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Un video da brivido: Il ghiacciaio del Wetterhorn precipita per le alte temperature. 

In queste ore è avvenuto un raro e spaventoso evento: un pezzo del ghiacciaio del Wetterhorn, a quasi 3.700 metri sul livello del mare, si è staccato, probabilmente a causa del gran caldo, e ha causato un’enorme valanga nella valle di Grindelwald, in Svizzera, vicino al confine con il Piemonte. Le immagini sono state riprese da due escursionisti svizzeri, Hans Buhler e sua moglie Marianne, che hanno detto di aver “sentito un boato: abbiamo pensato a un aereo, ma poi abbiamo visto l’enorme massa bianca precipitare.”

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Dentro a questa grotta c’è un cielo stellato. Ecco il perchè

Le Waitomo Caves o Glowworm Caves sono un enorme complesso di grotte calcareali visitabile. Sono situate in Nuova Zelanda nell’Isola del Nord. Si sono formate circa 30 milioni di anni fa dovute all’erosione dell’Oceano Pacifico. La maggior parte delle caverne è abitata da un insetto chiamato glow-worm, ed è luminescente come la lucciola. Milioni di queste piccole creature irradiano con la loro luce bio-luminescente le caverne di Waitomo, creando uno spettacolo peculiare, simile ad un cielo stellato.

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Un raro ed esclusivo video girato in Costa Rica

Nessuno prima d’ora era mai riuscito a filmare nulla del genere! Guarda il video, è un documento eccezionale!

Queste rane si chiamano Gliding Leaf Frogs (Phyllomedusa) in Costa Rica, misurano tra i 67 ei 95 millimetri.
Il loro nome deriva dal modo molto particolare di muoversi che usano. Quando queste rane vanno di fretta o fuggono da un predatore, si lanciano in caduta libera dal loro trespolo dalle cime degli alberi. Mentre cadono, aprono le dita dei piedi palmati, rompendo la loro caduta.
Le rane Gliding Leaf Frogs sono animali notturni e normalmente scendono al livello del suolo solo durante la stagione degli amori. In questo momento, le grandi congregazioni di rane si riuniscono negli stagni temporanei, inondati di acqua piovana. Questi incontri avvengono tra migliaia di rane che letteralmente drappeggiato tutta la vegetazione da 1,5 fino a 10 metri sopra l’acqua. Questo avviene di solito durante o dopo una forte pioggia. Inizia di notte, ma a volte continua fino a quando la luce solare diretta raggiunge la zona di accoppiamento, la mattina seguente.
Nel parco nazionale di Corcovado hanno avuto la fortuna di imbattersi in queste scene incredibili. Per il loro smarrimento, interi alberi sono brulicanti di migliaia di rane in accoppiamento, i rami flettono sotto il loro peso e le loro foglie sono piene zeppe di uova. Durante questo accoppiamento frenetico, i maschi sono molto più numerosi delle femmine e frequentemente devono combattere tra di loro per conquistare la femmina.
Una volta che la luce del giorno appare, le rane scompaiono altrettanto rapidamente e improvvisamente di quando sono emerse.
Le masse di uova sono disposte sulla superficie superiore delle foglie e normalmente contengono fra 14 e 67 uova ogni foglia. Questa sarà la loro casa per i prossimi due o tre mesi fino alla loro metamorfosi completa e le piccole ranocchiette possono lasciare l’acqua e continuare la loro vita nella foresta.
Queste rane esistono solo in Costa Rica, Panama e Northwestern Ecuador.

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The Dancing Flower – Il fiore danzante

15 giorni di riprese per ottenere questo video di circa 2 minuti. In questo video è possibile vedere la crescita del fiore, Scadoxus multiflorus, noto anche come Sangue Lily o Flor de Natal. E’ stato girato con una Canon T3 e un obiettivo di 50mm Canon. È possibile guardarlo in Full HD.

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Il più grande Ametista Geode del mondo offre uno spettacolo abbagliante

Si chiama L’Imperatrice dell’Uruguay, si trova in Australia – Atherton Tablelands, Cairns – Trovato nel 2007 in una miniera in Uruguay. E’ stato acquistato dal museo The Crystal Caves per $75,000.

Situato a solo un’ora dall’aeroporto internazionale di Cairns sulla bella Atherton, all’interno di The Crystal Caves (le grotte di cristallo) offrono un’esperienza senza eguali in Australia. Una delle più spettacolari collezioni privata mineralogica d’Australia, con oltre 600 esemplari in mostra! Mette soggezione stare di fronte a The Empress dell’Uruguay.

Alto a oltre tre metri  e un peso di due tonnellate e mezzo, la dimensione è certamente impressionante, ma è la pura bellezza che toglie il fiato alle persone che lo vedono per  la prima volta. Questo è il mondo più grande Ametista Geode – L’imperatrice dell’Uruguay ma le decine di migliaia di perfetti cristalli di ametista, Deep Purple che la natura ha formato naturalmente all’interno veramente stupire tutti che la vede.

https://www.youtube.com/watch?v=1wReKxxrkng&nohtml5=False

E ‘molto raro vedere cristalli di ametista di questa qualità – valutato come “AA Jewellery Qualità” – e insieme a migliaia presentano uno spettacolo davvero abbagliante. Molte persone passano molto tempo a guardando per assorbire la bellezza dell’imperatrice, riflettendo sulla complessità della natura.

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Le impressionanti tempeste in Bretagna al Faro dell’Inferno degli Inferni

Girate da un elicottero, le impressionanti immagini qui sopra sono state girate nel febbraio del 2014 sulle coste bretoni francesi al FARO DI AR-MEN.

Qui sotto un video del 16 dicembre 2011:

Il faro d’Ar-Men (“la roccia” oppure “la pietra” in bretone) è un faro marino costruito tra il 1867 e il 1881 all’estremità della Chaussée de Sein, sulla punta occidentale della Bretagna, Francia. Porta il nome dello scoglio su cui è eretto.
Il faro d’Ar-Men è uno dei fari più famosi, a causa del suo carattere isolato, delle considerevoli difficoltà che ha presentato la sua costruzione e del pericolo che doveva affrontare il suo personale. Considerato luogo di lavoro estremamente logorante per la comunità dei guardiani di faro, è stato soprannominato da questi ultimi “L’Inferno degli Inferni”. Non era raro che in condizioni difficili di mare e di vento non si potessero rilevare gli operatori ogni 15 giorni, come da regola. I colpi delle grandi ondate durante le tempeste fanno tremare tutto l’edificio e possono far cadere tutto ciò che è appeso ai muri, e rendevano questi periodi particolarmente insopportabili per i guardiani.

Ecco dove si trova:

 

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Le 15 Spiagge più belle d’Italia

Che preferiate spiagge affollate o angoli più segreti e selvaggi, ecco la classifica delle 15 spiagge migliori d’Italia.
Voglia di estate e di vacanze al mare? Mettete in valigia maschere e pinne e tuffatevi nelle acque smeraldine delle spiagge più belle d’Italia! La nostra penisola, col suo snodarsi romantico di calette e baie paradisiache che punteggiano la costa, da nord a sud dello Stivale e poi a salire di nuovo, è il posto perfetto per godersi la bella stagione tra colori vividi, acque intense e profumi pungenti della macchia mediterranea.

Che preferiate spiagge affollate o angoli più segreti e selvaggi, poco importa: avrete l’imbarazzo della scelta poiché sono davvero molte le località balneari italiane che meritano la vostra attenzione. Cosi come non sarà facile scegliere la vostra meta tra dolci spiagge di sabbia finissima e coreografiche insenature rocciose a picco sul mare: la varietà paesaggistica dell’Italia è davvero notevole e restare delusi da questo punto di vista è praticamente impossibile. Skyscanner.it  ha selezionato le 15 spiagge italiane più belle, quelle sulle quali crogiolarsi al sole quest’anno: esploratele tutte!
1. Cala Corsara, Sardegna
Antico covo dei pirati, Cala Corsara è un posto magico, in cui sarete rapiti innanzitutto dal contrasto cromatico del verde della vegetazione sulle rocce che incontra le acque azzurre del mare: siamo all’interno dell’arcipelago della Maddalena, sulla costa meridionale dell’isola di Spargi ed è facile, dunque, immaginare la bellezza di questa caletta, raggiungibile solo via mare. Questa è una spiaggia che non teme confronti: v’innamorerete al primo sguardo. E non vorrete più andar via.

