice, potrebbe trasformarlo presto in “Opisthotheusis Adorabilis”.

Chiamato fino ad oggi comunemente “polpo Dumbo” per le orecchie che ricordano il personaggio del cartone animato Disney, vive negli abissi, a circa 450 metri di profondità. Il suo corpo misura 18 centimetri di diametro e si apre come una sorta di paracadute.

Qui sotto potete sentire il suono dei suoi versetti, non sono dolcissimi?

 
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Le incredibili cascate orizzontali che sembrano andare al contrario

L’Australia è famosa per le sue incredibili cascate. Tra loro ci sono le bellissime Russell Falls e le Mitchell Falls. Ma non tutti conoscono il fenomeno unico delle cascate orizzontali. Possono essere viste all’interno di Talbot Bay, dove ci sono due cime parallele, di circa 300 metri. Attraverso di loro una massiccia quantità di acqua viene spinta dalla marea, creando delle cascate temporanee.

Le Horizontal Falls, chiamate anche Horizontal Waterfalls (termine inglese per “cascate orizzontali”) sono un fenomeno naturale che si verifica nella regione di Kimberley in Australia Occidentale

Le Horizontal Falls, malgrado il loro nome, non sono realmente una cascata, ma una corrente marina molto potente che con l’arrivo della marea si insinua in due strette gole costiere della baia di Talbot . Ogni gola è larga circa 10 m e l’acqua si accumula più velocemente di quanto non riesca a liberarsi, provocando un’irregolarità della superficie dell’acqua simile ad una cascata. La corrente inverte la sua direzione con il riflusso della marea.

Ecco dove si trovano:

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Le impressionanti tempeste in Bretagna al Faro dell’Inferno degli Inferni

Girate da un elicottero, le impressionanti immagini qui sopra sono state girate nel febbraio del 2014 sulle coste bretoni francesi al FARO DI AR-MEN.

Qui sotto un video del 16 dicembre 2011:

Il faro d’Ar-Men (“la roccia” oppure “la pietra” in bretone) è un faro marino costruito tra il 1867 e il 1881 all’estremità della Chaussée de Sein, sulla punta occidentale della Bretagna, Francia. Porta il nome dello scoglio su cui è eretto.
Il faro d’Ar-Men è uno dei fari più famosi, a causa del suo carattere isolato, delle considerevoli difficoltà che ha presentato la sua costruzione e del pericolo che doveva affrontare il suo personale. Considerato luogo di lavoro estremamente logorante per la comunità dei guardiani di faro, è stato soprannominato da questi ultimi “L’Inferno degli Inferni”. Non era raro che in condizioni difficili di mare e di vento non si potessero rilevare gli operatori ogni 15 giorni, come da regola. I colpi delle grandi ondate durante le tempeste fanno tremare tutto l’edificio e possono far cadere tutto ciò che è appeso ai muri, e rendevano questi periodi particolarmente insopportabili per i guardiani.

Ecco dove si trova:

 

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10 Specie Floreali che imitano altro

La Natura è meravigliosa e, per quanto possiamo studiarla, ci riserverà sempre delle sorprese.

Nel mondo animale e vegetale, capita di incontrare specie dalle morfologie originali, che ci ricordano tutt’altro; merito dell’evoluzione, che permette agli esseri viventi di sperimentare forme nuove e diverse tentando di trovare la formula perfetta.

Ecco una galleria di fiori dall’aspetto curioso che non potranno non strapparvi un sorriso:
Dracula Simia – soprannominata con simpatia faccia di scimmia

Phalaenopsis – conosciuta come orchidea falena

Orchis Italica – l’orchidea uomo nudo

Psychotria Elata – non vi ricorda delle rosse labbra carnose?

Caleana Major ­ l’orchidea a forma di anatra

Calceolaria Uniflora – ribattezzata affettuosamente piccolo alieno felice

Habenaria Grandifloriformis – detta orchidea angelo

Peristeria Elata – o fiore dello Spirito Santo

Habenaria Radiata – l’orchidea airone

Impatiens Bequaertii – non sembrano ballerine danzanti?

