Famigliarmente viene anche chiamato
OTS (overtraining sindrome), spesso è
italianizzato in "sindrome da sovrallenamento":
un "nuovo virus", prima diagnosticato
solo nell'ambiente dello sport professionale,
e che ora inizia a mietere vittime anche
tra i fedelissimi delle palestre. Il fatto
suscita preoccupazione tra gli appassionati,
come ci ha segnalato recentemente una
nostra gentile lettrice chiedendoci proprio
chiarimenti sull'overtraining.
Il fitness fa male? Neanche per idea,
vediamo con calma come stanno le cose.
Che cos'è
L'overtraining è uno squilibrio dell'allenamento
che si verifica quando l'attività fisica
praticata è talmente intensa, che il nostro
organismo non riesce, nei tempi di recupero,
a "smaltire" la fatica accumulata. Questo
squilibrio provoca un continuo stato di
affaticamento muscolare, che si accompagna
sempre ad un certo stress psicofisico,
e fa inevitabilmente calare le prestazioni
atletiche.
Come si genera
Il nostro organismo necessita di mantenere
costanti nel tempo alcuni indici fisiologici
quali: la temperatura corporea, la glicemia
(o percentuale di zuccheri nel sangue)
e lo stato di acidità del sangue.
Allenandoci, mettiamo sotto stress il
nostro corpo, perchè questi parametri
vengono modificati, e lo costringiamo
ad adattarsi e ad elevare le sue prestazione.
Questo non può avvenire in modo indiscriminato:
occorre che ci sia un adeguato recupero
tra una sollecitazione e quella successiva.
Le cause dell'overtraining dunque sono
in genere:
- Un periodo di riposo non adeguato
tra un allenamento e l'altro
- Un regime alimentare scorretto
- Un numero inadeguato di ore di sonno
I principali sintomi
Quando un atleta professionista va in
sovrallenamento, il problema viene immediatamente
individuato e curato dal suo staff di
assistenza. Come riconoscerlo invece per
coloro che seguono un allenamento "fai
da te"?
I campanelli d'allarme sono:
- Un eccessivo affaticamento per ogni
minimo sforzo compiuto
- L'insorgenza di strane intolleranze
alimentari
- L'abbassamento della frequenza cardiaca
a riposo (forma parasimpatica dell'OTS)
*
- Disturbi nel rapporto sonno/veglia
- Una misteriosa diminuzione della
massa magra (muscoli) e aumento della
massa grassa (un fenomeno che può verificarsi
anche a seguito di diete
poco equilibrate)
In pratica se, pur allenandoci costantemente,
ci accorgiamo che la nostra performance
fisica peggiora, come in un circolo vizioso,
vuol dire che stiamo andando in overtraining
ed è tempo di riposare.
La cura
Iniziamo a variare la nostra attività,
alternando momenti di attività fisica
intensa (body building, aerobica e spinning)
ad altri di attività più blanda (stretching
e yoga). Aumentiamo i tempi
di recupero tra un allenamento e l'altro,
curiamo maggiormente l'alimentazione
per il fitness (deve essere molto
completa non è il momento di dimagrire),
e cerchiamo di aumentare le ore di sonno
per notte.
Sarà molto importante poi curare l'aspetto
psicologico. Diminuire il livello
di stress nella nostra vita. Occorre ricordare
che anche il fitness, se vissuto negativamente,
può far male.
Quindi cerchiamo di ricordare che fare
fitness non significa mai "dare il massimo"
o "dimagrire ad ogni costo", ma sempre
ricercare, nell'attività che facciamo,
il benessere psico-fisico, conservando
il massimo rispetto per il nostro organismo,
limiti compresi.
* E' una forma subdola
di sovrallenamento. La persona colpita
crede di essere in perfetta forma fisica,
perchè riscontra su di sè l'abbassamento
della frequenza cardiaca a riposo, il
miglioramento delle capacità di recupero
e altri parametri, normalmente valutati
come positivi in campo atletico. In realtà
questa situazione è causata da un sovrallenamento,
che si manifesterà con una forma di "malessere"
generale (stress, insonnia, difficoltà
di digestione, ecc…)
Riferimenti bibliografici:
- Aldo Sassi: "Se la prestazione peggiora"
- Sport & Medicina n.°1 Gennaio/Febbraio
1998 pag. 39,40 Amedeo/Rosate: "Ormoni
sovrallenati"
- Sport & Medicina - n.° 6 Nov./Dic.
2000 pag.23,24,25,26,27.
- Aldo Sassi " Allenamento e sovrallenamento"
- ed.Edi-Ermes, 1997
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