2. Baia di Erchie, Campania
Spostiamoci in Campania, in quella che è forse la costiera più invidiataci (a ragione) dal mondo intero, la Costiera Amalfitana. Questa baia, tra Salerno e Amalfi, è un vero incanto e s’insinua tra due promontori, ognuno con una torre in cima, a vegliare sulla quiete della spiaggia: la Torre Cerniola e la Torre del Tummolo. Alle spalle il paese, che affaccia sul mare. Pare che il suo nome derivi da Ercole, per via di un tempio ad esso dedicato che sorgeva qui, in questo luogo di intrecci mitici e storici, in cui si incrociarono addirittura benedettini e saraceni. Un’insenatura dolce, in cui Uomo, Storia e Natura si integrano alla perfezione.

3. Spiaggia di Cala Biriola, Sardegna
Nel Golfo di Orosei, appena sotto il bosco di Biriola, questa cala è un piccolo paradiso: i ciottoli bianchi della spiaggia si gettano nelle acque turchesi che vantano una fauna ittica ricchissima, rendendo la località una meta amatissima anche tra i sub. E poi i profumi, quelli speziati del timo e del rosmarino o quelli intensi del ginepro e del mirto della macchia mediterranea, che riempiono l’aria. Un mondo incredibile sopra e sotto l’acqua, un’atmosfera da vivere con tutti e cinque i sensi!

4. Scala dei Turchi, Sicilia
Qui di fronte ai vostri occhi si aprirà un paesaggio mozzafiato che vi sorprenderà, forse perché a scolpirlo è uno scultore d’eccezione, la Natura: una falesia di marna, bianchissima e lucente, lavorata e levigata continuamente dal vento e dal mare della costa agrigentina. Il nome ci racconta di un passato in cui questa spiaggia fu rifugio per le imbarcazioni dei pirati turchi, alimentando il fascino di un posto già degno di nota a livello naturalistico. L’ennesima ragione, qualora ce ne fosse bisogno, per farvi innamorare di una terra magica: la Sicilia vi aspetta!

5. Spiaggia La Fontelina, Campania
In questo luogo domina il blu intenso del mare e la brezza fresca del vento: siamo a Capri, a La Fontelina, una spiaggia pittoresca che nasce proprio di fronte ai famosissimi (e bellissimi) Faraglioni. Il nome poetico, “le fonti del lino”, rimanda alle donne che maceravano le foglie di lino proprio qui, dentro le piscine naturali che si formavano lungo la scogliera. Dite la verità, avete appena inserito questa spiaggia nell’agenda delle prossime mete, vero? Non possiamo darvi torto.

photo credits by La Fontelina beach
6. Mattinata, Puglia
Mattinata è tra le perle più preziose del Gargano, situata nel Golfo di Manfredonia e insignita più volte della prestigiosa Bandiera Blu per le sue acque: la costa in questo tratto è per lo più rocciosa e le baie segrete incastonate tra gli scogli si intervallano a spiagge attrezzate, generalmente di ciottoli e ghiaia. Mattinatella, Baia delle Zagare e Vignanotica sono tra le più note, ma le calette qui sono infinite e spesso raggiungibili soltanto in barca, tra insenature e strapiombi. Un paesaggio costiero unico, forse inaspettato. In ogni caso, non vi resta che andare a vedere!

