ANOMALISA – Il film più umano dell’anno, nonostante sia privo di esseri umani.

La meravigliosa storia di Michael, un uomo di successo deluso dalla vita, che vive il peso di non poter essere sé stesso.

Jean-Paul Sartre scrive nel 1944: “Il vero inferno sono gli altri”. Questa frase è straordinaria perché descrive pienamente la fatica che facciamo quotidianamente, tutti, per bilanciare la nostra immagine privata con quella che, di volta in volta, gli altri ci chiedono di assumere pubblicamente. E così molto spesso, come il protagonista di Anomalisa, viviamo dentro delle maschere. Lo sguardo degli altri ci pietrifica dentro ruoli ben precisi. Non è facile far emergere qualcosa di autentico, anche perché spesso nemmeno sappiamo bene dove si trovi.

I volti sono tutti identici, le voci sono indistinguibili le une dalle altre, le banalità verbali sono sempre le stesse. Almeno finché non incontra Lisa: dolce e sensibile, intimidita da una piccola cicatrice sul viso, Lisa è l’eccezione, l’anomalia… Anomalisa, insomma. I due trascorrono la notte insieme, ma cosa succederà alla luce del mattino?

Un film d’animazione in stop-motion dell’mpareggiabile architetto di labirinti mentali, Charlie Kaufman , premiato con il Gran Premio della Giuria alla 72a Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia.

Una nota curiosa: i personaggi del film sono tutti doppiati dallo stesso attore, tranne Lisa.

La scena dell’incontro con Lisa:

Come sono stati realizzati i personaggi:

Scena dell’atterraggio:

Dietro le quinte della realizzazione: