Da
lontano arrivano brevi segnali, quasi languidi, in questa notte
senza stelle. Cammina per la strada, immerso nei suoi pensieri,
quasi impermeabile alle vibrazioni. Gli occhi li muove appena,
intorno, per esplorare il terreno.
Le luci delle strade, gialle, innondano tutto, e tolgono risalto.
Intanto, da lontano, arrivano brevi segnali, a volte appena luminosi,
che possono essere scorti solo al risveglio.
Camminando,
si sorprende a parlare tra se. L 'immaginazione diviene sempre
più forte, tanto che il piacere di ascoltare i propri sogni è
sempre più percettibile.
Meglio immergersi nella propria mente, dimenticando tutto ciò
che lo circonda, pur di non risvegliarsi, pur di restare felice.
Da lontano arrivano brevi segnali.
Lui stesso si accorge di essere diventato luminoso e di emettere
vibrazioni che vengono mandate al cielo.
Da lontano altri mondi inesplorabili, chiusi nei loro sogni che
inviano i propri segnali al cielo.
Una notte il mondo si svegliò per una gran luce. I segnali erano
entrati in contatto e l' esplosione fu talmente forte da coprire
le stelle.
E luce fu!
Elisa
Filocamo, 30 novembre 1995
Elisa Filocamo ha girato a lungo l'Europa vivendo a Londra
e poi a Berlino, prima di reinstallarsi a Milano - dove è nata nel
1957 - e concludere, da adulta, i suoi studi artistici, mentre già
andava focalizzando i suoi interessi sulla videoarte e le videoinstallazioni.
Dopo una breve stagione dedicata alla pittura comincerà a dedicarsi
alle installazioni, ponendo sempre maggiore cura agli aspetti tecnici
della produzione video, in cui riuscirà a raggiungere la capacità
di unire il virtuosismo tecnico alla sua grande sensibilità. Il
suo lavoro più famoso "Inside Outside" del 1997 - premiato sia al
"Videoart Festival" di Locarno che a "L'immagine Leggera" di Palermo
dello stesso anno - rappresenta il manifesto programmatico del suo
lavoro, fondato sull'indagine dei meccanismi della visione, sospesa
tra realtà e illusione, tra lo sguardo del soggetto e quello della
macchina. I riflessi nell'iride dell'artista si mixano con il suo
sguardo, svelando i rapporti tra dentro e fuori, tra conscio, inconscio
e realtà. Perchè della realtà Elisa non si dimenticava mai, soprattutto
della realtà sociale, che riaffiora o si afferma prepotentemente
sia nei video che nelle installazioni, a partire proprio delle visioni
di città e periferie che ci offre "Inside Outside". ( Giovanni Bai)
Ora Elisa non c'è più, ma noi non ci dimenticheremo
mai di lei.
Grazie Elisa di tutto quello che ci hai donato, della tua allegria,
del tuo estro, della tua geniale follia, della tua dolcezza e della
tua sensibilità.
Grazie Elisa, sei sempre nei nostri cuori.
LG
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