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Come avviene la cremazione di un corpo

In questo video realizzato da un servizio di onoranze funebri italiano possiamo vedere come si realizza un servizio di cremazione. (fonte onoranze-funebri.org)

La cremazione è una pratica che sempre piu’ sta prendendo piede nella cultura funebre italiana. Anche la Chiesa cattolica ha preso atto di questa scelta e gia’ a partire dal 1963 e’ possibile farsi cremare senza andare contro i principi del Cattolicesimo.

Ma come funziona la cremazione?

Il forno crematorio è diviso in due parti sovrapposte, separate da una griglia di materiale refrattario. La combustione può avvenire  sia con  arroventamento delle pareti del forno per mezzo di resistenze elettriche o bruciatori a gas, oppure per fiamma diretta sulal bara. Le temperature che si raggiungono sono di 800-1000 gradi. La bara con la salma viene immessa mediante guide metalliche nella parte superiore e prende immediatamente fuoco. Le ceneri e le ossa calcificate cadono progressivamente nella parte inferiore del forno, dove si completa la combustione. Un sistema di ventilazione immette continuamente aria e quindi l’ossigeno necessario per la combustione. Dopo un paio d’ore, l’operatore, che può controllare l’interno del forno mediante uno spioncino, spinge dall’esterno i resti verso una zona di raffreddamento. Da lì vengono raccolti e posti su un setaccio a vibrazione, che elimina le polveri più fini. Quindi con una calamita viene separato il materiale metallico rimasto (chiodi della bara, eventuali protesi, ecc.). Infine le ceneri rimaste vengono raccolte e sigillate in un’urna, consegnata ai parenti che nel frattempo hanno atteso in una saletta ficina al forno crematorio.

La legislazione italiana non consentiva che le ceneri venissero disperse ma la recente promulgazione delal legge 130 ha fatto venir meno il divieto di dispersione delle ceneri. È caduto conseguentemente l’obbligo di conservazione nei cimiteri, per tale motivo, ora, le ceneri vengono consegnate direttamente ai famigliari. La dispersione potrà essere effettuata solamente nei seguenti luoghi:

Nel cinerario comune di cui all’art. 80 comma 6, del D.P.R. 285/90;
In montagna a distanza di oltre 200 mt. da centri insediamenti abitativi;
In mare, ad oltre mezzo miglio dalla costa;
Nei laghi, ad oltre 100 mt. dalla riva;
Nei fiumi;
In aree naturali a distanze di oltre 200 mt. da centri e insediamenti abitativi;
In aree private; la dispersione in tali aree al di fuori dei centri abitati deve avvenire all’aperto con il consenso dei proprietari e non per dar luogo ad attività aventi fini di lucro.
La dispersione in mare, nei laghi, nei fiumi ed altri corsi d’acqua è consentita nei tratti liberi da natanti e manufatti.

Sarà anche possibile conservare l’urna in casa, purché vi sia riportato il nome del defunto.

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Dove non c’è amore METTI amore e TROVERAI amore.

Ama tutto e tutti nella tua vita e in ciò che le è vicino. Non ascoltare i commenti negativi che fanno gli altri. Aiuta i bisognosi della tua comunità, perché porterai felicità alla tua anima. E la tua anima sarà buona, se metterai in pratica le tue buone virtù. Come insegnava la filosofia di Socrate riguardo al bene nella vita: “Se seguirai la buona morale, la tua anima vivrà una vita all’insegna del bene”.

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BEAUTY – Quando l’arte si ANIMA

Un video emozionante. Se amate l’arte ve ne innamorerete. Decine di capolavori dell’arte pittorica che hanno per tema la bellezza si animano grazie al lavoro digitale di bravo Rino Stefano Tagliaferro.
Quadri che prendono vita e i paesaggi diventano reali. Da ammirare.

BEAUTY (intervista a Rino Stefano Tagliafierro + video)

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I bambini ci guardano e ci imitano

Il bambino imita soprattutto gesti e parole delle persone di cui si fida e a cui vuole bene.
Ed è proprio perché si fidano delle persone che imitano che, quando assumono un certo comportamento, istintivamente lo considerano corretto. “Se lo fanno mamma e papà andrà sicuramente bene!”
Questo ci mette di fronte ad una responsabilità importante e dobbiamo tenerne di conto nei comportamenti che assumiamo e nelle parole che utilizziamo. Prenderne coscienza potrebbe aiutarci ad avere una società fatta di individui migliori (di noi).

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4 minuti che cambieranno la tua vita

Uno dei video più emozionanti mai visti. Vi costringerà a riflettere e riconsiderare il vostro rapporto con il mondo.
Un video che è un dovere guardare e condividere.
Per il bene di tutti. Vi costringerà a riflettere e riconsiderare il vostro rapporto con il mondo.