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Le 30 spiagge più incredibili del mondo

Dalle spiagge appartate in Europa a quelle mozzafiato di sabbia in Asia, il mondo è ricoperto di coste spettacolari da esplorare.

Abbiamo setacciato il mondo per trovare spiagge più incredibili da aggiungere alla vostra lista.

Se siete alla ricerca di spiagge rinomate per i loro paesaggi e le attività, quelle che offrono esperienze incredibili (come nuotare con i maiali), o luoghi particolari e suggestivi che rimangono poco affollate dai turisti, abbiamo quello che vi serve, eccole:

 

Scala dei Turchi a Agrigento, Italia, è una scogliera bianca che l’erosione ha scolpito a gradinate, consentendo ai visitatori  di scendere comodamente per raggiungere la spiaggia alla sua base.

 

Zlatni Rat, una lingua di terra, sull’isola croata di Brac, si estende per oltre 1.600 piedi nel mare. Composta per lo più di una spiaggia di ciottoli bianchi e pineta mediterranea, la spiaggia è baciata da un buon vento, che lo rende un luogo privilegiato per chi ama gli sport acquatici.

 

Whitehaven Beach, sulla Whitsunday Island in Australia, ospita una baia dove la marea sposta la sabbia e le acque, creando una combinazione mozzafiato. Sabbia bianca e acque turchesi si fondono senza soluzione di continuità per una vista meravigliosa.

 

Nascosto sotto la superficie, le Isole Marieta ‘ “Hidden Beach” in Messico è una spiaggia segreta con acque cristalline che i viaggiatori possono accedere sia a nuoto o in kayak o attraverso un tunnel d’acqua.

 

Navagio Beach, indicato anche come “Shipwreck Beach” e “Smuggler Cove,” risiede nascosto in una baia isolata sull’isola di Zante in Grecia. La spiaggia è famosa per il relitto che si trova arenato sulla spiaggia. La nave, che si è fermato quando era inseguito dalle autorità per un carico illegale di contrabbando nel 1980, è rimasto qui da allora.

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Una piscina nascosta naturale sotterranea: la “Tana del Diavolo”

Devil’s Den, Willinston, Florida
Per gli amanti delle immersioni è un luogo unico, una piscina naturale nascosta sotterranea dove potersi immergere ed ammirare questo cratere sott’acqua. Questa dolina è chiamata The Devil’s Den, la “tana del diavolo”. L’istruttore subacqueo Prince Johnston spiega le dinamiche carsiche che continuano a modellare questa immensa dolina. “Il livello del’acqua continua a oscillare a causa delle richieste cui è sottoposta la falda acquifera. Ma in caso di uragani o precipitazioni violente può salire anche di 15 metri”.

Si tratta di una sorgente sotterranea all’interno di una grotta secca nella Florida centrale. La grotta si espande sotto il livello dell’acqua (a forma di un “fungo rovesciato”) per un massimo di 61 m di diametro. Sono stati trovati resti di molti animali estinti dal Pleistocene (2 milioni – 10.000 anni fa), comprese le ossa di uomo primitivo, che risale al 75.000 a C.

La temperatura è costante a 22 °C per tutto l’anno e permette immersioni durante l’inverno e l’estate. Nelle fredde mattine d’inverno è possibile vedere il vapore che sale dal foro nella parte superiore della cupola. E’ per questo che è stata chiamata “la Tana del Diavolo”
Ecco dove si trova:

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Playa Puerto Nuevo in Porto Rico è la baia più suggestiva del mondo

Una spiaggia unica al mondo
Il mondo ci regala ogni istante degli spettacoli unici e, con il passare del tempo, crea anche delle località talmente belle e selvagge da farle sembrare quasi finte! E’ il caso di questa spiaggia, Playa Puerto Nuevo, a Porto Rico. Situata sulla cost nord a 45 minuti da San Juan, questa spiaggia si trova a Vega Bay ed è meravigliosa.