7. Capo Coda Cavallo, Sardegna
A pochi chilometri dalla frenetica Costa Smeralda, Capo Coda Cavallo è un’oasi di bellezza e tranquillità, da un lato lambita dalle acque magnifiche di una laguna cristallina e dall’altro immersa in una vegetazione rigogliosa e ricca di tamerici, ginepri, corbezzoli e querce da sughero. Il curioso nome viene dalla forma a coda di cavallo da cui tutto il promontorio granitico prende il nome e le spiagge più note in questo tratto sono cala Brandinchi, cala Suaraccia, cala Coda Cavallo, Baia Salinedda, Salina Bamba: l’intera zona fa parte dell’Area Naturale Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo ed è superfluo dire che ognuno di questi posti merita una visita. Magari anche più d’una!

8. Spiaggia di Cavoli, Toscana
Facciamo un piccolo balzo per saltare sull’Isola d’Elba, nella splendida spiaggia di Cavoli, che deve il suo nome ai blocchi di granito già squadrati, i “cavili” appunto, che venivano estratti dalle cave di questa zona da tempi immemori. Godetevi qui le ore più belle della giornata, tra un tuffo nelle acque limpide e una partita a beach volley con gli amici, e poi concedetevi una cenetta di pesce fresco nei tanti ristorantini della zona. Questo è il luogo ideale in cui stupirsi di fronte alla natura, che qui vi abbaglierà in tutto il suo splendore, e insieme divertirsi in grande stile. Si parte!

9. San Vito Lo Capo, Sicilia
Non si può tralasciare la splendida Santu Vitu, in provincia di Trapani: una spiaggia dalla posizione invidiabile, a ridosso di un monte che scende giù fino al mare e di un paese romantico di case bianche e strette strette tra loro. Tradizioni marinare vivissime, rintracciabili anche nel Museo del Mare; acque di un azzurro che sa riempire gli occhi e ottima cucina siciliana, che non delude mai. Noi siamo già là, ci raggiungete vero?

10. Spiaggia di Scilla, Calabria
Fate così: chiudete la valigia, spegnete il cellulare e portate con voi, in questo posto da favola, le persone che amate di più, perché la spiaggia di Scilla è una vera magia. Il paesaggio è di quelli da cartolina, il mare è pulito e il borgo, arroccato su uno sperone roccioso che digrada fino alla spiaggia, è tra i più belli d’Italia e affonda le sue origini nella notte dei tempi, quando la storia e il mito si confondevano: Scilla era un mostro marino della mitologia greca. Siete curiosi? Andate di persona a scoprire di più!

11. Spiaggia di San Michele, Marche
Merita una menzione speciale la regione del Conero, e in particolare la spiaggia di San Michele, col suo litorale di sabbia e ghiaia finissima e il bosco alle spalle. Il bianco della costa risalta come sospeso tra il mare che vira dall’azzurro al blu intenso e la vegetazione, rigogliosa e selvaggia: un tratto quasi incontaminato di spiaggia, in cui la natura pare esprimersi in tutta la sua potenza. Riempitevi gli occhi!

12. Cala Dragunara, Sardegna
Torniamo in Sardegna per fare tappa nella superba Cala Dragunara, un piccolo Eden in cui meravigliarsi di fronte alla purezza del mare, talmente terso da mostrarsi nelle sfumature più varie. I suoi fondali attraggono gli amanti della fauna marina, di cui sono ricchissimi, mentre il suo litorale a sabbia dorata vi permetterà di passare ore dolcissime in relax, sotto al sole caldo e rigenerante, dopo la lunga stagione invernale. Dal piccolo molo partono le barche per le Grotte di Nettuno: fateci un pensierino!

13. Spiaggia del Principe, Sardegna
Percorrendo il sentiero che scende alla spiaggia, si aprirà davanti a voi lo spettacolo di un mare bellissimo, che lambisce la finissima sabbia bianca di questo tratto di Costa Smeralda, il preferito del Principe Aga Khan, da cui appunto Spiaggia del Principe. Evitate l’alta stagione, se non amate i posti affollati, ma sappiate che questo posto è sempre e comunque una buona idea: l’atmosfera è di quelle da togliere il fiato. Venite?