Qui di seguito il testo in italiano del video:

Gli umani rappresentavano un mondo incredibile.
Siamo considerati la specie più intelligente del pianeta nonostante ciò siamo la peggiore.
Cosa facciamo in questo mondo ?
Chi ci ha portato qui ?
Qual è la nostra missione su questo pianeta ?
… ma sembra che la nostra unica missione sia continuare a distruggerlo.
Hai mai considerato che questo mondo non ci appartiene ?
In ogni modo la sua cura è nelle nostre mani, loro sono arrivati qui molto prima di noi e noi non siamo nient’altro che loro ospiti.
Siamo arrivati ed abbiamo invaso il loro territorio e stiamo distruggendo la loro casa.
Sono stati tolleranti, siamo stati perdonati molte volte ma continuiamo ad ignorare la loro situazione, siamo stati loro sequestratori,
i loro assassini nonostante ciò loro continuano ad accettarci come loro padroni.
Siamo l’unica specie che attacca, distrugge, abbatte, contamina ed elimina solo per ambizioni o solo per vivere meglio
Il mondo è tuo, è il nostro e per tutti noi tuttavia ricorda che è anche il loro mondo e dobbiamo comprendere che non sono in grado di salvare le loro vite ancora di meno di salvare il loro pianeta il pianeta terra sta morendo è stiamo distruggendo selvaggiamente ma ha fame d’amore.
Si sta indebolendo e malgrado tutto ciò continua a donarci generosamente le migliori esperienze sin dal primo momento che siamo arrivati qui.
Il pianeta è stato il miglior ospite per le specie non merita forse riconoscimento ?
Se veramente c’è stata data la capacità di parlare, di pensare, creare, costruire ed aiutare perchè rimaniamo in silenzio ignorando tutto questo ?
Apri gli occhi anche tu stai morendo insieme al pianeta, l’unico pianeta del sistema solare sul quale ci è stato concesso il privilegio di vivere.
Siamo miliardi su questo pianeta, siamo pensatori, siamo razionali, dominanti.
Siamo capaci di conquistare le nazioni, la luna e perfino i pianeti tuttavia non siamo capaci di conquistare la nostra terra.
Tocca il tuo cuore, per un momento senti cosa sta cercando di dirti, ascolta e comprendiamo che dobbiamo convivere sullo stesso pianeta.
Inizia dal cambiare te stesso, impegnati, assicurati che i tuoi figli sappiamo e comprendono ciò e ricordalo a tutti coloro che lo hanno dimenticato.
Quando un giorno l’umanità smetterà di esistere e un altra specie troverà il nostro pianeta loro vedrano che siamo stati la specie che è caduta ma alziamoci e poniamo riparo ai nostri errori, il pianeta non è più lo stesso e non possiamo aspettare di più.

Tutti sappiamo ciò che dobbiamo fare.

Ora è tempo di agire, il futuro del pianeta è ancora un pò nelle tue mani, aiutalo, perchè tu sei il pianeta terra.

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Neonato non vuole staccarsi dalla mamma dopo il parto

È un rapporto simbiotico quello che si crea tra la madre e il suo bambino nel corso dei nove mesi. Lui cresce dentro di lei, sono un’unica persona fino alla nascita. Spesso il dolore del parto è associato, almeno per la donna, al dolore della separazione. C’è quindi un aspetto emotivo molto forte, che potrebbe però non essere tale solo per mamma. Abbiamo mai pensato che cosa voglia dire per un neonato dividersi dalla sua mamma?

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La fidanzata è sul wakeboard quando alle sue spalle accade qualcosa di incredibile!

Questa ragazza mentre fa sci d’acqua a un certo punto scopre di essere inseguita da un branco di delfini in festa. Immagini di una bellezza mozzafiato: cosa dareste per essere al posto di questa giovane? Un’esperienza unica per questa fortunata donna, nel golfo della California, a Cortez. Decine di delfini sono dietro di lei e si avvicinano sempre di più, accompagnandola in mare. Un’emozione unica!

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Attraversare a piedi l’autostrada è da folli, ma ci sono casi in cui…

Guarda questo video. E’ successo in Messico. Il marito di questa donna la riprende mentre scende dall’auto e attraversa a piedi l’autostrada. Come mai non la ferma? Ma è matta? Sì, probabilmente un po’ lo è, ma l’ha fatto per una causa buona: salvare un povero cane che è stato colpito da un’altra auto che è scappata. Questa signora che ha visto la scena, si è fermata e lo ha soccorso. Ecco il salvataggio spettacolare ripreso dal marito.

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“Che cos’è quello?” La grande lezione di un padre.