Caratterizzata da sabbia dorata è protetta, come in un abbraccio, da enormi rocce calcaree che rendono il paesaggio affascinante. Una sorta di set fotografico naturale diviso in due parti. Da un lato si va a creare una sorta di piscina naturale con l’acqua calma e trasparente, dall’altro invece, nella zona aperta al mare, si creano onde che si infrangono contro le rocce e rendono la zona un po’ più pericolosa.

Ecco dove si trova:

In questo video una ripresa delle onde enormi e impressionanti che si infrangono sugli scogli, guardate:

Enormi onde scavalcano le rocce nella piscina naturale più suggestiva del mondo

 

 

Impressionanti Natura

Enormi onde scavalcano le rocce nella piscina naturale più suggestiva del mondo

È facile rimanere impressionati dalla natura, sopratutto quando mostra quanto può essere potente. Esiste una spiaggia a Porto Rico in cui assistere a spettacolari onde che si infrangono a pochi passi dai bagnanti fa parte della normalità.

Si chiama Playa Puerto Nuevo ed è situata nella località di Vega Baja, a pochi chilometri di distanza dalla capitale San Juan. Racchiusa da una scogliera, la spiaggia dorata offre uno spettacolo davvero unico e suggestivo, con uno specchio d’acqua inizialmente calmo da una parte e il mare aperto da cui arrivano enormi onde che scavalcano le rocce dall’altra.

E per quanto questo fenomeno possa sembrare pauroso, nessuno sembra particolarmente spaventato da queste gigantesche masse d’acqua in movimento…

La baia in condizioni di mare calmo è un vero Paradiso, guardate qui:

 

 

 

Natura

Nubi spettacolari, spesso scambiate per Ufo, che catturano gli arcobaleni…

Le nubi lenticolari: uno stupendo fenomeno causato dalle ondulazioni orografiche.
Le nubi lenticolari sono fra le nuvole più particolari che conosciamo, sono chiamate così per via del loro aspetto affusolato molto simile ad una lente. Possono assumere forme incredibile ed addirittura essere scambiate per Ufo a causa della loro somiglianza.

Sono molto frequenti specie nelle zone montane ma sono genericamente visibili praticamente in qualsiasi parte del globo e amatissime dai fotografi perché, specialmente al tramonto, regalano paesaggi impareggiabili. Ma perché hanno questa forma così liscia e piatta?

Innanzitutto chiariamo che è assolutamente per cause naturale, più precisamente per merito ondulazioni orografiche, ecco perché sono più frequenti nelle zone montuose.

Le ondulazioni orografiche sono delle correnti invisibili e teoricamente non osservabili, che si sviluppano in atmosfera fra i 2.000 e 5.000 metri, ma se l’umidità è sufficiente ed abbastanza satura si formeranno questi altocumuli. Proprio laddove c’è la cresta dell’immaginaria ondulazione della corrente.

Ma la cosa che le rende veramente “strane” è che possono stazionare nello stesso punto per molto tempo fino a quando il vento continuerà ad essere abbastanza costante.

Qui sotto un video girato il 6 dicembre 2016 in Brasile. Sembra un’opera d’arte, un’installazione divina o una nuova galassia extraterrestre. Eppure la nuvola variopinta che ha colorato il cielo di Caxias, in Brasile, è un raro spettacolo della natura. Questo particolare fenomeno, chiamato dagli esperti “pileo”, scompone la luce solare nei colori dello spettro grazie alle minuscole goccioline d’acqua contenute nella nuvola.
Un evento meraviglioso che lascia a bocca aperta. Ecco il video.

https://www.youtube.com/watch?v=grs0fRKqWlY

 

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Creatura che sembra uscita dal mondo della fantasia: la Pterochroza Ocellata.