14. Spiaggia di Meta, Campania
Spostiamoci nella Penisola Sorrentina per godere delle sue splendide spiagge. Quella di Meta è l’unica di questo tratto ad avere un accesso comodo al mare e un arenile ampio, poiché in questa zona la costa è di solito rocciosa e scoscesa. La spiaggia, divisa in Marina di Alimuri e Spiaggia di Meta, è adatta anche ai più piccoli poiché le acque sono poco profonde inizialmente e poiché gli stabilimenti sono dotati di ogni comfort. Aggiungete la bellezza del paesaggio circostante e la posizione privilegiata tra le più belle città della Campania e mescolate il tutto. Il mix è vincente: non vi resta che partire.

15. Polignano a mare, Puglia
A catturare la vostra attenzione, prima di ogni altra cosa, sarà il verde intenso dell’Adriatico che, dolcemente, si muove all’interno dell’arco creato dagli speroni rocciosi, di fronte al ponte Lama Monachile. Il litorale è davvero scenografico, ricco di grotte e insenature scavate dal mare e, sulla roccia, spiccano le tipiche case bianche a strapiombo sull’acqua. Questo è un posto speciale: è pieno di vita, pieno di gente, eppure indolente, con una vena di tristezza che, in fondo, è tipica di ogni posto di mare. Sicuramente è bellissimo. Sicuramente ti resta nel cuore. Sicuramente è un posto in cui perdersi. O ritrovarsi, chissà.

La scelta delle spiagge è a cura di skyscanner.it tenendo conto di vari fattori. Tra gli altri: la pulizia delle spiagge, lo stato delle acque e l’unicità del paesaggio circostante (molte spiagge sono inserite in parchi naturali o riserve protette). 

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Nubi spettacolari, spesso scambiate per Ufo, che catturano gli arcobaleni…

Le nubi lenticolari: uno stupendo fenomeno causato dalle ondulazioni orografiche.
Le nubi lenticolari sono fra le nuvole più particolari che conosciamo, sono chiamate così per via del loro aspetto affusolato molto simile ad una lente. Possono assumere forme incredibile ed addirittura essere scambiate per Ufo a causa della loro somiglianza.

Sono molto frequenti specie nelle zone montane ma sono genericamente visibili praticamente in qualsiasi parte del globo e amatissime dai fotografi perché, specialmente al tramonto, regalano paesaggi impareggiabili. Ma perché hanno questa forma così liscia e piatta?

Innanzitutto chiariamo che è assolutamente per cause naturale, più precisamente per merito ondulazioni orografiche, ecco perché sono più frequenti nelle zone montuose.

Le ondulazioni orografiche sono delle correnti invisibili e teoricamente non osservabili, che si sviluppano in atmosfera fra i 2.000 e 5.000 metri, ma se l’umidità è sufficiente ed abbastanza satura si formeranno questi altocumuli. Proprio laddove c’è la cresta dell’immaginaria ondulazione della corrente.

Ma la cosa che le rende veramente “strane” è che possono stazionare nello stesso punto per molto tempo fino a quando il vento continuerà ad essere abbastanza costante.

Qui sotto un video girato il 6 dicembre 2016 in Brasile. Sembra un’opera d’arte, un’installazione divina o una nuova galassia extraterrestre. Eppure la nuvola variopinta che ha colorato il cielo di Caxias, in Brasile, è un raro spettacolo della natura. Questo particolare fenomeno, chiamato dagli esperti “pileo”, scompone la luce solare nei colori dello spettro grazie alle minuscole goccioline d’acqua contenute nella nuvola.
Un evento meraviglioso che lascia a bocca aperta. Ecco il video.

https://www.youtube.com/watch?v=grs0fRKqWlY

 

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Così meraviglioso che sembra un dipinto. Si chiama “Stagno di Monet” e vi lascerà senza fiato.

Il video di questo stagno ha lasciato tutti a bocca aperta. Già perché guardandolo viene il dubbio di star ammirando in realtà un quadro di Monet. Ecco, questo è uno di quei casi in cui la Natura ribadisce di essere la più autentica delle opere d’arte.

Ci troviamo in Giappone, nella prefettura di Gifu, nei pressi della cittadina di Seki, Qui c’è un piccolo laghetto che ricorda in maniera impressionante i dipinti di Monet ed in particolare il suo ciclo dedicati alle ninfee inspirati dal giardino di Giverny.