Si intitola “What is that?” E’ un video girato in Grecia nel 2007 con il titolo “Τι είναι αυτό” e che sta conoscendo una nuova popolarità sui social network. Mostra una scena di vita quotidiana tra un giovane uomo assorto nella lettura del giornale e il suo anziano padre. Mentre sono seduti uno di fianco all’altro nel giardino di casa, un passero si posa sull’erba, e il padre chiede: “Che cos’è?”. “E’ un passero”, risponde il figlio distratto. Il passero continua a girare intorno, e ogni volta il padre chiede “Che cosa é?”. Il figlio sempre più spazientito, risponde due, tre, quattro volte. Ma alla fine esplode: “E’ un passero, un passero! Quante volte te lo devo dire? Non capisci?”.
A questo punto il padre si alza e entra in casa. Torna con un quaderno che consegna al figlio. E’ un vecchio diario, nel quale ha annotato un episodio avvenuto tanti anni prima. Chiede al figlio di leggere ad alta voce: “Ero seduto al parco con mio figlio, che ha compiuto tre anni da qualche giorno”, c’è scritto nel diario. “Un passero si è posato di fronte a noi, e mio figlio mi ha chiesto 21 volte cosa fosse. Tutte le volte”, legge il figlio con la voce sempre più tremante, “gli ho risposto: un passero. E tutte le volte l’ho abbracciato, senza arrabbiarmi, provando un affetto infinito per quel piccolo, innocente ragazzino”.
Quello che accade poi lo vedete nel video. Se le lacrime non vi annebbiano la vista.

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I figli chattano col cellulare a tavola. La reazione del padre è da PREMIO OSCAR!

Ma quale oscuro aggeggio si è messo ad usare il padre per attirare l’attenzione dei suoi figli? Ma lo sapete che molti ragazzi di oggi non ne hanno mai visto uno?

“Pass The Salt” ovvero “Passami il sale”, è il titolo di questo divertente cortometraggio ideato da Matthew Abeler, uno studente di comunicazione mediatica ed elettronica alla Università di Northwestern.
Il video parla dell’influenza della tecnologia sulle relazioni, commenta lo stesso Matthew sul canale youtube.
Uno spunto di riflessione su come i social media hanno estraniato le persone dalla realtà che li circonda, una società dove i rapporti sociali sono stati sostituiti da sms e comunicazioni indirette di qualsiasi genere.

La storia è ambientata in una tipica cena di famiglia, dove genitori e figli, seduti a tavola, condividono uno dei momenti più importanti dal punto di vista relazionale. Come sempre più spesso accade tra i giovani di oggi, i due figli chattano col loro smarthpone disinteressandosi della cena e ovviamente dei genitori. Il padre invece di rimproverare i due figli del loro totale menefreghismo, con un’idea brillante mette in scena un qualcosa che li lascerà a bocca aperta.
Questo divertente cortometraggio ideato da Matthew Abeler, uno studente di comunicazione mediatica ed elettronica alla Università di Northwestern, ha vinto il Best Comedy Award at the 2014 Five16 Film Festival.

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Un sorriso per Rilee

Rilee ha cinque anni ed è affetta da una forma di nanismo chiamata Acondroplasia. Rilee non crescerà come gli altri bambini, ma questo non significa che dovrà sentirsi diversa.  La mamma di questa bambina ha preso una decisione coraggiosa:  ha deciso di pubblicare su YouTube un video di Rilee che balla “Shake it Off”. In poco tempo ha avuto un grandissimo successo e ha potuto quindi creare anche una pagina Facebook  dove poter parlare della malattia  e aiutare così i bambini affetti a non restare isolati, a integrarsi nella società  e contribuire a creare una maggiore consapevolezza sul nanismo.

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La Notte di Natale (1933)

La notte di Natale (The Night Before Christmas) è un cartone animato del 1933, incluso nella collana Sinfonie allegre, creato apposta per il periodo natalizio da Walt Disney, con protagonista Babbo Natale.
Il film è il seguito di Papà Natale, uscito un anno prima.

In una casetta stanno dormendo tanti piccoli bambini in un solo lettone aspettando il suono della slitta. Babbo Natale si cala dal camino e vuota tutto il sacco ordinando ai balocchi di preparare un bell’albero di Natale, visto che la famiglia è molto povera, e di decorarlo nel migliore dei modi. Tutto ciò avviene sotto lo sfondo di un’altra allegra musichetta suonata dal vecchio uomo da un pianoforte in miniatura.
Ma all’improvviso i bambini si svegliano e Babbo Natale è costretto ad andarsene per le altre case, ma ormai tutto è stato predisposto in tempo e i bambini possono giocare con i loro regali.

 

La notte di Natale
Titolo originale The Night Before Christmas
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d’America
Anno 1933
Durata 8 minuti

Colore Technicolor
Audio sonoro
Genere animazione
Regia Wilfred Jackson
Produttore Walt Disney
Casa di produzione Walt Disney Productions
Distribuzione (Italia) United Artists
Doppiatori originali
Donald Novis: voce narrante

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Quando l’amore non ha voce: tutti i disegni del cuore in un corto

Di chiama “Silent Love”, è un cortometraggio che racconta la nascita di un amore attraverso la carta e la matita di un ragazzo muto. Per riuscire a conquistare la ragazza che incontra tutte le mattine in treno, il ragazzo crea un romantico racconto disegnato. “Il video è una deliziosa metafora capace di strappare una lacrima ai più arcigni – spiegano i creatori – una commovente storia d’amore che dà una nuova misura della parola felicità” .  Realizzato dall’agenzia CodCast Channel.