Pterochroza ocellata, la grossa cavalletta verde pavone, è un insetto della famiglia Tettigoniidae . Quando è a riposo il suo camuffamento assomiglia a una foglia malata o morta. La grossa cavalletta verde deve sia il suo nome comune e il suo epiteto specifico (ocellata, che significa “contrassegnata con piccoli occhi”) per le sue macchie, a forma di occhi spalancati, sulle sue ali posteriori normalmente nascosti, che mostra quando si sente minacciata. Vive al nord del sud America 😉

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Le 15 Spiagge più belle d’Italia

Che preferiate spiagge affollate o angoli più segreti e selvaggi, ecco la classifica delle 15 spiagge migliori d’Italia.
Voglia di estate e di vacanze al mare? Mettete in valigia maschere e pinne e tuffatevi nelle acque smeraldine delle spiagge più belle d’Italia! La nostra penisola, col suo snodarsi romantico di calette e baie paradisiache che punteggiano la costa, da nord a sud dello Stivale e poi a salire di nuovo, è il posto perfetto per godersi la bella stagione tra colori vividi, acque intense e profumi pungenti della macchia mediterranea.

Che preferiate spiagge affollate o angoli più segreti e selvaggi, poco importa: avrete l’imbarazzo della scelta poiché sono davvero molte le località balneari italiane che meritano la vostra attenzione. Cosi come non sarà facile scegliere la vostra meta tra dolci spiagge di sabbia finissima e coreografiche insenature rocciose a picco sul mare: la varietà paesaggistica dell’Italia è davvero notevole e restare delusi da questo punto di vista è praticamente impossibile. Skyscanner.it  ha selezionato le 15 spiagge italiane più belle, quelle sulle quali crogiolarsi al sole quest’anno: esploratele tutte!
1. Cala Corsara, Sardegna
Antico covo dei pirati, Cala Corsara è un posto magico, in cui sarete rapiti innanzitutto dal contrasto cromatico del verde della vegetazione sulle rocce che incontra le acque azzurre del mare: siamo all’interno dell’arcipelago della Maddalena, sulla costa meridionale dell’isola di Spargi ed è facile, dunque, immaginare la bellezza di questa caletta, raggiungibile solo via mare. Questa è una spiaggia che non teme confronti: v’innamorerete al primo sguardo. E non vorrete più andar via.

2. Baia di Erchie, Campania
Spostiamoci in Campania, in quella che è forse la costiera più invidiataci (a ragione) dal mondo intero, la Costiera Amalfitana. Questa baia, tra Salerno e Amalfi, è un vero incanto e s’insinua tra due promontori, ognuno con una torre in cima, a vegliare sulla quiete della spiaggia: la Torre Cerniola e la Torre del Tummolo. Alle spalle il paese, che affaccia sul mare. Pare che il suo nome derivi da Ercole, per via di un tempio ad esso dedicato che sorgeva qui, in questo luogo di intrecci mitici e storici, in cui si incrociarono addirittura benedettini e saraceni. Un’insenatura dolce, in cui Uomo, Storia e Natura si integrano alla perfezione.

3. Spiaggia di Cala Biriola, Sardegna
Nel Golfo di Orosei, appena sotto il bosco di Biriola, questa cala è un piccolo paradiso: i ciottoli bianchi della spiaggia si gettano nelle acque turchesi che vantano una fauna ittica ricchissima, rendendo la località una meta amatissima anche tra i sub. E poi i profumi, quelli speziati del timo e del rosmarino o quelli intensi del ginepro e del mirto della macchia mediterranea, che riempiono l’aria. Un mondo incredibile sopra e sotto l’acqua, un’atmosfera da vivere con tutti e cinque i sensi!

4. Scala dei Turchi, Sicilia
Qui di fronte ai vostri occhi si aprirà un paesaggio mozzafiato che vi sorprenderà, forse perché a scolpirlo è uno scultore d’eccezione, la Natura: una falesia di marna, bianchissima e lucente, lavorata e levigata continuamente dal vento e dal mare della costa agrigentina. Il nome ci racconta di un passato in cui questa spiaggia fu rifugio per le imbarcazioni dei pirati turchi, alimentando il fascino di un posto già degno di nota a livello naturalistico. L’ennesima ragione, qualora ce ne fosse bisogno, per farvi innamorare di una terra magica: la Sicilia vi aspetta!