Guardando lo stagno giapponese, con l’acqua cristallina, i pesci colorati, le alghe, i gigli e le ninfee, le diverse tonalità dell’acqua dovuta ai diversi torrenti di montagna che affluiscono sembra davvero di osservare una tela del grande impressionista francese.

Questo piccolo lago fa parte di un santuario shintoista, il Nemichi Shrine, uno dei tanti sparsi per il Giappone. Ma da quando la voce dello stagno di Monet si è diffusa improvvisamente è diventato anche uno dei più frequentati dai turisti, che si spingono fino qui per vedere dal vivo il quadro dell’impressionista francese.

Ecco dove si trova:

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Il Giardino dei Miracoli ha 45 milioni di fiori

Il Giardino dei Miracoli: questo il nome di un parco straordinario. Tra tappeti e sculture di fiori, è un posto così bello da sembrare finto.

Miracle Garden, il coloratissimo giardino colmo di fiori profumatissimi più grande del mondo, si trova nel deserto, nella più grande città degli Emirati Arabi Uniti: Dubai . E’ stato inaugurato il giorno di San Valentino del 2013.

Guarda il video qui sopra e scorri la PhotoGallery nella pagine successive qui sotto:

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La leggenda dello Scoglio dell’Ulivo (Calabria – Palmi)

Lo scoglio dell’ulivo è un po’ l’emblema di Palmi, cittadina sulla costa calabrese, immortalato anche in un francobollo emesso nel 1987. Il giornalista e scrittore Domenico Zappone scrisse “Leggenda di un albero” che ci permette di immergerci nel fantastico mondo dei miti. Ci culla, con magia misteriosa, lasciandoci affascinati con lo stupore e l’incanto dei bimbi davanti ad una gradevole scoperta. Non tutti conoscono la leggenda legata allo scoglio dell’ulivo di Palmi.
Pare che in un tempo lontano, prima che una forza divina le incatenasse alle azzurre grotte del Mediterraneo, le Isole Eolie vagabondassero per il mare. “Ruotano su se stesse… percorse da un lieve sussulto . scattano come furie pel mare. Il sole le illumina e il Mar Mediterraneo diviene uno specchio argenteo”.
Immediatamente dopo la creazione grossi macigni incandescenti franavano giù dalle vette mentre il mare ribolliva e friggeva …. tutto era rosso, nero …. Infernale …. Le coste sono foreste di ulivi alti come torri “forti e giganti” con le chiome grigio-argentee che si muovono al vento.
Le Isole Eolie, videro i primi ulivi e se ne innamorarono, tanto che si muovevano fin qui desiderandone anche un solo ramo… Fu allora che un uccellino pietoso scelse la più piccola delle isole e vi lasciò cadere sopra un seme di ulivo. Il seme lottò contro i venti, le onde e riuscì a resistere spremendo dalla roccia succhi di vita e CREBBE. Oggi l’ulivo vive su questa piccola isola con le sue radici si è incatenato al fondale marino di una misteriosa e segreta conca, anfratto. Le isole Eolie, continuano a cercare la piccola sorella perduta e ne piangono la triste sorte.  La piccola isola, le vede. Si dispera, vorrebbe farsi vedere, chiamarle, ma non può. Le resta soltanto di muovere “la selvaggia chioma popolata di nidi e di uccelli dell’albero d’ulivo” .

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LA CASCATA CHE, INVECE DI SCENDERE VERSO IL BASSO, SALE VERSO L’ALTO

Kinder Downfall è la cascata più alta del Peak District National Park in Inghilterra, con 98 metri d’altezza. Ma questa volta la forza della natura ha invertito il suo corso. Raffiche di vento hanno colpito la cascata alla velocità di 50 miglia all’ora costringendo l’acqua a tornare indietro. L’effetto ottico è stupefacente, il vento è così forte che la cascata scorre verso l’alto.

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Come si formano questi straordinari vortici?