5. Spiaggia La Fontelina, Campania
In questo luogo domina il blu intenso del mare e la brezza fresca del vento: siamo a Capri, a La Fontelina, una spiaggia pittoresca che nasce proprio di fronte ai famosissimi (e bellissimi) Faraglioni. Il nome poetico, “le fonti del lino”, rimanda alle donne che maceravano le foglie di lino proprio qui, dentro le piscine naturali che si formavano lungo la scogliera. Dite la verità, avete appena inserito questa spiaggia nell’agenda delle prossime mete, vero? Non possiamo darvi torto.

photo credits by La Fontelina beach
6. Mattinata, Puglia
Mattinata è tra le perle più preziose del Gargano, situata nel Golfo di Manfredonia e insignita più volte della prestigiosa Bandiera Blu per le sue acque: la costa in questo tratto è per lo più rocciosa e le baie segrete incastonate tra gli scogli si intervallano a spiagge attrezzate, generalmente di ciottoli e ghiaia. Mattinatella, Baia delle Zagare e Vignanotica sono tra le più note, ma le calette qui sono infinite e spesso raggiungibili soltanto in barca, tra insenature e strapiombi. Un paesaggio costiero unico, forse inaspettato. In ogni caso, non vi resta che andare a vedere!

7. Capo Coda Cavallo, Sardegna
A pochi chilometri dalla frenetica Costa Smeralda, Capo Coda Cavallo è un’oasi di bellezza e tranquillità, da un lato lambita dalle acque magnifiche di una laguna cristallina e dall’altro immersa in una vegetazione rigogliosa e ricca di tamerici, ginepri, corbezzoli e querce da sughero. Il curioso nome viene dalla forma a coda di cavallo da cui tutto il promontorio granitico prende il nome e le spiagge più note in questo tratto sono cala Brandinchi, cala Suaraccia, cala Coda Cavallo, Baia Salinedda, Salina Bamba: l’intera zona fa parte dell’Area Naturale Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo ed è superfluo dire che ognuno di questi posti merita una visita. Magari anche più d’una!

8. Spiaggia di Cavoli, Toscana
Facciamo un piccolo balzo per saltare sull’Isola d’Elba, nella splendida spiaggia di Cavoli, che deve il suo nome ai blocchi di granito già squadrati, i “cavili” appunto, che venivano estratti dalle cave di questa zona da tempi immemori. Godetevi qui le ore più belle della giornata, tra un tuffo nelle acque limpide e una partita a beach volley con gli amici, e poi concedetevi una cenetta di pesce fresco nei tanti ristorantini della zona. Questo è il luogo ideale in cui stupirsi di fronte alla natura, che qui vi abbaglierà in tutto il suo splendore, e insieme divertirsi in grande stile. Si parte!

9. San Vito Lo Capo, Sicilia
Non si può tralasciare la splendida Santu Vitu, in provincia di Trapani: una spiaggia dalla posizione invidiabile, a ridosso di un monte che scende giù fino al mare e di un paese romantico di case bianche e strette strette tra loro. Tradizioni marinare vivissime, rintracciabili anche nel Museo del Mare; acque di un azzurro che sa riempire gli occhi e ottima cucina siciliana, che non delude mai. Noi siamo già là, ci raggiungete vero?

10. Spiaggia di Scilla, Calabria
Fate così: chiudete la valigia, spegnete il cellulare e portate con voi, in questo posto da favola, le persone che amate di più, perché la spiaggia di Scilla è una vera magia. Il paesaggio è di quelli da cartolina, il mare è pulito e il borgo, arroccato su uno sperone roccioso che digrada fino alla spiaggia, è tra i più belli d’Italia e affonda le sue origini nella notte dei tempi, quando la storia e il mito si confondevano: Scilla era un mostro marino della mitologia greca. Siete curiosi? Andate di persona a scoprire di più!

11. Spiaggia di San Michele, Marche
Merita una menzione speciale la regione del Conero, e in particolare la spiaggia di San Michele, col suo litorale di sabbia e ghiaia finissima e il bosco alle spalle. Il bianco della costa risalta come sospeso tra il mare che vira dall’azzurro al blu intenso e la vegetazione, rigogliosa e selvaggia: un tratto quasi incontaminato di spiaggia, in cui la natura pare esprimersi in tutta la sua potenza. Riempitevi gli occhi!

12. Cala Dragunara, Sardegna
Torniamo in Sardegna per fare tappa nella superba Cala Dragunara, un piccolo Eden in cui meravigliarsi di fronte alla purezza del mare, talmente terso da mostrarsi nelle sfumature più varie. I suoi fondali attraggono gli amanti della fauna marina, di cui sono ricchissimi, mentre il suo litorale a sabbia dorata vi permetterà di passare ore dolcissime in relax, sotto al sole caldo e rigenerante, dopo la lunga stagione invernale. Dal piccolo molo partono le barche per le Grotte di Nettuno: fateci un pensierino!

13. Spiaggia del Principe, Sardegna
Percorrendo il sentiero che scende alla spiaggia, si aprirà davanti a voi lo spettacolo di un mare bellissimo, che lambisce la finissima sabbia bianca di questo tratto di Costa Smeralda, il preferito del Principe Aga Khan, da cui appunto Spiaggia del Principe. Evitate l’alta stagione, se non amate i posti affollati, ma sappiate che questo posto è sempre e comunque una buona idea: l’atmosfera è di quelle da togliere il fiato. Venite?

14. Spiaggia di Meta, Campania
Spostiamoci nella Penisola Sorrentina per godere delle sue splendide spiagge. Quella di Meta è l’unica di questo tratto ad avere un accesso comodo al mare e un arenile ampio, poiché in questa zona la costa è di solito rocciosa e scoscesa. La spiaggia, divisa in Marina di Alimuri e Spiaggia di Meta, è adatta anche ai più piccoli poiché le acque sono poco profonde inizialmente e poiché gli stabilimenti sono dotati di ogni comfort. Aggiungete la bellezza del paesaggio circostante e la posizione privilegiata tra le più belle città della Campania e mescolate il tutto. Il mix è vincente: non vi resta che partire.

15. Polignano a mare, Puglia
A catturare la vostra attenzione, prima di ogni altra cosa, sarà il verde intenso dell’Adriatico che, dolcemente, si muove all’interno dell’arco creato dagli speroni rocciosi, di fronte al ponte Lama Monachile. Il litorale è davvero scenografico, ricco di grotte e insenature scavate dal mare e, sulla roccia, spiccano le tipiche case bianche a strapiombo sull’acqua. Questo è un posto speciale: è pieno di vita, pieno di gente, eppure indolente, con una vena di tristezza che, in fondo, è tipica di ogni posto di mare. Sicuramente è bellissimo. Sicuramente ti resta nel cuore. Sicuramente è un posto in cui perdersi. O ritrovarsi, chissà.

La scelta delle spiagge è a cura di skyscanner.it tenendo conto di vari fattori. Tra gli altri: la pulizia delle spiagge, lo stato delle acque e l’unicità del paesaggio circostante (molte spiagge sono inserite in parchi naturali o riserve protette). 

Natura

Una donna fortunata apre una conchiglia e trova tantissime perle

La donna più fortunata del mondo. Ha trovato una conchiglia e quando l’ha aperta..sorpresa! Voleva solo aprire una vongola, ma ha ottenuto molto di più di un semplice pranzo di pesce. Le perle sono belle, abbastanza costose e difficili da trovare. Le donne le cercano in quanto sono molto eleganti e raffinate, anche se non sono più di moda come un tempo. Questa donna è però stata fortunata a trovare una conchiglia con tantissime perle dentro.