Guarda il video e lo scoprirai. Fisicamente le bolle d’aria che si trovano nell’acqua con diametro maggiore di 2 centimetri, diventano rapidamente anelli se sottoposti a pressione, quindi per pressione s’intende la profondità nella quale vengono formati; poi l’acqua a pressione più elevata al di sotto della bolla supera la tensione superficiale della sfera e a quel punto basta fare un foro al centro per creare una forma ad anello…

Cetacei, come delfini e balene beluga, a volte s’impegnano in comportamenti complessi creando anelli d’aria con movimento toroidale e lenticolare (che genera profondità 3d) per divertimento. Utilizzano due metodi principali per produrre la bolla: sbuffando rapidamente raffiche d’aria in acqua che formano un anello che risale in superficie, o nuotando più volte in un cerchio e poi iniettare aria nelle correnti del vortice elicoidale così formato.

La cosa sensazionale è che il delfino è in grado di seguire la sua creazione con il sonar e di dirigerla, infatti se le bolle d’aria normalmente tendono a salire espandendosi al diminuire della pressione esterna, qui nel filmato invece gli anelli sono sul piano verticale e procedono davanti ai delfini alla stessa velocità, quasi fossero governate da un movimento giroscopico…: davvero molto bello!

Come bambini poi si divertono a mordere il vortice che hanno creato, il quale si suddivide in numerose bolle separate che poi salgono rapidamente verso la superficie.

Nel filmato vedete poi anche i vortici toroidali dell’Etna che richiama studiosi da tutto il mondo per i famosi anelli di fumo che emette. Le scene con i delfini iniziano dal secondo 30′. (articolo scritto da Giuseppe A.)

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LE TIGRI NELLA NEVE COME NON LE AVETE MAI VISTE PRIMA – Le spettacolari immagini di 2 tigri riprese da un drone

Le tigri come nessuno le aveva mai viste prima, grazie alle riprese effettuate da un drone della società canadese Dizifilms fondata da David Etienne Durivage, che è anche il produttore ed il pilota del drone utilizzato per le riprese, in questo caso un DJI Inspire Pro.

Selezionato per il Moscow Sunlight International Film Festival, edizione invernale 2016, questo che vi presentiamo è un magico video realizzato tutto dall’alto e girato  in uno dei parchi più belli del Canada a St-Félicien, Québec.

Qui sotto il video intero con anche gli orsi polari che giocano tra di loro, i bufali che scappano in branco, l’alce che sgambetta via irritata, ma soprattutto le tigri incuriosite che cercano di prendere il drone.

David Etienne Durivag è il fondatore della Dizifilms agency, pioniere dell’industria di droni canadese.
A partire dal 2010, David è diventato una figura centrale nell’industria di un nuovo tipo di immagini, quelle aeree dai droni.
Ha fondato l’agenzia Dizifilms ed il programma di formazione di piloti per droni in collaborazione con Le Centre Québécois De Formation Aéronautique.
David Etienne, realizzatore e produttore, ha dalla sua moltissimi anni d’esperienza nella produzione musicale, televisiva e di lungometraggi. Grazie alle sue qualità di creativo e direttore artistico passa da un progetto appassionante all’altro incatenandoli tra loro.
Da Dubai al Cile, passando dalla Mongolia al grande Nord-Québec, percorrere e filmare il mondo è una ragione di vita, un modo di vivere, una passione, un’avventura.
Avendo già ottenuto più di 5 premi canadesi come autore-compositore-interprete e diverse nominationa all’ ADISQ, David Etienne sa riconoscere le numerose ed importanti sfumature del centro artistico del Québec e dei suoi artigiani nel suo mestiere di realizzatore-produttore.

Vincitore del Grands prix Documentaires/Drone in Francia, Russia e Stati Uniti, attualmente si occupa della creazione di uno dei più grandi centri multi-disciplinari al mondo, la Cité Mémoire per Montréal in compagnia di Victor Pilon e Michel Lemieux.

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Playa Escondida: la spiaggia nascosta più bella del mondo!

Acque incontaminate, coralli da ammirare, sole e silenzio. Guarda dove si trova…

Il suo vero nome sarebbe Playa del Amor, ma vista la posizione si è guadagnata il nuovo nome di Playa escondida (Spiaggia nascosta o Hidden beach). Siamo nell’arcipelago delle Isole Marieta ad ovest di Puerto Vallarta, in Messico (guarda la mappa dei luoghi più affascinanti del mondo). La spiaggia segreta si trova all’interno di un grosso buco nella roccia, con sabbia chiarissima e acqua cristallina. Non si vede dall’esterno e l’unico modo di raggiungerla è percorrere un tunnel lungo 6 metri a cui si accede dal mare, nuotando o pagaiando dall’oceano: cosa che i turisti fanno spesso e volentieri per ammirare questo luogo incredibile.

Un posto da sogno l’arcipelago delle Marieta Islands, formatesi probabilmente secoli fa a seguito dell’intensa attività vulcanica della zona. Durante i primi anni del 1900, il governo messicano approfittò del fatto che le isole fossero completamente disabitate e utilizzò in particolare Hidden Beach per condurre degli esperimenti militari.

Fortunatamente oggi non è più così, infatti in seguito ad una serie di proteste le isole sono diventate patrimonio protetto e meta di escursioni. Ora questo paradiso fa parte dell’Unesco, grazie anche all’intervento di Jacques Cousteau.  Nel 1960 lo scienziato guidò una protesta contro le attività umane che stavano devastando sulle isole ma solo nel 2005 le isole sono state dichiarate Parque Nacional Islas Marietas. Ora le uniche attività autorizzate sono il nuoto e la canoa, per evitare di turbare gli animali e le piante che dopo decenni sono tornati a prosperare su queste isole.

Dopo anni di ricerche e di sforzi per proteggere legalmente l’arcipelago, egli riuscì a guidare un gruppo di scienziati a convincere le autorità messicane a dichiarare le Marietas un parco nazionale protetto contro la pesca, la caccia e le altre attività umane potenzialmente dannose per il microcosmo creatosi nell’arcipelago.

Per questo motivo oggi, le isole sono disabitate anche se visitate da migliaia di turisti che, previa autorizzazione, possono vedere da vicino le meraviglie naturali nascoste in esse.

Hidden Beach è senza dubbio una delle più ambite attrazioni del luogo. Letteralmente “spiaggia nascosta”, è raggiungibile soltanto in barca, il viaggio dura circa 45 minuti, e nell’ultimo tratto a nuoto.

Questo luogo magico è accessibile soltanto attraverso un tunnel lungo circa 8 metri: i visitatori devono attraversarlo a nuoto per scoprire il paradiso terreste che nasconde. Il tunnel è abbastanza spazioso, tra l’acqua e la roccia ci sono circa 6 metri, motivo per cui non occorre dotarsi di attrezzatura subacquea.

La spiaggia è scavata all’interno di un grosso buco nella roccia ricoperta della fauna selvatica e caratterizzata da sabbia chiarissima e acqua cristallina. Si ritiene che Playa del Amor, a differenza dell’arcipelago che è nato da un’eruzione vulcanica, sia stata originata proprio dalle esplosioni che, dall’inizio del Novecento, si sono succedute in zona.

La spiaggia sarebbe diventata una meta popolare dopo che le sue immagini hanno fatto impazzire il web. Senza i social network ed i media, sarebbe ancor oggi nascosta oppure solo un’altra spiaggia in attesa di essere scoperta e rivelata al mondo. Possiamo affermare quindi di avere trovato l’ottava meraviglia. La spiaggia più nascosta sulla faccia del pianeta, alla quale,come dicevamo, è possibile accedere solo attraverso il famoso tunnel d’acqua che una volta superato si apre sul suo panorama mozzafiato.
Un vero e proprio angolo di paradiso ideale per rilassarsi e dimenticare lo stress della vita quotidiana.

Ricorda molto il luogo dove hanno girato il film The Beach con Leonardo di Caprio, diretto nel 2000 da Danny Boyle e tratto dall’omonimo romanzo di Alex Garland, che si trova in Tailandia e si chiama  Maya bay in Ko Phi Phi Lee.